Rapporto con genitori
Salve a tutti,
ho problemi di comunicazione con mia madre e mia nonna.loro sono maschiliste e io sono stanca.sono sempre stata una ragazza brava e tranquilla e forse è per questo che non ottengo niente.per es. Da sempre ma soprattutto adesso non posso uscire di casa durante la settimana perché mi sento dire che al posto di uscire dovrei andare a cercarmi un lavoro,anche se ero rimasta d'accordo con mia madre che avrei solo studiato e non lavorato durante il periodo dell'università(frequento giurisprudenza).Per farvi un esempio una volta volevo uscire un giovedì pomeriggio e mi è stato detto che c'era qualcosa che non andava perché volevo uscire di giovedì pomeriggio e due giorni dopo era sabato.. questa estate quando ho detto che volevo fare la vacanza col mio ragazzo con cui sto insieme da tanti anni mi sono sentita dare della puttanella,i miei due fratelli(più grandi)possono fare quello che vogliono e delle volte hanno portato le loro ragazze anche a casa a dormire e quindi tempo fa mi sono fatta coraggio e ho detto a mia nonna e mia madre che volevo andare a dormire a casa del mio ragazzo e mi sono sentita dare della pazza,drogata e svergognata,mi hanno detto che sono una delusione ecc.io non so cosa fare..la situazione non migliora,sono circondata da cugini anche più piccoli e dai miei fratelli che possono fare tutto e io niente.qualunque cosa faccia non va mai bene e appena mi dimostro un po' più autonoma o voglio fare qualcosa che farebbero tutte le ragazze della mia età mi sento dire tante brutte parole che mi hanno buttata davvero giù di morale anche perché dovunque se mi comporto come dicono o vorrebbero non cambia niente..mi vorrebbero sola e rinchiusa in casa e ho pensato seriamente di andare da uno psicologo per raccontare tutte le vicende successe e magari farlo parlare con mia madre per farle capire che sono infelice,e che non può continuare così.ho provato a volte a dire i miei sentimenti ma non capiscono e quando dico qualcosa riguardo al fatto che voglio fare cose che fanno i miei fratelli o cose normali della mia età,come fare una vacanza con le amiche, mi guardano male,mi dicono di non guardare i miei fratelli o le amiche e non ascoltano le mie ragioni.ho già provato a fare di testa mia una volta e andare contro di loro e dopo quella volta speravo miglioramenti ma non sono arrivati..come dovrei comportarmi?qualche strategia da suggerire?è chiaro che ce l'hanno con me e che fanno leva sul mio carattere e non so che fare..dovrei andare da uno psicologo?non ce la faccio più a essere l'unica a essere trattata così.non stanno cambiando e mia madre non sta mai dalla mia parte.mi comporto bene e vengo trattata male.
ho problemi di comunicazione con mia madre e mia nonna.loro sono maschiliste e io sono stanca.sono sempre stata una ragazza brava e tranquilla e forse è per questo che non ottengo niente.per es. Da sempre ma soprattutto adesso non posso uscire di casa durante la settimana perché mi sento dire che al posto di uscire dovrei andare a cercarmi un lavoro,anche se ero rimasta d'accordo con mia madre che avrei solo studiato e non lavorato durante il periodo dell'università(frequento giurisprudenza).Per farvi un esempio una volta volevo uscire un giovedì pomeriggio e mi è stato detto che c'era qualcosa che non andava perché volevo uscire di giovedì pomeriggio e due giorni dopo era sabato.. questa estate quando ho detto che volevo fare la vacanza col mio ragazzo con cui sto insieme da tanti anni mi sono sentita dare della puttanella,i miei due fratelli(più grandi)possono fare quello che vogliono e delle volte hanno portato le loro ragazze anche a casa a dormire e quindi tempo fa mi sono fatta coraggio e ho detto a mia nonna e mia madre che volevo andare a dormire a casa del mio ragazzo e mi sono sentita dare della pazza,drogata e svergognata,mi hanno detto che sono una delusione ecc.io non so cosa fare..la situazione non migliora,sono circondata da cugini anche più piccoli e dai miei fratelli che possono fare tutto e io niente.qualunque cosa faccia non va mai bene e appena mi dimostro un po' più autonoma o voglio fare qualcosa che farebbero tutte le ragazze della mia età mi sento dire tante brutte parole che mi hanno buttata davvero giù di morale anche perché dovunque se mi comporto come dicono o vorrebbero non cambia niente..mi vorrebbero sola e rinchiusa in casa e ho pensato seriamente di andare da uno psicologo per raccontare tutte le vicende successe e magari farlo parlare con mia madre per farle capire che sono infelice,e che non può continuare così.ho provato a volte a dire i miei sentimenti ma non capiscono e quando dico qualcosa riguardo al fatto che voglio fare cose che fanno i miei fratelli o cose normali della mia età,come fare una vacanza con le amiche, mi guardano male,mi dicono di non guardare i miei fratelli o le amiche e non ascoltano le mie ragioni.ho già provato a fare di testa mia una volta e andare contro di loro e dopo quella volta speravo miglioramenti ma non sono arrivati..come dovrei comportarmi?qualche strategia da suggerire?è chiaro che ce l'hanno con me e che fanno leva sul mio carattere e non so che fare..dovrei andare da uno psicologo?non ce la faccio più a essere l'unica a essere trattata così.non stanno cambiando e mia madre non sta mai dalla mia parte.mi comporto bene e vengo trattata male.
