Possibile depressione o solo periodo no?
Buongiorno, sono una ragazza di 26 e sono fidanzata da 1 anno con un ragazzo di 32 anni. Non voglio parlare di me ma appunto del mio fidanzato. Non so se sta iniziando a deprimersi o soltanto ha bisogno di un forte cambiamento nella sua vita o altro...
Lui lavora in un ufficio da circa 12/13 anni, ma negli ultimi anni non si trova più bene, la voglia per il lavoro che all'inizio gli piaceva ora lo detesta, non ha mai voglia, cerca sempre di evitarlo andando su internet e fare le sue ricerche sugli argomenti che lo interessano. Il clima al lavoro non è dei migliori, i capi pretendono la massima resa senza un minimo di riconoscenza per gli sforzi fatti. Diciamo che sono più attenti al lato economico che non al lato umano e a lui da molto fastidio e si impunta.
A casa non sempre può fare quello che vuole, lui si "rilassa" ogni tanto con i suoi hobby ma se i genitori gli chiedono di fare altro lui non può dire di no. Diciamo che sono i suoi che gli danno la possibilità o meno di decidere come vivere il suo tempo libero. La domenica fortunatamente è tutta per noi e la passiamo facendo le cose che più ci piacciono (abbiamo diversi hobby in comune)..
Però lui è spesso triste, malinconico. Premetto che è moooolto pessimista. Vede tutto in modo negativo mentre io sono l'opposto e cerco di fargli notare gli aspetti positivi di ogni cosa.
Lui dice di stare bene solo con me, si sente soddisfatto solo con me, vorrebbe sposarmi e formare una famiglia. Mi ha raccontato che si sente solo, al lavoro, a casa, soprattutto al mattino quando si sveglia. Prima di stare con me fumava, io gli ho proibito di fumare. ho parenti che hanno avuto diversi problemi di salute anche gravi col fumo, io detesto l'odore della sigarette e credo che sia solo danno so il fumo. Mesi fa ho scoperto che nascondeva un pacchetto di sigarette in macchina, mi sono arrabbiata e lui mi ha promesso che avrebbe smesso. Giorni fa ne ho di nuovo scoperti altri. Dice che ne fuma solo una ogni tanto la settimana quando è nervoso. Io mi sono molto arrabbiata perchè mi ha mentito. Ma ho cercato di non farglielo molto vedere che ero furiosa perché sapevo che lui avrebbe detto frasi tipo "Non sono degno di stare con te, meriti di meglio, sono un fallito, un incapace"..frasi che spesso dice..
Ora, dopo questo testo lunghissimo...potrebbe trattarsi di un'inizio di depressione o soltanto ha bisogno di cambiare lavoro, cambiare stile di vita?
Ad agosto è stato ricoverato per 5 giorni per meningite virale,non contagiosa e lieve. Da quel momento si sente ancora più giù e triste, si sente sfigato (ha poi avuto nell'ultimo anno diversi problemi con la sua auto nuova)
Lui lavora in un ufficio da circa 12/13 anni, ma negli ultimi anni non si trova più bene, la voglia per il lavoro che all'inizio gli piaceva ora lo detesta, non ha mai voglia, cerca sempre di evitarlo andando su internet e fare le sue ricerche sugli argomenti che lo interessano. Il clima al lavoro non è dei migliori, i capi pretendono la massima resa senza un minimo di riconoscenza per gli sforzi fatti. Diciamo che sono più attenti al lato economico che non al lato umano e a lui da molto fastidio e si impunta.
A casa non sempre può fare quello che vuole, lui si "rilassa" ogni tanto con i suoi hobby ma se i genitori gli chiedono di fare altro lui non può dire di no. Diciamo che sono i suoi che gli danno la possibilità o meno di decidere come vivere il suo tempo libero. La domenica fortunatamente è tutta per noi e la passiamo facendo le cose che più ci piacciono (abbiamo diversi hobby in comune)..
Però lui è spesso triste, malinconico. Premetto che è moooolto pessimista. Vede tutto in modo negativo mentre io sono l'opposto e cerco di fargli notare gli aspetti positivi di ogni cosa.
