Doc da relazione oppure no?
Salve, ho 32 anni. Non so se la mia storia c'entra qualcosa con il doc da relazione ma vorrei esporla comunque.
Ho iniziato una relazione con una ragazza 9 anni fa e mezzo. All'inizio eravamo amici, poi ci siamo piaciuti e abbiamo iniziato una relazione insieme. Ebbi una crisi il terzo anno. In quel periodo andai in depressione con senso di depersonalizzazione anche, era il mio primo anno di convivenza con la mia ragazza. Non mi è mai piaciuta con gli occhiali ma in quel periodo per me diventò un ossessione, le trovavo difetti fisici ovunque. Poco seno, mi fissavo su un suo profilo del naso che non mi piaceva, non riuscivo a vederla con gli occhiali. Un fastidio fisico. La confrontavo a tutte le altre ragazze e quando vedevo che qualcuna era più bella o più curata la vivevo come una mancanza che non mi rendeva soddisfatto.Il tutto mi portò (se questa è la causa) ad affrontare un brutto periodo della mia vita. In quel periodo ricordo che mi sentivo freddo, distaccato, non riuscivo a provare emozioni. Andai da uno psicoterapeuta ma la terapia durò solo un mese circa perché dovevo tornare all'Università. I mesi successivi era ancora depresso e con le mia paranoie ma piano piano cercavo di autoconvincermi che sarebbero passate e le cose, gradualmente, sono andate meglio.
Sono seguiti altri 6 anni di relazione. Da un mese circa un'ennesima crisi. Una notte, mentre ero nel letto accanto a lei, in seguito a qualche tiro di cannabis che non toccavo da tanto, mi ha assalito il pensiero che non mi piaceva più. Mi ha assalito l'ansia, la paura, palpitazioni e il giorno dopo le ho detto tutto ed è scoppiato il delirio. Ho sentito una fortissima sensazione di volermi distaccare da lei e sono sceso al mio paese. In questo periodo mi ritrovo all'incirca nella stessa situazione. Mi sento meno depresso rispetto a tre anni fa ma comunque non sto bene. Alle volte ho una visione poco chiara della realtà e sensazione di vista appannata. L'ho lasciata e lei sta malissimo perché mi ama molto. Io le voglio un grande bene, ho sempre voluto proteggerla ma adesso mi sento che è finita. Mi sento freddo quando penso a lei, non mi manca e inizio a pensare di voler fare una vita da solo. Il rapporto dopo 9 anni e mezzo è diventato ultimamente abbastanza monotono anche dal punto di vista sessuale, sento la voglia di fare nuove esperienze. Non l'ho mai tradita in questi anni. Vivo la sessualità come una parte molto importante della mia vita che, forse, sopperisce il fatto che non sono soddisfatto della mia vita. Laureato tardi, poche esperienza lavorative, attualmente nessun lavoro. Sto andando in terapia da poco tempo ma mi sto sempre più convincendo che è davvero finita perché riesco ad immaginare una vita senza di lei.
Scusate se mi sono dilungato così tanto e scusate se vi farò perdere tempo nel leggere tutto questo. Non so neppure se la mia storia contiene elementi interessanti al fine di una diagnosi o semplicemente denota la fine della relazione.
Grazie mille.
Ho iniziato una relazione con una ragazza 9 anni fa e mezzo. All'inizio eravamo amici, poi ci siamo piaciuti e abbiamo iniziato una relazione insieme. Ebbi una crisi il terzo anno. In quel periodo andai in depressione con senso di depersonalizzazione anche, era il mio primo anno di convivenza con la mia ragazza. Non mi è mai piaciuta con gli occhiali ma in quel periodo per me diventò un ossessione, le trovavo difetti fisici ovunque. Poco seno, mi fissavo su un suo profilo del naso che non mi piaceva, non riuscivo a vederla con gli occhiali. Un fastidio fisico. La confrontavo a tutte le altre ragazze e quando vedevo che qualcuna era più bella o più curata la vivevo come una mancanza che non mi rendeva soddisfatto.Il tutto mi portò (se questa è la causa) ad affrontare un brutto periodo della mia vita. In quel periodo ricordo che mi sentivo freddo, distaccato, non riuscivo a provare emozioni. Andai da uno psicoterapeuta ma la terapia durò solo un mese circa perché dovevo tornare all'Università. I mesi successivi era ancora depresso e con le mia paranoie ma piano piano cercavo di autoconvincermi che sarebbero passate e le cose, gradualmente, sono andate meglio.