[#1]
Gentile Ragazza,
la comprendo poiché alla sua età dovrebbe godere di una maggiore autonomia.
Probabilmente una certa cultura familiare e un certo tipo di dinamiche all'interno del nucleo la trattengono in un rapporto che non è maturato conseguentemente alla sua età.
Capisco come per lei resti difficile cambiare lo stato delle cose e definirsi in modo diverso e più indipendente rispetto alla sua famiglia, tuttavia anche lei è partecipe attiva di queste dinamiche e in quanto tale può imparare a modularle diversamente.<è chiaro che fanno leva sul mio carattere>. E' chiaro probabilmente che lei reagisce sempre allo stesso modo (subendo, corretto?). in questo modo le cose non cambiano.
Dovrebbe riuscire a conquistarsi, anche un poco alla volta, i suoi spazi, non è necessario scontrarsi e fare lunghe discussioni, ma definirsi diversamente con i comportamenti.
Certamente riferirsi ad un nostro collega direttamente sarebbe opportuno.
Ci faccia sapere
Un caro saluto
la comprendo poiché alla sua età dovrebbe godere di una maggiore autonomia.
Probabilmente una certa cultura familiare e un certo tipo di dinamiche all'interno del nucleo la trattengono in un rapporto che non è maturato conseguentemente alla sua età.
Capisco come per lei resti difficile cambiare lo stato delle cose e definirsi in modo diverso e più indipendente rispetto alla sua famiglia, tuttavia anche lei è partecipe attiva di queste dinamiche e in quanto tale può imparare a modularle diversamente.<è chiaro che fanno leva sul mio carattere>. E' chiaro probabilmente che lei reagisce sempre allo stesso modo (subendo, corretto?). in questo modo le cose non cambiano.
Dovrebbe riuscire a conquistarsi, anche un poco alla volta, i suoi spazi, non è necessario scontrarsi e fare lunghe discussioni, ma definirsi diversamente con i comportamenti.
Certamente riferirsi ad un nostro collega direttamente sarebbe opportuno.
Ci faccia sapere
Un caro saluto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Grazie mille per la risposta!!!
Lei ha perfettamente ragione,molto spesso ho subito certe cose perché mi dispiaceva litigare con loro (mia madre e mia nonna).ho sempre avuto la speranza che cambiassero e che si rendessero conto di esagerare visto che mi sono comportata sempre bene,ma questo non è successo e più vado avanti e più mi rendo conto che deve cambiare qualcosa.
seguirò il suo consiglio di cambiare poco alla volta la situazione partendo dal mio comportamento ed evitando le discussioni (anzi precisamente non illudendomi più che mi ascoltino veramente e quindi passando solo ai fatti).
spero di avere il coraggio di cambiare il mio modo di fare nei loro confronti in caso chiederò aiuto a uno specialista.
grazie ancora dottoressa,
tanti saluti!
