Partner confuso

Gentili Specialisti, mi rivolgo a Voi per riuscire a fare chiarezza in una situazione per me difficile da comprendere e in cui ho difficoltá a confrontarmi.
Circa sei mesi fa ho iniziato una relazione con un uomo molto affine a me: entrambi quarantenni, sportivi, molte passioni in comune, elevata affinitá mentale, ottima intesa sessuale. Entrambi non siamo mai stati sposati e lui non ha mai convissuto con le partner precedenti a causa di una sua scarsa convinzione nei rapporti, anche duraturi, che ha vissuto.
In questi mesi abbiamo vissuto momenti molto intensi, siamo stati benissimo insieme, entrambi rendendoci conto di vivere un rapporto in modo diverso rispetto al passato. In estate siamo andati in vacanza "separati" avendo entrambi prenotato precedentemente. Nel periodo di lontananza siamo sempre rimasti in assiduo contatto desiderando di avere il partner accanto.
Questa situazione idilliaca é peró presto stata inframezzata da crisi di confusione da parte sua, durante le quali mi ha ribadito di provare forti sentimenti nei miei confronti, di provare estrema passione ad ogni incontro, di essere molto attratto fisicamente ma al contempo di provare il desiderio di essere "solo" perché convinto di non essere in grado di gestire rapporti sentimentali e di temere possano finire.
Mi ha anche detto di non volersi separare da me perché non disposto a rinunciare alla donna "della sua vita", ma al tempo stesso domandandosi se il sentimento nei miei confronti "non sia abbastanza per vincere il desiderio di essere single". Mi ha confidato di sentirsi come "schizofrenico" e di non sapere cosa fare. Abbiamo affrontato queste crisi parlando e concentrandoci sul nostro star bene insieme.
Due settimane fa le crisi sono diventate piú intense e frequenti, sempre inframezzate da slanci passionali nei miei confronti.
L´ultima crisi é stata molto intensa, e con molto dolore ho deciso di chiudere la relazione convinta non facesse bene a nessuno dei due. Abbiamo passato una giornata insieme a casa sua, abbiamo parlato, lui mi ha detto di non essersi mai sentito cosí compreso come da me, io ho sentito ancora piú forte la comunione dei pensieri, abbiamo fatto l´amore per ore e infine ci siamo salutati dicendoci che entrambi abbiamo bisogno di una pausa, di "guardarci dentro" e di capire se davvero siamo fatti l´uno per l´altro.
Questo accadeva due settimane fa. In queste settimane lui mi ha cercata, mi ha detto di star male, di avere avuto crisi di emicrania con disturbi della vista (anni fa ne ha sofferto molto). Alcuni giorni fa é partito per una vacanza con un amico e mi ha scritto di pensare intensamente a me e al nostro stare insieme, mi ha spedito fotografie di tramonti sulla spiaggia e quant´altro, ma non mi ha detto di aver risolto i suoi dubbi.
Il mio sentimento é forte, ma i suoi dubbi e il suo cercarmi mi portano uno stato di angoscia e impotenza. Non so come comportarmi davanti a questo.
Vi ringrazio per l´attenzione.
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara signora,
Il comportamento del suo partner sembra essere quello di un uomo abituato a vivere solo e che non vuole rinunciare a questo stato.
Come la pensa lei? E' disposta a stare in una situazione del genere e bene?
Da come scrive sembra una donna autonoma che cerca qualcosa di qualitativamente valido. Sbaglio?
Come sta quando si incontra con il suo partner? Si sente soddisfatta? O vorrebbe qualcos'altrro?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
concordo con quanto scrive la dott.ssa Esposito.
