Masturbazione e relazione di coppia
Salve a tutti, Sono un ragazzo di 30 anni felicemente fidanzato da 4 anni ( e prossimo al matrimonio ) con una ragazza che amo moltissimo e credo, senza ombra di dubbio, che sia la donna che voglio nella mia vita.
Sto cercando di capire i legami tra masturbazione e relazione di coppia, perchè e' un pensiero che ultimamente sta mettendo in crisi la nostra intesa sul piano sessuale.
Prima di conoscerla ho sempre fatto uso di pornografia, dall'adolescenza fino a poco tempo fa: un po come semplice ricerca di piacere fisica, per calmarmi o addormentarmi immeditamente, e poco mi sono interrogato su come questo uso/abuso avrebbe potuto influire su un rapporto di coppia; Non credo di essere afflitto da masturbazione compulsiva, poichè da quanto ho letto, non ho nessun problema nell'avere una vita normale con i suoi alti e bassi, sport, amicizie impegni lavorativi e non, ma in questi 4 anni assieme io e la mia ragazza abbiamo spesso parlato del fatto che usufruisco di pornografia, e l'ho sentita ogni volta abbastanza delusa e irritata da questo fatto.A causa di un periodo difficile ( non legato alla pornografia) il nostro rapporto e' stato messo alla prova, e l'argomento pornografia e' nuovamente tornato fuori.
Lei si sente tradita dal fatto che io mi masturbo abitualmente (circa una volta al giorno) e che la sua attrazione verso di me e' lentamente scemata per la presenza di questo tarlo nella mente. Attualmente, a seguito di una sua richiesta, ho smesso di masturbarmi completamente e di visionare qualsiasi tipo di materiale pornografico conscio del fatto che forse questo onanismo effettivamente influisce sulle mie attenzioni sessuali a letto e sull'attrazione che io provo verso di lei. Prima di scrivere questo messaggio ho letto alcuni articoli già presenti sul forum, e ho notato come l'abuso di materiale pornografico sia legato all'assuefazione alla dopamina: in questo periodo di 'castità personale' mi sento sempre molto agitato, a volte ansioso, a volte molto eccitato altre profondamente triste e altre volte un po 'costretto' da questa scelta non completamente mia.
Da tempo mi interrogo da dove possa nascere questa attrazione verso la pornografia e situazioni voyeristiche, e in che modo posso in qualche modo gestire questa sessualità molto esigente, e se questa morbosa attrazione verso situazioni eccitanti sia una una mia caratteristica congenita o sia dovuta all'utilizzo di materiale pornografico.
Vorrei cercare di avere una sessualità sana all'interno del rapporto di coppia, senza in alcun modo costringere la mia compagna a fare cose che non vuole, ma neanche senza sentirmi 'sbagliato' se alcune immagini o situazioni mi eccitano.
Forse ho espresso i miei dubbi in modo piuttosto vago o disordinato, ma sto cercando di trovare il capo di questa matassa, e il modo giusto, sano e tranquillo di rapportarmi alla masturbazione e alla relazione di coppia, senza sensi di colpa e con 'allegria' tra le lenzuola.
Grazie mille
Sto cercando di capire i legami tra masturbazione e relazione di coppia, perchè e' un pensiero che ultimamente sta mettendo in crisi la nostra intesa sul piano sessuale.
Prima di conoscerla ho sempre fatto uso di pornografia, dall'adolescenza fino a poco tempo fa: un po come semplice ricerca di piacere fisica, per calmarmi o addormentarmi immeditamente, e poco mi sono interrogato su come questo uso/abuso avrebbe potuto influire su un rapporto di coppia; Non credo di essere afflitto da masturbazione compulsiva, poichè da quanto ho letto, non ho nessun problema nell'avere una vita normale con i suoi alti e bassi, sport, amicizie impegni lavorativi e non, ma in questi 4 anni assieme io e la mia ragazza abbiamo spesso parlato del fatto che usufruisco di pornografia, e l'ho sentita ogni volta abbastanza delusa e irritata da questo fatto.A causa di un periodo difficile ( non legato alla pornografia) il nostro rapporto e' stato messo alla prova, e l'argomento pornografia e' nuovamente tornato fuori.
