Ansia tachicardia solo di sera
Salve ho 19 anni e soffro di attacchi di panico. Sono incominciati l''anno della maturità e sono stata curata con il citalopram e sono stata bene tutto il primo anno di università e quest''estate ho subito un lutto che me li ha fatti ricomparire. Il mio psichiatra mi ha fatto prendere 5 gocce di xanax per 10 giorni e mi sono passati. Ora che devono incominciare ancora le lezioni in uni non faccio molto durante le giornate e pratico sport una volta a sett. Il giorno cerco di tenermi impegnata facendo un po'' di volontariato e qualche lavoretto in casa ma molte volte la mia testa va da sola e essendo che la persona che ho perso è morta di infarto la mia mente mi fa sentire tutti i mali possibili e io mi preoccupo. Tenendo la mente occupata il problema è sorto con la notte mi sveglio a volte sudata e con la tachicardia poi con un po'' di esercizi di respirazione mi passa. Il medico mi ha visto da poco e mi ha ascoltato il cuore e mi ha detto che sono sanissima quindi io collego tutto all''ansia. Stamattina dopo aver avuto questa cosa di notte mi sono svegliata con l''ansia e con consiglio del medico quando capitava ho preso 5 gocce di xanax però se lascio un attimo andare la mente mi riparte l''ansia. Anche se dormo un pò il pomeriggio mi capita. E solamente quando mi sdraio sento il cuore durante la giornata no quindi diciamo quando mi rilasso.Avete qualche consiglio per questo momento di transazione? se ovviamente continua anche con l''inizio dell''università andrò a farmi vedere dal mio psicologo.
[#1]
Cara Utente,
se lei ha semplicemente assunto un antidepressivo per la cura dell'ansia non ha effettuato una terapia completa, che non può che essere anche (o solo) di natura psicologica.
Senza sottoporsi a una psicoterapia non può essere sicura che il problema sia risolto, non avendo nemmeno compreso per quale motivo è insorto e non avendo lavorato sul malessere che prova.
In che senso pensa di farsi vedere nuovamente dal suo psicologo?
Intende dire lo psichiatra che le ha prescritto il citalopram?
se lei ha semplicemente assunto un antidepressivo per la cura dell'ansia non ha effettuato una terapia completa, che non può che essere anche (o solo) di natura psicologica.
Senza sottoporsi a una psicoterapia non può essere sicura che il problema sia risolto, non avendo nemmeno compreso per quale motivo è insorto e non avendo lavorato sul malessere che prova.
In che senso pensa di farsi vedere nuovamente dal suo psicologo?
Intende dire lo psichiatra che le ha prescritto il citalopram?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile ragazza,
Da quello che ci riferisce sembra che il sintomo si presenti nel momento in cui lei si rilassa quindi quando puo' concentrare l'attenzione sul suo corpo.
Si tratta di un'ansia somatizzata di cui dovrebbe capire l'origine per fronteggiarla.
Le terapie farmacologiche possono integrare unapsicoterapia ma non rimuovono le cause he si ripresenteranno in momenti di stress.
Prenda contatto con uno specialista psicologo psiocoterapeuta e vedra' che pian piano la sintmatologia si ridurra'm
Cordiali saluti
Da quello che ci riferisce sembra che il sintomo si presenti nel momento in cui lei si rilassa quindi quando puo' concentrare l'attenzione sul suo corpo.
Si tratta di un'ansia somatizzata di cui dovrebbe capire l'origine per fronteggiarla.
Le terapie farmacologiche possono integrare unapsicoterapia ma non rimuovono le cause he si ripresenteranno in momenti di stress.