Il problema non è cosa fare con lui ma cosa sceglierà lei. Non è possibile far cambiare le persone, a meno che queste non decidano di farlo. Cerchi di capire se il gioca vale la candela rispetto ai suoi desideri.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Utente
Utente
Gentile Dr. Esposito, Gentile Dr. Mori,
grazie per le vostre risposte. Avete entrambi "spietatamente" centrato il punto.
Si, verosilmente il mio partner é un uomo abituato a vivere da solo. Probabilmente rinunciare a questo stato gli é difficile, ma al contempo rinunciare alla nostra reciproca compagnia gli risulta altrettanto difficile.
Questa indecisione, questo suo credere romantico che la passione per me debba vincere il suo "male" di non essere capace di avere rapporti e il cercarmi ancora stasera con messaggi sul cellulare, mi intristiscono molto e si, vorrei qualcosa di qualitativamente diverso. Ho preso la decisione di interrompere la relazione esattamente per questa esigenza.
Sarebbe bello lui riuscisse a "cambiare", a risolversi e decidere di iniziare un nuovo rapporto insieme, ma questo é al di fuori del mio controllo e non sono disposta a rimanere nel limbo della speranza che lui cambi.
Non é la prima volta che incontro un uomo indeciso, ho sempre troncato queste relazioni e sono andata avanti per la mia strada. A distanza di tempo i miei partner sono "tornati" ma é sempre stato troppo tardi.
Mi auguro prima o poi che il tipo indeciso si decida in fretta o che il destino mi faccia incontrare il tipo deciso, anche se temo mi annoierebbe un po´.
Grazie ancora e buona serata.
[#4]
Utente
Utente
Gentili Specialisti,
mi rivolgo nuovamente a voi, non so esattamente con quali aspettative, forse per avere un parere obiettivo, forse nella ricerca di conferme che probabilmente nessuno mi può dare.
Poco più di una settimana fa lui mi ha ricontattata esprimendo il suo timore e il suo dolore al pensiero che io potessi aver incotrato un altro uomo, "bella come sei questo può accadere molto velocemente e gli altri non sono passivi come me". Mi ha confidato di sentire la mia mancanza, di provare nostalgia per i meravigliosi momenti insieme, per il mio essergli vicina e per la mia fiducia in lui. Mi ha descritta ancora una volta come una donna meravigliosa; mi ha ripetuto di pensare molto a me, a noi ma di non arrivare ad alcuna conclusione; di identificare il nostro attuale problema nel suo non riuscire ad avere piani per il futuro, di sentirsi ragazzino dentro ma di avere un forte sentimento nei miei confronti e di non riuscire a fare a meno di pensarmi e di aver smesso di concentrarsi ossessivamente sul lavoro (ultimamente ha avuto una specie di bornout a causa di situazioni per lui difficili in ufficio).
Forse dovrei essergli vicina, forse queste dichiarazioni sono un modo di farmi capire un suo cambiamento, un' apertura?
In realtà per me questo non è abbastanza e sebbene restia a dare giudizi, queste affermazioni mi sembrano dettate da un certo egoismo frutto di una sua immaturità sentimentale.
La mia reazione è stata di affermare positivamente che voglio un uomo che mi ami, senza timori e senza complicazioni. Dopodichè ho spento il cellulare e interrotto ogni comunicazione perchè al momento questo scambio mi ferisce.
Allo stesso tempo ho preso una pausa dalle amiche che mi consigliano di vendicarmi, di farmi vedere da lui in compagnia di uomini attraenti, di farlo ingelosire. Non ne sarei mai capace, sarebbe tremendamente avvilente e perderei ogni stima in me stessa.
Ho fiducia nelle mie scelte, ma non riesco a evitare una profonda tristezza. Perchè?





