Fissazione
salve, sono un ragazzo di 23 anni e da quasi una settimana sono pervaso da una fissazione quasi assurda: alcuni mesi fa si parlava con amici dei vari casi assurdi che non potevano mai capitare nella vita di un uomo e affiorò l'esempio fantasioso di un uomo che ripeteva sempre una parola nella sua mente per tutta la vita. Io ne risi, come del resto gli altri, ma dentro di me ne rimasi turbato da quella discussione e da quello stranissimo esempio. dentro di me, una voce mi diceva di ripetere quella parola all' infinito ed io mi turbavo sempre più a questo pensiero (c'è da premettere che sono un ragazzo molto sensibile ed ansioso). fortunatamente, questa parola da ripetere me la dimenticavo subito ma continuava di tanto in tanto ad affiorare nei miei ricordi dopo mesi.
tutto è andato benissimo sino alla scorsa settimana quando, dopo molte notti insonni per via di un cambio stagionale (fatto che mi ha anche turbato interiormente), è affiorata come per magia la fatidica parola nella mia mente. questa volta, però, dentro di me ho detto "ora la ripeto per non dormire più". Insomma, da quella sera la paura di dover sempre ripetere quella parola mi sta tormentando, sembra una fissazione che non mi passerà più e persino prima di dormire provo un po' di timore e cerco di non ricordarla. La parola non la ripeto se non poche volte ma "macino" dentro numerosi pensieri e teorie molto ansiose, mi immagino di dover ripetere quella parola per sempre. Forse dovrò imparare a non provare timore ricordandola, forse per il fatto che l’abbia collegata al “non dormire” mi abbia turbato? Per favore, cosa dovrei fare per togliermi questo chiodo fisso? È normale che debba avere nella mia personalità questa voce interiore distruttiva che mi invoglia a ricordarla?
a tutto ciò si aggiunge anche l'ansia: quando di notte mi sveglio, forse per paura di non riaddormentarmi, mi sale a più non posso e spesso non riesco neanche a dormire. durante il giorno sono sempre scosso.
tutto è andato benissimo sino alla scorsa settimana quando, dopo molte notti insonni per via di un cambio stagionale (fatto che mi ha anche turbato interiormente), è affiorata come per magia la fatidica parola nella mia mente. questa volta, però, dentro di me ho detto "ora la ripeto per non dormire più". Insomma, da quella sera la paura di dover sempre ripetere quella parola mi sta tormentando, sembra una fissazione che non mi passerà più e persino prima di dormire provo un po' di timore e cerco di non ricordarla. La parola non la ripeto se non poche volte ma "macino" dentro numerosi pensieri e teorie molto ansiose, mi immagino di dover ripetere quella parola per sempre. Forse dovrò imparare a non provare timore ricordandola, forse per il fatto che l’abbia collegata al “non dormire” mi abbia turbato? Per favore, cosa dovrei fare per togliermi questo chiodo fisso? È normale che debba avere nella mia personalità questa voce interiore distruttiva che mi invoglia a ricordarla?
a tutto ciò si aggiunge anche l'ansia: quando di notte mi sveglio, forse per paura di non riaddormentarmi, mi sale a più non posso e spesso non riesco neanche a dormire. durante il giorno sono sempre scosso.
[#1]
Gentile ragazzo
È la prima volta che le capita di avere pensieri fissi? O di mettere in atto comportamenti ritualizzati per calmare l'ansia? (L'episodio che cita: per addormentarmi ho ripetuto nella mia mente quella parola è un chiaro esempio di quello che intendo)
È la prima volta che le capita di avere pensieri fissi? O di mettere in atto comportamenti ritualizzati per calmare l'ansia? (L'episodio che cita: per addormentarmi ho ripetuto nella mia mente quella parola è un chiaro esempio di quello che intendo)
Dr.ssa Chiara Aiello
www.chiaraaiello.it
[#2]
Gentile utente,
concordo con quanto scrive la mia collega, dr.ssa Aiello.
