Scappa per i suoi problemi sessuali?
Gentili Psicologi,
so bene che questo non è sito dove si discute di questioni ''amorose'', ma credo davvero che, forse, il consiglio più giusto su come approcciarmi al problema possa darmelo proprio uno psicologo.
Ho 22 anni io, 25 lui. Dalla fama del donnaiolo, fu lui ad avvicinarsi a me.
Ci siam visti 7 volte in tutto, non c'è stata mai assiduità fra noi, non ricercando nessuno dei due qualcosa di impegnativo.
Fin quando si trattava di non arrivare ad un rapporto completo, non ha mai avuto problemi di erezione. Solo le ultime due volte provammo ad avere una totale intimità. Fece cilecca ad entrambe, più o meno.
Alla prima volta si sentì palesemente imbarazzato e frustrato, dicendo che quando ti capita così ti prende a male, nascondendo la testa sotto il cuscino, scusandosi per la serata. Alla 2, ci rimase chiaramente male ma senza dir nulla.
Abbiamo sempre parlato molto nelle nostre uscite, il dialogo di certo non mancava, ma non ancora di questo suo problema.
Dopo l'ultima volta, ci risentimmo. Quando gli chiesi di vederci qualche giorno dopo, mi disse che al momento non avremmo più potuto, inventando una scusa.
3 settimane dopo fa un apprezzamento ad una mia foto e dopo qualche giorno si rifà vivo, cercandomi.
Qualche giorno dopo sono io a scrivergli. Nasce una conversazione provocante e smaliziata. Un gioco di battute al quale lui non si sottrae, anzi... Si mostra molto interessato, mi chiede quando sono libera, mi induce a invitarlo a vederci.
Mi dice che tra martedi e mercoledi mi avrebbe fatto sapere quando vederci ma, come immaginavo, non si è fatto vivo.
A mio parere (potrei anche sbagliarmi) nasce tutto dai suoi problemi sessuali.
Credo che non gli dispiacerebbe incontrarmi, altrimenti il suo apprezzamento, il suo rifarsi vivo, il suo domandarmi quando sono libera e rispondere con certe battute, non avrebbe senso.... ma che ciò che lo frena sia la paura che un incontro di tipo sessuale possa andare male per la 3 volta.
Cosa devo fare?
Come posso approcciarmi nel modo migliore a questo problema?
E' meglio lasciar perdere e non far più nulla.... nell'attesa di se mai lui farà qualche mossa, oppure domandargli come mai non mi abbia più fatto sapere e fargli intendere che da parte mia c'è la disponibilità a vedersi anche per un appuntamento senza il sesso totale?
Spero che mi aiuterete!
Grazie in anticipo
so bene che questo non è sito dove si discute di questioni ''amorose'', ma credo davvero che, forse, il consiglio più giusto su come approcciarmi al problema possa darmelo proprio uno psicologo.
Ho 22 anni io, 25 lui. Dalla fama del donnaiolo, fu lui ad avvicinarsi a me.
Ci siam visti 7 volte in tutto, non c'è stata mai assiduità fra noi, non ricercando nessuno dei due qualcosa di impegnativo.
Fin quando si trattava di non arrivare ad un rapporto completo, non ha mai avuto problemi di erezione. Solo le ultime due volte provammo ad avere una totale intimità. Fece cilecca ad entrambe, più o meno.
Alla prima volta si sentì palesemente imbarazzato e frustrato, dicendo che quando ti capita così ti prende a male, nascondendo la testa sotto il cuscino, scusandosi per la serata. Alla 2, ci rimase chiaramente male ma senza dir nulla.
Abbiamo sempre parlato molto nelle nostre uscite, il dialogo di certo non mancava, ma non ancora di questo suo problema.
Dopo l'ultima volta, ci risentimmo. Quando gli chiesi di vederci qualche giorno dopo, mi disse che al momento non avremmo più potuto, inventando una scusa.
3 settimane dopo fa un apprezzamento ad una mia foto e dopo qualche giorno si rifà vivo, cercandomi.
Qualche giorno dopo sono io a scrivergli. Nasce una conversazione provocante e smaliziata. Un gioco di battute al quale lui non si sottrae, anzi... Si mostra molto interessato, mi chiede quando sono libera, mi induce a invitarlo a vederci.
