Esasperazione, aggressività, intolleranza
Salve. Spiego il mio problema, perchè ho davvero bisgno di un cosiglio.
Ho 29 anni e non riesco più a stare serena e a vivere la mia vita senza la costante componente dello stress e dell'ansia.. Il mio carattere sta peggiorando di giorno in giorno. Sono sempre più aggressiva e irrascibile. Ho diffcoltà a gestire e sopportare qualsiasi critica mi si venga fatta. Attribuisco questa mia reazione ad una vita sentimentale passata molto travagliata. E' come se avessi una rabbia repressa che sfogo sugli altri specie sulle persone più care... come la mia famiglia ed il mio attuale ragazzo.Probabilmente lui ha contribuito a questo peggioramento in quanto mi esaspera con la sua gelosia ossessiva.Tutto ciò che faccio lo faccio con ansia... come se fosse una continua rincorsa al tempo perchè se impiego alcuni minuti in più per fare qualsiasi cosa (che sia comprare un pantalone, andare in palestra, tornare da lavoro) inizia a farmi una marea di domande, sul come quando e perchè... Lo messaggio prima di andare a lavoro, poi lo telefono per avvisarlo quando entro, lo chiamo in pausa sigaretta, in pausa pranzo prima di mangiare, dopo mangiato, all'altra pausa pomeridiana, quando esco da lavoro, quando entro in palestra, quando mi faccio la doccia, quando esco dalla palestra, dopo cena, dopo essermi docciata, prima di andare a letto.... in poche parole gli comunico ogni minimo movimento... e se tralascio un dettaglio, come ad esempio che tornando da palestra ho fatto benzina impiegando qualche minuto in più, lui inizia a dirmi che gli nascondo le cose, che lo prendo per i fondelli e che non si fida di me. Non ho fatto mai niente per meritare la sua diffidenza. Vivo con un costante senso di inadeguatezza. Lui soffre della mia aggressività e dei miei momenti di distacco. Io mi sento controllata e monitorata a tal punto che mi viene l'ansia perchè avendo una vita frenetica e ultraimpegnata non è facile fare un "Timesheet" di tutte le mie azioni giornaliere. Nn sono abituata ad un rapporto del genere. A lui da fastidio anche se mi vede sorridere a qualcuno che fa una battuta, vorrebbe che iteragissi solo con lui... è possessivo a tal punto da voler eclissare il mio lato solare ed estroverso. Attribuisco il suo comportamento oppressivo ad una sua insicurezza latente causata dal fatto che attualmente non lavora, e in più riflette su di me errori del suo passato (la nostra storia è nata infatti da un suo tradimento durato 4 mesi che l'ha portato poi a lasciare la sua ex per me dopo due anni di fidanzamento).Chiaramente all'inizio non sapevo lui fosse fidanzato. Non mel'aveva detto... lo scoprii quando ormai ero già innamorata.
Forse sto colpevolizzando lui di un mio problema... ma io mi sento esasperata... nn riesco più ad avere pazienza e tolleranza... nn voglio lasciarlo ma mi rendo conto che così a lungo ci distruggeremo a vicenda...
