Riconquista della ex

Dopo 10 anni di relazione sono stato lasciato dalla mia ragazza. In questo tempo mi sono speso per la sua crescita artistica e professionale con ottimi risultati. L'ho seguita in tutto il mondo obbligandomi a scelte professionali che mi consentivano una certa elasticità, ma che non mi hanno mai garantito stabilità economica. Questo è sopratutto il motivo del mio rimandare la sua continua richiesta di matrimonio. Purtoppo negli ultimi anni ho perso diversi lavori e sono caduto in depressione con relativo isolamento emotivo. Ciò ha irrigidito ulteriormente lei, fino a che, nel marzo di quest'anno mi ha manifestato malessere e la decisione di terminare la relazione via chat mentre eravamo distanti. Da aggiungere che sono entrati in gioco la mamma, nonna e sorella che non vedono di buon occhio la nostra relazione (sempre per il matrimonio). Ovviamente ho tentato invano di ricucire, ma da quel momento è scattato il silenzio assoluto. Mi ha confessato di aver ricorso anche all'aiuto di uno psicoterapeuta per troncare la relazione. Io a questo punto non ho più armi a mio vantaggio. Come si può leggere tutto ciò sotto il profilo psicologico? Quali meccanismi sono entrati in gioco? C'è qualcosa che posso ancora fare o debbo chiudere la partita?
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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
i termini che utilizza nel descrivere la relazione che c'è attualmente (partita, armi, ecc.) indica che la componente affettiva del rapporto si è molto ridotta. Sembra che descriva il rapporto come uno scontro. Lei imputa alla sua ex la responsabilità della sua situazione lavorativa ("Io mi sono sacrificato per farla crescere"), da qui si può intuire la sua rabbia per le aspettative deluse. Tuttavia non credo che i rapporti si possono basare sul "sacrificio". Ritengo che affinché un rapporto sia "sano" debba fondarsi sulla crescita reciproca. Lei ha scelto di costruirlo diversamente. Forse è più su questo suo atteggiamento "passivo" che deve riflettere, magari con un collega. Il rischio è continuare a giocare lo stesso copione nelle prossime relazioni.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

concordo col Collega,
e aggiungo che probabilmente sono entrati in gioco meccanismi che vi hanno da una parte impedito di risolvere tra voi la crisi e che invece ha fatto sentire la Sua ex compagna ferita e non capita (per via del matrimonio), nonostante i Suoi sforzi di seguirla ovunque.

Un equilibrio, che permetta di vivere serenamente uno accanto all'altro (e non uno inseguendo l'altro), deve essere raggiunto nella coppia, altrimenti, se le dinamiche sono queste, non sorprende che uno dei due possa andare in sofferenza.

Forse, nel tempo, anche Lei che scrive ha manifestato tutta la Sua insofferenza per un rapporto che La costringeva a rinunce professionali, ma non è stato capace di essere consapevole in tempo nè di cambiare rotta per venirne a capo.

In ogni caso, se questa donna ha reagito col silenzio, vale la pena cercare altrove, non crede?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica