Scuola, futuro, ansia ed infelicità...
Salve, vorrei avere una vostra opinione riguardo la seguente questione.
Ho 17 anni, vado per i 18.
Frequento il liceo classico, sono al quarto anno, in tutti questi anni non ho mai preso un debito nè sono mai stato bocciato, ma non sono mai andato sopra la media del sette. Nessun anno è stato affatto semplice, ma sempre più duro.
Quest''anno ho deciso di impegnarmi di più, anche per il fatto la mia ragazza è la più brava della classe (ha un andamento scolastico che definire eccellente sarebbe riduttivo) e quindi vorrei sentirmi al suo livello, un minimo degno di lei, verso la quale ho dei mostruosi complessi di inferiorità. Non ho dei veri obiettivi, il mio studio è dettato solo dal fatto che vorrei in futuro avere un lavoro che mi faccia portare a casa una buona paga e che allo stesso tempo mi piaccia. In questo caso ero orientato verso il mestiere di psichiatra o di psicoterapeuta. Più verso il primo in realtà, soltanto che medicina è una facoltà che davvero non mi attira e che è, in più, estremamente difficile (almeno da quanto si dice). Vale la pena di faticare immensamente per una cosa della quale mi potrei pentire? Ogni volta che espongo a qualcuno l''idea di andare alla facoltà di psicologia mi guarda come se fossi uno che non ha voglia di fare nulla e chiunque mi dice che nel caso scegliessi di frequentarla farei la fame. Senza contare che, allo stesso tempo, vorrei rimanere sempre con la mia ragazza, che è fissata con l''idea di andare all''estero. Io non ho le possibilità economiche per permettermi corsi di lingua davvero efficaci.
Il punto del discorso è che la scuola e in generale il pensiero di come gestire il mio futuro non mi fanno vivere più nulla serenamente, mi sento profondamente infelice, non trovo soddisfazione in nulla, non ho più un briciolo di tempo per me, mi sento incatenato in una routine che detesto e non ne capisco nemmeno il motivo, dato che tutta la mia fatica potrebbe essere vana in futuro. Vorrei sentirmi sereno e libero da ogni tipo di obbligo su come vivere la mia vita, ma non vorrei nemmeno morire di fame.
Razionalmente so che lasciare la scuola sarebbe la cosa più stupida che io possa fare, ma non voglio vivere infelice. Aiutatemi ad uscirne, vi prego.
Scusatemi per il mio post confusionario, sono abbastanza in crisi e ho poco tempo. Grazie a tutti in anticipo.
P.S. Potrei avere anche dei chiarimenti riguardo i mestieri di psicologo, psicoterapeuta e psichiatra? Ad esempio, lo psichiatra si limita a prescrivere medicine o, nel caso lo ritenga opportuno, può anche adoperare la psicoterapia e fare sedute senza prescrivere farmaci (più o meno come uno psicoterapeuta o uno psicologo)?
Ho 17 anni, vado per i 18.
Frequento il liceo classico, sono al quarto anno, in tutti questi anni non ho mai preso un debito nè sono mai stato bocciato, ma non sono mai andato sopra la media del sette. Nessun anno è stato affatto semplice, ma sempre più duro.
Quest''anno ho deciso di impegnarmi di più, anche per il fatto la mia ragazza è la più brava della classe (ha un andamento scolastico che definire eccellente sarebbe riduttivo) e quindi vorrei sentirmi al suo livello, un minimo degno di lei, verso la quale ho dei mostruosi complessi di inferiorità. Non ho dei veri obiettivi, il mio studio è dettato solo dal fatto che vorrei in futuro avere un lavoro che mi faccia portare a casa una buona paga e che allo stesso tempo mi piaccia. In questo caso ero orientato verso il mestiere di psichiatra o di psicoterapeuta. Più verso il primo in realtà, soltanto che medicina è una facoltà che davvero non mi attira e che è, in più, estremamente difficile (almeno da quanto si dice). Vale la pena di faticare immensamente per una cosa della quale mi potrei pentire? Ogni volta che espongo a qualcuno l''idea di andare alla facoltà di psicologia mi guarda come se fossi uno che non ha voglia di fare nulla e chiunque mi dice che nel caso scegliessi di frequentarla farei la fame. Senza contare che, allo stesso tempo, vorrei rimanere sempre con la mia ragazza, che è fissata con l''idea di andare all''estero. Io non ho le possibilità economiche per permettermi corsi di lingua davvero efficaci.
Il punto del discorso è che la scuola e in generale il pensiero di come gestire il mio futuro non mi fanno vivere più nulla serenamente, mi sento profondamente infelice, non trovo soddisfazione in nulla, non ho più un briciolo di tempo per me, mi sento incatenato in una routine che detesto e non ne capisco nemmeno il motivo, dato che tutta la mia fatica potrebbe essere vana in futuro. Vorrei sentirmi sereno e libero da ogni tipo di obbligo su come vivere la mia vita, ma non vorrei nemmeno morire di fame.
Razionalmente so che lasciare la scuola sarebbe la cosa più stupida che io possa fare, ma non voglio vivere infelice. Aiutatemi ad uscirne, vi prego.
Scusatemi per il mio post confusionario, sono abbastanza in crisi e ho poco tempo. Grazie a tutti in anticipo.
P.S. Potrei avere anche dei chiarimenti riguardo i mestieri di psicologo, psicoterapeuta e psichiatra? Ad esempio, lo psichiatra si limita a prescrivere medicine o, nel caso lo ritenga opportuno, può anche adoperare la psicoterapia e fare sedute senza prescrivere farmaci (più o meno come uno psicoterapeuta o uno psicologo)?
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G.le utente, da quanto lei dice sembra che ciò che fa non sia mosso fa un suo reale desiderio ma dal doversi adattare a quello dell'altro, agli standard e agli ideali della sua ragazza e all'idea di un futuro che la netta al riparo fa incertezze e che le possa permettere una posizione de una stabilità economica. È inevitabile che in una tale situazione si provi un senso di vuoto e di confusione perché a decidere sembra che non sia lei ma quello che sarebbe più giusto per gli altri, come lascia intendere per la scelta dell'università. Mi permetto di ipotizzare che per lei forse è troppo importante il giudizio degli altri e ciò le rende problematico scegliere in modo autonomo e libero. Probabilmente ha ricevuto anche in famiglia pressioni in tal senso o si è sentito costretto a sottostare alle aspettative degli altri. Credo sia importante che lei ritrovi fiducia in se stesso e in ciò che ama veramente fare. In merito alla sua domanda: lo psichiatra può esercitare la professione di psicoterapeuta dopo uno specifico corso di specializzazione al pari di chi è laureato in medicina o in psicologia.
Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta
[#2]
Gentile Ragazzo,
da qui purtroppo non possiamo fornirle nessun aiuto concreto, tra l'altro questo servizio è riservato solo ai maggiorenni, come da Linee Guida.
Potrebbe però rivolgersi allo sportello di ascolto psicologico della sua scuola, se presente, oppure allo Spazio Giovani del Consultorio Familiare ASL del suo territorio, non occorre la prescrizione del medico, ecco il link
http://www.asl102.to.it/centroadolescenti.htm
da qui purtroppo non possiamo fornirle nessun aiuto concreto, tra l'altro questo servizio è riservato solo ai maggiorenni, come da Linee Guida.
Potrebbe però rivolgersi allo sportello di ascolto psicologico della sua scuola, se presente, oppure allo Spazio Giovani del Consultorio Familiare ASL del suo territorio, non occorre la prescrizione del medico, ecco il link
http://www.asl102.to.it/centroadolescenti.htm
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 08/10/2013.
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