Lei si sente tradita dal fatto che io mi masturbo abitualmente (circa una volta al giorno) e che la sua attrazione verso di me e' lentamente scemata per la presenza di questo tarlo nella mente. Attualmente, a seguito di una sua richiesta, ho smesso di masturbarmi completamente e di visionare qualsiasi tipo di materiale pornografico conscio del fatto che forse questo onanismo effettivamente influisce sulle mie attenzioni sessuali a letto e sull'attrazione che io provo verso di lei. Prima di scrivere questo messaggio ho letto alcuni articoli già presenti sul forum, e ho notato come l'abuso di materiale pornografico sia legato all'assuefazione alla dopamina: in questo periodo di 'castità personale' mi sento sempre molto agitato, a volte ansioso, a volte molto eccitato altre profondamente triste e altre volte un po 'costretto' da questa scelta non completamente mia.
Da tempo mi interrogo da dove possa nascere questa attrazione verso la pornografia e situazioni voyeristiche, e in che modo posso in qualche modo gestire questa sessualità molto esigente, e se questa morbosa attrazione verso situazioni eccitanti sia una una mia caratteristica congenita o sia dovuta all'utilizzo di materiale pornografico.
Vorrei cercare di avere una sessualità sana all'interno del rapporto di coppia, senza in alcun modo costringere la mia compagna a fare cose che non vuole, ma neanche senza sentirmi 'sbagliato' se alcune immagini o situazioni mi eccitano.
Forse ho espresso i miei dubbi in modo piuttosto vago o disordinato, ma sto cercando di trovare il capo di questa matassa, e il modo giusto, sano e tranquillo di rapportarmi alla masturbazione e alla relazione di coppia, senza sensi di colpa e con 'allegria' tra le lenzuola.
Grazie mille
[#1]
Gentile utente,
mi creda non ha niente di congenito. Ritengo che le cause di questo suo rimuginare vadano attribuite alla relazione di coppia, ed in particolare al non trascurabile dettaglio che state per sposarvi, con tutto quello che comporta sul piano della responsabilità e dell'impegno reciproco. Il matrimonio non a caso è spesso esperito come un evento molto stressante. E' possibile, come dice lei, che la masturbazione sia reattiva a periodi di stress oltre che al piacere personale.
Allo stesso tempo è anche plausibile che la sua futura sia "gelosa" delle sua fantasie sessuali.
Perché sente il bisogno di parlargliene?
Restiamo in ascolto
mi creda non ha niente di congenito. Ritengo che le cause di questo suo rimuginare vadano attribuite alla relazione di coppia, ed in particolare al non trascurabile dettaglio che state per sposarvi, con tutto quello che comporta sul piano della responsabilità e dell'impegno reciproco. Il matrimonio non a caso è spesso esperito come un evento molto stressante. E' possibile, come dice lei, che la masturbazione sia reattiva a periodi di stress oltre che al piacere personale.
Allo stesso tempo è anche plausibile che la sua futura sia "gelosa" delle sua fantasie sessuali.
Perché sente il bisogno di parlargliene?
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#2]
Gentile Utente,
Mi associo alle riflessioni d collega nella risposta.
L' autoerotismo assume svariati significati a seconda di svariate variabili, come frequenza, immaginario, sostituto dell' intimità, compensazione di altro, dinamiche di coppia, e così via....
Il suo desiderio di confessione sembra avere un effetto catartico, ogni individuo ha un proprio " giardino segreto" non sempre da condividere.
La condivisione dell' immaginario erotico necessita di grande empatia nella vita e sotto le lenzuola
Le allego qualche lettura
Pornografia ed internet
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1548-sesso-e-rete-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1518-sesso-e-rete.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/647-pornografia-dipendenza-senza-sostanza-e-calo-del-desiderio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2985-pornografia-ed-immaginario-erotico-come-internet-ha-stravolto-le-fantasie.html
Mi associo alle riflessioni d collega nella risposta.
L' autoerotismo assume svariati significati a seconda di svariate variabili, come frequenza, immaginario, sostituto dell' intimità, compensazione di altro, dinamiche di coppia, e così via....
Il suo desiderio di confessione sembra avere un effetto catartico, ogni individuo ha un proprio " giardino segreto" non sempre da condividere.
La condivisione dell' immaginario erotico necessita di grande empatia nella vita e sotto le lenzuola
Le allego qualche lettura
Pornografia ed internet
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1548-sesso-e-rete-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1518-sesso-e-rete.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/647-pornografia-dipendenza-senza-sostanza-e-calo-del-desiderio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2985-pornografia-ed-immaginario-erotico-come-internet-ha-stravolto-le-fantasie.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
Salve, vorrei rispondere alla sua domanda Dr. Mori, e in qualche modo chiarire anche a me stesso i miei dubbi.