Lui dice di stare bene solo con me, si sente soddisfatto solo con me, vorrebbe sposarmi e formare una famiglia. Mi ha raccontato che si sente solo, al lavoro, a casa, soprattutto al mattino quando si sveglia. Prima di stare con me fumava, io gli ho proibito di fumare. ho parenti che hanno avuto diversi problemi di salute anche gravi col fumo, io detesto l'odore della sigarette e credo che sia solo danno so il fumo. Mesi fa ho scoperto che nascondeva un pacchetto di sigarette in macchina, mi sono arrabbiata e lui mi ha promesso che avrebbe smesso. Giorni fa ne ho di nuovo scoperti altri. Dice che ne fuma solo una ogni tanto la settimana quando è nervoso. Io mi sono molto arrabbiata perchè mi ha mentito. Ma ho cercato di non farglielo molto vedere che ero furiosa perché sapevo che lui avrebbe detto frasi tipo "Non sono degno di stare con te, meriti di meglio, sono un fallito, un incapace"..frasi che spesso dice..
Ora, dopo questo testo lunghissimo...potrebbe trattarsi di un'inizio di depressione o soltanto ha bisogno di cambiare lavoro, cambiare stile di vita?
Ad agosto è stato ricoverato per 5 giorni per meningite virale,non contagiosa e lieve. Da quel momento si sente ancora più giù e triste, si sente sfigato (ha poi avuto nell'ultimo anno diversi problemi con la sua auto nuova)
[#1]
Cara Utente,
da qui non è possibile stabilire se il suo fidanzato soffre o meno di un disturbo dell'umore, perché per porre una diagnosi è necessario conoscere direttamente la persona.
Di certo, da quanto ci dice, non è soddisfatto della vita che sta conducendo, ma sta anche progettando un futuro con lei e non è quindi caduto preda di un profondo stato depressivo, che escluderebbe la possibilità di pensare ad un futuro migliore del presente.
Ha pensato anche alla possibilità di cercare un altro lavoro?
Da quando lo conosce le sembra che qualcosa sia cambiato in lui?
da qui non è possibile stabilire se il suo fidanzato soffre o meno di un disturbo dell'umore, perché per porre una diagnosi è necessario conoscere direttamente la persona.
Di certo, da quanto ci dice, non è soddisfatto della vita che sta conducendo, ma sta anche progettando un futuro con lei e non è quindi caduto preda di un profondo stato depressivo, che escluderebbe la possibilità di pensare ad un futuro migliore del presente.
Ha pensato anche alla possibilità di cercare un altro lavoro?
Da quando lo conosce le sembra che qualcosa sia cambiato in lui?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
Sì, immagino che sia difficile tramite internet dire se è depresso o meno... Non ho mai parlato con lui di questo perché è un po' ipocondriaco, poi si agita, si preoccupa e va a finire che veramente cade in depressione per paura di essere depresso...
Ho cercato diverse volte di dirgli di provare a cambiare lavoro ma...purtroppo in questi tempi non è semplice e ha paura di non trovarlo e di non poter quindi creare una famiglia con me, visto che io, al momento, non ho un vero e proprio stipendio perché devo finire gli studi universitari...
da quando lo conosco...bè, sì, si è rattristato molto. Si lamenta spesso e poi si lamenta perché "si lamenta spesso" e ha paura che lo lascio per quello....
Lo so, è molto contorta la cosa.
In più non ha amici veri...ne ha qualcuno che lo considerano solo quando fa comodo a loro. Questa cosa lui la vive come una sua mancanza, si addossa tutta la colpa (che in parte è vero perchè ha un carattere non molto socievole, chiuso, ma dall'altro lato ha avuto anche compagnie sfortunate e una ex che gli ha fatto rompere ogni legame con gli amici che aveva)
Io lo amo molto e vederlo così mi rattrista e non so proprio come comportarmi. Già il fatto che solo con me si sente bene è una cosa positiva.
Staremo a vedere...
grazie per la sua risposta celere!!
