Sono lesbica?

salve, dottori, vi scrivo per esporvi una mia preoccupazione che mi fa stare molto male...dunque, diciamo che ho un gran paura di essere diventata omosessuale o peggio, di esserlo sempre stata ma di scoprirlo solo ora...a detta dei miei genitori ero una bambina normale, giocavo con le bambole, stavo con le altre bambine, insomma mi comportavo come una "femminuccia". Crescendo ho sviluppato degli interessi che non attirano la maggior parte delle ragazze, tipo leggere fumetti o giocare ai videogiochi. Inoltre non mi trucco molto forse per pigrizia o perchè mi hanno sempre detto che non ne avevo bisogno dato che sono già bella così secondo gli altri, (raramente lo faccio quando mi gira, ma solo un pò di matita e del correttore per occhi), a volte indosso delle gonne o dei vestiti. Però crescendo ho notato che vado molto più d'accordo con i ragazzi che con le ragazze (anche se a lungo andare la cosa mi aveva un pò stancato, desideravo una donna con la quale stringere un legame di amicizia, confidarmi, ecc.., però le ragazze che ho frequentato pensavano sempre ad andare in discoteca, nei locali o a farsi le foto, cose che io non sopporto). Pensavo che questo mio modo di essere fosse solo molto particolare, però da un pò mi sto chiedendo "e se fossi sempre stata lesbica?". Sono sempre stata attratta dagli uomini, ho avuto una storia importante e qualcuna passeggera. Questo dubbio mi provoca molta ansia e non mi fa capire niente, piango spesso perchè l'idea di scoprirmi lesbica o bisex mi sconvolgerebbe la vita e mi farebbe anche schifo, dato che ho sempre immaginato la mia vita accanto a un uomo...questo mie paure sono sostenute soprattutto dal fatto che mi masturbo guardando sempre fumetti in cui la donna ha il seno grosso -mentre io ce l'ho piccolo- e viene toccata nelle zone erogene principali e toccandomi a mia volta (lo faccio da quando ero adolescente, prima disegnavo da sola queste scene, ma poi con internet ho smesso); molto spesso si tratta di immagini con donne e uomini, più raramente di sole donne, poichè credo che badassi più a quello che facevano e non a chi le faceva, cercando magari di immedesimarmi nel piacere che poteva provare...da quando faccio così mi sono anche accorta che se vedo una ragazza col seno grosso mi capita di indugiare un pò di più con lo sguardo o di fare apprezzamenti estetici su una ragazza (cosa prima non facevo ed è proprio da qui sono nate queste paure che vanno e vengono). Adesso ho paura anche a stringere amicizie con donne per paura che possa sentirmi attratta!!
Aggiungo anche che esco da una delusione sentimentale e ho notato che sono in uno stato di "anoressia affettiva", se così posso chiamarla, in cui il solo pensiero di avere una storia con qualcuno mi fa venire l'ansia...sono anche in cura da uno psicologo per problemi legati alla gestione dell'ansia...
Vorrei chiedervi..secondo voi sono lesbica? é possibile che l'omosessualità si manifesti in età adulta o ci devono essere dei segnali già da prima?
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Ragazza,
se è già in cura da un collega, come mai si rivolge a noi?
Ne ha parlato con il suo curante?

Che tipo di percorso sta facendo?

In ogni caso i dubbi sulla sua sessualità sembrano legati all'ansia, legga qui
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
salve dottoressa, anzitutto grazie per la veloce risposta.
Non ne ho ancora parlato perchè appunto erano pensieri che andavano e venivano e ogni volta che ne volevo parlare già non c'erano più. Però adesso mi rendo conto che devo farlo perchè altrimenti non riuscirò mai ad arrivare a una conclusione...vi ho scritto per avere dei pareri (e magari qualche rassicurazione) da parte vostra in attesa del prossimo incontro perchè mi stanno logorando e mi rovinano la giornata..

