Mio marito e il cibo...
Mio marito ha 39 anni ed è un artigiano, figlio di una famiglia del sud, poco propensa alla "coccola", al gesto d'affetto fisico (lui stesso ammette di non ricordare un bacio o una carezza dalla madre, ma nemmeno violenza o dispotismo...un rapporto molto "alla pari", poco gerarchico e che lo ha addossato di molte responsabilità fin da piccolo, specie la cura del fratello più piccolo).
Ha da sempre un rapporto molto morboso col cibo: al di là delle quantità - ora ridotte, ma sempre ben abbondanti, anche se non è obeso, solo leggermente sovrappeso - lui pretende la qualità, non solo delle materie prime, ma anche della presentazione.
Per intenderci, se nello sformare un dolce questo si rompe, sono scene isteriche. Se manca un po' di sale nella pasta, non mangia. Se la carne non è cotta a puntino, si incavola. Lui cucina molto bene, ma 9 volte su 10 per motivi pratici cucino io, e mi dicono che sono anche piuttosto brava, ma ormai cucinare è diventato uno stress...sempre dietro a quello che temo gli piaccia o meno, la pomarola fatta in un modo, la parmigiana in un altro...non si deve uscire dagli schemi, "si cucina così e basta".
So che sono sciocchezze, ci sono problemi ben peggiori, ma litigare per queste sciocchezze mi fa arrabbiare ancora di più...e mi chiedo, perché un uomo intelligente e acuto come lui ha queste fisse?
Aggiungo che ha molti tic (tosse nervosa, tic dell'occhio, onicofagia, e sbatte la gamba di continuo...è decisamente un tipo nervosetto, ma solo negli atteggiamenti, in realtà è una persona molto tranquilla...ma non ci capisco più niente!)
Grazie per qualsiasi indicazione possiate darmi
Ha da sempre un rapporto molto morboso col cibo: al di là delle quantità - ora ridotte, ma sempre ben abbondanti, anche se non è obeso, solo leggermente sovrappeso - lui pretende la qualità, non solo delle materie prime, ma anche della presentazione.
Per intenderci, se nello sformare un dolce questo si rompe, sono scene isteriche. Se manca un po' di sale nella pasta, non mangia. Se la carne non è cotta a puntino, si incavola. Lui cucina molto bene, ma 9 volte su 10 per motivi pratici cucino io, e mi dicono che sono anche piuttosto brava, ma ormai cucinare è diventato uno stress...sempre dietro a quello che temo gli piaccia o meno, la pomarola fatta in un modo, la parmigiana in un altro...non si deve uscire dagli schemi, "si cucina così e basta".
So che sono sciocchezze, ci sono problemi ben peggiori, ma litigare per queste sciocchezze mi fa arrabbiare ancora di più...e mi chiedo, perché un uomo intelligente e acuto come lui ha queste fisse?
Aggiungo che ha molti tic (tosse nervosa, tic dell'occhio, onicofagia, e sbatte la gamba di continuo...è decisamente un tipo nervosetto, ma solo negli atteggiamenti, in realtà è una persona molto tranquilla...ma non ci capisco più niente!)
Grazie per qualsiasi indicazione possiate darmi
[#1]
la rigidità sul cibo può celare problematiche più profonde legate all'ansia, al perfezionismo e non si tratta di sciocchezze nel momento in cui creano disagio nella coppia.
Anche per questa presunta "sciocchezza" una valutazione psicologica potrebbe essere utile.
saluti
Anche per questa presunta "sciocchezza" una valutazione psicologica potrebbe essere utile.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Utente,
indicazioni per cosa?
Forse più che uno psicologo ha bisogno di uno chef o di un corso di cucina.
O forse accettare che lui è una persona metodica, magari legata anche al tipo di artigianato che attua: così come è pignolo per il Suo lavoro di *cuoca*, allo stesso modo è pignolo con se stesso al lavoro.
O forse visto che la madre non gli coccolava l'anima ed il corpo esterno (carezze, abbracci e baci), ma gli coccolava il piacere interno legato al cibo, ecco che per sentirsi amato deve sentirsi ben nutrito.
Poi, potrei continuare all'infinito con tante ipotesi.
Finora, che ne pensa?
indicazioni per cosa?
Forse più che uno psicologo ha bisogno di uno chef o di un corso di cucina.
O forse accettare che lui è una persona metodica, magari legata anche al tipo di artigianato che attua: così come è pignolo per il Suo lavoro di *cuoca*, allo stesso modo è pignolo con se stesso al lavoro.
O forse visto che la madre non gli coccolava l'anima ed il corpo esterno (carezze, abbracci e baci), ma gli coccolava il piacere interno legato al cibo, ecco che per sentirsi amato deve sentirsi ben nutrito.
Poi, potrei continuare all'infinito con tante ipotesi.
Finora, che ne pensa?
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#3]
Gentile utente,
spesso le coppie litigano solo apparentemente rispetto al contenuto della discussione. Sovente in ballo c'è ben altro, richieste di attenzione, potere, fiducia, ecc.
Inoltre sebbene lui chieda in modo puntiglioso perché lei accetta passivamente?
Forse invece di descriversi come quella che subisce la pignoleria di suo marito anche lei, cercando di aderire agli schemi, senza scegliere di romperli, partecipa al gioco.
Le invio un link su un post che ho scritto relativamente al litigio nella coppia:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3818-come-litigano-marito-e-moglie-il-senso-del-conflitto-nella-coppia.html
Spero possa esserle utile.
Restiamo in ascolto
spesso le coppie litigano solo apparentemente rispetto al contenuto della discussione. Sovente in ballo c'è ben altro, richieste di attenzione, potere, fiducia, ecc.
