Ansia devastante.
ciao cari dottori;sono un ragazzo di 24 anni,da circa un mese che soffro di ossessione o fissazzione,non sò come definirla.vi spiego e da parecchio tempo che soffro di ansia,ma appunto un mese fà non sò cosa mi è successo,mi ero appena svegliato è non riuscivo a stare in piedi mi sentivo come un nodo alla gola è una pressa allo stomaco.avevo poca voglia di mangiare,allora mi sono spaventato è mi sono detto "ho paura che non riuscirò più a mangiare". da quel giorno il cibo e diventato un incubo..ogni volta che cucino mi viene un ansia troppo forte (quasi un attacco di panico) in più sento dentro me stesso che non riuscirò a battere questo problema.in questi giorni faccio tantissima fatica a mangiare,ed ho paura che smetterò del tutto. la settimana prossima prenderò appuntamento con un specialista.ma intanto vorrei una rassicurazione.grazie di cuore.
[#1]
Caro ragazzo,
Rassicurarla sulla base di quanto ci riferisce non mi sembrerebbe corretto.
Per prim cosa penso sia necessario escludere eventuli cause organiche, quindi chiedere una visita al medico curante.
Se non dovesseo essere riscontrate patologie organiche si potra' ipotizzare una causa ansiosa e ci si dovra' attivare per compenderne le origini emoive dei sintomi.
Intanto potrebbe cercare d ricordare cosa accadde il giorno prima o qualche giorno prima del verificarsi del sintomo. Un evento anche insignificante che potrebbe avere dimenticato ma che e' stato registrato dal suo sistema vegetativom
Ci aggirniamo quando avra' qualche dato in piu'
Cordiali saluti.
Rassicurarla sulla base di quanto ci riferisce non mi sembrerebbe corretto.
Per prim cosa penso sia necessario escludere eventuli cause organiche, quindi chiedere una visita al medico curante.
Se non dovesseo essere riscontrate patologie organiche si potra' ipotizzare una causa ansiosa e ci si dovra' attivare per compenderne le origini emoive dei sintomi.
Intanto potrebbe cercare d ricordare cosa accadde il giorno prima o qualche giorno prima del verificarsi del sintomo. Un evento anche insignificante che potrebbe avere dimenticato ma che e' stato registrato dal suo sistema vegetativom
Ci aggirniamo quando avra' qualche dato in piu'
Cordiali saluti.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Utente
cara dottoressa, mi ricordo perfettamente il motivo di cui quella mattina mi sono svegliato in quello stato.perchè la sera prima avevo avuto un attacco di panico,ero andato a dormire con un ansia fissa allo stomaco è mi ero addormentato in quello stato.ecco perche quella mattina mi sono svegliato stanchissimo,avevo zero voglia di mangiare,stomaco chiuso,debolezza,tantissima fatica a stare in piedi..ecco mi sono detto "sono in questo stato è ho paura che non mangerò piu nulla".cmq io sofro di ansia perchè circa 2 anni fà e venuta a mancare una pesona molto cara,ho superato la sua morte,ma l'ansia e rimasta.
[#3]
Gentile Ragazzo,
non si trascuri, se è parecchio tempo che soffre d'ansia, dovrebbe rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia, che la possa aiutare a gestire, affrontare e risolvere efficacemente i suoi disagi.
Dall'ansia si può uscire con i trattamenti adeguati, previa valutazione diretta.
Comprendo il suo bisogno di essere rassicurato, tipico della persona ansiosa, ma le rassicurazioni non servono a placare l'ansia, viceversa la alimentano.
Serve la cura, si rivolga a un nostro collega senza attendere altro tempo.
Si rivolga anche al suo medico di base per una visita.
Legga questi utili articoli
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/27-ansia.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Ci faccia sapere se crede.
non si trascuri, se è parecchio tempo che soffre d'ansia, dovrebbe rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia, che la possa aiutare a gestire, affrontare e risolvere efficacemente i suoi disagi.
Dall'ansia si può uscire con i trattamenti adeguati, previa valutazione diretta.
Comprendo il suo bisogno di essere rassicurato, tipico della persona ansiosa, ma le rassicurazioni non servono a placare l'ansia, viceversa la alimentano.
Serve la cura, si rivolga a un nostro collega senza attendere altro tempo.
Si rivolga anche al suo medico di base per una visita.
Legga questi utili articoli
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/27-ansia.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Ci faccia sapere se crede.
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#4]
Caro ragazzo,
Allora penso che quello che e' necessario fronteggiare sia la sua reazione a questo lutto.
Gli attacchi di panico sono l'esarcebazione del senso di perdita, del lutto. La reazione del suo stomaco e' la conseguenza periferica di una tensione che lei non e' riuscito a superare.
Non vorrei appuntare la sua attenzione ulteriormente su questo lutto, ma penso che debba essere stato non elaborato in quanto dopo 2 anni produce ancora danno.
Le consiglierei di chiedere un supporto psicolgico per effettuare tale elaborazione che e' indispensabile al superameno del disagio.
Cordiali saluti
Allora penso che quello che e' necessario fronteggiare sia la sua reazione a questo lutto.
Gli attacchi di panico sono l'esarcebazione del senso di perdita, del lutto. La reazione del suo stomaco e' la conseguenza periferica di una tensione che lei non e' riuscito a superare.
Non vorrei appuntare la sua attenzione ulteriormente su questo lutto, ma penso che debba essere stato non elaborato in quanto dopo 2 anni produce ancora danno.
Le consiglierei di chiedere un supporto psicolgico per effettuare tale elaborazione che e' indispensabile al superameno del disagio.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.5k visite dal 01/10/2013.
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Approfondimento su Ansia
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