Mi dice che tra martedi e mercoledi mi avrebbe fatto sapere quando vederci ma, come immaginavo, non si è fatto vivo.
A mio parere (potrei anche sbagliarmi) nasce tutto dai suoi problemi sessuali.
Credo che non gli dispiacerebbe incontrarmi, altrimenti il suo apprezzamento, il suo rifarsi vivo, il suo domandarmi quando sono libera e rispondere con certe battute, non avrebbe senso.... ma che ciò che lo frena sia la paura che un incontro di tipo sessuale possa andare male per la 3 volta.
Cosa devo fare?
Come posso approcciarmi nel modo migliore a questo problema?
E' meglio lasciar perdere e non far più nulla.... nell'attesa di se mai lui farà qualche mossa, oppure domandargli come mai non mi abbia più fatto sapere e fargli intendere che da parte mia c'è la disponibilità a vedersi anche per un appuntamento senza il sesso totale?
Spero che mi aiuterete!
Grazie in anticipo
[#2]
<<non ricercando nessuno dei due qualcosa di impegnativo>>
<<da parte mia c'è la disponibilità a vedersi anche per un appuntamento senza il sesso totale>>
Gentile Ragazza,
se si escludono sia l'impegno sia il sesso, cosa resta?
Cosa le impedisce di "lasciarlo andare" e dirigere altrove la sua attenzione?
C'è qualcosa da dimostrare? A chi?
Cordialità.
<<da parte mia c'è la disponibilità a vedersi anche per un appuntamento senza il sesso totale>>
Gentile Ragazza,
se si escludono sia l'impegno sia il sesso, cosa resta?
Cosa le impedisce di "lasciarlo andare" e dirigere altrove la sua attenzione?
C'è qualcosa da dimostrare? A chi?
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#3]
Gentile utente,
concordo con quanto scrive il mio collega, dr Calì.
Sembra che nonostante asserisca di non provare particolare interesse, in realtà tenga alla relazione. E' possibile, per quello che lei afferma, che l'imbarazzo e l'orgoglio ferito abbiano giocato un ruolo importante nell'allontanamento di questi giorni.
Non ci sono strategie di approccio che garantiscono un avvicinamento. E' possibile inoltre che le "cilecche", del suo compagno(?) la coinvolgano. Sa la sessualità si fa in due, l'esito di un rapporto sessuale è un alchimia di elementi relazionali, affettivi, contestuali. Dopo essersi chiarita con se stessa, provi ad andare in chiaro anche con il ragazzo, rispetto a quello che sente per lui.
Restiamo in ascolto
concordo con quanto scrive il mio collega, dr Calì.
Sembra che nonostante asserisca di non provare particolare interesse, in realtà tenga alla relazione. E' possibile, per quello che lei afferma, che l'imbarazzo e l'orgoglio ferito abbiano giocato un ruolo importante nell'allontanamento di questi giorni.
Non ci sono strategie di approccio che garantiscono un avvicinamento. E' possibile inoltre che le "cilecche", del suo compagno(?) la coinvolgano. Sa la sessualità si fa in due, l'esito di un rapporto sessuale è un alchimia di elementi relazionali, affettivi, contestuali. Dopo essersi chiarita con se stessa, provi ad andare in chiaro anche con il ragazzo, rispetto a quello che sente per lui.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#4]
Gentile Utente,
Secondo me vuole riprovarci. Ha una specie di conto in sospeso con se stesso e con lei.
Non vuole chiudere prima di non aver adempiuto ai suoi "obblighi" (doveri?), cioè prima di aver avuto un rapporto completo senza "se" e "senza ma"....
Poi non si sa quello che farà.
Lei forse proverà altri sentimenti per questo ragazzo...
Tanti auguri e cordiali saluti.
Secondo me vuole riprovarci. Ha una specie di conto in sospeso con se stesso e con lei.
Non vuole chiudere prima di non aver adempiuto ai suoi "obblighi" (doveri?), cioè prima di aver avuto un rapporto completo senza "se" e "senza ma"....