Sono seguiti altri 6 anni di relazione. Da un mese circa un'ennesima crisi. Una notte, mentre ero nel letto accanto a lei, in seguito a qualche tiro di cannabis che non toccavo da tanto, mi ha assalito il pensiero che non mi piaceva più. Mi ha assalito l'ansia, la paura, palpitazioni e il giorno dopo le ho detto tutto ed è scoppiato il delirio. Ho sentito una fortissima sensazione di volermi distaccare da lei e sono sceso al mio paese. In questo periodo mi ritrovo all'incirca nella stessa situazione. Mi sento meno depresso rispetto a tre anni fa ma comunque non sto bene. Alle volte ho una visione poco chiara della realtà e sensazione di vista appannata. L'ho lasciata e lei sta malissimo perché mi ama molto. Io le voglio un grande bene, ho sempre voluto proteggerla ma adesso mi sento che è finita. Mi sento freddo quando penso a lei, non mi manca e inizio a pensare di voler fare una vita da solo. Il rapporto dopo 9 anni e mezzo è diventato ultimamente abbastanza monotono anche dal punto di vista sessuale, sento la voglia di fare nuove esperienze. Non l'ho mai tradita in questi anni. Vivo la sessualità come una parte molto importante della mia vita che, forse, sopperisce il fatto che non sono soddisfatto della mia vita. Laureato tardi, poche esperienza lavorative, attualmente nessun lavoro. Sto andando in terapia da poco tempo ma mi sto sempre più convincendo che è davvero finita perché riesco ad immaginare una vita senza di lei.
Scusate se mi sono dilungato così tanto e scusate se vi farò perdere tempo nel leggere tutto questo. Non so neppure se la mia storia contiene elementi interessanti al fine di una diagnosi o semplicemente denota la fine della relazione.
Grazie mille.
[#1]
Gentile Utente,
forse non ha scritto per noi, ma per il terapeuta che al momento La segue, al quale potrà portare queste sue riflessioni.
A che Le serve una diagnosi online, rispetto a quella del terapeuta che La segue?
Ove anche Lei avesse fornito materiale per una diagnosi, è facile che risulti diversa da quella del terapeuta che La segue, dato che in qualche modo Lei avrà fornito molti più elementi rispetti a quelli scritti.
Rischia di creare solo confusione e di rovinare anche la relazione con il terapeuta, facendo confornti con altri colleghi.
Da questo punto di vista, forse il comportamento è simile a quello che ha attuato con la Sua ragazza.
Buona terapia
forse non ha scritto per noi, ma per il terapeuta che al momento La segue, al quale potrà portare queste sue riflessioni.
A che Le serve una diagnosi online, rispetto a quella del terapeuta che La segue?
Ove anche Lei avesse fornito materiale per una diagnosi, è facile che risulti diversa da quella del terapeuta che La segue, dato che in qualche modo Lei avrà fornito molti più elementi rispetti a quelli scritti.
Rischia di creare solo confusione e di rovinare anche la relazione con il terapeuta, facendo confornti con altri colleghi.
Da questo punto di vista, forse il comportamento è simile a quello che ha attuato con la Sua ragazza.
Buona terapia
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#2]
Utente
Innanzitutto grazie mille per la risposta. Lei ha perfettamente ragione sulla questione del confronto. Forse uno dei miei problemi è proprio l'insicurezza, cercare certezze al di fuori di me invece di capire bene me stesso. Cercare conforto ed aiuto in altri, non saprei. Comunque ho fatto solo un paio di sedute e prenderò in considerazione anche il fatto di cambiare psicoterapeuta visto che è un'amica di mio padre (quindi consulenze gratuite) e quindi potrebbe prendere sottogamba il mio problema (se ho un problema).
Per adesso comunque ho deciso di fare il mio percorso, di pensare alla mia vita e di vedere, nel tempo, se sento la sua mancanza. Forse, solo in questo modo potrò essere certo della scelta che ho fatto.
Grazie ancora.
Per adesso comunque ho deciso di fare il mio percorso, di pensare alla mia vita e di vedere, nel tempo, se sento la sua mancanza. Forse, solo in questo modo potrò essere certo della scelta che ho fatto.
Grazie ancora.
[#3]
Gentile utente,
lei sembraun po' confuso e ancora incerto nelle sue determinazioni. Inoltre bisogna considerare che nella sua storia c'è anche un'altra persona che starà presumibilmente vivendo analoghi sentimenti di incertezza, oltre a presumibile dispiacere ecc.