Ho cercato diverse volte di dirgli di provare a cambiare lavoro ma...purtroppo in questi tempi non è semplice e ha paura di non trovarlo e di non poter quindi creare una famiglia con me, visto che io, al momento, non ho un vero e proprio stipendio perché devo finire gli studi universitari...
da quando lo conosco...bè, sì, si è rattristato molto. Si lamenta spesso e poi si lamenta perché "si lamenta spesso" e ha paura che lo lascio per quello....
Lo so, è molto contorta la cosa.
In più non ha amici veri...ne ha qualcuno che lo considerano solo quando fa comodo a loro. Questa cosa lui la vive come una sua mancanza, si addossa tutta la colpa (che in parte è vero perchè ha un carattere non molto socievole, chiuso, ma dall'altro lato ha avuto anche compagnie sfortunate e una ex che gli ha fatto rompere ogni legame con gli amici che aveva)
Io lo amo molto e vederlo così mi rattrista e non so proprio come comportarmi. Già il fatto che solo con me si sente bene è una cosa positiva.
Staremo a vedere...
grazie per la sua risposta celere!!
[#3]
Visto che soggettivamente riferisce un certo disagio e un'insoddisfazione che riguarda diversi ambiti della sua esistenza potrebbe accogliere favorevolmente il suggerimento di parlarne con un mio collega per farsi dare una mano.
Ha pensato a consigliarglielo?
Ha pensato a consigliarglielo?
[#4]
Ex utente
Ci ho anche pensato ma lui purtroppo è uno di quelli che non vede di buon occhio medici, psicologi e vari... Andare da uno psicologo per lui sarebbe una cosa negativa, gli ho spiegato che non c'è nulla di male, che anche io anni fa sono andata e mi è servito moltissimo ma...nulla...
Gli ho detto che dovrebbe comunque parlarne con qualcuno che non sia solo io, così gli ho consigliato un sacerdote (lui è molto credente e nel suo paese ci sono due sacerdoti che hanno soltanto qualche anno in più di lui ed essendo più vicini di età magari possono capirlo e consigliarlo meglio)..
A volte basta davvero una parola per far vedere le cose in un'altra prospettiva...
Mi ha detto che proverà, che un giorno andrà a parlargli ma....conoscendolo, se non organizzo io lui non lo farà mai.
Gli ho detto che dovrebbe comunque parlarne con qualcuno che non sia solo io, così gli ho consigliato un sacerdote (lui è molto credente e nel suo paese ci sono due sacerdoti che hanno soltanto qualche anno in più di lui ed essendo più vicini di età magari possono capirlo e consigliarlo meglio)..
A volte basta davvero una parola per far vedere le cose in un'altra prospettiva...
Mi ha detto che proverà, che un giorno andrà a parlargli ma....conoscendolo, se non organizzo io lui non lo farà mai.
[#5]
"... se non organizzo io lui non lo farà mai..."
Gentile Utente,
quando un parente o una persona cara al pz. si rivolge a me per parlare del pz. stesso, io rimando che in realtà sta parlando sempre di se stesso e non dell'altro...
E leggendo la Sua richiesta, già dal primo post, ho avuto l'impressione che fosse Lei la persona in difficoltà nella relazione con quest'uomo. Mi pare che nell'ultimo post lo abbia implicitamente confermato.
Infatti Lei fornisce tante informazioni su di sè e meno (o comunque trascurabili) sul Suo compagno.
Dice infatti che Lei deve organizzare questo incontro col sacerdote, ma prima ancora dice che si fa in quattro per alleggerire la vita del Suo ragazzo, gli proibisce di fumare... insomma vuole risolvere i problemi del Suo uomo.
Secondo Lei questo ruolo che ricopre è quello della fidanzata o della mamma che lo accudisce? Sorprende poco anche che il Suo fidanzato con Lei si sia mostrato in modalità "figlio richiedente e sofferente" e che abbia agito tutto ciò che fa una persona bisognosa: si sfoga con Lei, lascia che Lei abbia delle soluzioni, se Lei propone soluzioni lui si defila, Le lascia credere di aver smesso di fumare ma poi lo fa di nascosto come un ragazzino.