Poi non si sa quello che farà.
Lei forse proverà altri sentimenti per questo ragazzo...
Tanti auguri e cordiali saluti.
[#5]
Utente
Grazie mille a tutti, siete stati gentilissimi.
Ho cercato di sintetizzare il più possibile nella domanda, ci sarebbe tanto da raccontare ma ho fornito solo gli elementi base iniziali... ecco perchè emergono delle incongruità fra quello che ho descritto e ciò che domando.
Mi piace, trovo sia una persona interessante soprattutto sul piano mentale, per questo mi piacerebbe approfondire per capire se ne vale la pena o no.
I suoi problemi sessuali magari potrebbero essere risolti o, quanto meno, affrontati.
So che anche con un altra ragazza fece cilecca, ma il tutto si concluse in un unico e solo incontro, nulla di più.
A questo punto vorrei prendere una decisione, contemperando il mio obiettivo (vederlo) e al tempo stesso cercando di capire (tramite il vostro aiuto di specialisti) quali conseguenze peggiori/migliori possono avere su un soggetto così, se il problema che determina questo suo comportamento è l'aspetto sessuale.
E' stato lui comunque a invitarmi quelle due volte a casa sua, come anche in quest'ultima conversazione più smaliziata, è stato lui stesso a chiedermi se la mia casa è mai libera e a indurmi a chiedergli di vederci.
Faccio finta di nulla sul fatto che non mi abbia fatto sapere più fra martedi e mercoledi quando vederci, non facendomi più sentire, oppure a distanza di qualche giorno agisco, scrivendogli?
E se si, quale può essere un giusto approccio?
Temo di allontanarlo ancora di più in base alle mie scelte.
Dott. Vita, è stato molto preciso nell'analisi... lei che approccio mi consiglia?
Ho cercato di sintetizzare il più possibile nella domanda, ci sarebbe tanto da raccontare ma ho fornito solo gli elementi base iniziali... ecco perchè emergono delle incongruità fra quello che ho descritto e ciò che domando.
Mi piace, trovo sia una persona interessante soprattutto sul piano mentale, per questo mi piacerebbe approfondire per capire se ne vale la pena o no.
I suoi problemi sessuali magari potrebbero essere risolti o, quanto meno, affrontati.
So che anche con un altra ragazza fece cilecca, ma il tutto si concluse in un unico e solo incontro, nulla di più.
A questo punto vorrei prendere una decisione, contemperando il mio obiettivo (vederlo) e al tempo stesso cercando di capire (tramite il vostro aiuto di specialisti) quali conseguenze peggiori/migliori possono avere su un soggetto così, se il problema che determina questo suo comportamento è l'aspetto sessuale.
E' stato lui comunque a invitarmi quelle due volte a casa sua, come anche in quest'ultima conversazione più smaliziata, è stato lui stesso a chiedermi se la mia casa è mai libera e a indurmi a chiedergli di vederci.
Faccio finta di nulla sul fatto che non mi abbia fatto sapere più fra martedi e mercoledi quando vederci, non facendomi più sentire, oppure a distanza di qualche giorno agisco, scrivendogli?
E se si, quale può essere un giusto approccio?
Temo di allontanarlo ancora di più in base alle mie scelte.
Dott. Vita, è stato molto preciso nell'analisi... lei che approccio mi consiglia?
[#6]
Gentile Ragazza,
Mi associo alle risposte dei Colleghi.
La cilecca, come la chiama lei, si chiama deficit erettivo ed ha svariate cause, tra le quali quelle psicologiche e relazionali.
Sarebbe utile comprendere cosa si aspetta lei da questa relazione, se ha la pazienza di aspettare, conoscere, concimare, valutare...
La vita sessuale è fondamentale nella vita di una coppia, la sua assenza o le sue defezioni, sono sempre spia di tanto altro.
Le allego un canale salute sul d.e ed alcuni articoli, vista la complessità dell' argomento
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
Mi associo alle risposte dei Colleghi.
La cilecca, come la chiama lei, si chiama deficit erettivo ed ha svariate cause, tra le quali quelle psicologiche e relazionali.
Sarebbe utile comprendere cosa si aspetta lei da questa relazione, se ha la pazienza di aspettare, conoscere, concimare, valutare...
