Vuole che io stia lontano dal genere femminile

Salve,io e la mia ragazza,rispettivamente di 21 e 18 anni,stiamo insieme da 2 anni e 2 mesi. Negli ultimi 5 mesi però,le cose non stanno andando molto bene,poichè litighiamo praticamente sempre,e per il solito motivo,la gelosia,da parte di lei.
E' sempre stata una ragazza molto gelosa,ma negli ultimi ha acuito sempre di più la cosa.Il motivo maggiore di questa gelosia sono le mie amiche,che sono peraltro tutte fidanzate. Continuamente mi ripete che sono esagerato con loro,quando invece nelle conversazioni con faccio niente di eccezionale,se non parlare in tono scherzoso.
Il problema è che la situazione sta diventando ingestibile,perchè trova ogni pretesto per litigare: una volta è andata a ricercare una foto di un anno precedente che ritraeva me,una mia amica e un mio amico,dove io commentavo dicendo "che belli <3" e lei ha fatto una scenata assurda dicendo che è meglio essere amica che essere ragazza ecc. Ah,da notare bene,quando parlo con la mia ragazza,la tratto per bene,dandole tutto l'affetto possibile (anche cuoricini e queste così). Poi per il mio compleanno,loro sono venute a farmi gli auguri,e si è arrabbiata per questo motivo. Un'altra volta mi hanno chiesto di andare a prendere un gelato,e di nuovo un altro litigio. Inoltre ogni poco mi manda frecciatine del tipo "vai con le tue amichette vai","dove sono le tue amichette" e cose così,e insiste dicendomi che non le do importanza quanto le mie amiche,quando invece tutte le volte che sono libero chiedo a lei di uscire e di stare insieme.
In poche parole non vuole che io abbia delle amiche,vuole che io stia lontano dal genere femminile. Io ho cercato in tutti i modi di farle capire che magari è lei ad essere troppo gelosa,ma invece rigira sempre la frittata,e arriva a dire che sono io quello esagerato con le mie amiche.
Un altro fatto,molto rilevante,scoperto pochi giorni fa durante un litigio,è che due anni fa circa è avvenuto un tradimento fra i suoi genitori (da parte di entrambi) e io ho supposto che la cosa può averla traumatizzata,ma lei ha sminuito il fatto,le ho detto che probabilmente era rimasta segnata da questa cosa,e quindi le conveniva parlarne con qualcuno,ma non ha voluto.
Per ultima cosa,i nostri litigi non avvengono i modo "normale",cioè tutte le volte ci scanniamo,non c'è verso risolvere in poche ore ma bisogna perdere un pomeriggio intero,e alla fine siamo distrutti psicologicamente: lei non riesce ad affrontare un discorso,ma comincia a scappare col motorino,e poi ritornare,4 o 5 volte,e si arrabbia con me dicendo che non la seguo,ma io le rispondo che non la posso seguire per ogni sua bizza. Poi comincia a urlare e a piangere,e ovviamente la situazione diventa più ingestibile,e risolvere è ancora più difficile.

Vi ringrazio per le attenzioni,e aspetto una risposta al più presto,perchè ora come ora mi sento oppresso,ingabbiato,e non so quanto riuscirò a stare così,però d'altra parte non voglia buttare via una relazione di due anni,perchè il sentimento c'è.
Grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazzo, le cosiddette pretese "nevrotiche" non parlare con le altre, nona vere amiche, ecc, sono tipiche nelle relazioni tra giovanissimi.
O si risolvono con la maturità o si risolvono con la fine della coppia. Scusi la franchezza ma più che avere pazienza non può fare.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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[#2]
Utente
Utente
Gentile dottore,quindi,in poche parole,se non voglio perderla,dovrei avere la pazienza che lei diventi/sia matura e accetti che posso avere amiche del genere femminile?

Grazie,saluti
[#3]
Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
può trattarsi, come dice il mio collega, di comportamento un po' nevrotico della sua compagna, che certamente esagera le attenzioni che lei riveste alle sue amiche fidanzate. Allo stesso tempo sono convinto che il litigio lo facciamo in due, e che descriversi come l'elemento passivo di una relazione in cui lei subisce le esplosioni della sua compagna, possa essere una semplificazione. I litigi sono come i "braccio di ferro", sono due persone che, in qualche modo, spingono l'uno contro l'altro. Nel momento in cui uno si rifiuta di giocare l'altro non può farlo da solo.
Le allego un link che ho scritto sul litigio di coppia:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3818-come-litigano-marito-e-moglie-il-senso-del-conflitto-nella-coppia.html
e uno sul funzionamento delle coppie stabili:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3813-che-cosa-rende-le-relazioni-stabili-caratteristiche-di-un-rapporto-duraturo.html

Spero possano essere utili.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/