Ho 29 anni e non riesco più a stare serena e a vivere la mia vita senza la costante componente dello stress e dell'ansia.. Il mio carattere sta peggiorando di giorno in giorno. Sono sempre più aggressiva e irrascibile. Ho diffcoltà a gestire e sopportare qualsiasi critica mi si venga fatta. Attribuisco questa mia reazione ad una vita sentimentale passata molto travagliata. E' come se avessi una rabbia repressa che sfogo sugli altri specie sulle persone più care... come la mia famiglia ed il mio attuale ragazzo.Probabilmente lui ha contribuito a questo peggioramento in quanto mi esaspera con la sua gelosia ossessiva.Tutto ciò che faccio lo faccio con ansia... come se fosse una continua rincorsa al tempo perchè se impiego alcuni minuti in più per fare qualsiasi cosa (che sia comprare un pantalone, andare in palestra, tornare da lavoro) inizia a farmi una marea di domande, sul come quando e perchè... Lo messaggio prima di andare a lavoro, poi lo telefono per avvisarlo quando entro, lo chiamo in pausa sigaretta, in pausa pranzo prima di mangiare, dopo mangiato, all'altra pausa pomeridiana, quando esco da lavoro, quando entro in palestra, quando mi faccio la doccia, quando esco dalla palestra, dopo cena, dopo essermi docciata, prima di andare a letto.... in poche parole gli comunico ogni minimo movimento... e se tralascio un dettaglio, come ad esempio che tornando da palestra ho fatto benzina impiegando qualche minuto in più, lui inizia a dirmi che gli nascondo le cose, che lo prendo per i fondelli e che non si fida di me. Non ho fatto mai niente per meritare la sua diffidenza. Vivo con un costante senso di inadeguatezza. Lui soffre della mia aggressività e dei miei momenti di distacco. Io mi sento controllata e monitorata a tal punto che mi viene l'ansia perchè avendo una vita frenetica e ultraimpegnata non è facile fare un "Timesheet" di tutte le mie azioni giornaliere. Nn sono abituata ad un rapporto del genere. A lui da fastidio anche se mi vede sorridere a qualcuno che fa una battuta, vorrebbe che iteragissi solo con lui... è possessivo a tal punto da voler eclissare il mio lato solare ed estroverso. Attribuisco il suo comportamento oppressivo ad una sua insicurezza latente causata dal fatto che attualmente non lavora, e in più riflette su di me errori del suo passato (la nostra storia è nata infatti da un suo tradimento durato 4 mesi che l'ha portato poi a lasciare la sua ex per me dopo due anni di fidanzamento).Chiaramente all'inizio non sapevo lui fosse fidanzato. Non mel'aveva detto... lo scoprii quando ormai ero già innamorata.
Forse sto colpevolizzando lui di un mio problema... ma io mi sento esasperata... nn riesco più ad avere pazienza e tolleranza... nn voglio lasciarlo ma mi rendo conto che così a lungo ci distruggeremo a vicenda...
[#1]
Gentile Signorina,
Da quello che ci dice la sua relazione con questo ragazzo e' davvero una fonte continua di stress , frustrazione e conseguente aggressivita' .
Il suo tollerare e colludere con le esasperate esigenze di rassicurazione del ragazzo ha posto il rapporto su un piano davvero difficile.
Mi rendo conto dell'affetto che pone nell'andare incontro all'ossessione del ragazzo ma, mi creda, questo atteggiamento lede a lei, al ragazzo e al rapporto.
Se riuscira' a trovare fra voi un accordo rispettoso della sensibilita' di entrambi sarebbe bene, ma se il suo ragazzo dovesse presentare delle difficota' insormontabili vi consiglierei di chiedere per entrambi un consulto di coppia finalizzato a elaborare le tematiche che appesantiscono il vostro rapporto.
Ci faccia avere sue notizie.
Cordiali saluti
Da quello che ci dice la sua relazione con questo ragazzo e' davvero una fonte continua di stress , frustrazione e conseguente aggressivita' .
Il suo tollerare e colludere con le esasperate esigenze di rassicurazione del ragazzo ha posto il rapporto su un piano davvero difficile.
Mi rendo conto dell'affetto che pone nell'andare incontro all'ossessione del ragazzo ma, mi creda, questo atteggiamento lede a lei, al ragazzo e al rapporto.
Se riuscira' a trovare fra voi un accordo rispettoso della sensibilita' di entrambi sarebbe bene, ma se il suo ragazzo dovesse presentare delle difficota' insormontabili vi consiglierei di chiedere per entrambi un consulto di coppia finalizzato a elaborare le tematiche che appesantiscono il vostro rapporto.
Ci faccia avere sue notizie.
Cordiali saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
"Forse sto colpevolizzando lui di un mio problema... ma io mi sento esasperata... nn riesco più ad avere pazienza e tolleranza... nn voglio lasciarlo ma mi rendo conto che così a lungo ci distruggeremo a vicenda..."
Gentile Utente,
come mai, se è consapevole delle dinamiche piuttosto tossiche di questa relazione, si è messa con un ragazzo del genere?
Per Lei ha senso fare tutta questa fatica in una relazione?
E' la prima volta che ha un ragazzo così appiccicoso e controllante, oppure è una costante nelle Sue storie sentimentali?