La vita sessuale è fondamentale nella vita di una coppia, la sua assenza o le sue defezioni, sono sempre spia di tanto altro.
Le allego un canale salute sul d.e ed alcuni articoli, vista la complessità dell' argomento
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#7]
Utente
Ho già spiegato quel che penso e sento.
Inizialmente di questo ragazzo mi interessava poco o nulla, specie quando si avvicinò a me, perchè avevo la testa altrove, per un'altra persona.
Quando ho voltato pagina a tutti gli effetti, mi sono accorta che qualcosa di lui mi incuriosiva e che avrei voluto approfondire se c'era del potenziale o meno nella sua persona.
Non posso dire di aspirare ad averlo come fidanzato, ma di volerlo conoscere più a fondo si.
Non ne sono di certo innamorata, ma mi piace, probabilmente più che per una sola notte di sesso, altrimenti alla luce dei suoi problemi non lo avrei più voluto vedere.
Ho letto gli articoli.
Non sono un'esperta in materia, ho potuto constatare solo che fin quando si tratta di stare in macchina dedicandosi ai soli preliminari, non ha mai avuto problemi di erezione.
Le uniche due volte in cui ho accettato di andare a casa sua, sapendo quindi che l'intimità sarebbe stata completa, è andata diversamente.
La prima, dopo esser venuto nei preliminari, non è più riuscito ad avere un'erezione, nonostante si fosse preso il suo tempo.
La seconda, faticò molto ad averla, e quando dopo molto la ebbe, non era abbastanza per poter avere un rapporto completo.
Il fatto che questo disturbo non si fosse mai presentato negli altri appuntamenti precedenti, mi ha fatto capire che probabilmente si tratta di problemi di natura psicologica.
Posso dire inoltre che non so se soffra di eiaculazione precoce.... ma i suoi tempi sono eccessivamente ristretti... e che indubbiamente non è un ragazzo molto dotato.
Da parte mia c'è la volontà di aspettare, concimare. ecc ecc, come ha scritto lei, dott.ssa Randone, ma ho bisogno di capire se allo stato attuale delle cose, sia meglio che io non mi faccia sentire più, lasciando che questo appuntamento di cui lui mi doveva far sapere il giorno, passi in 2 piano... oppure se debba farmi risentire e, se si, quali effetti potrebbe determinare e come dover approcciare, qualora il suo blocco derivi dall'aspetto sessuale.
D'altra parte, un ragazzo che ti vede per 7 volte (seppur non assiduamente), che si rifà vivo, che sta alle tue battute e che alla affermazione ''allora dobbiamo vederci'' risponde ''si direi'', mi fa pensare che o è matto oppure la voglia di un incontro c'è, ma l'idea che possa andare di nuovo male lo frena a tal punto.
Spero di aver chiarito, onde evitare di essere ripetitiva:)
Inizialmente di questo ragazzo mi interessava poco o nulla, specie quando si avvicinò a me, perchè avevo la testa altrove, per un'altra persona.
Quando ho voltato pagina a tutti gli effetti, mi sono accorta che qualcosa di lui mi incuriosiva e che avrei voluto approfondire se c'era del potenziale o meno nella sua persona.
Non posso dire di aspirare ad averlo come fidanzato, ma di volerlo conoscere più a fondo si.
Non ne sono di certo innamorata, ma mi piace, probabilmente più che per una sola notte di sesso, altrimenti alla luce dei suoi problemi non lo avrei più voluto vedere.
Ho letto gli articoli.
Non sono un'esperta in materia, ho potuto constatare solo che fin quando si tratta di stare in macchina dedicandosi ai soli preliminari, non ha mai avuto problemi di erezione.
Le uniche due volte in cui ho accettato di andare a casa sua, sapendo quindi che l'intimità sarebbe stata completa, è andata diversamente.
La prima, dopo esser venuto nei preliminari, non è più riuscito ad avere un'erezione, nonostante si fosse preso il suo tempo.
La seconda, faticò molto ad averla, e quando dopo molto la ebbe, non era abbastanza per poter avere un rapporto completo.
