Farla finita aiuto
scrivo Perché sono disperata. La mia storia è un Po lunga Ma Spero che qualcuno la leggerà. Sono una ragazza di 24 anni studentessa fidanzata da 7 anni con un ragazzo speciale, ho tante passioni.potrei sembrare una ragazza a cui non manca nulla Ma non è così. Ogni giorno sfioro l idea di farla finita.mi manca la felicità in casa,sopratutto cn mia madre.ho un pessimo rapporTo cn lei da circa 2-3anni.è una donna che critica qualunque cosa si faccia,chiunque,si sente superiore a tutti.litighiamo sempre per ogni cosa,x lei non faccio nulla ne in casa ne fuori casa,non collaboro Ma non è così.tutti i giorni ci diamo il Buongiorno Ma io non vedo l ora che vada a lavoro per non vederla.lei mi odia e lo so Perché me lo dice continuamente.ho provato a parlare con lei2 Ma nulla i nostri litigi sono continui.ho due sorelle che sono considerate due principesse.protette difese su tutto.questo4 mi fa soffrire,il non avere un rapporTo d Amore di gioia cn loro con mia madre.mio padre lavora e fuori lo vedo poco Ma posso dire che è lui la mia Forza.mia madre mi fa sentire inutile,fallita,senza dignità.questo astio e questa tensione in casa mi fa soffrire a tal punto da voler scappare,non avere un dialogo con una mamma fa male,non sono una ragazza nullafacente Anzi mi piace studiare ho tante passioni sono a disposizione di tutti e chi mi sta vicino lo sa.fa male non poter raccontare un episodio a mia madre che è pronta a giudicare.mai una volta mi ha chiesto cosa sono i miei interessi le mie passioni i miei Sogni.non mi ha mai fatto mancare nulla e lo dico apertamente Ma da troppo tempo mi manca il suo Amore il suo sostegno.non abbiamo un rapporTo d Amore Ma solo di odio di litigi,offese critiche.io penso di odiare mia madre e di fare anche peccato nel dirlo Ma mi sta facendo cadere in depressione.non dormo più la notte,scatto per ogni cosa,piango di continuo,vorrei morire,ho continue ansie,non mi Va più di stare in mezzo alla gente,a volte impugno un coltello e vorrei farla finita.ho pensato di parlare con qualche psicologo Ma mi viene l ansia al pensiero di parlare di me a qualcuno che non mi conosce.ho paura della mia reazione Dopo Un litígio.ogni volta che litighiamo io mi chiudo in camera piango vorrei scappare,Mi autolesiono ed é Proprio Questo Che Mi fa paura,La Mia reazione,non mi controllo più e cerco sempre di farla finita.vorrei un consiglio un aiuto non so più che fare la mia Vita non ha più un sorriso.a volte penso che ci sono persone che sicuramente stanno peggio di me x problemi più gravi ed è anche questo che Mi da la Forza di andare avanti.
[#1]
Cara ragazza,
comprendo ed accolgo il suo malessere ma, da qui, con tutta la buona volontà non credo che noi possiamo fare molto per aiutarla concretamente.
Dice che a casa si sente infelice e parla sopratutto del rapporto con sua madre.
Quando è iniziato tutto questo?
C'è stato qualche episodio che ha modificato il vostro rapporto?
Non ci dice nulla di quale sia il suo rapporto con le sue due sorelle.
A volte avere l'affetto e la vicinanza delle sorelle può essere d'aiuto in questi casi, così come lo è, di certo, il supporto del suo ragazzo.
Con lui parla di questa situazione?
E con le sue sorelle?
Sono più grandi o più piccole di lei?
Dice di avere, invece, un rapporto speciale con suo padre che, però, è spesso fuori per lavoro.
Lui è al corrente di questo suo malessere?
Vorrei chiederle anche se ci sono amiche o amici particolari con cui riesce ad avere un dialogo franco su questa sua sofferenza.
Comprendo che sia difficile affrontare l'argomento con uno psicologo di persona, ma credo che sia davvero la cosa migliore da fare; potrebbe trovare conforto, accoglienza e totale assenza di giudizio.
Restiamo in ascolto.
Un caro saluto
comprendo ed accolgo il suo malessere ma, da qui, con tutta la buona volontà non credo che noi possiamo fare molto per aiutarla concretamente.
Dice che a casa si sente infelice e parla sopratutto del rapporto con sua madre.
Quando è iniziato tutto questo?