Certamente uno psicoterapeuta dovrebbe poterla aiutare a chiarire meglio sentimenti e situazione
Al fine di scongiurare per entrambi il rischio di incappare in una storia irrisolta le segnalo comunque un mio articolo che può interessarvi.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2664-le-storie-sentimentali-non-chiuse.html
Cordiali saluti
lei sembraun po' confuso e ancora incerto nelle sue determinazioni. Inoltre bisogna considerare che nella sua storia c'è anche un'altra persona che starà presumibilmente vivendo analoghi sentimenti di incertezza, oltre a presumibile dispiacere ecc.
Certamente uno psicoterapeuta dovrebbe poterla aiutare a chiarire meglio sentimenti e situazione
Al fine di scongiurare per entrambi il rischio di incappare in una storia irrisolta le segnalo comunque un mio articolo che può interessarvi.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2664-le-storie-sentimentali-non-chiuse.html
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#4]
Gentile Utente,mi associo al Collega Bellizzi nel dirle che mescolare cosi questo consulto con una psicoterapia sulla quale poi ha anche dubbi (perchè mai questa Collega dovrebbe prendere il suo caso sottogamba, siamo professionisti tutti ).
Ad ogni modo penso che come succede spesso, una storia iniziata da ragazzi ,se non si cambia e si cresce con lo stesso passo, finisce con lo spegnersi.
La ragazza non le piace più, ecco tutto, le vuole anche bene, ma non basta.
Tutti questi suoi problemi anche fisici sono, a mio parere legati alla sua difficoltà ad accettare questo, ai sensi di colpa, al dispiacere di farla star male..
Pensi d'altra parte che anche la sua ragazza ha diritto e desidera essere amata com'è, anche non perfettissima e con gli occhiali.
Girate la pagina allora.. con coraggio.
Ad ogni modo penso che come succede spesso, una storia iniziata da ragazzi ,se non si cambia e si cresce con lo stesso passo, finisce con lo spegnersi.
La ragazza non le piace più, ecco tutto, le vuole anche bene, ma non basta.
Tutti questi suoi problemi anche fisici sono, a mio parere legati alla sua difficoltà ad accettare questo, ai sensi di colpa, al dispiacere di farla star male..
Pensi d'altra parte che anche la sua ragazza ha diritto e desidera essere amata com'è, anche non perfettissima e con gli occhiali.
Girate la pagina allora.. con coraggio.
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#5]
Utente
Grazie mille a tutti voi per la disponibilità e i consigli che mi avete dato.
Penso che l'unica cosa che possa fare, per me e per lei, sia continuare la terapia, arrivare ad una scelta decisa e comunicarla alla mia (ex) ragazza con tutta la franchezza di questo mondo.
So che nel caso in cui decida di lasciarla lei starà malissimo perché mi ama davvero tanto ma forse sarà meglio così, in modo che lei possa trovare davvero qualcuno che la ami in tutto e per tutto, senza condizioni e senza paranoie di alcun tipo.
Grazie mille davvero.
Penso che l'unica cosa che possa fare, per me e per lei, sia continuare la terapia, arrivare ad una scelta decisa e comunicarla alla mia (ex) ragazza con tutta la franchezza di questo mondo.
So che nel caso in cui decida di lasciarla lei starà malissimo perché mi ama davvero tanto ma forse sarà meglio così, in modo che lei possa trovare davvero qualcuno che la ami in tutto e per tutto, senza condizioni e senza paranoie di alcun tipo.
Grazie mille davvero.
[#6]
Gentile Utente,
vorrei precisare una cosa fondamentale: il DOC da relazione non esiste, ma esistono i disturbi d'ansia e ossessivi che hanno temi specifici attorno ai quali in genere il pz. si tortura con i dubbi (es la pulizia, la contaminazione, l'omosessualità, ecc...)
Lei pare preso dall'ansia, che La spinge a dubitare della Sua relazione sentimentale e dubita sulla Sua ragazza: "mi piace o non mi piace?".
Posso chiederLe che tipo di psicoterapia sta seguendo?
vorrei precisare una cosa fondamentale: il DOC da relazione non esiste, ma esistono i disturbi d'ansia e ossessivi che hanno temi specifici attorno ai quali in genere il pz. si tortura con i dubbi (es la pulizia, la contaminazione, l'omosessualità, ecc...)
Lei pare preso dall'ansia, che La spinge a dubitare della Sua relazione sentimentale e dubita sulla Sua ragazza: "mi piace o non mi piace?".
Posso chiederLe che tipo di psicoterapia sta seguendo?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 7.9k visite dal 11/10/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disturbi della vista
Controllare regolarmente la salute degli occhi aiuta a diagnosticare e correggere in tempo i disturbi della vista: quando iniziare e ogni quanto fare le visite.