Che fare per questa ansia ossessiva che spesso mi sveglia anche di notte

G.li medici, ho scritto due anni fa (vd. vecchi post) e... sono punto a capo! Ho trovato questa volta un ragazzo carino, dolce, sensibile ecc. lui ci ha provato in ogni modo a farmi venire, ma nulla e alla fine l'ho lasciato. Mi tranquillizza pensare che sia solo lui la persona sbagliata e devo solo "sbloccare" qualcosa, ma ammetto che ho parlato con un dottore questa volta, il mio medico di base, in seguito a crisi di pianto continue per il solito "sono lesbica?lo lascio o no?" (pensiero ossessivo che mi sveglia anche di notte). Lui dice che le fantasie erotiche sono il motore del sesso. Io ho solo fantasie sessuali con donne. Non immagino di essere la donna, immagino proprio di far l'amore con lei ecc. Capita raramente immagini un uomo. Mi immagino a volte quello che era il mio ragazzo o un ragazzo che mi prende molto mentalmente, ma a eccitarmi è più l'idea che mi desideri e voglia farmi venire, non lui in sé, il suo desiderare una donna, e per raggiungere l'apice il mio pensiero torna alle donne. Un po' l'opposto di quello che mi raccontano le eterosessuali: desiderano l'uomo, ma si eccitano guardando la donna perché si immedesimano. Ho provato con un'amica, ma baciarla mi faceva schifo, mi ha toccata e lì mi piaceva, ho provato a toccarle il corpo, ma mi faceva schifo...però lei non mi piace fisicamente, è bassa, sembra una bambina, poco seno e sembra un ragazzaccio. Ho voluto provare per capire. Non capisco, sono lesbica? In realtà son sempre partita dal presupposto che le fantasie erano determinanti di ciò che mi piaceva, ma non mi piace definirmi lesbica, né l'idea di concretizzare la cosa! Mi devo arrendere all'evidenza e nel caso farmi curare per accettarlo? Che fare per questa ansia ossessiva che spesso mi sveglia anche di notte? Cosa mi consigliate di fare?
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Dr. Michele Spalletti Psicoterapeuta, Psicologo 210 6
G.le utente, innanzitutto vorrei rassicurarla sul fatto che l'omosessualità non è più considerata una malattia seppur inneschi ancora molti pregiudizi e tabù. In merito alla sta sessualità solo lei può scegliere quale sia il suo oggetto sessuale. Non è automatico che agli uomini piacciano le donne e viceversa. Ciò che emerge da quanto da lei descritto è la difficoltà a provare piacere nel rapporto con gli uomini e la presenza di fantasie e desideri sessuali onirici che coinvolgono persone del suo stesso sesso. Personalmente mi concentrarei maggiormente su questi aspetti magari rivolgendomi ad uno specialista, oltre al suo medico generico, per poter approfondire come funziona la sua sessualità

Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

ha fatto bene a parlarne col medico di base, ma dal mio punto di vista è meglio se ne parla anche con uno psicologo psicoterapeuta perchè questo pensiero ossessivo che non Le dà tregua e che La angoscia potrebbe essere un sintomo d'ansia e non un segnale di omosessualità, cosa che peraltro mi pare di capire sia qualcosa che teme.

Potrebbe darsi che avere avuto una fantasia omosessuale (evento frequente a verificarsi), per Lei se è ansiosa, abbia generato dubbi sulla "normalità" o meno della situazione e di questo pensiero.

In altre parole chi è ansioso, davanti ad un pensiero del genere non riesce a sdrammatizzare (chi non è ansioso non ci fa quasi neppure caso!), ma si pone costanti dubbi: "se ho avuto questa fantasia è perchè mi piace" e "se mi piace è perchè sono lesbica", ecc...
e il dubbio non si chiude più.