Il fatto che questo disturbo non si fosse mai presentato negli altri appuntamenti precedenti, mi ha fatto capire che probabilmente si tratta di problemi di natura psicologica.
Posso dire inoltre che non so se soffra di eiaculazione precoce.... ma i suoi tempi sono eccessivamente ristretti... e che indubbiamente non è un ragazzo molto dotato.
Da parte mia c'è la volontà di aspettare, concimare. ecc ecc, come ha scritto lei, dott.ssa Randone, ma ho bisogno di capire se allo stato attuale delle cose, sia meglio che io non mi faccia sentire più, lasciando che questo appuntamento di cui lui mi doveva far sapere il giorno, passi in 2 piano... oppure se debba farmi risentire e, se si, quali effetti potrebbe determinare e come dover approcciare, qualora il suo blocco derivi dall'aspetto sessuale.
D'altra parte, un ragazzo che ti vede per 7 volte (seppur non assiduamente), che si rifà vivo, che sta alle tue battute e che alla affermazione ''allora dobbiamo vederci'' risponde ''si direi'', mi fa pensare che o è matto oppure la voglia di un incontro c'è, ma l'idea che possa andare di nuovo male lo frena a tal punto.
Spero di aver chiarito, onde evitare di essere ripetitiva:)
[#8]
<ho bisogno di capire se allo stato attuale delle cose, sia meglio che io non mi faccia sentire più>
Alla luce delle riflessioni che immagino abbia fatto in seguito ai nostri interventi, Lei cosa vorrebbe fare? Ha voglia di richiamarlo e rivederlo, oppure no? Perché non fa cosa si sente di fare, assumendosene la responsabilità?
Non può essere un'altra persona (e tanto meno uno psicologo, che di lavoro non fa il dispensatore di consigli) a decidere al posto suo. Né può essere un'altra persona a sapere come reagirà quel ragazzo o come si potrà evolvere la vostra "non-storia".
Questo per dirle che non esiste un suo comportamento "giusto" in assoluto, ma che se ascolta maggiormente le sue emozioni e i suoi sentimenti avrà una guida di comportamento importante che forse l'aiuterà ad entrare in sintonia con le emozioni e i sentimenti di questo ragazzo più di quanto possano fare modi di agire "calcolati" e poco spontanei.
Cordialmente,
Alla luce delle riflessioni che immagino abbia fatto in seguito ai nostri interventi, Lei cosa vorrebbe fare? Ha voglia di richiamarlo e rivederlo, oppure no? Perché non fa cosa si sente di fare, assumendosene la responsabilità?
Non può essere un'altra persona (e tanto meno uno psicologo, che di lavoro non fa il dispensatore di consigli) a decidere al posto suo. Né può essere un'altra persona a sapere come reagirà quel ragazzo o come si potrà evolvere la vostra "non-storia".
Questo per dirle che non esiste un suo comportamento "giusto" in assoluto, ma che se ascolta maggiormente le sue emozioni e i suoi sentimenti avrà una guida di comportamento importante che forse l'aiuterà ad entrare in sintonia con le emozioni e i sentimenti di questo ragazzo più di quanto possano fare modi di agire "calcolati" e poco spontanei.
Cordialmente,
[#9]
Utente
Gentile dott.ssa Scalco,
so bene che uno psicologo non è un dispensatore di consigli sentimentali...
Infatti fino ad ora ho sempre agito secondo le mie emozioni ed il mio istinto, sebbene un minimo di tattica, quando si è giovani, credo anche lei l'abbia applicata.
Ho chiesto aiuto qui, solo perchè magari un esperto poteva conoscere meglio comportamenti e modalità di approccio nel caso di problemi di questo tipo.
Considererò comunque le sue parole.
Cordiali Saluti
so bene che uno psicologo non è un dispensatore di consigli sentimentali...
Infatti fino ad ora ho sempre agito secondo le mie emozioni ed il mio istinto, sebbene un minimo di tattica, quando si è giovani, credo anche lei l'abbia applicata.
Ho chiesto aiuto qui, solo perchè magari un esperto poteva conoscere meglio comportamenti e modalità di approccio nel caso di problemi di questo tipo.
Considererò comunque le sue parole.