Lei ha perfettamente ragione,molto spesso ho subito certe cose perché mi dispiaceva litigare con loro (mia madre e mia nonna).ho sempre avuto la speranza che cambiassero e che si rendessero conto di esagerare visto che mi sono comportata sempre bene,ma questo non è successo e più vado avanti e più mi rendo conto che deve cambiare qualcosa.
seguirò il suo consiglio di cambiare poco alla volta la situazione partendo dal mio comportamento ed evitando le discussioni (anzi precisamente non illudendomi più che mi ascoltino veramente e quindi passando solo ai fatti).
spero di avere il coraggio di cambiare il mio modo di fare nei loro confronti in caso chiederò aiuto a uno specialista.
grazie ancora dottoressa,
tanti saluti!
[#4]
Gentile ragazza,
non dice nulla del papà... vive con voi?
Io non credo che la mamma e la nonna potranno cambiare, però certamente Lei deve prendere in mano la Sua vita e le Sue responsabilità.
Da una parte io penso che la mamma e la nonna non ce l'abbiano con Lei, anche se il Suo sentire e il Suo vissuto sono questi. Semplicemente la mamma e la nonna funzionano così, non so perchè...forse perchè, come Lei stessa dice all'inizio, sono maschiliste, oppure perchè sono controllanti, oppure perchè hanno paura (che Lei possa allontanarsi, o di poterla perdere, ecc...) e quindi che cosa fanno? La tengono in pugno. Le dicono per esempio di non uscire e di andare a cercare un lavoro sebbene gli accordi siano altri (cioè prima studiare). Non Le sembra una strategia controllante? Ma il problema è la Sua reazione. Lei che cosa fa? Ci casca! E se la prende come se la mamma e la nonna ce l'avessero con Lei. Questo accade anche per l'uscita di giovedì...
Il potere di cambiare la situazione però è tutto nelle Sue mani, non aspettandosi che la mamma e la nonna riescano a cambiare, cosa che non mi aspetterei solo per l'età che hanno e per le loro convinzioni: per loro è tutto giusto così.
Lei ha potere di cambiare se stessa e il modo in cui si pone a casa.
Dice che talvolta sta zitta ed è poco assertiva perchè non vuole litigare: non si tratta di litigare, ma di non farsi sottomettere per questioni del tutto legittime.
Se la mamma funziona così e Lei non fa nulla per smarcarsi, finirà sempre per colludere con la mamma (controllante e ansiosa...).
Se invece Lei tollera di far diventare triste o arrabbiata o frustrata la mamma per qualche occasione, allora comincerà a mettere dei paletti, a fare vedere che Lei non è più una bambina, ma una giovane donna e che desidera la propria autonomia.
Non c'è bisogno di grandi discorsi, ma solo di azioni e di fermezza.
Se invece Lei è intermittente nei Suoi comportamenti e cioè a volte è ferma, ma subito dopo cede, è chiaro che gli altri sapranno di averLa in pugno.
Anche queste cose sono imparabili nella vita e a mio avviso conviene impararle ora dal momento che è giovane.
Un cordiale saluto,
non dice nulla del papà... vive con voi?
Io non credo che la mamma e la nonna potranno cambiare, però certamente Lei deve prendere in mano la Sua vita e le Sue responsabilità.
Da una parte io penso che la mamma e la nonna non ce l'abbiano con Lei, anche se il Suo sentire e il Suo vissuto sono questi. Semplicemente la mamma e la nonna funzionano così, non so perchè...forse perchè, come Lei stessa dice all'inizio, sono maschiliste, oppure perchè sono controllanti, oppure perchè hanno paura (che Lei possa allontanarsi, o di poterla perdere, ecc...) e quindi che cosa fanno? La tengono in pugno. Le dicono per esempio di non uscire e di andare a cercare un lavoro sebbene gli accordi siano altri (cioè prima studiare). Non Le sembra una strategia controllante? Ma il problema è la Sua reazione. Lei che cosa fa? Ci casca! E se la prende come se la mamma e la nonna ce l'avessero con Lei. Questo accade anche per l'uscita di giovedì...
Il potere di cambiare la situazione però è tutto nelle Sue mani, non aspettandosi che la mamma e la nonna riescano a cambiare, cosa che non mi aspetterei solo per l'età che hanno e per le loro convinzioni: per loro è tutto giusto così.
