Mi ha lasciato...mi manca l'aria...

Buongiorno, ho 32 anni e da un anno e mezzo ho una relazione con un ragazzo di 26. La nostra storia ha avuto alti e bassi, ma entrambi ci siamo sempre impegnati a risolvere ed affrontare i problemi per costruire insieme una storia "seria" che ci consentisse di vivere un futuro insieme. Circa un mese fa lui è stato ricoverato in ospedale per una patologia di cui soffre da 8 anni.Da quel momento, nonostante la mia costante presenza in questo suo problema (ammette anche lui di aver apprezzato il mio impegno a stargli vicino), lui ha avuto un periodo di totale confusione dove un giorno diceva di voler stare con me e il giorno dopo che dovevo sparire e lasciarlo in pace.Ha ripreso anche a farsi seguire da una psicologa (dico ripreso perche gia qualche anno fa si era fatto seguire) per cercare di affrontare al meglio la sua patologia e le difficoltà che vive in questo periodo compresa questa confusione.Un altro grande problema è la fiducia nei miei confronti, arrivata ormai ad essere davvero un problema "patologico", si convince che io lo tradisca e cose simili, quando in realra non gli ho mai detto neanche una bugia.
In tutto questo vortice di confusioni ieri dopo aver trascorso una bella giornata insieme ha deciso di lasciarmi per l'ennesima volta, ma questa volta ha aggiunto che da quando è stato ricoverato ha capito che la vita può finire da un momento all' altro(nonostante la sua patologia non lo mette a "rischio morte") e quindi lui ora vuole viversi la vita nell' intero delle emozioni e vuole stare da solo per riuscire ad affrontare tutte le sue difficoltà.
Io mi sento morire, mi sento terribilmente sola, senza di lui mi manca l'aria perché so di amarlo e credevo in un futuro insieme, non so cosa fare, non riesco a mangiare, ho perso 5kg in venti giorni, non dormo e di notte ho diversi attacchi d'ansia...mi sento vuota ed infelice e vorrei riuscire a recuperare questa storia perché lui è la persona più bella che io abbia mai accanto...sono disperata, non ce la faccio a sopportare questo dolore...inoltre sono infinitamente arrabbiata con me stessa per avergli permesso di "usarmi" e per aver creduto alla sue parole, alle sue promesse (come quella di provare una terapia insieme), e alle sue storie sul futuro...gli ho creduto ed ora che mi ha buttato via mi sento stupida, ma nonostante questo non riesco a non amarlo...sto male...non ce la faccio...
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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
non ci sono strategie che permettano di riavvicinare il suo compagno al lei con un click.
Forse bisognerebbe comprendere come mai lei abbia accettato così a lungo di legarsi ad una persona che la fa vivere continuamente in bilico.
Lei spiega tutto questo con l'amore ma allo stesso tempo non credo sia sufficiente. Fanno parte dell'amore anche la sicurezza e la stabilità di un progetto comune.
Lei non può salvare il suo compagno dalla "malattia", se così possiamo chiamarla.
Forse dovrebbe rivolgersi ad uno specialista della salute mentale, psicologo o psicoterapeuta, per cercare di comprendere meglio le motivazioni che la legano ad una persona così volubile.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Utente
Utente
La ringrazio dott.Mori, ppurtroppo ho gia realizzato che strategie non esistono, so di aver fatto tanto per lui eppure ora mi sento nella condizione di non aver fatto abbastanza ne per lui ne per me stessa...se avessi fatto abbastanza per lui sarebbe rimasto con me, se avessi fatto abbastanza per me non gli avrei permesso di usarmi come un oggetto...ma onestamente so che se lui tornasse di nuovo io cederei nuovamente...
Credo che effettivamente io abbia bisogno di un aiuto ed un sostegno "dal vivo" prima di cadere ancora piu in fondo...anche perche ho una figlia di quattordici ann che ha bisogno di me, e lei è l'unica "cosa" che mi fa alzare dal letto ogni mattina...
La ringrazio per il consulto
Buon lavoro e buona giornata
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
mi associo elle indicazioni del Collega.

L'Amore per vivere e soprattutto sopravvivere deve basarsi sulla dimensione del "piacere" non del "bisogno", altrimenti transita ad una dimensione assistenziale.....danneggiando l'erotismo, la passione, la coppia..

Le allego qualche lettura sulle dinamiche inconsce che regolamentano la scelta del partner


https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1824-le-scelte-del-partner-e-le-loro-conseguenze.html


https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1831-la-scelta-del-secondo-partner.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Dott.ssa Randone, come coppia eravamo molto felici, passavamo tempo insieme con piacere, ci divertivamo molto ed avevamo una vita sessuale attiva e soddisfacente, questo a detta di entrambi, non è solo il mio punto di vista...tutto è cambiato dal suo ricovero, da li ha inziato a lasciarmi e riprendermi lasciarmi e riprendermi come un giocattolo,ed io gliel'ho permesso perche innamorata.
In tutto questo periodo la nostra vita sessuale è stata comunque molto attiva.Forse anche per questo mi sono sentita usata
La ringrazio dott.ssa e le auguro una buona giornata
Grazie per le letture le guardo subito
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Rifletta con calma e valuti se è il caso di aspettare e di farsi ancora pendere e lasciare....come un giocattolo o elaborare il dolore della perdita e guardare oltre.....