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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<queste affermazioni mi sembrano dettate da un certo egoismo frutto di una sua immaturità sentimentale.>

Gentile Signora,
quali che siano le ragioni, sembra evidente che quest'uomo sia combattuto e che comunque gli sia difficile darle le certezze che lei cerca in un rapporto <voglio un uomo che mi ami, senza timori e senza complicazioni.> Non la vorrebbe perdere, ma non riesce ad addivenire ad una stretta della relazione.

Sta a lei decidere cosa fare, anche se appunto, le complicazioni sembrano esserci. Come detto dai Colleghi, la scelta è sua.

<Non é la prima volta che incontro un uomo indeciso> A volte non è solo questioni di incontri, ma anche di scelte e modi di porsi nei rapporti...ma non avendo aggiunto nulla di sé in merito resta una considerazione di carattere generale.

<Allo stesso tempo ho preso una pausa dalle amiche che mi consigliano di vendicarmi, di farmi vedere da lui in compagnia di uomini attraenti, di farlo ingelosire>

E ha fatto bene, certi trucchetti non sembrano da lei da come si descrive e non vedo tra l'altro quali effetti positivi possano sortire.

L'esperienza della perdita comporta tristezza, d'altra parte le sue aspettative su questo rapporto sono andate deluse ...ha preso consapevolezza delle difficoltà e ha chiuso i contatti.. e poi forse non si trova a confrontarsi ancora con un'altra delusione?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile utente, quest'uomo sembra in effetti immaturo, non sa cosa vuole , forse ha bisogno lui di appoggio più che voglia di impegnarsi in un rapporto costruttivo
Non vorrei che lei bella e intelligente, venisse percepita come troppo autonoma, una che sta in piedi comunque e che quindi non sollecita la voglia di impegnarsi, di farsi carico in un uomo , scusi, un po' egoista., che si analizza, si contempla , si tormenta anche .
Pensi bene se lui le piace talmente da volerlo a qualsiasi prezzo..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
Gentile Dottoressa Rinella, gentile Dottoressa Muscarà Fregonese,
grazie per la vostra opinione.
Ammetto lui mi piaccia molto, ma non sono disposta a volerlo ad ogni prezzo, non per una mancanza di sentimento nei suoi confronti ma piuttosto per un certo amor proprio.
Anche se dovermi confrontare con questo sentimento mi è molto difficile.
Spietatamente ricordo a me stessa di avergli chiesto di non cercarmi, richiesta che ha puntualmente ignorato contattandomi durante la sua vacanza, riversandomi addosso ancora una volta la sua indecisione e in qualche modo cercando (in parte riuscendoci) di tenermi legata a lui e nutrendo le mie speranze.
Ancora più spietatamente ricordo a me stessa che questa vacanza l' avremmo duvuta fare insieme, ma con mille crisi lui non è riuscito a decidersi se partire con il suo amico o con me. Il suo dubbio dettato dalla paura di passare due settimane meravigliose ma di tornare a casa e di ricadere nei suoi dubbi. Ancora una volta gli venni incotro e presi la decisione per lui e suggerendogli di andare con il suo amico a fare surf.
Tra mille dichiarazioni di nostalgia per gli "slendidi momenti" , struggenti fotografie di tramonti sulla spiaggia, purtroppo si è dimenticato di chiedermi come stavo e di farmi l' inbocca al lupo per la mia nuova attività, infatti dopo dottorato e post-doc, la ditta per la quale lavoro ha deciso di sovvenzionarmi il corso per la preparazione dell' esame per diventare avvocato dei brevetti. Non che io senta il bisogno di supporto in ciò, ma ammetto che un certo interesse verso la mia vita, le mie scelte e piccole sfide mi farebbe piacere.
Probabilmente sono una donna piuttosto autonoma e indipendente,mma penso sia normale dopo tanti anni all' estero contando sulle mie forze e sulla mia determinazione. Tuttavia non oserei mai definirmi una iron woman, perchè sono estremamente emotiva e in grado di aprirmi e mostrare le mie debolezze .
Come ancora una volta mi ricordate "la scelta sta a me", è vero. Ma infantilmente mi è molto difficile non creargli alibi e vederlo per quello che è, non giusto, non sbagliato ma semplicemente nocivo per il mio equilibrio e deletereo per il mio buon umore. ma come potrei andare avanti con un uomo che la mattina mi passa a prendere per una gita, e che dopo una bella giornata insieme mi dice di voler tornare immediatamente a casa perchè vuole stare "solo"?
Come già scritto ho avuto altre relazioni con partner idecisi e tormentati, e ho sempre cercato di portare la mia allegria, il mio sentimento (forse la mia necessità di sfide?) ma non è servito. La mia precedente relazione si è conclusa una domenica mattina dopo 5 anni di convivenza; il mio partner ha dichiarato candidamente di non sentirsi felice e di percepirmi troppo indipendente. ho cercato di analizzare la situazione insieme e di trovare una soluzione, ma ho trovato un muro di gomma. Lui rimase ancora tre mesib(per me orribili) nel nostro appartamento, per "liberarmene" dovetti cercargli un appartamento e letteralmente sbatterlo fuori di casa. A quel punto ho deciso di reinventarmi, ho trovato un nuovo lavoro in una nuova città e sono andata avanti. Inutile dire che il mio ex convivente sentendomi lontana tornò alla carica proclamandosi pronto a costruire una famiglia. Non molto convinta del repentino cambiamento gli chiesi se fosse disponibile a trasferirsi nella mia nuova città, la sua risposta fu "perchè non torni tu indietro"? detto da un uomo per cui ho passato 3 anni della mia vita a fare la pendolare (3 ore al giorno di treno avanti e indietro) per rimanere insieme...
Possibile il mio modo di pormi scateni indecisione?
Temendo uno sfortunato Leitmotiv nelle mie scelte, mesi fa mi affidai a un sito "di cuori solitari", dove conobbi il "surfista indeciso". La mia idea era quella che basandomi su una fotografia difficilmente sarei potuta nuovamente imbattermi nel tipo indeciso...a quanto pare mi sono sbagliata. Quindi mi chiedo se ci sia davvero qualche recondito "innesco" nel mio comportamento. Non credo si tratti di autonomia o indipendenza, infatti cosciente di questo lato del mio essere cerco sempre di mostrare anche il mio lato emotivo e romantico, il mio umorismo e la voglia di affrontare la vita con una certa dose di allegria.
Le amiche ribadiscono spesso che io possa "spaventare" i miei partner, che io sia troppo "intelligente", ma penso questo tipo di teoria si basi sulla necessità del tutto femminile di autoconvincersi dell' io-valgo-sono-gli-uomini-a-non-accorgersene.
forse sono più confusa io di quanto non lo sia il bel surfista indeciso