Lei ha potere di cambiare se stessa e il modo in cui si pone a casa.
Dice che talvolta sta zitta ed è poco assertiva perchè non vuole litigare: non si tratta di litigare, ma di non farsi sottomettere per questioni del tutto legittime.
Se la mamma funziona così e Lei non fa nulla per smarcarsi, finirà sempre per colludere con la mamma (controllante e ansiosa...).
Se invece Lei tollera di far diventare triste o arrabbiata o frustrata la mamma per qualche occasione, allora comincerà a mettere dei paletti, a fare vedere che Lei non è più una bambina, ma una giovane donna e che desidera la propria autonomia.
Non c'è bisogno di grandi discorsi, ma solo di azioni e di fermezza.
Se invece Lei è intermittente nei Suoi comportamenti e cioè a volte è ferma, ma subito dopo cede, è chiaro che gli altri sapranno di averLa in pugno.
Anche queste cose sono imparabili nella vita e a mio avviso conviene impararle ora dal momento che è giovane.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Utente
Ringrazio tanto anche lei dr.Angela Pileci per la risposta!!!
Mio padre non è coinvolto nella mia vita.
lei ha fatto un perfetto riassunto di mia madre e mia nonna ,sono proprio maschiliste,controllanti e hanno paura che possa sempre succedermi qualcosa.
"La tengono in pugno"questa frase mi ha fatto riflettere.c'ero arrivata a pensare che fanno trucchetti psicologici (che gli vengono spontanei)però mi tengono in pugno,e lo fanno perché mi sento dire tanti "no"a cose direi stupide come uscire un pomeriggio o altre cose.. e in più mi sento dire frasi per farmi sentire in colpa come per es che penso solo a me (assurdo),che sono una delusione,che mi hanno educata in un certo modo,che non hanno fiducia in me e tutte frasi così fino ad arrivare a delle parole che odio e cioè" pazza" e altre..ma tra tutte sopratutto non sopporto pazza perché non lo sono,io quando parlo con loro faccio ragionamenti giusti e normali e mi sembra anche normale fare il confronto con le altre persone (sopratutto con i miei fratelli)e il fatto che mi guardano male,mi definiscono fuori di testa mi tronca ogni tentativo di comunicazione.io espongo le mie ragioni ma la loro reazione mi fa sentire male come se parlassi un'altra lingua ed è pesante perché mi sento davvero "un'aliena "quando parlo con loro a volte e me lo dicono spesso ogni volta che appunto faccio qualcosa di più indipendente e per staccarmi!!!hanno dei meccanismi psicologici che mi fanno stare male!!usa dei toni di voce per parlare che non sopporto perché quando dice frasi come"tu hai fatto ... O vuoi fare .. PERÒ FAI QUEL CHE VUOI"lo dice in un modo che lascia intendere delusione ,rabbia e tutto e comunque alla fine si sa che secondo lei devo fare quello che dice lei senno si arrabbia!!e se dico che ci sono rimasta male si offende lei!!!io lo so che ci sono situazioni molto più gravi della mia e mi sono dilungata un po' troppo con questo sfogo però voglio svincolarmi da loro perché sto crescendo e voglio avere certe libertà ed,essere rispettata di più. voglio bene a tutte e due ma non si mettono mai nei miei panni ed è come se non volessero farmi crescere e farmi avere una mia vita!!!comunque sì non mi devo più aspettare che mia madre e mia nonna cambino,ho già atteso e sperato per fin troppo tempo e quindi il tempo e le occasioni gliele ho date per dimostrare un loro cambiamento.
il mio problema è stata la non fluidità delle mie scelte,nel senso che ho ceduto ai loro brutti modi di fare e mi sono buttata tantissimo giù di morale,d'ora in poi metterò dei paletti.partendo piano piano dalle piccole cose così da abituarmi anche io a essere più forte.più che altro devo proprio abituarmi al fatto che è giusto che abbia una mia vita e che prenda le mie scelte e non mi devo più aspettare che mi accettino.
grazie ancora!!
tanti saluti!!
Mio padre non è coinvolto nella mia vita.
lei ha fatto un perfetto riassunto di mia madre e mia nonna ,sono proprio maschiliste,controllanti e hanno paura che possa sempre succedermi qualcosa.