Le letture dovrebbero darle una lettura psico dinamica della scelta del partner
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Utente
Utente
Ho letto con interesse le sue letture...non mi sono rispecchiata in esse però.
Adesso come adesso credo semplicemente di non essere stata all' altezza di questa persona, di non essere stata capace di dimostrare quanto ci tenessi (anche se lui dice il contrario), mi merito questa solitudine e questa sofferenza...ma sta diventando davvero insopportabile.
La ringrazio dott.ssa e spero di non averle fatto perdere troppo tempo
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

che dirLe? Vuole anche una corona di spine?
Non mi è chiaro quale sia questa patologia di cui soffre il suo ragazzo da 8 anni.
Può essere che Lei sia perfetta così come è, ma non è il ragazzo adeguato?
Per cui qualunque cosa Lei faccia, sarà comunque vissuta dal ragazzo (forse per la patologia) come inadeguato?

Può essere che Lei non sia inadeguata, ma che il Suo ragazzo la faccia sentire tale?

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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Utente
Utente
Buongiorno gentilissimi dottori,
Questa notte ho riflettuto molto sulle cose da voi dette e sulle letture consigliate dalla dott.ssa Randone. Mi sono resa conto di tante cose che prima non vedevo:lui ha scelto me, ragazza-madre che ha dedicato tutto alla propria figlia con orgoglio e felicità, senza avere il peso delle rinunce, ma solo la soddisfazione di essere madre...sua madre:ragazza-madre per modo di dire, ha abbandonato la figlia avuta in gioventu per "recuperarla" quando la figlia era gia quasi maggiorenne; la madre non ha mai rinunciato a nulla per i suoi figli, tuttora.Il padre:traditore donnaiol, se ne va di casa quando lui aveva otto anni, per una donna, una delle tante.Entrambi i genitori lo definiscono fallito perxhe non trova un lavoro stabile e una propria indipendenza sia economica che su altro. Ma quando è stato in ospedale erano loro, principalmente in padre, che parlava con i medici, come se lui non fosse in grado di decidere e ragionare.Lui ha la sclerosi mutilpla, ma non è assolutamente invalidante per lui...fisicamente parlando. Io hp affrontato un tumore a 20anni non facendo peaare nulla ai miei genitori, l'ho affrontato con la forza di chi ha voglia di tornare a casa e giocare con sua figlia e vivere la vita senza piangersi addosso. Forse cercava da me quello che i suoi genitori non gli hanno dato, cercava da me quello che i suoi genitori non pensano di lui?....eppure da me lo ha avuto...ma inizio a pensare davvero che io non ho nessun problema, anzi devo sbrigarmi a recuperare la mia vita, che per tante cose ho perso. Nel lavoro mi sono sempre adeguata e in diversi lavpri ho tratto molte soddisfazioni; per mia figlia ho sempre fatto tutto ed ora penso a quante volte lui mi abboa detto che facevo TROPPO!!! Inizioba ricomporre tanti tasselli del puzzle e a capire che troppa soddisfazione gli ho dato a permettergli di giocare con me e a mostrargli la mia sofferenza.
A conclusione di queste mie riflessioni questa mattina trovo la risposta del dott.Bellizzi...um buon buongiorno dopo un mese di pianto! Piano piano riprendero a sorridere
Grazie di cuore per il tempo da voi dedicatomi, vi auguro una felice giornata.
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Utente
Utente
E scusate per gli errori di scrittura...ma lo smartphone ed io non abbiamo un bel rapporto
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Dr.ssa Giuliana Melandri Psicoterapeuta, Psicologo 3
Gentilissima utente,
leggo ora la sua richiesta e ho seguito con piacere lo svilupparsi della cosa. Credo che stia arrivando alla giusta conclusione, non so se da sola o aiutata, che non è lei quella inadeguata, come faceva notare il mio collega più in alto, ma che forse il suo ex compagno cercava in lei un riscatto dal suo passato disastrato, la sostituzione di una madre-buona (lei) alla sua "madre-cattiva"...questa richiesta però non è una buona base per un rapporto basato su uno scambio paritario, e forse qello di cui era innamorato il suo ex non era la sua persona, ma quello che lei rappresentava.
Ha già dimostrato nella sua vita di essere una persona in gamba, capace di prendersi cura di altri, come sua figlia e i suoi genitori; adesso si prenda cura di se stessa, perche lei si che lo merita.

Dott.ssa Giuliana Melandri
Psicologa-Psicoterapeuta,Esperta in Sessuologia