Sicuramente la proposta di matrimonio e tutto quello che ne consegue creano una situazione di stress che forse ho sottovalutato, ma la domanda che lei ha sollevato "perchè sente il bisogno di parlargliene?" mi ha fatto molto riflettere.
Credo che sento il bisogno di parlare di ciò alla mia compagna poichè vorrei condividesse con me il desiderio che ho il per il sesso, e che questa mia attrazione verso scenari erotici e pornografici non fosse vista come una cosa di cui vergognarsi, ma un libero sfogo di puro testosterone.
Al contempo vorrei forse un po più di carica erotica tra le lenzuola, e la mia volontà di parlare con lei delle mie fantasie erotiche sia un modo di farle in qualche modo accettare un lato di me, quello piu triviale e animale, di cui forse lei non vuole ammettere l'esistenza. Credo semplicemente di voler essere accettato e non giudicato, e di voler instaurare una forma di complicità rinnovata tra le coperte.
Per rispondere alla Dr Nardone, credo che il mio desiderio di confessione sia catartico, e forse cerco una forma di accettazione per qualcosa che io in fondo, ritengo sbagliato in partenza.
Vorrei capire meglio cosa intende per 'giardino segreto' da non condividere, poiché in quanto mia futura moglie, a mio parere la mia compagna ha il diritto di capire ciò che mi piace, anche se questo non si accorda perfettamente all'idea che si e' fatta di me.
Nella vita di tutti i giorni non abbiamo mai avuto problemi di empatia, anzi tutt'altro. ma sotto le coperte ho sempre ritenuto che lei fosse un po frenata; anzi che lei attribuisca al sesso molta meno importanza di quello che io gli attribuisco.Questo ha posto dei grossi punti interrogativi sulle mie fantasie erotico/pornografiche, e un sempre presente senso di colpa in caso di autoerotismo cosi come nella visione di materiale erotico.
Ho letto con attenzione gli articoli da lei consigliatemi, e credo che l'uso di pornografia, chat e similia limiti profondamente la dimensione della sessualità di coppia, ma essendo questi nuovi mezzi di immaginario erotico praticamente ovunque, anche sulle pagine dei quotidiani, e di forse troppa facile raggiungibilità, mi chiedo, come bisogna rapportarsi ad essi, in relazione al proprio immaginario erotico? qual e' il limite tra autoerotismo consapevole e dipendenza cibernetica?
grazie mille per le precedenti risposte.
Sicuramente la proposta di matrimonio e tutto quello che ne consegue creano una situazione di stress che forse ho sottovalutato, ma la domanda che lei ha sollevato "perchè sente il bisogno di parlargliene?" mi ha fatto molto riflettere.
Credo che sento il bisogno di parlare di ciò alla mia compagna poichè vorrei condividesse con me il desiderio che ho il per il sesso, e che questa mia attrazione verso scenari erotici e pornografici non fosse vista come una cosa di cui vergognarsi, ma un libero sfogo di puro testosterone.
Al contempo vorrei forse un po più di carica erotica tra le lenzuola, e la mia volontà di parlare con lei delle mie fantasie erotiche sia un modo di farle in qualche modo accettare un lato di me, quello piu triviale e animale, di cui forse lei non vuole ammettere l'esistenza. Credo semplicemente di voler essere accettato e non giudicato, e di voler instaurare una forma di complicità rinnovata tra le coperte.
Per rispondere alla Dr Nardone, credo che il mio desiderio di confessione sia catartico, e forse cerco una forma di accettazione per qualcosa che io in fondo, ritengo sbagliato in partenza.
Vorrei capire meglio cosa intende per 'giardino segreto' da non condividere, poiché in quanto mia futura moglie, a mio parere la mia compagna ha il diritto di capire ciò che mi piace, anche se questo non si accorda perfettamente all'idea che si e' fatta di me.
Nella vita di tutti i giorni non abbiamo mai avuto problemi di empatia, anzi tutt'altro. ma sotto le coperte ho sempre ritenuto che lei fosse un po frenata; anzi che lei attribuisca al sesso molta meno importanza di quello che io gli attribuisco.Questo ha posto dei grossi punti interrogativi sulle mie fantasie erotico/pornografiche, e un sempre presente senso di colpa in caso di autoerotismo cosi come nella visione di materiale erotico.