Non so come si chiama precisamente il tipo di percorso terapeutico, è incentrato molto sul "fare", per esempio mi fa scrivere pensieri e le emozioni che ne conseguono, mi fa concentrare molto sul presente..

In ogni caso, lei cosa ne pensa riguardo l'ultimo quesito che ho posto?
[#3]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Cara ragazza,

da quello che scrive sembrerebbe più un disturbo d'ansia e il suo dubbio riguardo l'omosessualità è qualcosa che si avvicina molto ad un'ossessione.

Che diagnosi hanno fatto il Collega?




Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#4]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

*l'anoressia affettiva* alla quale fa riferimento è diversa dalla sessualità del corpo.
Cioè il fatto che Lei non voglia al momento legarsi sentimentalmente ad un altro maschio (deduco fosse maschio il partner che ha deluso) non inibisce il desiderio ed il piacere che il corpo prova.
Daltronde, masturbarsi è fare l'amore con una persona dello stesso sesso. Poi c'è l'effetto ansiolitico della autoerotismo, compatibile con l'ansia che sta curando.

Guardare altre donne non vuol dire essere omosessuale, ma probabilmente cercare un modello di riferimento e sperimentare proiettivamente se stessa.

Le ricordo che buona parte della pornografia è fatta ad uso e consumo dei maschi, e quindi, imitare quel che vede le garantisce una sorta di palestra per piacere ai maschi: cioè osserva il comportamento per poi imitarlo.

Che ne pensa? Tanto per darle ulteriori spunti da portare nel percorso che già sta facendo...

O forse il fatto che abbia scelto uno psicologo maschio influisce nella scelta di scrivere qui?

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile ragazza,
L' orientamento sessuale non cambia all' improvviso, solitamente un lavoro di tipo psicoterapico non si basa sull' urgenza o sull' SOS psichico
Le suggerisco di attendere la prossima seduta e di partecipare le sue ansie e perplessità alla sua terapeuta

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
salve dottore,
allora da quello che ho capito mi è stato detto che ho pensieri ossessivi riguardo il futuro ma anche (secondo me) quello che riguarda la sfera relazionale...
[#7]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Nessuno le ha fatto una diagnosi online, soltanto de visu e dopo un' accurata valutazione si può stabilire il nome del suo disagio
[#8]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
rispondo al dott. bellizzi: che cosa intende per effetto ansiolitico dell'autoerotismo? e in che senso imiterei quel che vedo?
Comunque il fatto che il mio terapeuta sia una maschio è una coincidenza, me l'avevano consigliato perchè considerato uno in gamba.


per la dott.ssa randone: non ho capito molto bene la sua risposta...
[#9]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>allora da quello che ho capito mi è stato detto che ho pensieri ossessivi riguardo il futuro ma anche (secondo me) quello che riguarda la sfera relazionale...<<
probabilmente la diagnosi fatta dal Collega che la sta seguendo attualmente è corretta.

I pensieri ossessivi in questo caso posso riguardare anche il suo timore di essere omosessuale (oltre al futuro, sfera relazionale ecc.). Per sintetizzare, possiamo dire che i suoi pensieri (quelli che danno il titolo al consulto) sono causati da uno stato ansioso/ossessivo e come tale andrebbe trattato.





[#10]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

la masturbazione, in quanto generatrice di piacere, rilascia endorfine che servono a lenire l'ansia. E' per questo che la masturbazione ha un effetto ansiolitico.
Vede altra gente fare qualcosa, ed il modello da imitare, per Lei, è quello di una donna.
Ma questo non risponde alla domanda se il fatto di parlare di sessualità omosessuale femminile e della propria masturbazione qui e non con il terapeuta, abbia un significato.

Può essere una coincidenza che il terapeuta sia maschio, ma non che Lei, pur essendo avendo uno psicologo, ne venga a cercare altri per i temi della sessualità.
Mi corregga, se sbaglio.
[#11]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Ha letto l'articolo al lik suggerito?
Lì può trovare spiegazioni e informazioni esaustive in merito alla sua domanda sull'omosessualità, oltre a quanto le abbiamo già detto nelle nostre risposte.

