Declino inarrestabile

buona sera , cerchero' per quanto possibile di fare un quadro abbastanza completo.: ho 37 anni convivo ed ho una figlia di quasi sette anni.
da ragazzo ho avuto una pesante crisi depressiva con attacchi di panico trattata dallo psichiatra con farmaci e psicoterapia durata circa 5 anni.. sono stato malissimo ho perso anni preziosi a stare chiuso in casa .. chiuso in me stesso senza vedere ne parlare con nessuno .. ad eccedere con alcool e qualche spinello.. poi lentamente la risalita.. e il nuovo equilibrio.. ma mai e' tornato come un tempo, comunque sono passati piu di 10 anni e a causa di vari fattori : lavoro, rapporto con la mia compagna , la mia famiglia e gli amici che NON HO.. dopo un episodio scatenante sento di riessermi avvicinato ad un periodo di crisi, in alcuni giorni bevo pesantemente e divento nervoso e violento anche in casa .. poi mi deprimo e sto male , mi sento un fallito , una merda , non sono in grado di allacciare rapporti di amicizia perche non mi sento in grado , credo di essere inadeguato, credo che passi il fatto che non sono "normale " , vado in palestra e non parlo con nessuno , tant'e' che lo hanno notato anche i gestori che dopo avermelo anche detto adesso mi guardano come "quello strano" .
ho richiamato e rivisto la mia dottoressa che non mi ha valutato troppo grave , ma non credo che abbia centrato la situazione anche perche io ho omesso certi particolari.
il punto e' che sono triste , scatto per nulla , urlo , piango da solo, mi sento una vera m***a , non riesco a dimagrire ho un disturbo dell'alimentazione ormai evidente e non gestisco l'alcool nei giorni in cui bevo, ( non abitualmente) ma quello che mi addolora di piu e' che sono solo.. non ho amici, questa cosa mi distrugge.. ditemi cosa fare aiutatemi per favore , ringrazio anticipatamente.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile utente, i disagi psicologici vanno trattati nelle sedi opportune, saprà quindi che la cosa più saggia da fare è quella di affidarsi alle cure di un terapeuta, magari cambiando orientamento rispetto al primo onde osservare il problema da altre prospettive .
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Utente
Utente
La ringrazio Dottore , quando dice "cambiamìndo orientamento" , cosa intende ? a quale figura crede debba rivolgermi? faccio presente che anche se consigliatemi non prendo nessuna terapia e riesco a gestire l'ansia senza particolari problemi.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

mi pare che i problemi che s'intrecciano per appesantire la Sua vita siano tanti e che dovrebbe mettere ordine con l'aiuto della terapeuta, non nascondere delle informazioni che invece possono essere importanti.

Tuttavia questo mi fa pensare che forse la relazione tra Lei e il curante non sia eccellente e non sia una relazione di fiducia, nonostante siano trascorsi cinque anni.

Riguardo alla valutazione del curante (con cui Lei non è d'accordo) che cosa è emerso? Perchè ritiene di essere più grave di quanto non sia stato valutato?

Che tipo di trattamento è stato impostato e con quali obiettivi terapeutici? Che farmaci Le sono stati prescritti?

Com'è il rapporto con Sua figlia?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
intendo orientamento teorico differente dal precedente. altra scuola ,altra visione del mondo.
legga questo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
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Utente
Utente
la dottoressa dopo avermi ascoltato per un ora trascrivendo il tutto ha valutato il mio stato attuale come quello di un uomo di 37 anni che fa' un lavoro stressante ha problemi di vita che molti affrontano , magari un po' accentuati, ma che non vede quello che era lo stato di quando ero ragazzo ( e questo e' vero) ritengo di essere piu grave perche non ho raccontato degli eccessi alcolici , degli scatti di ira eccessivi e del fatto che credo di avere un dsturbo della personalita' che si e' ri-acuito, il trattamento e' stato un blando ansiolitico da prendere al bisogno ( xanax ) che ho preso due volte . dovevamo rivederci a settembra dopo le ferie , ma alla visita ho notato nervosismo da parte sua , come un certo imbarazzo ( ma magari mi sbaglio) la mia dottoressa mi ha molto aiutato in passato ma e' rimasta la persona fredda e professionale di sempre, forse troppo per mettermi completamente a mio agio. con mia fglia ho un rapporto di amore e forte preoccupazione , a volte di note la penso nelle sue attivita' immagino le sue dificolta' e vado in angoscia per lei.
devo dire riguardo mia figlia che presenta difficolta' di comunicazione con gli adulti ( non risponde e' molto timida e insicura) questa cosa mi preoccupa molto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

dopo la valutazione, Le è stato proposto un percorso psicoterapico, continuando quello precedentemente interrotto o un altro tipo di intervento?
Con quali accordi vi siete lasciati Lei e la terapeuta?
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Utente
Utente
ci siamo lasciati con la promessa di risentirci a settembre per valutare lopportunita' di impostare una terapia psicoterapeutica (immagino) ed eventualemnte farmacologica .
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Credo dovrebbe appunto fare così, dal momento che ben comprende che la situazione è piuttosto seria e che La fa soffrire, non crede?
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Utente
Utente
Certo che credo che sia il caso , quello che volevo dire e sapere riguarda piu che altro l'orientamento ed in questo ringrazio il dott. de vincentiis per la mini guida.
purtroppo dopo tanti anni ho provato una sensazione di imbarazzo con la mia dottoressa e non so se proseguire con lei , anche alla luce delle nuove tecniche che il dott. de vincentiis mi ha fatto conoscere. quello che so' e' che devo fare qualcosa perche mi capita di non riuscire a fare una proiezione di me nel futuro.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Secondo me se un pz. non si trova bene con un professionista o con una certa modalità di fare psicoterapia è sensato pensare di cambiare, però è altrattanto importante capire che cosa non ha funzionato nel precedente trattamento (soprattutto in termini di relazione) per evitare di rimettere in atto le stesse modalità relazionali.
Per questa ragione, se ha deciso di cambiare, potrebbe essere utile un ultimo colloquio per chiarire con la terapeuta e cercare di comprendere questi aspetti (es omissioni di informazioni importanti che riguardano aspetti patologici importanti).

Cordiali saluti,
[#11]
Utente
Utente
La ringrazio dottoressa credo proprio che faro' cosi'.