Incompatibilità sessuale

Salve, sono una studentessa di 24 anni, mi rivolgo a voi perchè sono in una situazione difficile e non sò proprio cosa fare.
Da circa un anno ho una relazione stabile, e da circa 3 mesi abbiamo iniziato a convivere (a casa dei suoceri per ora), il problema è che non riusciamo ad avere una vita sessuale.
All'inizio non gli davo molto peso, pensavo che bastasse conoscersi meglio, però poi le cose sono peggiorate.
Il mio partner non riesce a terminare il rapporto sessuale ha sempre bisogno di potersi masturbare alla fine per poter concludere, solo che andando avanti la cosa è peggiorata poichè non riesce a mantenere la concentrazione durante il rapporto, cosa per me molto frustrante, il mio appetito sessuale si è ridotto e vivo l'amplesso più come un lavoro che come un piacere.
Abbiamo provato a cambiare e a variere, ma ha difficoltà per quanto riguarda il petting essendo molto schifato dai liquidi corporei, ne abbiamo parlato e il problema (a sua detta) è che ciò che lo eccita e lo terrebbe concentrato sono cose che non si sente fare, cioè lui dice che riesce a fare sesso solo se c'è la componente del ''sbagliato'', (cose come incesto, sesso con più partner, tradimento etc) ma essendo io la sua compagna non vuole immaginarmi mentre faccio cose ''sbagliate''.
Ora non sò più cosa fare, il nostro rapporto si stà incrinando e non sò se è un problema di mancata comprensione o se invece è qualcosa di più grave.

Attendo vostre risposte, graze per l'attenzione.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

sarebbe utile che il suo partner facesse una consulenza psicologica ed eventualmente un trattamento mirato, mi sembra di comprendere che il disagio sia il suo, anche se la componente di coppia non è del tutto trascurabile. Dal punto di vista della coppia, il disagio sembra nascere dalla difficoltà di integrare la componente di relazione (attaccamento) con l'espressione di una sessualità soddisfacente (emozioni).

Bisogna distinguere bene tra "fantasie masturbatorie" e attività sessuale, molto spesso non coincidono, soprattutto se così specifiche come quelle da lei indicate.

Come mai questa convivenza a casa dei suoceri?



Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile sig.a
Il suo ragazzo le ha dato una indicazione precisa della sua sfera psichica.
Si tratta forse di una parafilia nutrita in solitudine che si e' stabilzzata.
Vista la giovane eta' di entrambi dovreste cercare di recuperare la situazione tramite dei colloqui psicologici con un terapeuta perfezionato anche in sessuologia.
Sarebbe davvero un peccato perdere il vostro rapporto per questo sintomo.
Il suo ragazzo sarebbe disposto?
Non dovrebbe assumere un ruolo patologico ma dovrebbe accettare che certe impostazioni si determinano a caua di fantasie lasciate sedimentare e che limitano la possibilta' di un rapporto paritario con l'altro.
Che ne dice?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
concordo con quanto scrive il mio collega, dr Del Signore.
Credo che l'ansia relativa alla sua insoddisfazione del rapporto sessuale non le permetta di viverlo con "desiderio". In ogni modo il suo fidanzato sembra incastrato in un ragionamento paradossale, senza "uscita": "L'unico modo che ho per godere di un rapporto è pensare o attuarne alcune componenti, tali aspetti non desidero farli con la mia partner". Questo gli impedisce di avere un rapporto "libero" da ansie.
Lei rispetto alle fantasie del suo compagno che cosa pensa?
Sarebbe disposta a metterle in atto?

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"Il mio partner non riesce a terminare il rapporto sessuale ha sempre bisogno di potersi masturbare alla fine per poter concludere, solo che andando avanti la cosa è peggiorata.."

Gentile ragazza,

se non ho capito male è sempre stato così. Non è dunque vero che tutto è peggiorato negli ultimi tre mesi? Il Suo ragazzo non ha mai pensato di chiedere una consulenza all'andrologo per un controllo?
Tra voi mi pare di capire che ne abbiate già parlato, a che conclusione siete giunti? Siete propensi a rivolgervi, come coppia, anche ad uno psicologo psicoterapeuta per mettere a fuoco il problema e risolverlo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile ragazza,
Da quanto scrive sembra trattarsi di eiaculazione ritardata/ anorgasmia maschile, ha proprio le stesse caratteristiche di cui parla lei.
Solitamente questa disfunzione sessuale è caratterizzata oltre che dal ritardo dell' orgasmo, da un aspetto fobico e dalla masturbazione come unica fonte di appagamento.

Legga questo articolo e poi ne riparliamo, ma una consulenza de visu diventa imprenscindibile.



https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1600-eiaculazione-ritardata-quando-il-piacere-tarda-ad-arrivare.html


Oltre alla vita sessuale, su cosa si fonda la vostra coppia?
Complicità ?
Empatia?
Dialogo..?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Innanzitutto ringrazio tutti per la celere risposta, cercherò di rispondere meglio.
La nostra relazione è iniziata virtualmente si basa su una (quasi) totale affinità caratteriale, siamo passati da essere molto amici a stare insieme. Ci conosciamo da circa un'anno e ora conviviamo, volevo specificare che l'attuale convivenza con i ''suoceri'' è dovuta dal fatto che non abbiamo abbastanza soldi per andare a vivere insieme, in più io stò ancora studiando, quindi per il momento per stare vicini l'unico modo e vivere con i suoi genitori.
Il mio compagno ha sempre considerato la sua sessualità particolare, ma ha iniziato a vederlo come problema solo quando ho iniziato a fargli presente i miei disagi.
Il peggioramento di questi ultimi tre mesi penso sia dovuta alla stretta convivenza.
Ho provato a stimolare e facilitare i momenti di intimità, senza successo, lui vorrebbe un approcio diretto quasi violento che non sarebbe comunque sufficiente per concludere l'amplesso, e le sue fantasie non sono per me ''raggiungibili''.
Di recente tramite consultorio usl sono riuscita a fargli fare qualche incontro da uno psicologo, ma non sono sicura che lui pensi sia un problema, la vede più come un'incompatibilità.

Grazie ancora per le risposte
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gli incontri con lo psicologo erano individuali (solo per lui) o di coppia?
Quali accordi avete preso con lo psicologo? Di riverdervi o altro? Con quali indicazioni?
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Utente
Utente
Gli incontri con lo psicologo sono individuali, dal mio momento che si occupa anche di altre problematiche che toccano direttamente il mio partner ha ritenuto opportuno agire in maniera individuale
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Quindi tuttora è in trattamento; posso chiederLe di che tipo? Si tratta di una psicoterapia o altro?
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Utente
Utente
Non sò come risponderle, non me ne intendo per niente, era da un pò che aveva problemi e non si sentiva bene e allora tramite l'usl gli ho preso appuntamento per un colloquio da uno psicologo
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Però dubito si sia concluso con un colloquio senza alcuna indicazione....
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Un solo appuntamento non è nemmeno diagnostico, proseguite dal Collega, sempre se il suo fidanzato si è sentito a proprio agio