Ho letto con attenzione gli articoli da lei consigliatemi, e credo che l'uso di pornografia, chat e similia limiti profondamente la dimensione della sessualità di coppia, ma essendo questi nuovi mezzi di immaginario erotico praticamente ovunque, anche sulle pagine dei quotidiani, e di forse troppa facile raggiungibilità, mi chiedo, come bisogna rapportarsi ad essi, in relazione al proprio immaginario erotico? qual e' il limite tra autoerotismo consapevole e dipendenza cibernetica?
grazie mille per le precedenti risposte.
[#4]
Gentile ragazzo,
Mi complimeno per la sua capacita' di introspezione.
Infatti cio he differenzia l'atteggiamento relazionale da quello masturatorio/autoerotico e pornografico e' proprio la facile fruibilita'
Nella masturbazione non e' necessaruio subordinare il piacere ad un alto individuo, ma vi si puo' accedere facilmente e senza difficolta'
Questo, questa caratteristica sposta l'asse della soddisfazione. E puo' creare una sorta di dipendeNza pur nella sua mediocrita'.
Se la sua ragazza trae soddisfazione da un rappOrto con un'altra persona non viene gratficata facilmente da un simulacro di tale rapporto. E' comprenibile.
Mi complimeno per la sua capacita' di introspezione.
Infatti cio he differenzia l'atteggiamento relazionale da quello masturatorio/autoerotico e pornografico e' proprio la facile fruibilita'
Nella masturbazione non e' necessaruio subordinare il piacere ad un alto individuo, ma vi si puo' accedere facilmente e senza difficolta'
Questo, questa caratteristica sposta l'asse della soddisfazione. E puo' creare una sorta di dipendeNza pur nella sua mediocrita'.
Se la sua ragazza trae soddisfazione da un rappOrto con un'altra persona non viene gratficata facilmente da un simulacro di tale rapporto. E' comprenibile.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#5]
Nell'immaginario collettivo, la masturbazione, viene associata all'età dell'adolescenza o ad una condizione di solitudine, ma raramente viene considerata lecita e con possibilità di coesistenza, all'interno di una relazione di coppia stabile.
Se la dimensione autoerotica diventa esclusiva e prevale il " piacer solitario" .....andrebbero analizzate le cause e si dovrebbe lavorare su quelle, nel caso contrario, direi che non esitono problemi
Diventa indispensabile all’interno di una scrupolosa “diagnosi clinica" , con una particolare attenzione alla sfera affettiva e sessuale, effettuare un distinguo, tra un autoerotismo sano e ludico ed un autoerotismo difensivo, come esclusiva forma di appagamento sessuale.
Quest’ultimo, rappresenta uno strategico evitamento della sessualità e dell’incontro con l’altro, può inoltre fungere da dolorosa copertura a svariate disfunzioni sessuali ed al calo del desiderio sessuale, oltre che a problematiche di coppia.
La rete può ampliare le fantasie, ma allo stesso tempo impoverire l' immaginario erotico, consideri che c' è una notevole differenza tra pornografia ed erotismo/ immaginario.....
Avere il coraggio di trasformare il piacere solitario, in un "elemento di condivisione", richiede una buona capacità di dialogo, una comunicazione improntata a complicità, scevra da pregiudizi ed elementi di critica nei confronti dell'altro
Se ha altri dubbi, dovrebbe valutare di consultare un nostro Collega de visu
Se la dimensione autoerotica diventa esclusiva e prevale il " piacer solitario" .....andrebbero analizzate le cause e si dovrebbe lavorare su quelle, nel caso contrario, direi che non esitono problemi
Diventa indispensabile all’interno di una scrupolosa “diagnosi clinica" , con una particolare attenzione alla sfera affettiva e sessuale, effettuare un distinguo, tra un autoerotismo sano e ludico ed un autoerotismo difensivo, come esclusiva forma di appagamento sessuale.
Quest’ultimo, rappresenta uno strategico evitamento della sessualità e dell’incontro con l’altro, può inoltre fungere da dolorosa copertura a svariate disfunzioni sessuali ed al calo del desiderio sessuale, oltre che a problematiche di coppia.
La rete può ampliare le fantasie, ma allo stesso tempo impoverire l' immaginario erotico, consideri che c' è una notevole differenza tra pornografia ed erotismo/ immaginario.....
Avere il coraggio di trasformare il piacere solitario, in un "elemento di condivisione", richiede una buona capacità di dialogo, una comunicazione improntata a complicità, scevra da pregiudizi ed elementi di critica nei confronti dell'altro
Se ha altri dubbi, dovrebbe valutare di consultare un nostro Collega de visu
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 34.4k visite dal 11/10/2013.
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