Inoltre sebbene lui chieda in modo puntiglioso perché lei accetta passivamente?
Forse invece di descriversi come quella che subisce la pignoleria di suo marito anche lei, cercando di aderire agli schemi, senza scegliere di romperli, partecipa al gioco.
Le invio un link su un post che ho scritto relativamente al litigio nella coppia:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3818-come-litigano-marito-e-moglie-il-senso-del-conflitto-nella-coppia.html
Spero possa esserle utile.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#4]
Utente
Grazie a tutti, prima di tutto. Un paio di precisazioni: questa fissa non ce l'ha solo con me, ce l'ha anche con i miei, con i suoi, si contiene un po' quando andiamo da degli amici (ma quando si viene via, passa mezz'ora a sciorinarmi i difetti di questa o quella pietanza). Io non ho mai accettato passivamente la cosa, ma come per molte cose non sempre mi è possibile trovare una mediazione. Semplicemente, esplode. A freddo si rende conto della reazione spropositata, ammette di essere esagerato, ma poi ci ricasca.
Mi da l'impressione che, se gli viene presentato un piatto dall'aspetto o dal sapore che non lo aggrada, si senta trascurato, come una mancanza di attenzione o di affetto, così come un bel piatto saporito gli fa stampare sul viso un'espressione di gioia come di un bimbo che ha appena ricevuto il regalo tanto atteso.
Preciso inoltre che, per il resto, il nostro rapporto di coppia è sereno ed equilibrato, sia come coppia sia come genitori. I punti di scontro fortunatamente non sono molti, e nel 90% dei casi finiamo per discutere sul cibo.
Lezioni di cucina? Per carità!!! Già adesso si ritiene un grande chef, se facesse un corso di cucina come minimo litigherebbe con l'insegnante nella prima mezz'ora...
Mi da l'impressione che, se gli viene presentato un piatto dall'aspetto o dal sapore che non lo aggrada, si senta trascurato, come una mancanza di attenzione o di affetto, così come un bel piatto saporito gli fa stampare sul viso un'espressione di gioia come di un bimbo che ha appena ricevuto il regalo tanto atteso.
Preciso inoltre che, per il resto, il nostro rapporto di coppia è sereno ed equilibrato, sia come coppia sia come genitori. I punti di scontro fortunatamente non sono molti, e nel 90% dei casi finiamo per discutere sul cibo.
Lezioni di cucina? Per carità!!! Già adesso si ritiene un grande chef, se facesse un corso di cucina come minimo litigherebbe con l'insegnante nella prima mezz'ora...
[#5]
Gentile signora,
va bene che questa "fissa" Suo marito non ce l'ha solo con Lei, ma non posso che concordare col dott. Mori sul fatto che ciò che a Lei sembra di non accettare passivamente, in realtà è una bella collusione.
Lei stessa dice che, per gestire o tentare di gestire il problema, si fa in quattro e la tensione passa anche a Lei ("...ma ormai cucinare è diventato uno stress...sempre dietro a quello che temo gli piaccia o meno, la pomarola fatta in un modo, la parmigiana in un altro...non si deve uscire dagli schemi, "si cucina così e basta"...").
Sarebbe il caso di contattare uno psicologo psicoterapeuta di persona in quanto c'è un problema da parte di Suo marito perchè è poco flessibile e si adatta poco alle situazioni, ma c'è un problema da parte Sua che fa fatica ad attuare tutti quei comportamenti che potrebbero ridurre alcuni atteggiamenti di Suo marito.
Infatti tenga presente che spesso, quando l'altro nella coppia fa qualcosa, sta a noi cercare di fare estinguere quel comportamento o risposta, oppure rafforzarla.
Tutto ciò che Lei fa non fa altro che rafforzare i comportamenti rigidi di Suo marito.
Non so dirLe da qui se dietro ci siano dinamiche inconsapevoli di controllo, potere, ecc... (anche se sarebbe interessante saperlo), ma ritengo che questo schema debba essere comunque spezzato, perchè col tempo può generare tensioni maggiori, quindi non lo riterrei proprio una sciocchezza...
Cordiali saluti,
va bene che questa "fissa" Suo marito non ce l'ha solo con Lei, ma non posso che concordare col dott. Mori sul fatto che ciò che a Lei sembra di non accettare passivamente, in realtà è una bella collusione.
Lei stessa dice che, per gestire o tentare di gestire il problema, si fa in quattro e la tensione passa anche a Lei ("...ma ormai cucinare è diventato uno stress...sempre dietro a quello che temo gli piaccia o meno, la pomarola fatta in un modo, la parmigiana in un altro...non si deve uscire dagli schemi, "si cucina così e basta"...").
Sarebbe il caso di contattare uno psicologo psicoterapeuta di persona in quanto c'è un problema da parte di Suo marito perchè è poco flessibile e si adatta poco alle situazioni, ma c'è un problema da parte Sua che fa fatica ad attuare tutti quei comportamenti che potrebbero ridurre alcuni atteggiamenti di Suo marito.
Infatti tenga presente che spesso, quando l'altro nella coppia fa qualcosa, sta a noi cercare di fare estinguere quel comportamento o risposta, oppure rafforzarla.
Tutto ciò che Lei fa non fa altro che rafforzare i comportamenti rigidi di Suo marito.
Non so dirLe da qui se dietro ci siano dinamiche inconsapevoli di controllo, potere, ecc... (anche se sarebbe interessante saperlo), ma ritengo che questo schema debba essere comunque spezzato, perchè col tempo può generare tensioni maggiori, quindi non lo riterrei proprio una sciocchezza...
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.8k visite dal 08/10/2013.
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