Chieda aiuto ad uno psicologo psicoterapeuta perchè se si tratta di un disturbo d'ansia, il tempo non aiuta ma cronicizza il problema.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Uno psicologo sessuologo? Come faccio a trovarne uno?
Comunque ho soltanto fantasie di questo tipo, lì per lì non credevo fosse un problema, ma quando ho visto che non riuscivo a venire con un uomo il dubbio è cresciuto fino a diventare una voragine. Ho anche lasciato questo ragazzo e ammetto che sono sempre sull'orlo di piangere, ritorno di buon umore solo quando penso che c'è un ragazzo che mi piace di più, ma nel profondo credo che non ci sarà nessun ragazzo che potrà cambiare le cose, perché cosa sono già lo so: e questo mi rattrista. Io non mi concepisco lesbica o forse non mi ci concepisco perché io associo alla cosa qualcosa di brutto, non concepisco un rapporto tra due donne, sento stabilità e sicurezza nel "rapporto ufficiale" tra uomo e donna, anzi quello tra due donne mi sembra quasi un'amicizia solo più intima. Sarebbe una cosa da non dire a nessuno e tenere al segreto, non sentire più di essere me stessa alla luce del sole, sentendomi "normale". Ho lasciato questo ragazzo e mi viene da piangere, ma dopo il dramma di due anni fa, antidepressivi, lacrime, autostima schiacciata a terra, ormai non mi faccio più alcuna domanda e inghiotto la sofferenza! Lui crede che io non amo lui, in realtà lui è dolcissimo e non sa che dentro di me soffro molto più di lui. Ma tanto lui con i miei problemi interiori non c'entra, per cui eccomi qui, sempre impaurita e spaventata. Inoltre è ancora più difficile data la mia età: ho quasi 24 anni e avuto solo rapporti con ragazzi. Avendo avuto un'educazione rigida soprattutto da mio padre non ho sperimentato senza vincoli né tabù durante l'adolescenza e sviluppato molti preoconcetti. Non so, mi sento scossa e turbata, e ho timore di cadere in depressione, cosa che non voglio!
[#4]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Comunque in ogni caso un fenomeno ansioso ossessivo c'è, spesso mi sveglia di notte l'ansia e il pensiero che ho è sempre questa faccenda "sono lesbica/devo tornare con lui". Quando sono di buonumore, non riesco però a rimettermi a concentrarmi sullo studio e i miei impegni e ho una certa dose di "ansia", mentre se mi va via l'ansia incomincio a piangere come una bambina e a dire che io gli volevo bene, ma purtroppo non riesco, non ce la faccio, eccetera eccetera. Insomma non so che fare! Alla fine l'ho lasciato, ignoro che lui sta male e penso che "se sono lesbica lo scoprirò", ma in ogni caso è come non sapere chi sono realmente e quindi questa situazione si ripresenterà con ogni ragazzo. Inoltre in tutto questo l'amore ha poco spazio, ce ne ha di più la paura!
[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Online non si può effettuare una diagnosi clinica...
L' ansia sicuramente non aiuta la sessualità e la risposta orgasmica, o' immaginario necessita poi altri e specialistici ascolti.

Le allego qualche lettura ed un canale salute sulla risposta orgasmica femminile


https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/109-anorgasmia.html


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3309-sesso-cuore-e-fantasie-l-immaginario-erotico-ed-i-suoi-possibili-utilizzi.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

potrebbe darsi che il problema, per una persona ansiosa, sia stato generato a partire da qui: "quando ho visto che non riuscivo a venire con un uomo il dubbio è cresciuto fino a diventare una voragine".
In altre parole, alla ricerca del piacere, o meglio con l'ansia di raggiungere il piacere, nasce il dubbio di non essere adeguata e la risposta che si è data è: "E se fossi lesbica?"

Quindi a mio avviso dovrebbe cercare un aiuto specialistico su questo, perchè per il resto mi pare che ci sia il timore e la paura di essere lesbica.
Invece una persona omosessuale non ha paure riguardo il proprio orientamento, e neppure schifo, ma attrazione.

Il suggerimento finale resta quello di affidarsi ad uno psicologo psicoterapeuta per la valutazione di persona.

Saluti,
[#7]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Sono contenta che abbia risposto la dott.ssa Landone che conoscevo già da Medicitalia e sapevo che era competente in ambito di psicologia sessualità. Credo abbia centrato il problema, io non riesco a lasciarmi andare per via delle mie fantasie, che sento di non poter scatenare con/su un uomo. Il problema è completamente mio e psicologico, io mi autoinibisco perché non riesco a pensare a un uomo per lasciarmi andare/lasciarmi andare di fronte a un uomo,perché verrebbe fuori che ciò che desidero dentro di me è una donna. Inoltre spesso con gli uomini mi sento quasi "violata". Il punto è che forse dovrei provare a lasciarmi andare con una donna per vedere come va... In ogni caso ora non ho più neppure un partner per provare, visto che l'ho lasciato. In realtà ogni partner diventa per me quasi un "test". In questo senso potrebbe avere ragione la dott.Pileci. L'ansia ce l'ho tutto il giorno, basti vedere che è tutto il giorno che sono a pc e non riesco a studiare, quando leggo sono fissata su questo problema e non riesco a pensare ad altro, a leggere ecc. Vorrei proprio risolvere questo problema che mi affligge! Cercavo uno psicologo specializzato in questi ambiti di Milano per definire il mio orientamento sessuale, capire come lasciarmi andare e vivere una sessualità appagante. Dove posso trovare dei nomi, esistono strutture pubbliche?
[#8]
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
*randone
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Può trovare al' interno del nostro portale il professionista che le piace di più, mettere la città, vedere la sua foto, leggere le sue risposte, la sua formazione....e scegliere con consapevolezza.

Quello di cui parla, in sessuologia, si chiama " spectatoring" cioè la tendenza ossessiva al' osservazione della sessualità,compromettendo il suo libero fluire....


Sarebbe utile integrare immaginario e relazione, la conoscenza del suo " giardino segreto" diventa indispensabile.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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