Gentile Utente,
come mai, se è consapevole delle dinamiche piuttosto tossiche di questa relazione, si è messa con un ragazzo del genere?
Per Lei ha senso fare tutta questa fatica in una relazione?
E' la prima volta che ha un ragazzo così appiccicoso e controllante, oppure è una costante nelle Sue storie sentimentali?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Cara Utente,
penso che la rabbia che scaturisce da un rapporto nel quale lei si sente trattata ingiustamente perchè costantemente controllata dal partner, nonostante non gli abbia mai dato motivo di non fidarsi di lei, sia del tutto comprensibile.
Anche in famiglia si sente trattata in maniera ingiusta?
La gelosia ossessiva del suo ragazzo costituisce un problema serio e dipende da fattori psicologici dei quali lei non è responsabile, ma che appartengono solo a lui e alla sua storia passata: come ci ha detto, non ha fatto nulla per incrinare la sua fiducia in lei, perciò non può attribuirsi alcuna colpa per il suo atteggiamento (che sarebbe comunque difficilmente tollerabile anche se lei si fosse comportata scorrettamente in precedenza).
Perché mai dovrebbe avere "pazienza e tolleranza" invece di pretendere rispetto?
Nelle sue precedenti relazioni cosa le ha provocato quella rabbia repressa che pensa la stia facendo essere aggressiva con i suoi cari?
penso che la rabbia che scaturisce da un rapporto nel quale lei si sente trattata ingiustamente perchè costantemente controllata dal partner, nonostante non gli abbia mai dato motivo di non fidarsi di lei, sia del tutto comprensibile.
Anche in famiglia si sente trattata in maniera ingiusta?
La gelosia ossessiva del suo ragazzo costituisce un problema serio e dipende da fattori psicologici dei quali lei non è responsabile, ma che appartengono solo a lui e alla sua storia passata: come ci ha detto, non ha fatto nulla per incrinare la sua fiducia in lei, perciò non può attribuirsi alcuna colpa per il suo atteggiamento (che sarebbe comunque difficilmente tollerabile anche se lei si fosse comportata scorrettamente in precedenza).
Perché mai dovrebbe avere "pazienza e tolleranza" invece di pretendere rispetto?
Nelle sue precedenti relazioni cosa le ha provocato quella rabbia repressa che pensa la stia facendo essere aggressiva con i suoi cari?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
Utente
Ringrazio per l'imminente risposta... mi avete lasciata positivamente sorpresa da così tanta professionalità.
Cerco di rispondere alle domande che m avete posto.
"Nelle sue precedenti relazioni cosa le ha provocato quella rabbia repressa che pensa la stia facendo essere aggressiva con i suoi cari?"
Ho avuto una storia di 8 anni (frammentata da continui tira e molla) con un ragazzo di Roma. Lui era l'opposto dell'attuale. Era anche lui geloso ma assolutamente non a questi livelli. AL contrario era molto distaccato e freddo.Mi chiamava pochissime volte al giorno e nei nostri litigi (che in genere erano dovuti al mio bisogno di sentirlo più presente nella mia vita) lui scompariva per giorni interi.Aveva un orgoglio spaventoso. Purtroppo in famiglia aveva un problema grave in quanto suo padre era malato di tumore. Cercavo di giustificare i suoi comportamenti con questa cosa. Mi avrà detto "ti amo" 5 volte al massimo in tutti e 8 anni. Un ragazzo estremamente introverso... criptico.. a tal punto che mi capitava di psicoanalizzarlo per capire cosa lo faceva stare male. Mi teneva all'oscuro di parecchi dei suoi problemi. Spesso mi diceva delle bugie. Sono stata un pilastro fondamentale nella sua vita perchè in ogni caso ero sempre io a rincorrerlo o cmq sempre pronta a sostenerlo, ma era come se fosse eternamente vittima di qualsiasi cosa gli capitasse... e qualsiasi problema io avessi avuto non era mai paragonabile ai suoi problemi... di cui nemmeno mi parlava. Ad un certo punto ero davvero diventata una crocerossina. Era divenuto un rapporto trascinato solo dal mio volere. E nient'altro. Ho avuto un'altra storia di 3 anni altrettanto travagliata in cui ho dovuto superare un tradimento da parte del mio ex...