Anche il fatto di aver proibito di fumare: sembra una modalità mamma-figlio adolescente, non crede?
Posso chiederLe per quale ragione è stata da uno psicologo in passato?
Gentile Utente,
quando un parente o una persona cara al pz. si rivolge a me per parlare del pz. stesso, io rimando che in realtà sta parlando sempre di se stesso e non dell'altro...
E leggendo la Sua richiesta, già dal primo post, ho avuto l'impressione che fosse Lei la persona in difficoltà nella relazione con quest'uomo. Mi pare che nell'ultimo post lo abbia implicitamente confermato.
Infatti Lei fornisce tante informazioni su di sè e meno (o comunque trascurabili) sul Suo compagno.
Dice infatti che Lei deve organizzare questo incontro col sacerdote, ma prima ancora dice che si fa in quattro per alleggerire la vita del Suo ragazzo, gli proibisce di fumare... insomma vuole risolvere i problemi del Suo uomo.
Secondo Lei questo ruolo che ricopre è quello della fidanzata o della mamma che lo accudisce? Sorprende poco anche che il Suo fidanzato con Lei si sia mostrato in modalità "figlio richiedente e sofferente" e che abbia agito tutto ciò che fa una persona bisognosa: si sfoga con Lei, lascia che Lei abbia delle soluzioni, se Lei propone soluzioni lui si defila, Le lascia credere di aver smesso di fumare ma poi lo fa di nascosto come un ragazzino.
Anche il fatto di aver proibito di fumare: sembra una modalità mamma-figlio adolescente, non crede?
Posso chiederLe per quale ragione è stata da uno psicologo in passato?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#6]
Ex utente
Non ci avevo mai pensato a questa cosa "mamma-figlio"...
Io cerco di comportarmi come secondo me è giusto fare, cerco di farlo ragionare, di essere ottimista per non buttarlo giù emotivamente ecc... credo di comportarmi con una fidanzata, cioè, una fidanzata al mio posto cosa farebbe? cercherebbe di aiutarlo, forse sbaglio il modo e il metodo o inconsciamente mi comporto da mammina...non so, non ci ho mai bene pensato al mio comportamento nei suoi confronti...
Io sono stata da uno psicologo durante le medie. Mia mamma mi ci ha mandato perché vivevo un periodo no e lei non capiva come comportarsi con me e non sapendo più dove sbattere la testa mi ha portato da una psicologa. Io ero tremendamente timida e chiusa con tutti. A scuola mi prendevano in giro ogni giorno e io soffrivo e mi chiudevo sempre di più e non raccontavo molto a mia madre per paura di vederla soffrire. Lei capiva però che c'era qualcosa che non andava. La psicologa mi ha aiutato ad essere meno chiusa, in particolare con i miei genitori e mi ha aiutato a vivere "le prese in giro" in maniera più serena possibile. Sarò andata due o tre volte....
Io cerco di comportarmi come secondo me è giusto fare, cerco di farlo ragionare, di essere ottimista per non buttarlo giù emotivamente ecc... credo di comportarmi con una fidanzata, cioè, una fidanzata al mio posto cosa farebbe? cercherebbe di aiutarlo, forse sbaglio il modo e il metodo o inconsciamente mi comporto da mammina...non so, non ci ho mai bene pensato al mio comportamento nei suoi confronti...
Io sono stata da uno psicologo durante le medie. Mia mamma mi ci ha mandato perché vivevo un periodo no e lei non capiva come comportarsi con me e non sapendo più dove sbattere la testa mi ha portato da una psicologa. Io ero tremendamente timida e chiusa con tutti. A scuola mi prendevano in giro ogni giorno e io soffrivo e mi chiudevo sempre di più e non raccontavo molto a mia madre per paura di vederla soffrire. Lei capiva però che c'era qualcosa che non andava. La psicologa mi ha aiutato ad essere meno chiusa, in particolare con i miei genitori e mi ha aiutato a vivere "le prese in giro" in maniera più serena possibile. Sarò andata due o tre volte....