Cordiali Saluti
[#10]
Gentile utente,
“Dott. Vita, è stato molto preciso nell'analisi... lei che approccio mi consiglia?”
……………..
“Non ne sono di certo innamorata, ma mi piace, probabilmente più che per una sola notte di sesso, altrimenti alla luce dei suoi problemi non lo avrei più voluto vedere.” dice lei.
Lei vive una classica situazione di conflitto interiore: non sa cosa fare. Il conflitto deve risolversi mettendo sui due piatti il pro e il contro di un altro appuntamento.
Quello che credo io l’ho già detto. Quello che pensa lei pure.
Se non può farne a meno e se l’incontro la stimola a provare, “azzardare non costa nulla”. Ma sia accorta ad uscire da questa situazione nel momento in cui si dovesse complicare.
Noi non conosciamo questo ragazzo, ma non vorrei che la delusione che Le ha dato e di cui egli è perfettamente consapevole, e l’ avvilimento che lui ha provato per una serie di prestazioni infauste, possano creare una situazione di secondarietà, cioè di stagnazione, di attaccamento e di viscosità nei suoi confronti.
Potrebbe mai diventare pericoloso? Scusi se ci penso, ma, a suo parere, l’umiliazione subita e un eventuale rifiuto, potrebbero determinare in lui un comportamento aggressivo?
Lo dico perché si è rivolta a noi e cerca da noi una decisione da prendere. Non vorrei che il ragazzo trascendesse e lei fosse costretta a correre via, inseguita dai sogni di una persona che non riesce a dimostrare le sue capacità amatoriali.
Se lei fosse sicura di aver fatto breccia nella sua sfera sentimentale le consiglierei di provare.
Dare consigli in questo settore è difficile e rischioso. Anche in psicoterapia non si danno mai.
Lei è sufficientemente matura per capire tutte queste cose.
Tanti auguri e cordiali saluti.
“Dott. Vita, è stato molto preciso nell'analisi... lei che approccio mi consiglia?”
……………..
“Non ne sono di certo innamorata, ma mi piace, probabilmente più che per una sola notte di sesso, altrimenti alla luce dei suoi problemi non lo avrei più voluto vedere.” dice lei.
Lei vive una classica situazione di conflitto interiore: non sa cosa fare. Il conflitto deve risolversi mettendo sui due piatti il pro e il contro di un altro appuntamento.
Quello che credo io l’ho già detto. Quello che pensa lei pure.
Se non può farne a meno e se l’incontro la stimola a provare, “azzardare non costa nulla”. Ma sia accorta ad uscire da questa situazione nel momento in cui si dovesse complicare.
Noi non conosciamo questo ragazzo, ma non vorrei che la delusione che Le ha dato e di cui egli è perfettamente consapevole, e l’ avvilimento che lui ha provato per una serie di prestazioni infauste, possano creare una situazione di secondarietà, cioè di stagnazione, di attaccamento e di viscosità nei suoi confronti.
Potrebbe mai diventare pericoloso? Scusi se ci penso, ma, a suo parere, l’umiliazione subita e un eventuale rifiuto, potrebbero determinare in lui un comportamento aggressivo?
Lo dico perché si è rivolta a noi e cerca da noi una decisione da prendere. Non vorrei che il ragazzo trascendesse e lei fosse costretta a correre via, inseguita dai sogni di una persona che non riesce a dimostrare le sue capacità amatoriali.
Se lei fosse sicura di aver fatto breccia nella sua sfera sentimentale le consiglierei di provare.
Dare consigli in questo settore è difficile e rischioso. Anche in psicoterapia non si danno mai.
Lei è sufficientemente matura per capire tutte queste cose.
Tanti auguri e cordiali saluti.
[#11]
Utente
Infatti, ho preso una decisione e scriverò.
Devo solo riflettere su quale tipo di approccio ritengo che sia adatto...
se dovessi agire sulla base del solo istinto, gli chiederei quale sia il problema e, qualora fosse quello che penso io, di stare sereno...
Ma non credo che siano argomenti da trattare tramite messaggi...!
