Ansia o dipendenza?
salve dottori..mi rivolgo a voi perche sono stufo di questa mia situazione..ho 19 anni e da poco piu di un anno mi sono come chiuso in me stesso..da settembrr scorso fino a giugno di quest''anno praticamenta non sono uscito quasi mai..rifugiandomi per cosi dire in videogiochi e computer..non appena tentavo di uscire di casa mi veniva una forte ansia e panico che tornavo subito a casa..fortunatamente arrivata l''estate ho reagito e adesso va un po meglio..ma attualmente se sto troppo lontano da casa mi sento a disagio..mi prende un po di ansia ma che riesco adesso a controllare un po'' ma non sempre..non so piu che fare e passato gia un anno ed e stato un anno perso..io voglio ritornare quello di prima..ero totalmente diverso..io mi chiedo puo essere che e dovuto al fatto che ho passato tanto di quel tempo davanti a questi aggeggi elettronici o/e anche per l''ansia???attendo una vostra risposta..vi ringrazio anticipatamente..cordiali saluti..
[#1]
Caro ragazzo,
Questi 'aggeggi elettronici', usati come scudo per difendersi dai rapporti sociali, non fanno che aumentare il senso di isolamento e di alienazione. In più, creano il terreno adatto per coltivare insicurezze ed inibizioni di vario tipo.
Quando dice che vorrebbe tornare quello di una volta, cosa intende? Come potrebbe descriversi in passato? E' successo qualche avvenimento significativo prima che lei si chiudesse in casa?
Un caro saluto
Questi 'aggeggi elettronici', usati come scudo per difendersi dai rapporti sociali, non fanno che aumentare il senso di isolamento e di alienazione. In più, creano il terreno adatto per coltivare insicurezze ed inibizioni di vario tipo.
Quando dice che vorrebbe tornare quello di una volta, cosa intende? Come potrebbe descriversi in passato? E' successo qualche avvenimento significativo prima che lei si chiudesse in casa?
Un caro saluto
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale
[#2]
Ex utente
io socialmente sono molto aperto..ho una fidanzata e stiamo insieme da 3 anni..anche quando a volte sto con degli amici o persone che non conosco ci parlo sono un ragazzo molto aperto e socievole...pero sono un po cambiato da dopo le vacanze di natale..pensi sa meta dicembre fino a meta gennnaio sono stato a casa senza mai uscire..mai!forse solo un paio di voltr prr accompagnare la mia fidanzata..non appena decisi di uscire dopo 5 minuti mi mancava l'aria..sono subito tornato a casa e li mi passo'..ci riprovai un bel po' di volte e a volte mi sforzavo ma niente..poi un giorno sono uscito un oretta senza avere nulla e da li piano piano ho acquistato piu sicurezza..ma diciamo che mi ha un po' segnato e quindi per questo come le avevo scritto prima non vado in posti troppo lontani da casa..perche' la vedo come un ancora di salvataggio se succedesse qualcosa fuori..invece prima ero uno che si annoiava a stare a casa non vedevo l'ora di uscire andare a calcio alle feste bar con amici..questa cosa mi ha pure fatto lasciare la scuola definitivamente..e ora me ne pento amaramente..ho anche perso i contatti con molti amici..prima mi cercavano sempre per giocare a calcio o uscire..ma dopo i miei costanti e ripetitivi no si sono giustamente stufati..mi e rimasta la mia ragazza e 3 4 amici fidati che ogni tanto adesso vedo..ovviamente anche la famiglia e i nipoti..per fortuna siamo numerosi..alla mia ragazza ho detto che ora sto meglio e che e passato quel momento..ma non ne sono del tutto sicuro..che e meglio sicuro..ma che ne sono uscito no...se ad esempio penso che dovrei fare un viaggio mi viene il pqnico..invece prima adoravo viaggiare..ad esempio poco tempo fa ce stato il battesimo dii mia nipote e poi siamo andati all'agriturismo a 30 minuti dalla citta'..non ha idea della fatica a stare la e del sollievo non appena siamo tornati..come detto adesso va abbastanza meglio..ma tutt'ora se la mia ragazza mi chiede di andare al bar o a farci un giro in moto per tutto il paese faccio fatica ad accontentarla..quando invece 2 anni fa me la portavo fuori citta' senza problemi..non vado a mare dall'estate 2012 e quindi nemmeno la mia ragazza..ho anche pensato di lasciarla svariate volte ma io sto con una santa e mi e sempre stata accanto..ma adesso sono stufo..per questo le scrivo che VOGLIO tornare quello di 2 anni fa..ora a 19 anni non posso essere cosi..allora come saro' a 30?!e proprio insopportabile ma e piu forte di me..e come se mi avessero fatto il lavaggio del cervello..dei passi li ho fatti..ma mi sa che sono troppo piccoli..la ringrazio per la sua risposta e spero risponda ancora..
cordiali saluti
cordiali saluti
[#3]
Gentile utente,
credo che per affrontare fino in fondo la questione dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo di persona.
La sua è un'età delicata, in cui diviene fondamentale emanciparsi dalla famiglia, fare esperienze, cimentarsi in ruoli diversi per capire che cosa le piace e che cosa davvero vuole fare della sua vita. E' nell'adolescenza che si mettono le basi per la vita adulta.
Azzardando con l'interpretazione sembra che lei non voglia crescere....
Vorrei suggerirle due letture che ho scritto relativamente al periodo adolescenziale, spero possano esserle di aiuto:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1788-la-famiglia-dell-adolescente-quali-caratteristiche-generali.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1775-adolescenza-quali-percorsi-di-crescita-possibili.html
Restiamo in ascolto
credo che per affrontare fino in fondo la questione dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo di persona.
La sua è un'età delicata, in cui diviene fondamentale emanciparsi dalla famiglia, fare esperienze, cimentarsi in ruoli diversi per capire che cosa le piace e che cosa davvero vuole fare della sua vita. E' nell'adolescenza che si mettono le basi per la vita adulta.
Azzardando con l'interpretazione sembra che lei non voglia crescere....
Vorrei suggerirle due letture che ho scritto relativamente al periodo adolescenziale, spero possano esserle di aiuto:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1788-la-famiglia-dell-adolescente-quali-caratteristiche-generali.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1775-adolescenza-quali-percorsi-di-crescita-possibili.html
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#4]
Caro ragazzo,
Concordo con il dott.Mori e anche io le consiglio di rivolgersi a uno psicologo. La sua e' un'età di transizione, alla fine dell'adolescenza. Lei sta per inserirsi in quella adulta, con tutto il carico di responsabilità che questa fase di passaggio comporta. La casa sembra essere un porto sicuro perché le da' un senso di protezione rispetto a quello che l'aspetta 'fuori'. Come immagina la sua vita 'da grande'?
Concordo con il dott.Mori e anche io le consiglio di rivolgersi a uno psicologo. La sua e' un'età di transizione, alla fine dell'adolescenza. Lei sta per inserirsi in quella adulta, con tutto il carico di responsabilità che questa fase di passaggio comporta. La casa sembra essere un porto sicuro perché le da' un senso di protezione rispetto a quello che l'aspetta 'fuori'. Come immagina la sua vita 'da grande'?
[#5]
Ex utente
cari dottori..potreste avere ragione in quello che avete scritto..ma come vi spiegate il fatto che io a 16 anni lasciai la scuola perche volevo gia trovarmi un lavoro..convinsi mio cognato a darmi una mano ma purtroppo nel suo campo non c' era posto..e le sue conoscienze non cercavano aiutanti vista la crisi..e lasciare la scuola per andare a fare il barista non mi andava volevo gia qualcosa di concreto..ma poi mia madre mi fece ragionare e mi convinse a tornare a scuola.prima di questoa situazionr avevo le idee chiare..lavoro e farmi una famiglia..ma quando feci 18 anni e come se la mia mrnte cancello i 17 anni precedenti..e come se sono rinato a 18 anni..con un cambiamento assolitamente non da me..quindi come vi spiegate tutto cio?! comunque io purtroppo economicamente uno psicologo non posso permettermelo..faro tesoro dei vostri consigli..grazie per la vostra collaborazione attendo risposte...
[#6]
Gentile utente,
quello che dice in parte conferma le ipotesi formulate da me e dalla mia collega, dr.ssa Scolamacchia. La maggiore età, simbolicamente rappresenta l'ingresso nell'età adulta, prendere la patente, poter partecipare alla vita sociale e politica, assumersi a pieno le proprie responsabilità di fronte alla legge.
La vita adulta è fatta di molti diritti in più, non si è più obbligati a chiedere il permesso, ma anche di molti doveri. Adesso lei chiede il permesso ai suoi sintomi per poter "uscire" e questi glielo negano. Quindi non c'è crescita.
Se non può permettersi uno psicologo può rivolgersi al Servizio Sanitario Nazionale, allo spazio giovani (di solito aperto una volta a settimana) troverà uno psicologo anche senza appuntamento. Si informi e si faccia coraggio decidendosi a chiedere un consulto. Purtroppo on line i limiti sono evidenti.
Restiamo in ascolto
quello che dice in parte conferma le ipotesi formulate da me e dalla mia collega, dr.ssa Scolamacchia. La maggiore età, simbolicamente rappresenta l'ingresso nell'età adulta, prendere la patente, poter partecipare alla vita sociale e politica, assumersi a pieno le proprie responsabilità di fronte alla legge.