Sono uscita da queste storie non triste ma arrabbiata con me stessa. Ancora una volta nn avevo saputo scegliere la persona giusta.
"come mai, se è consapevole delle dinamiche piuttosto tossiche di questa relazione, si è messa con un ragazzo del genere?
Per Lei ha senso fare tutta questa fatica in una relazione?"
Il mio attuale ragazzo è presente, mi tiene al corrente delle sue sensazioni, dei suoi problemi, delle sue paure... è estremamete limpido... riesco a sentire le sue sensazioni e i sui pensieri, ho sviluppato un'empatia impressionante nei suoi confronti. E' dolce, "coccolone" e mi mette al primo posto in tutto. A volte pure troppo. Lo amo... profondamente. Mi ha fatto provare "le farfalle nello stomaco" quando ormai dentro me c'era solo cemento. So che non lo fa per cattiveria. Sono una bella ragazza, lavoro nell'ambito informatico e trascorro molto tempo con colleghi di sesso maschile. Ma ho sempre cercato di coinvolgerlo anche nelle cene di lavoro per fargli conoscere il mio ambiente e capire che non c'è nulla di cui aver paura. A volte penso che la sua ossessione sia dovuta anche alla paura di essere abbandonato dinuovo. Due anni fa il padre si è separato con la madre innamorato di un'altra donna. E' andato via di casa lasciando tutta la sua famiglia per andarsene da un'altra. Lui aveva un bellissimo rapporto con suo padre. Era il suo migliore amico. Attualmente ancora è importante per lui... continua a vederlo 5 volte al mese (perchè si è trasferito a 300 km da qui per stare con la nuova tipa)... ma quando parla di lui c'è sempre molta malinconia... e soprattutto delusione.
"E' la prima volta che ha un ragazzo così appiccicoso e controllante, oppure è una costante nelle Sue storie sentimentali?"
Sì la prima volta. E nn ne sono assolutamente abituata. Infatti ho dovuto modificare molto le mie abitudine.
"Anche in famiglia si sente trattata in maniera ingiusta?"
No, assolutamente. Mia madre è una santa, deve sopportare tutte le mie frustrazioni represse divenendo la mia valvola di sfogo. Mio padre invece anche se non è così "affettuoso" come mia madre... so che mi stima profondamente. Sono bravi genitori... e semplicemente soffrono vedendomi sempre nervosa e stressata.
Cerco di rispondere alle domande che m avete posto.
"Nelle sue precedenti relazioni cosa le ha provocato quella rabbia repressa che pensa la stia facendo essere aggressiva con i suoi cari?"
Ho avuto una storia di 8 anni (frammentata da continui tira e molla) con un ragazzo di Roma. Lui era l'opposto dell'attuale. Era anche lui geloso ma assolutamente non a questi livelli. AL contrario era molto distaccato e freddo.Mi chiamava pochissime volte al giorno e nei nostri litigi (che in genere erano dovuti al mio bisogno di sentirlo più presente nella mia vita) lui scompariva per giorni interi.Aveva un orgoglio spaventoso. Purtroppo in famiglia aveva un problema grave in quanto suo padre era malato di tumore. Cercavo di giustificare i suoi comportamenti con questa cosa. Mi avrà detto "ti amo" 5 volte al massimo in tutti e 8 anni. Un ragazzo estremamente introverso... criptico.. a tal punto che mi capitava di psicoanalizzarlo per capire cosa lo faceva stare male. Mi teneva all'oscuro di parecchi dei suoi problemi. Spesso mi diceva delle bugie. Sono stata un pilastro fondamentale nella sua vita perchè in ogni caso ero sempre io a rincorrerlo o cmq sempre pronta a sostenerlo, ma era come se fosse eternamente vittima di qualsiasi cosa gli capitasse... e qualsiasi problema io avessi avuto non era mai paragonabile ai suoi problemi... di cui nemmeno mi parlava. Ad un certo punto ero davvero diventata una crocerossina. Era divenuto un rapporto trascinato solo dal mio volere. E nient'altro. Ho avuto un'altra storia di 3 anni altrettanto travagliata in cui ho dovuto superare un tradimento da parte del mio ex...
Sono uscita da queste storie non triste ma arrabbiata con me stessa. Ancora una volta nn avevo saputo scegliere la persona giusta.