Devo solo riflettere su quale tipo di approccio ritengo che sia adatto...
se dovessi agire sulla base del solo istinto, gli chiederei quale sia il problema e, qualora fosse quello che penso io, di stare sereno...
Ma non credo che siano argomenti da trattare tramite messaggi...!
[#12]
Utente
Ho fatto ciò di cui sentivo dentro la spinta a fare, perciò qualche giorno fa gli ho scritto.
Dall'altra parte, lui ha detto di essere stato molto incasinato e di non essersi dimenticato, aggiungendo poi una battuta che riprendeva la precedente conversazione smaliziata, la quale prevedeva un incontro di tipo intimo.
Convinta del fatto che i suoi problemi sessuali potessero rappresentare un ostacolo a rivedermi subito in un contesto di intimità, gli ho scritto che per me ci saremmo potuti vedere anche semplicemente per prendere qualcosa da bere.
Cerco quindi di giungere ad una conclusione, non amo molto chi temporeggia.
Mi dice che in settimana magari mi sarebbe passato a prendere e poi saremmo andati a bere qualcosa insieme, chiedendomi cosa ne pensassi.
Non mi accorgo di ciò che aveva scritto, quindi rispondo molto dopo.
Nel mentre, mi contatta sul cellulare, proponendomi un aperitivo a 4.
Io, lui, un suo amico... e mi chiede di portare una mia amica.
Lo rifiuto, dicendo di vederci in settimana come detto prima.
Il perchè di questo appuntamento a 4, non lo capisco....
Continuo anche a non capire bene quale sia il suo problema. Se non gli piaccio, può dirlo o farlo capire apertamente, non ci sarebbe nulla di strano e non è mai morto qualcuno per questi motivi!
Invece continua a dare spago, senza poi prendere una posizione netta.
Oggi è l'ultimo giorno, ma dubito che si farà sentire.
In molti mi consigliano di fare l'ultima cosa: dirgli di andare a prendere da bere domani e, se rifiutasse, non contattarlo mai più..
Sono molto confusa......
Non capisco lui, penso a chi dice che ''in amore'' vince chi fugge, agli schemi che spesso si seguono, a cosa sento io dentro di me di voler fare, al fatto che non sono e non voglio passare per pressante...
Non ci capisco più nulla e non so cosa sia giusto fare!
Dall'altra parte, lui ha detto di essere stato molto incasinato e di non essersi dimenticato, aggiungendo poi una battuta che riprendeva la precedente conversazione smaliziata, la quale prevedeva un incontro di tipo intimo.
Convinta del fatto che i suoi problemi sessuali potessero rappresentare un ostacolo a rivedermi subito in un contesto di intimità, gli ho scritto che per me ci saremmo potuti vedere anche semplicemente per prendere qualcosa da bere.
Cerco quindi di giungere ad una conclusione, non amo molto chi temporeggia.
Mi dice che in settimana magari mi sarebbe passato a prendere e poi saremmo andati a bere qualcosa insieme, chiedendomi cosa ne pensassi.
Non mi accorgo di ciò che aveva scritto, quindi rispondo molto dopo.
Nel mentre, mi contatta sul cellulare, proponendomi un aperitivo a 4.
Io, lui, un suo amico... e mi chiede di portare una mia amica.
Lo rifiuto, dicendo di vederci in settimana come detto prima.
Il perchè di questo appuntamento a 4, non lo capisco....
Continuo anche a non capire bene quale sia il suo problema. Se non gli piaccio, può dirlo o farlo capire apertamente, non ci sarebbe nulla di strano e non è mai morto qualcuno per questi motivi!
Invece continua a dare spago, senza poi prendere una posizione netta.
Oggi è l'ultimo giorno, ma dubito che si farà sentire.
In molti mi consigliano di fare l'ultima cosa: dirgli di andare a prendere da bere domani e, se rifiutasse, non contattarlo mai più..
Sono molto confusa......
Non capisco lui, penso a chi dice che ''in amore'' vince chi fugge, agli schemi che spesso si seguono, a cosa sento io dentro di me di voler fare, al fatto che non sono e non voglio passare per pressante...
Non ci capisco più nulla e non so cosa sia giusto fare!
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 17.5k visite dal 03/10/2013.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
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