Prenda contatto con uno specialista psicologo psiocoterapeuta e vedra' che pian piano la sintmatologia si ridurra'm
Cordiali saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Utente
Grazie mille delle risposte. La mia ansia si era presentata con una situazione famigliare difficile e una scuola che richiedeva un grande impegno e queste due cose insieme l'hanno fatta esplodere. Sono stata in cura un annetto e qui il mio psichiatra aveva capito la causa della mia ansia ovvero le situazioni in famiglia e una grossa emotività. Finita la scuola ovvero la maturità tutto è passato e sono stata benissimo per un'anno. Questa ansia si è ripresentata a luglio a causa di un lutto inaspettato di una persona alla quale volevo un gran bene, ho chiamato il mio terapista il quale mi ha curata con xanax fino al giorno del funerale e da li la situazione si è alleviata e poi scomparsa. Ora non facendo praticamente niente (ma domani inizio l'università) si è ripresentata sotto questa forma dove appena sento un male penso il peggio, questo sicuramente dovuto al fatto che la persona che ho perso è morta d'infarto. Inizialmente la mia ansia si presentava con attacchi di agorafobia. Io volevo aspettare un attimo a contattare il mio terapista perchè per me è una sconfitta prima stavo bene e invece ci sono ricaduta in un modo diverso. Odio totalmente i medicinali per gli effetti che danno e qunado sento un pò d'ansia prendo la camomilla. Io credo che iniziando l'università e stancandomi di più la mia mente non avrà il tempo di pensare a tutto ciò però non so se il mio pensiero sia corretto ed è questo che volevo chiedere. Io posso gestire questa situazione come sto facendo ora? ovvero la sera una tazza di camomilla. La mia speranza è che l'università mi aiuti perchè tornare dal medico ho paura che mi abbatta per un semplice fatto che la vedrei come una sconfitta. Scusate il papiro ma volevo farvi un quadro generale della situazione.
[#4]
Ma certo cara signorina!
Lei ha subito uno stress emotivo inenso ed e' comprensibile che ne abbia risentito.
L'inizio dell'universita' la coinvogera' in altre occupazioni (le auguro anche molte soddisfazioni) costiruira' una distrazione potente, un ambito nuovo con molti stimoli.
Le auguro percio' che possa aiutarla.
La psicoterapia però' - vorrei tranquillizzarla - non comporta l'uso di farmaci. Quelli vengono uilizzati dagli psichiatri. La psicoterapia e' basata sulla parola, sulla parola "piena" che esprime gli aspetti piu' significativi della personalita' e se ben condotta della sfera inconscia. .
Se lei ha sofferto di attacchi di panico ci sono dei conflitti inconsci che potrebbero tornare a disturbarla.
Ma per ora si orienti verso l'inizio dell'anno accademico con tanto entusiasmo.
Se dovesse ripresentarsi un qualche disagio ci aggiorneremo.
Un grosso "in bocca al lupo" per domani!
Lei ha subito uno stress emotivo inenso ed e' comprensibile che ne abbia risentito.
L'inizio dell'universita' la coinvogera' in altre occupazioni (le auguro anche molte soddisfazioni) costiruira' una distrazione potente, un ambito nuovo con molti stimoli.
Le auguro percio' che possa aiutarla.
La psicoterapia però' - vorrei tranquillizzarla - non comporta l'uso di farmaci. Quelli vengono uilizzati dagli psichiatri. La psicoterapia e' basata sulla parola, sulla parola "piena" che esprime gli aspetti piu' significativi della personalita' e se ben condotta della sfera inconscia. .
Se lei ha sofferto di attacchi di panico ci sono dei conflitti inconsci che potrebbero tornare a disturbarla.
Ma per ora si orienti verso l'inizio dell'anno accademico con tanto entusiasmo.
Se dovesse ripresentarsi un qualche disagio ci aggiorneremo.
Un grosso "in bocca al lupo" per domani!
[#5]
Utente
io la ringrazio veramente tanto! mi ha dato un grosso conforto! Anche perchè sentirsi tutti i mali di questo genere a 20 anni le assicuro che non è bello anzi ti frena in tante cose anche solo quotidiane. Il solo sentire il cuore mi mette agitazione e normalmente dev'essere il contrario dovrebbe dare sicurezza ma sicuramente per quello che ho passato mi fa l'effetto contrario. La mia emotività sicuramente non aiuta ma mi hanno sempre detto che è un'ottima caratteristica e ne devo andare fiera ma devo solo imparare a controllarla perchè so benissimo che è da li che viene il problema ed è solo la mia testa, questa consapevolezza poi è veramente fastidiosa perchè mi fa sentire debole cosa che non sono! spero passi presto e prenderò in considerazione il suo aiuto per la psicoterapia se la situazione non passerà! Io intanto la ringrazio veramente tanto! e crepi il lupo!
[#6]
Mi associo agli auguri della d.ssa Esposito e le consiglio sentitamente di affrontare il problema approfondendolo con uno psicologo, quando se la sentirà, per poterlo risolvere davvero e riuscire a sentirsi serena escludendo la possibilità di ulteriori ricadute.
Un caro saluto,
Un caro saluto,
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 10.4k visite dal 01/10/2013.
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