Richiesta d'aiuto
Lo stato d'animo interferisce moltissimo sul nostro sentirci bene o male, per cui la cosa che può fare ora è cercare di fare una vita sana, se il medico le dà l'ok per fare sport, questo lo deve vivere in modo rassicurante le pare ? Altrettanto dicasi per la vita sociale, stare con gli altri aiuta a sentirsi meno soli, a confrontarsi, anche a i capire che anche gli altri hanno solitudini,come noi.
Esca da questo tunnel di angoscia, si faccia aiutare , che forse ci sono dei nodi che non sono stai chiariti nella sua vita.. ci dice poco di lei, con chi vive ? cosa fa , studia, che lavoro vorrebbe fare.. tante sono le cose su cui riflettere..
Si dia aiuto e cerchi anche nel servizio pubblico una mano amica., e le " parole per dirlo"..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
concordo con quanto scrive la mia collega, dr.ssa Fregonese.
Lei è molto centrato sul suo problema, sembra che il suo pensiero, così come ciò che ci scrive sia assolutamente centrato sul suo sentire interno.
Infatti non ci dice niente della sua vita relazionale (desiderio/presenza di un partner, rapporto con i genitori, studi, prospettive, ecc.).
Lei si trova in un 'età in cui è importante sperimentare nuove esperienze e relazioni, ed è solo attraverso questo che il suo problema può cambiare. Cominci rivolgendosi ad un professionista della salute mentale, psicologo o psicoterapeuta.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
ciò che lei ha vissuto è un tipo di esperienza molto più comune di quanto si creda tra quanti assumono sostanze cannabinoidi;
la tachicardia è uno degli effetti associati all'uso di questa sostanza e in certi casi in cui si è particolarmente strassati o sotto pressione, può capitare che anzichè avere l'effetto di "tranquillizzazione" solitamente ricercato da chi assume cannabinoidi, si abbia invece una sorta di effetto paradosso che può sfociare in un vero e proprio attacco di panico. Particolarmente intenso anche a causa dell'alterato stato psicofisico del soggetto, causato dall'assunzione della sostanza.
L'attacco di panico, come quello che lei ha probabilmente avuto (dato che se ho ben capito gli esami medici sono risultati negativi), può slatentizzare forme d'ansia probabilmente già presenti e che erano forse tenute a bada proprio dall'uso della sostanza.
Ora forse ha capito che dovrà affrontare - finalmente - il suo malessere senza più cercare motivi di fuga attraverso le sostanze, che seppur considerate "leggere" possono provocare simili reazioni in chiunque.
Cordiali saluti
Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it
Gentile Utente,
domande come questa fanno ancora parte del problema: non è più semplice risolvere il problema, anzichè infilarsi in domande che per lo più non trovano risposta?
In altre parole se Lei sapesse il perchè dopo due anni e non dopo due mesi o due giorni, che cosa cambierebbe? Riuscirebbe a risolvere il problema della tachicardia e di tutti gli altri sintomi?
Tenga presente poi che gli ansiosi sono molto concentrati sulle più piccole attivazioni fisiche e quindi tutto ciò amplifica ancora di più la percezione del disagio.
Mentre attende i risultati delle analisi cui si è sottoposto, può anche sentire uno psicologo psicoterapeuta di persona, in maniera tale da fare il punto della situazione e risolvere il problema.
Qualora la diagnosi di disturbo d'ansia o di attacchi di panico fosse confermata, tenga presente che i trattamenti hanno in genere molto successo e potrà tornare a stare bene.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Cordiali saluti e in bocca al lupo per il percorso terapeutico che sceglierà di intraprendere.
Dr. Gerry Grassi Psicologo & Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Breve Strategica e Ipnosi
www.gerrygrassi.com
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