La vita adulta è fatta di molti diritti in più, non si è più obbligati a chiedere il permesso, ma anche di molti doveri. Adesso lei chiede il permesso ai suoi sintomi per poter "uscire" e questi glielo negano. Quindi non c'è crescita.
Se non può permettersi uno psicologo può rivolgersi al Servizio Sanitario Nazionale, allo spazio giovani (di solito aperto una volta a settimana) troverà uno psicologo anche senza appuntamento. Si informi e si faccia coraggio decidendosi a chiedere un consulto. Purtroppo on line i limiti sono evidenti.
Restiamo in ascolto
[#7]
Ex utente
si senz'altro c'entra questa "paura" in questo passaggio dall'adolescenza ad adulto..ma cosa c' entra questo col fatto che se voglio fare qualsiasi cosa devo sempre pensare prima questa cosa:"e se mi succede qualcosa"..e questo il problema..perche io voglio affrontare qualcosa..ma ce questa cosa che mi blocca..il fatto che mi succeda qualcosa..io ho il patentino 125..non sono riscito ancora a prendermi la patente della macchina e mi mancano solo le guide e per il solp pensiero dell'ansia se mi succede qualcosa mentre guido ad esempio..io voglip lavorare e tutto il resto...ma non ci riescoa fare sto passo perche svariati episodi di quest'anno mi hanno lasciato il segno...ma ip voglip lavorare e tutto il resto..come posso scacciare via questa stupida e inutile paura?!?!
[#8]
Gentile utente,
è per questo che le consigliamo di rivolgersi ad uno psicologo di persona. Non esistono strategie che le consentano di risolvere il problema con un click. Il lavoro psicologico è spesso lungo e faticoso. D'altronde la sua paura non è stupida. Quella che lei descrive è ansia "anticipatoria", ovvero la paura di avere paura. E' molto comune nei problemi d'ansia. Il fatto di evitare il problema, con tutte le paure che innesca in lei, diviene la strategia più redditizia al momento, in quanto evitando si abbassa la tensione. Questo sebbene nell'immediato la faccia stare bene, nel lungo termine la danneggia perché la immobilizza.
Ripeto per scardinare un meccanismo che pare sia diventato stabile c'è bisogno di lavorare sodo e non on line.
Restiamo in ascolto
è per questo che le consigliamo di rivolgersi ad uno psicologo di persona. Non esistono strategie che le consentano di risolvere il problema con un click. Il lavoro psicologico è spesso lungo e faticoso. D'altronde la sua paura non è stupida. Quella che lei descrive è ansia "anticipatoria", ovvero la paura di avere paura. E' molto comune nei problemi d'ansia. Il fatto di evitare il problema, con tutte le paure che innesca in lei, diviene la strategia più redditizia al momento, in quanto evitando si abbassa la tensione. Questo sebbene nell'immediato la faccia stare bene, nel lungo termine la danneggia perché la immobilizza.
Ripeto per scardinare un meccanismo che pare sia diventato stabile c'è bisogno di lavorare sodo e non on line.
Restiamo in ascolto
[#9]
"come posso scacciare via questa stupida e inutile paura?!?! "
Gentile ragazzo,
le condotte di evitamento (stare davanti al pc e chiuso in casa) servono alle persone ansiose per tenere a bada l'ansia.
Quindi questo è un primo campanello d'allarme che ora ti è più chiaro.
Indipendentemente dalle ragioni, a mio avviso questo meccanismo d'evitamento deve essere spezzato, perchè ti impedisce di costruire la tua vita e perchè, come ben dici, ne risente anche la tua indipendenza.
Un tema critico per chi soffre d'ansia è infatti la libertà/controllo.
E' importante però non far passare troppo tempo, perchè nei problemi di questo tipo il tempo è un fattore sfavorevole che amplifica le paure e le condotte di evitamento.
Per questa ragione può essere molto utile sentire direttamente uno psicologo della tua zona, magari presso il consultorio o lo Spazio Giovani.
Saluti,
Gentile ragazzo,
le condotte di evitamento (stare davanti al pc e chiuso in casa) servono alle persone ansiose per tenere a bada l'ansia.
Quindi questo è un primo campanello d'allarme che ora ti è più chiaro.
Indipendentemente dalle ragioni, a mio avviso questo meccanismo d'evitamento deve essere spezzato, perchè ti impedisce di costruire la tua vita e perchè, come ben dici, ne risente anche la tua indipendenza.
Un tema critico per chi soffre d'ansia è infatti la libertà/controllo.
E' importante però non far passare troppo tempo, perchè nei problemi di questo tipo il tempo è un fattore sfavorevole che amplifica le paure e le condotte di evitamento.
Per questa ragione può essere molto utile sentire direttamente uno psicologo della tua zona, magari presso il consultorio o lo Spazio Giovani.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 1.7k visite dal 04/10/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.