Il suo atteggiamento mentale può anche essere spiegato attraverso l'ansia.
In ogni caso, al di là del sintomo, se così si può chiamare, non ci fornisce altre informazioni sulla sua vita. Ad esempio aspetti relazionali (partner, famiglia, amici), lavorativi o di studio, desideri, ecc.
Spesso le cause dell'ansia e dell'insicurezza si celano in queste componenti, per poi attaccarsi a preoccupazioni che ci sembrano senza senso.
Inoltre ci può dire quale è la parola?
Restiamo in ascolto
concordo con quanto scrive la mia collega, dr.ssa Aiello.
Il suo atteggiamento mentale può anche essere spiegato attraverso l'ansia.
In ogni caso, al di là del sintomo, se così si può chiamare, non ci fornisce altre informazioni sulla sua vita. Ad esempio aspetti relazionali (partner, famiglia, amici), lavorativi o di studio, desideri, ecc.
Spesso le cause dell'ansia e dell'insicurezza si celano in queste componenti, per poi attaccarsi a preoccupazioni che ci sembrano senza senso.
Inoltre ci può dire quale è la parola?
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#3]
Utente
i pensieri fissi li ho sempre avuti, specie quando accadono delle cose che mi turbano penso e ripenso spesso. anche x quanto riguarda le fisse, alle volte mi è capitato in età infantile di crearmi delle malattie immaginarie solo x un semplice dolore. questo gioco di ripetere la parole o frasi è un pensiero che mi è sempre balenato in mente (ovvio, con parole differenti da quella che io penso adesso) ma non l'ho mai attuato xk è stato solo un pensiero momentaneo che mi destava paura solo al pensiero di doverlo ripetere.
lo stesso pensiero che adesso desta la mia paura ma chissà perchè è diventato un pensiero fisso: sto continuamente pensando a come fare per eliminare questa parola anche se la parola io, in realtà, non la ripeto ne quando penso ad altre cose e ne quando ragiono su determinati argomenti. se io ripeto la parola non provo ansia, ma questa parola si porta dietro numerose paure che mi assillano tipo il fatto di poter impazzire, di aver paura di dormire, di provare un'ansia perenne, di non poter più vivere.
la parola che io ripeto è "Angela" ed è il nome di una ragazza che conobbi ad una gita ma che non ho mai conosciuto di persona.
nella mia vita sono sempre stato un insicuro, non ho mai avuto ragazze anche se mi piacevano molte ma per via della mia timidezza e paura di non essere accettato per via del fatto che sono un po' grasso ho lasciato perdere. ho un padre che è peggio di me riguardo l'ansia e la timidezza, non è mai stato una spalla, infatti ho sempre cercato in altre persone la figura del padre. mi sono sempre fidato di mia madre, con mio fratello non ho mai parlato ed ora lui è nel settentrione a studiare e mi manca molto. esco da una situazione di stress per via del fatto che non sono voluto andare all'università per dedicarmi ai miei hobby e, in famiglia, tutto ciò non era molto ammesso. ho dovuto lottare molto ma mi sono sempre difeso, ho saputo creare una figura di me molto menefrechista e sicura di se ma in realtà io sono un altro. sono molto solo ed insicuro. ultimamente sono venuti meno anche gli amici per via del lavoro: da una situazione di divertimento durante tutte le ore del giorno, adesso mi sono trovato ad intraprendere l'università e vedermi con gli amici solo qualche sera. con gli amici non parlo molto dei miei problemi personali, specie di questo problema che sto avendo per paura di essere preso per pazzo. :))
lo stesso pensiero che adesso desta la mia paura ma chissà perchè è diventato un pensiero fisso: sto continuamente pensando a come fare per eliminare questa parola anche se la parola io, in realtà, non la ripeto ne quando penso ad altre cose e ne quando ragiono su determinati argomenti. se io ripeto la parola non provo ansia, ma questa parola si porta dietro numerose paure che mi assillano tipo il fatto di poter impazzire, di aver paura di dormire, di provare un'ansia perenne, di non poter più vivere.