"La tengono in pugno"questa frase mi ha fatto riflettere.c'ero arrivata a pensare che fanno trucchetti psicologici (che gli vengono spontanei)però mi tengono in pugno,e lo fanno perché mi sento dire tanti "no"a cose direi stupide come uscire un pomeriggio o altre cose.. e in più mi sento dire frasi per farmi sentire in colpa come per es che penso solo a me (assurdo),che sono una delusione,che mi hanno educata in un certo modo,che non hanno fiducia in me e tutte frasi così fino ad arrivare a delle parole che odio e cioè" pazza" e altre..ma tra tutte sopratutto non sopporto pazza perché non lo sono,io quando parlo con loro faccio ragionamenti giusti e normali e mi sembra anche normale fare il confronto con le altre persone (sopratutto con i miei fratelli)e il fatto che mi guardano male,mi definiscono fuori di testa mi tronca ogni tentativo di comunicazione.io espongo le mie ragioni ma la loro reazione mi fa sentire male come se parlassi un'altra lingua ed è pesante perché mi sento davvero "un'aliena "quando parlo con loro a volte e me lo dicono spesso ogni volta che appunto faccio qualcosa di più indipendente e per staccarmi!!!hanno dei meccanismi psicologici che mi fanno stare male!!usa dei toni di voce per parlare che non sopporto perché quando dice frasi come"tu hai fatto ... O vuoi fare .. PERÒ FAI QUEL CHE VUOI"lo dice in un modo che lascia intendere delusione ,rabbia e tutto e comunque alla fine si sa che secondo lei devo fare quello che dice lei senno si arrabbia!!e se dico che ci sono rimasta male si offende lei!!!io lo so che ci sono situazioni molto più gravi della mia e mi sono dilungata un po' troppo con questo sfogo però voglio svincolarmi da loro perché sto crescendo e voglio avere certe libertà ed,essere rispettata di più. voglio bene a tutte e due ma non si mettono mai nei miei panni ed è come se non volessero farmi crescere e farmi avere una mia vita!!!comunque sì non mi devo più aspettare che mia madre e mia nonna cambino,ho già atteso e sperato per fin troppo tempo e quindi il tempo e le occasioni gliele ho date per dimostrare un loro cambiamento.
il mio problema è stata la non fluidità delle mie scelte,nel senso che ho ceduto ai loro brutti modi di fare e mi sono buttata tantissimo giù di morale,d'ora in poi metterò dei paletti.partendo piano piano dalle piccole cose così da abituarmi anche io a essere più forte.più che altro devo proprio abituarmi al fatto che è giusto che abbia una mia vita e che prenda le mie scelte e non mi devo più aspettare che mi accettino.
grazie ancora!!
tanti saluti!!
[#6]
Gentile ragazza,
dice bene perchè il Suo è uno sfogo, che accolgo.
Però, se rilegge la mail, vedrà che tende a spostare il focus sulla mamma e sulla nonna e non su di sè... quindi il punto cruciale è come fare per svincolarsi e costruirsi una Sua vita autonoma e indipendente.
Uno dei suggerimenti è capire, con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta, come poter operativamente ottenere questo distacco.
Saluti,
dice bene perchè il Suo è uno sfogo, che accolgo.
Però, se rilegge la mail, vedrà che tende a spostare il focus sulla mamma e sulla nonna e non su di sè... quindi il punto cruciale è come fare per svincolarsi e costruirsi una Sua vita autonoma e indipendente.
Uno dei suggerimenti è capire, con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta, come poter operativamente ottenere questo distacco.
Saluti,
[#8]
In realtà potrebbe partire proprio dal modo di fare e poi vedere che succede: è una strategia per produrre cambiamenti in breve tempo.
Ad esempio mettere operativamente dei paletti con la mamma e la nonna (es fare ciò che sente di voler fare nonostante le loro lamentele) modifica inevitabilmente l'idea che Lei ha di questa situazione.
Cordiali saluti,
Ad esempio mettere operativamente dei paletti con la mamma e la nonna (es fare ciò che sente di voler fare nonostante le loro lamentele) modifica inevitabilmente l'idea che Lei ha di questa situazione.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.7k visite dal 12/10/2013.
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