[#8]
Utente
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Buona sera, ritorno a scrivervi e a chiedervi nuovamente consiglio dopo tanti mesi.
Pochi giorni dopo l' ultimo consulto sono stata ricoverata d'urgenza per una forma di infezione batterica alle meningi. In quella situazione ho ricontattato lui che mi ha portata all' ospedale e che mi è rimasto accanto tutto il tempo durante il ricovero. In quelle settimane è stato molto affettuoso e abbiamo, nonostante le condizioni particolari da corsia ospedaliera, rincominciato a comportarci come una coppia. Uscita dall' ospedale ci siamo frequentati ma presto a iniziato a dirmi che sebbene io gli piaccia, sebbene stia bene con me, non riesce a prendere la decisione di iniziare un rapporto forse perchè non mi ama abbastanza. Come prima abbiamo inframezzato crisi in cui lui mi diceva di non riuscire a decidersi, con splendidi momenti. E ancora una volta ho deciso di staccarmi. Ho fatto in modo che non potesse più contattarmi e non l' ho visto per quasi un mese. Poco prima di Natale una serie di coincidenze hanno fatto in modo che ci sentissimo al telefono e stupidamente la sera stessa ci siamo visti. É stata una serata di emozioni e confusione, in cui mi ha confidato di avermi "spiato" passando sotto le mie finestre e di aver pensato costantemente a me, ma di non essere arrivato a nessuna conclusione. Abbiamo dormito insieme e abbiamo passato alcuni giorni bellissimi, cucinando insieme, condividendo i nostri hobby in comune e aumentando la confidenza. Durante quei giorni gli ho chiesto di prendere una decisione definitiva. Dopo una breve pausa di riflessione mi ha detto che visto che non riesce a decidersi è meglio lasciarci. Come al solito è stato un momento "drammatico", tra i singhiozzi mi ha ripetuto di amarmi ma non abbastanza, di pensare che sta facendo l'errore della sua vita ma di non poter fare diversanente a causa della sua indecisione. Dopo due giorni mi ha scritto che gli mancavo, che pensava a me e che avrebbe voluto abbracciarmi e baciarmi. Ancora una volta non ho resistito e ci siamo visti. Al solito è stato molto piacevole, abbiamo riso e scherzato della nostra situazione (come al solito), siamo stati insieme e come al solito è stato splendido e piacevole. Sono andata una settimana in vacanza e al mio ritorno mi ha detto di averci pensato e che non abbiamo altra scelta se non quella di separarci, che vuole essere coerente con la sua decisione. Si, il pensiero di perdermi lo fa star male e questa decisione può risultare un errore ma che il fatto di non riuscire a decidersi se stare con me o meno lo logora e non fa bene a nessuno dei due. Mi ha ripetuto di pensare che forse sta sbagliando ma che la decisione di separarci lo può liberare dalla pressione. Gli ho risposto che lavdecisione è giusta e che la rispetto, anche perchè questa girandola di emozioni mi sta provando molto, anche se ovviamente mi manca lui e mi manca una "normalità" che non abbiamo mai avuto.

Tutta questa storia mi sembra incredibile. Sento di amarlo, nonostante tutto l' ingarbugliamento, ma allo stesso tempo penso parte del mio sentimento sia una reazione al suo "rifiuto" distribuito nell' arco di tutti questi mesi. Non riesco a capirlo e vorrei riuscirci, vorrei capire cosa lo spinga a questa indecisione. Vorrei capire se è possibile che questa situazione cambi.
L' unica cosa che posso fare è "lasciarlo andare dai miei pensieri", perchè tutto ciò non mi fa bene.
Cosa ne pensate?
Grazie
[#9]
Utente
Utente
Allo stesso tempo mi manca tantissimo la sua vicinanza, il suo modo di essere e penso di non aver incontrato mai nessuno in grado di farmi provare così forti emozioni.
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