[#7]
Con i limiti di un consulto on line, sembra di capire che Lei non riesca a tollerare che gli altri possano avere un momento di crisi e di sofferenza e subito si attiva per rimediare.
Forse da ragazzina ha sperimentato su se stessa e quindi ha memorizzato e imparato che gli altri bisognosi devono essere protetti a tutti i costi...
Però col Suo ragazzo è un po' diverso, anche perchè non è un bimbo da accudire ed è comunque un uomo che deve responsabilizzarsi nelle decisioni (es chiedere aiuto ad un medico o ad uno psicologo) e deve anche imparare a prendersi maggiormente cura di Lei, anzichè lamentarsi.
Qui dovrebbe lasciare agli altri, al partner in particolare, lo spazio per farcela senza il Suo costante aiuto e preoccupazione.
Forse il Suo ruolo accudente lo ha appreso proprio da ragazzina, in seguito a quelle brutte esperienze, ma nella coppia -salvo eccezioni- c'è uno scambio reciproco.
Sembra invece che la Sua mission sia solo quella di accudire e che evidentemente sta bene così.
Non si aspetta nulla per se stessa? Non si aspetta di avere un rapporto paritario col partner?
Forse da ragazzina ha sperimentato su se stessa e quindi ha memorizzato e imparato che gli altri bisognosi devono essere protetti a tutti i costi...
Però col Suo ragazzo è un po' diverso, anche perchè non è un bimbo da accudire ed è comunque un uomo che deve responsabilizzarsi nelle decisioni (es chiedere aiuto ad un medico o ad uno psicologo) e deve anche imparare a prendersi maggiormente cura di Lei, anzichè lamentarsi.
Qui dovrebbe lasciare agli altri, al partner in particolare, lo spazio per farcela senza il Suo costante aiuto e preoccupazione.
Forse il Suo ruolo accudente lo ha appreso proprio da ragazzina, in seguito a quelle brutte esperienze, ma nella coppia -salvo eccezioni- c'è uno scambio reciproco.
Sembra invece che la Sua mission sia solo quella di accudire e che evidentemente sta bene così.
Non si aspetta nulla per se stessa? Non si aspetta di avere un rapporto paritario col partner?
[#8]
Ex utente
Ehm...scusate, con tutto il rispetto ma il mio discorso verteva su un altro "problema".... non ho bisogno di psicoanalizzarmi in questo momento.
Volevo solo sapere da gente che ha studiato se il comportamento del mio fidanzato era possibile sintomo di depressione o no. Capisco che tramite internet non si possa dire nulla, ma in linea generale...
Io penso e credo di vivere un rapporto paritario con il mio fidanzato, (il partner per me è quello lavorativo)... anche lui si preoccupa quando sono malata o quando ho qualcosa che non va....
Cosa mi aspetto per me stessa? Mi aspetto di poter realizzare il sogno di una vita: sposarmi e formare una famiglia con l'uomo che amo.
Tutto qui..
Volevo solo sapere da gente che ha studiato se il comportamento del mio fidanzato era possibile sintomo di depressione o no. Capisco che tramite internet non si possa dire nulla, ma in linea generale...
Io penso e credo di vivere un rapporto paritario con il mio fidanzato, (il partner per me è quello lavorativo)... anche lui si preoccupa quando sono malata o quando ho qualcosa che non va....
Cosa mi aspetto per me stessa? Mi aspetto di poter realizzare il sogno di una vita: sposarmi e formare una famiglia con l'uomo che amo.
Tutto qui..
[#9]
Gentile Utente,
mi spiace, ma anche volendo, non potrei psicoanalizzarLa perchè non sono una psicoanalista.
Il fatto è che lo psicologo fa un lavoro diverso dal medico e quindi Lei non sta sottoponendo qui alla mia attenzione i risultati degli esami del sangue per avere un riscontro, ma ci sta raccontando una storia in cui ci sono relazioni di cui ANCHE Lei fa parte e in termini psicologici non si può non tener conto di questo, cioè che è Lei sta chiedendo un parere.