C'è stato qualche episodio che ha modificato il vostro rapporto?
Non ci dice nulla di quale sia il suo rapporto con le sue due sorelle.
A volte avere l'affetto e la vicinanza delle sorelle può essere d'aiuto in questi casi, così come lo è, di certo, il supporto del suo ragazzo.
Con lui parla di questa situazione?
E con le sue sorelle?
Sono più grandi o più piccole di lei?
Dice di avere, invece, un rapporto speciale con suo padre che, però, è spesso fuori per lavoro.
Lui è al corrente di questo suo malessere?
Vorrei chiederle anche se ci sono amiche o amici particolari con cui riesce ad avere un dialogo franco su questa sua sofferenza.
Comprendo che sia difficile affrontare l'argomento con uno psicologo di persona, ma credo che sia davvero la cosa migliore da fare; potrebbe trovare conforto, accoglienza e totale assenza di giudizio.
Restiamo in ascolto.
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#2]
Gentile utente, questo rapporto pessimo è cominciato da due, tre anni ci dice.
E' successo qualcosa di particolare in concomitanza a questo, pensa ci siano delle cause, dei problemi ?
Le due sorelle .. principesse.. cosa fanno , che rapporti hanno con lei..?
Sappiamo poco della sua vita , di cui si coglie il grande dolore e la grande pena ,dovremmo sapere qualcosa in più per poterla aiutare.
Le farebbe bene farsi aiutare da un professionista, mi creda, per trovare appoggio e chiarimenti, non certo giudizi..e non continuare a sprecare la sua vita in tutti questi giorni bui.
Intanto siamo qui noi, in ascolto
E' successo qualcosa di particolare in concomitanza a questo, pensa ci siano delle cause, dei problemi ?
Le due sorelle .. principesse.. cosa fanno , che rapporti hanno con lei..?
Sappiamo poco della sua vita , di cui si coglie il grande dolore e la grande pena ,dovremmo sapere qualcosa in più per poterla aiutare.
Le farebbe bene farsi aiutare da un professionista, mi creda, per trovare appoggio e chiarimenti, non certo giudizi..e non continuare a sprecare la sua vita in tutti questi giorni bui.
Intanto siamo qui noi, in ascolto
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
G.le utente, da quanto da lei descritto, credo che la sua situazione sia particolarmente difficile. Necessariamente il senso ed il valore che noi diamo a noi stessi dipende principalmente da come siamo trattati dagli altri ed in particolare dal posto che occupiamo nel loro desiderio, soprattutto in riferimento ai genitori. Sembra che lei, nel desiderio di sua madre, non sia importante e ciò condiziona profondamente l'idea che lei ha di sé e soprattutto il vissuto affettivo che prova, portandola altresì ad esperire dei sentimenti negativi e delle idee, a quanto pare, suicidarie. Soprattutto queste ultime meritano una grande attenzione, essendo il tentativo di canalizzazione nell'azione il vuoto che le lascia il suo rapporto con sua madre. La situazione appare alquanto delicata. Le vorrei chiedere se ha mai provato a comunicare a sua madre questo disagio, pur consapevole che forse lei si aspetti di non essere compresa. Con le sue sorelle ha mai tentato un dialogo costruttivo su questi temi? Credo, inoltre, che sia importante che lei confidi ed elabori tali problematiche con qualcuno che possa aiutarla.
Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta
[#4]
Psicologo
Gentile utente,
le sue paure al pensiero di aprirsi con un estraneo sono comprensibili ma ne trarrebbe grande giovamento. Già oggi ha fatto un primo passo mettendo qui, nero su bianco, i suoi pensieri e le sue angosce.
Proprio una persona esterna, infatti, potrebbe aiutarla a comprendere e dipanare le problematiche dei suoi rapporti familiari ed essendo lei una persona ormai adulta, aiutarla anche, se necessario, a svincolarsi da dinamiche dannose per il suo equilibrio e la sua serenità.
le sue paure al pensiero di aprirsi con un estraneo sono comprensibili ma ne trarrebbe grande giovamento. Già oggi ha fatto un primo passo mettendo qui, nero su bianco, i suoi pensieri e le sue angosce.
Proprio una persona esterna, infatti, potrebbe aiutarla a comprendere e dipanare le problematiche dei suoi rapporti familiari ed essendo lei una persona ormai adulta, aiutarla anche, se necessario, a svincolarsi da dinamiche dannose per il suo equilibrio e la sua serenità.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.3k visite dal 26/09/2013.
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