"come mai, se è consapevole delle dinamiche piuttosto tossiche di questa relazione, si è messa con un ragazzo del genere?
Per Lei ha senso fare tutta questa fatica in una relazione?"
Il mio attuale ragazzo è presente, mi tiene al corrente delle sue sensazioni, dei suoi problemi, delle sue paure... è estremamete limpido... riesco a sentire le sue sensazioni e i sui pensieri, ho sviluppato un'empatia impressionante nei suoi confronti. E' dolce, "coccolone" e mi mette al primo posto in tutto. A volte pure troppo. Lo amo... profondamente. Mi ha fatto provare "le farfalle nello stomaco" quando ormai dentro me c'era solo cemento. So che non lo fa per cattiveria. Sono una bella ragazza, lavoro nell'ambito informatico e trascorro molto tempo con colleghi di sesso maschile. Ma ho sempre cercato di coinvolgerlo anche nelle cene di lavoro per fargli conoscere il mio ambiente e capire che non c'è nulla di cui aver paura. A volte penso che la sua ossessione sia dovuta anche alla paura di essere abbandonato dinuovo. Due anni fa il padre si è separato con la madre innamorato di un'altra donna. E' andato via di casa lasciando tutta la sua famiglia per andarsene da un'altra. Lui aveva un bellissimo rapporto con suo padre. Era il suo migliore amico. Attualmente ancora è importante per lui... continua a vederlo 5 volte al mese (perchè si è trasferito a 300 km da qui per stare con la nuova tipa)... ma quando parla di lui c'è sempre molta malinconia... e soprattutto delusione.
"E' la prima volta che ha un ragazzo così appiccicoso e controllante, oppure è una costante nelle Sue storie sentimentali?"
Sì la prima volta. E nn ne sono assolutamente abituata. Infatti ho dovuto modificare molto le mie abitudine.
"Anche in famiglia si sente trattata in maniera ingiusta?"
No, assolutamente. Mia madre è una santa, deve sopportare tutte le mie frustrazioni represse divenendo la mia valvola di sfogo. Mio padre invece anche se non è così "affettuoso" come mia madre... so che mi stima profondamente. Sono bravi genitori... e semplicemente soffrono vedendomi sempre nervosa e stressata.
[#5]
Gentile Utente,
certamente il Suo ragazzo non lo fa con cattiveria, ci mancherebbe, evidentemente è controllante di Suo, forse anche per le ragioni che Lei ha ipotizzato qui: potrebbe essere ipersensibile alle perdite delle persone care.
Ma ciò non toglie che tutto ciò sia un problema nella relazione e sia comunque un problema per Lei...
Allora, davanti a tutto ciò, che fare? Forse iniziare a cambiare qualcosa è un buon inizio, se da sola non ce la fa, uno psicologo psicoterapeuta può esserLe di grande aiuto, non crede?
certamente il Suo ragazzo non lo fa con cattiveria, ci mancherebbe, evidentemente è controllante di Suo, forse anche per le ragioni che Lei ha ipotizzato qui: potrebbe essere ipersensibile alle perdite delle persone care.
Ma ciò non toglie che tutto ciò sia un problema nella relazione e sia comunque un problema per Lei...
Allora, davanti a tutto ciò, che fare? Forse iniziare a cambiare qualcosa è un buon inizio, se da sola non ce la fa, uno psicologo psicoterapeuta può esserLe di grande aiuto, non crede?
[#6]
Delle sue 3 storie ci riferisce prima un tradimento, poi un atteggiamento distaccato che ha sopportato e giustificato per anni e ora una gelosia ossessiva, che porta il suo attuale fidanzato a ipercontrollare la sua vita.
In tutto questo lei sembra subire dal partner senza riuscire a farsi valere: è così?
Ha qualche timore in particolare, come quello di restare sola se esprimesse seriamente del malcontento, al di là degli scoppi di aggressività che lasciano il tempo che trovano?
In tutto questo lei sembra subire dal partner senza riuscire a farsi valere: è così?
Ha qualche timore in particolare, come quello di restare sola se esprimesse seriamente del malcontento, al di là degli scoppi di aggressività che lasciano il tempo che trovano?
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 18.2k visite dal 02/10/2013.
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