Lei scrive: "da quando lo conosco...bè, sì, si è rattristato molto. Si lamenta spesso e poi si lamenta perché "si lamenta spesso" e ha paura che lo lascio per quello....
Lo so, è molto contorta la cosa."
Forse le dinamiche (anche) di coppia, visto che questo ragazzo sta con Lei e si "lamenta spesso" con Lei, dovrebbero essere lette e soprattutto comprese, ma se non ne ha bisogno e se Lei è convinta di non far parte di questa storia, credo con tutto il rispetto di non poterLa aiutare, soprattutto perchè -quando è un parente o una persona cara a NON voler chiedere direttamente aiuto allo psicologo- in genere sono gli altri a poter cercare di capire cosa possono fare anche nell'interesse di chi sta male.
In quest'ottica vorrei anche sottolineare che se si trattasse semplicemente di un periodo "no" che può capitare a tutti, in genere la preoccupazione -specie se eccessiva- non aiuta chi attraversa un periodo "no".
Buona serata,
mi spiace, ma anche volendo, non potrei psicoanalizzarLa perchè non sono una psicoanalista.
Il fatto è che lo psicologo fa un lavoro diverso dal medico e quindi Lei non sta sottoponendo qui alla mia attenzione i risultati degli esami del sangue per avere un riscontro, ma ci sta raccontando una storia in cui ci sono relazioni di cui ANCHE Lei fa parte e in termini psicologici non si può non tener conto di questo, cioè che è Lei sta chiedendo un parere.
Lei scrive: "da quando lo conosco...bè, sì, si è rattristato molto. Si lamenta spesso e poi si lamenta perché "si lamenta spesso" e ha paura che lo lascio per quello....
Lo so, è molto contorta la cosa."
Forse le dinamiche (anche) di coppia, visto che questo ragazzo sta con Lei e si "lamenta spesso" con Lei, dovrebbero essere lette e soprattutto comprese, ma se non ne ha bisogno e se Lei è convinta di non far parte di questa storia, credo con tutto il rispetto di non poterLa aiutare, soprattutto perchè -quando è un parente o una persona cara a NON voler chiedere direttamente aiuto allo psicologo- in genere sono gli altri a poter cercare di capire cosa possono fare anche nell'interesse di chi sta male.
In quest'ottica vorrei anche sottolineare che se si trattasse semplicemente di un periodo "no" che può capitare a tutti, in genere la preoccupazione -specie se eccessiva- non aiuta chi attraversa un periodo "no".
Buona serata,
[#10]
Posto che, come le ripeto, senza incontrare una persona, parlarle e osservarla (e magari sottoporla a qualche test) non è possibile determinare quale sia il suo stato psicologico - tanto più se è un terzo a fornirci delle informazioni, come sta facendo lei - se le dicessimo che il ragazzo può soffrire di un disturbo dell'umore cosa succederebbe?
[#11]
Ex utente
Ma io lo so benissimo che un sito come questo può soltanto dare alcuni informazioni generali in merito e non specifiche. Ne sono pienamente al corrente.
Avevo un dubbio e ho cercato di risolvere questo mio dubbio con i mezzi che avevo.
Se mi diceste che il mio fidanzato soffre di disturbi dell'umore cercherei il modo per aiutarlo, se ci fosse una qualche sorta di cura. Se è una cosa che fa parte del carattere e che non si può né "guarire" nè migliorare pazienza.
Avevo un dubbio e ho cercato di risolvere questo mio dubbio con i mezzi che avevo.
Se mi diceste che il mio fidanzato soffre di disturbi dell'umore cercherei il modo per aiutarlo, se ci fosse una qualche sorta di cura. Se è una cosa che fa parte del carattere e che non si può né "guarire" nè migliorare pazienza.
[#12]
Da quanto ci riferisce non possiamo confermare ma nemmeno escludere che soffra di un disturbo dell'umore, dal momento che alcuni elementi possono avvalorare questa ipotesi: per questo è importante che un nostro collega possa valutare di persona la situazione ed eventualmente intervenire, se il ragazzo lo vorrà, per aiutarlo.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 1.7k visite dal 02/10/2013.
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