Amicizia finita?

Buongiorno, se cerco soluzioni come questa sono veramente alla frutta, non so che fare per riconquistare la stima del mio miglior amico. Ho 31anni, lui 24. Era come un fratello, sarebbe difficile descrivere. mi trattava coi guanti, come un padre in certi momenti. C'era qualche battibecco, sempre per iscritto ultimamente, ma non gli davo peso. La lite è arrivata quando non ho dato il mio ultimo esame universitario, che mi stava aiutando a preparare. Cì è rimasto male, e quando mi ha detto di rifletterci, mi son dato del fallito, per poi accusarlo di avallare. battibecco inutile, replicato il giorno dopo. Con la definitiva rottura. Anche se l'ho pregato in modo anche patetico, con tutti i mezzi di comunicazione, non ha funzionato nulla. ha iniziato a parlare malissimo di me in giro e a dire che non vuole più vedermi. E' passato un mese, l'ultimo sms che mi ha rivolto è questo: "il litigio di 14 giorni fa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Son sempre stato sincerp con te, sempre. Ma non lo ero con me stesso...sentivo l'amicizia asfissiante e opprimente per un carattere che non riuscivo a cambiare e con il quale il mio non poteva convivere...ho provato ad aiutarti a cambiarlo..ma ho fallito e me ne stavo ammalando. Mi spiace ma da persona sincera mi viene impossibile perdonarti, abbracciarti, metterci una pietra sopra e riniziare l'amicizia...non posso essere falso. Buona vita!" Dunque, pieno di contraddizioni, contorto, assurdo. Vorrei convincerlo a vederci per chiarire, parlarci di persona per capire se sia possibile fare qualcosa. Cosa devo fare? Gli voglio bene, perdonerò i suoi dispetti successivi alla lite, ma non so come fare per convincerlo a un confronto. Ho un documento che ho lottato per procurargli, mi sta arrivando per posta, è un incarico in una associazione a cui tiene molto. Potrebbe essere una occasione per invitarlo? E' passato un mese, ma ieri, quando ho detto a una sua amica che il problema non è il mio carattere, ma qualche comportamento spigoloso che può aver creato incomprensioni, lui ha pubblicato su facebook un link che recitava "ci sono uomini che preferiscono non accettare la dura realtà e negarla". Insomma, ancora è convinto di quello. Cosa posso fare? Attenderò i suoi suggerimenti, non voglio sbagliare nulla
[#1]
Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
non ci sono strategie che possono aiutarla a riavvicinarsi al suo amico in modo indolore. Al di là dell'ultimo episodio che ci descrive è possibile che il litigio abbia radici più antiche. Sembra che la persona in questione voglia cambiarla. Beh con una "missione" del genere è probabile che il rapporto si sia rotto. Le relazioni durature si basano sull'accettazione delle "spigolature" dell'altro.
Forse la sua idea di farle un dono può essere una buona strategia.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#2]
Dr. Willy Murgolo Psicoterapeuta, Psicologo 173 13
Gentile ragazzo in apprensione,

mi consentirà di segnalarle due punti di vista sulla medesima questione. Il primo si riferisce alla possibilità di chiudere la relazione in attesa di tempi migliori. Quello che le suggerisco è naturalmente una sorta di strategia non certo un tentativo di basso spessore.di sistemare l'incombenza. Il secondo, invece, parte dal presupposto che è inutile insistere con le solite modalità volte alla convinzione che tutto possa essere risolto sulla base di un ragionamento logico. Ad esempio, ciò che vi sta succedendo trova un corrispettivo autorevole se pensiamo che tutte le coppie innamorate prima o dopo dovranno fare i conti con questo cambio di rotta, Generalmente si assiste ad un progressivo impoverimento della iniziale attrazione, fino alla sua scomparsa. Ma non fiinisce qui.

Voglio dire che finita la fase dell'innamoramento la relazione può continuare ad una condizione. Che almeno uno dei due sia capace d'amare.. Ora è bene chiarire che nell'innamoramento ognuno prende dall'altro ciò che gli serve per il proprio piacere, mentre nell'amore uno dona all'altro ciò che può renderlo felice. Una situazione questa dalle implicazioni importanti. Tutti possono innamorarsi ma pochi si troveranno nella capacità di poter amare. I motivi di ciò non possono essere affrontati in questa sede. Lei si chiederà che l'amicizia ha poco a che fare con l'innamoramento. Niente di più inesatto. Coloro i quali masticano almeno elementi di psicologia dinamica non si troveranno impreparati nel riflettere come l'amicizia altro non è che un rapporto sessuale non genitale che va a buon diritto ad inserirsi in quel settore dove abitano le sublimazioni dell'eros.





Dr. Willy Murgolo
Psicologo-Psicoterapeuta
Ipnosi Clinica-Sessuologia

[#3]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Vi ringrazio per l'attenzione. Vi chiedo, più esplicitamente, di suggerirmi che fare. Tengo troppo a questa persona. E non voglio fare ulteriori danni. Per questo mi sto rivolgendo a voi
[#4]
Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
come è stato detto in precedenza non esistono strategie che le consentano in un click di risolvere.
Concordo con quanto scrive il mio collega, dr Murgolo.
E' probabile che l'equilibrio sul quale si fondava la vostra relazione si sia modificato. Questo è comune nei rapporti duraturi. Se il vostro è un legame ricco, come sembra, probabilmente, passata la fase della delusione delle aspettative, sarà possibile per lei reimpostare la relazione secondo ruoli diversi dai precedenti, che probabilmente, ormai consumati, hanno prodotto la rottura.
Rifletta su quali regole hanno guidato il vostro rapporto, su quali funzioni e quali aspettative si fondava. Se riesce a cogliere cosa le viene rimproverato potrà meglio trovare un nuovo modo di stare in relazione.

Restiamo in ascolto
[#5]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Credo che lui mi rimproverasse atteggiamenti troppo spigolosi, (imporre la mia opinione, pensare che chi la pensa diversamente da me faccia dispetti, e altre cose similim che sono estremizzazioni di ciò che accadeva realmente). Lo ha deluso molto il fatto che non abbia dato l'esame. Poi, voleva che dormissi di più, ha insistito perchè mi fidanzassi con una ragazza. Forse mi trovava troppo nervoso? Credo in ogni caso siano i miei comportamenti spigolosi e negativi ad averlo allontanato. Non vorreei avere il perdono a distanza, visto che rifiuta di incontrarmi, vorrei che mi concedesse un incontro per tentare un chiarimento