la parola che io ripeto è "Angela" ed è il nome di una ragazza che conobbi ad una gita ma che non ho mai conosciuto di persona.
nella mia vita sono sempre stato un insicuro, non ho mai avuto ragazze anche se mi piacevano molte ma per via della mia timidezza e paura di non essere accettato per via del fatto che sono un po' grasso ho lasciato perdere. ho un padre che è peggio di me riguardo l'ansia e la timidezza, non è mai stato una spalla, infatti ho sempre cercato in altre persone la figura del padre. mi sono sempre fidato di mia madre, con mio fratello non ho mai parlato ed ora lui è nel settentrione a studiare e mi manca molto. esco da una situazione di stress per via del fatto che non sono voluto andare all'università per dedicarmi ai miei hobby e, in famiglia, tutto ciò non era molto ammesso. ho dovuto lottare molto ma mi sono sempre difeso, ho saputo creare una figura di me molto menefrechista e sicura di se ma in realtà io sono un altro. sono molto solo ed insicuro. ultimamente sono venuti meno anche gli amici per via del lavoro: da una situazione di divertimento durante tutte le ore del giorno, adesso mi sono trovato ad intraprendere l'università e vedermi con gli amici solo qualche sera. con gli amici non parlo molto dei miei problemi personali, specie di questo problema che sto avendo per paura di essere preso per pazzo. :))
[#4]
Gentile utente,
lei non è "pazzo".
Il fatto di trovarsi a ripetere o sentire il bisogno di farlo, parole operazioni mentali, comportamenti, è in realtà un atteggiamento molto frequente nell'ansia. Si immagina di poterla controllare attraverso ritualità, che in realtà però impediscono di darle un senso. La sua vita è attualmente percepita in termini molto fallimentari da lei. Sembra molto sensibile al giudizio altrui il che mi fa pensare ad aspetti "incrinati" della sua autostima.
Credo che sia importante, dati i limiti di un consulto on line, che si rivolga ad un collega di persona.
Restiamo in ascolto
lei non è "pazzo".
Il fatto di trovarsi a ripetere o sentire il bisogno di farlo, parole operazioni mentali, comportamenti, è in realtà un atteggiamento molto frequente nell'ansia. Si immagina di poterla controllare attraverso ritualità, che in realtà però impediscono di darle un senso. La sua vita è attualmente percepita in termini molto fallimentari da lei. Sembra molto sensibile al giudizio altrui il che mi fa pensare ad aspetti "incrinati" della sua autostima.
Credo che sia importante, dati i limiti di un consulto on line, che si rivolga ad un collega di persona.
Restiamo in ascolto
[#5]
forse troverà interessante questa lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#6]
Utente
grazie gentilissimi dottori per la vostra disponibilità. Ma vorrei mettervi al corrente di ciò che è avvenuto nella giornata di sabato: rientrando tardi a casa ho pensato "adesso non dormirò". in me ho avvertito una forte inquietudine, come se questo mio pensiero negativo fosse realmente attuabile. nella notte sono stato molto nervoso... ora il meccanismo di ripetere la parola si è quasi alleviato, non la ripeto più, non me la ricordo perchè sto continuamente pensando di avere la fobia di dormire! ora non provo più ansia se penso di ripetere la parola, ma la provo se penso di non dormire. in cuor mio so che sono sciocchezze, sono fissazioni, ma in realtà ci penso e soffro perchè non riesco ad esserne superiore. è un periodo in cui mi sento molto sensibile, qualsiasi paura diventa per me una ossessione e la pratico sul mio corpo. cosa può essermi accaduto?
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 12.7k visite dal 05/10/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.