In ogni caso ne deve parlare con il suo curante, è estremamente importante che lo faccia.

Un caro saluto
[#12]
Dr. Willy Murgolo Psicoterapeuta, Psicologo 173 13
Gentile Signorina preoccupata,

Ciò che le dirò non andrà considerata una diagnosi ma due passi lungo il viale della relazione dialettica con l'unico scopo di illuminare un'area , a volte buia, per consentire di sistemare taluni aspetti della nostra esistenza poco chiari che rischiano di intorbidire la "scena del delitto".

Ad esempio, da ciò che scrive traspare la possibilità che qualcosa possa essersi inceppato con le figure materna e paterna particolarmente nel periodo edipico. Le dirò subito che sono, queste, ipotesi da prendersi con estrema cautela, anche perchè stia pur certa che i nostri inconsci si saranno accorti della nostra tendenza a voler indagare, un'attività poco accettata in profondità dal nostro inconscio che è maestro nel cambiare le carte in tavola.

Ad ogni modo posso dirle con relativa tranquillità che lei tutto mi appare meno che omosessuale. Questo per una serie di motivi dei quali ne accennerò solo in parte. Ad esempio manca nel suo racconto una esperienza omosessuale nel periodo dell'adolescenza. una esperienza direi quasi obbligatoria per sciogliere la riserva. Quale? Solo attraverso questa prova potremo ragioneolmente dedurre se siamo omo o eterosex.. A questo punto confido caldamente di non essere frainteso, nel senso che la mia non vule essere una istigazione a comportamenti omosex. ma una verifica di come stiano le cose nella realtà. In questo senso le auguro di poter, anche se in ritardo, sperimentare questa esperienza, magari con la complicità di un bicchiere di troppo. Mi fermo qui.Ancora una cosa Vedrei per lei un terapeuta rigorosamente ad impostazione dinamica.

Dr. Willy Murgolo
Psicologo-Psicoterapeuta
Ipnosi Clinica-Sessuologia

[#13]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
buonasera, mi scuso se rispondo solo ora ma sono stata un pò indaffarata in questi giorni..ho letto l'articolo dottoressa rinella, ma mi ha tranquillizzato solo per pochi minuti..e ne ho anche parlato con il mio psicologo il quale mi ha confermato che la mia è un'ossessione..la cosa però non mi ha fatto stare meglio se non per tempi molto brevi..adesso vado in ansia appena vedo una donna e mi sento a disagio sia con me stessa sia verso il genere femminile..andando indietro nel tempo, posso solo ipotizzare l'evento che ha scatenato queste mie paure (perchè prima neanche ci pensavo a queste cose, anzi cercavo sempre un fidanzato), ma solo il terapeuta può confermarlo...detto questo ho solo una domanda..alla mia età l'orientamento sessuale non è già definito (quindi tutto il resto sono solo paure o pensieri-spazzatura)?
[#14]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Ragazza,
la sua domanda è una richiesta di rassicurazione tipica delle persone ansiose. Le rassicurazioni placano solo momentaneamente l'ansia, ma poi non fanno altro che alimentarla.Dunque se continuassimo a dargliene da qui non la aiuteremmo, anzi contribuiremmo ad alimentare il suo problema.

E' attraverso la terapia che lei potrà riuscire ad affrontare, gestire e risolvere i suoi disagi, a spezzare il circolo vizioso che la trattiene nel malessere.
<e ne ho anche parlato con il mio psicologo il quale mi ha confermato che la mia è un'ossessione>mi pare dunque che la questione sia chiara se questo è il parere del suo curante, dovrebbe lavorarci con lui.

Legga anche questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html

e si affidi allo specialista che la sta seguendo se si trova bene.

Un caro saluto
[#15]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

concordo con le osservazioni della dottoressa Rinella, volevo solo aggiungere che i "pensieri spazzatura" non esistono, esiste però un modo per comprendere se stessi che va oltre la mera classificazione e questo lo può fare continuando la sua psicoterapia.



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