Emetofobia
Buona sera.
Da circa 2 anni soffro di quella che ho scoperto chiamarsi emetofobia tramite articoli qui su internet in cui mi riconoscevo nei sintomi.
Premetto appunto, che fino a due anni fa vomitare non mi faceva assolutamente nessuna paura ne tantomeno schifo.
E' iniziato tutto appunto 2 anni fa quando in inverno ho preso un virus intestinale forte e dove ho vomitato più di 20 volte. Sono passati 2 mesi quando, non so neanche come mi è inizata questa paura, che ho tutt'ora! La mia vita è cambiata notevolmente, esco, e faccio tutto quello che devo fare perchè la paura ce l'ho sia in casa che fuori. Quando sono con altre persone però penso sempre di vomitare e questo come voi saprete bene mi fa venire nausea che mi rendo conto essere proprio insensata! In questi due anni anche altre "paure" si sono accentuate e ho iniziato a soffrire di tachicardia dovuta all'ansia. sono stata da uno psicologo ma non mi sono trovata per nulla bene! Non mi piace parlare degli affari miei, il mio problema era quello e io volevo risolvere QUEL problema perchè in primis mi rendo conto che è derivato tutto da quello, e invece per 5 volte che sono andata mi ha fatto raccontare tutta la mia vita senza concentrarsi sul motivo reale per cui io ero andata li.Insomma vorrei chiedere a vi se ci sono altri metodi per uscirne anche da soli? e poi, se io vado da un altro psicologo devo per forza passare 5 sedute a raccontargli la mia vita o posso chiedere semplicemente di parlare di quel problema e basta? spero di essermi spiegata bene.
Ringrazio in anticipo chi mi risponderà
Saluti
Da circa 2 anni soffro di quella che ho scoperto chiamarsi emetofobia tramite articoli qui su internet in cui mi riconoscevo nei sintomi.
Premetto appunto, che fino a due anni fa vomitare non mi faceva assolutamente nessuna paura ne tantomeno schifo.
E' iniziato tutto appunto 2 anni fa quando in inverno ho preso un virus intestinale forte e dove ho vomitato più di 20 volte. Sono passati 2 mesi quando, non so neanche come mi è inizata questa paura, che ho tutt'ora! La mia vita è cambiata notevolmente, esco, e faccio tutto quello che devo fare perchè la paura ce l'ho sia in casa che fuori. Quando sono con altre persone però penso sempre di vomitare e questo come voi saprete bene mi fa venire nausea che mi rendo conto essere proprio insensata! In questi due anni anche altre "paure" si sono accentuate e ho iniziato a soffrire di tachicardia dovuta all'ansia. sono stata da uno psicologo ma non mi sono trovata per nulla bene! Non mi piace parlare degli affari miei, il mio problema era quello e io volevo risolvere QUEL problema perchè in primis mi rendo conto che è derivato tutto da quello, e invece per 5 volte che sono andata mi ha fatto raccontare tutta la mia vita senza concentrarsi sul motivo reale per cui io ero andata li.Insomma vorrei chiedere a vi se ci sono altri metodi per uscirne anche da soli? e poi, se io vado da un altro psicologo devo per forza passare 5 sedute a raccontargli la mia vita o posso chiedere semplicemente di parlare di quel problema e basta? spero di essermi spiegata bene.
Ringrazio in anticipo chi mi risponderà
Saluti
[#1]
Gentile Ragazza,
si è spiegata benissimo, lei sta cercando una soluzione efficace per il suo problema.
Ci sono approcci terapeutici, previa valutazione, attivi e focalizzati, particolarmente indicati per disturbi come sembrerebbe essere il suo, come ad esempio il breve strategico o cognitivo comportamentale.
Il primo passi è la diagnosi, il secondo l'intervento.
Dunque se non si è trovata bene con il primo specialista che ha incontrato, può cambiare e operare la sua scelta nel modo che ritiene più opportuno per lei e per i suoi disagi.
Legga questi articoli utili per approfondire e informarsi
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cari saluti
si è spiegata benissimo, lei sta cercando una soluzione efficace per il suo problema.
Ci sono approcci terapeutici, previa valutazione, attivi e focalizzati, particolarmente indicati per disturbi come sembrerebbe essere il suo, come ad esempio il breve strategico o cognitivo comportamentale.
Il primo passi è la diagnosi, il secondo l'intervento.
Dunque se non si è trovata bene con il primo specialista che ha incontrato, può cambiare e operare la sua scelta nel modo che ritiene più opportuno per lei e per i suoi disagi.
Legga questi articoli utili per approfondire e informarsi
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Cari saluti
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Cara ragazza,
>>mi ha fatto raccontare tutta la mia vita senza concentrarsi sul motivo reale per cui io ero andata li.<<
questa si chiama anamnesi ed è parte integrante di ogni colloquio clinico. Si tratta di una raccolta di dati relativa al paziente che chiaramente spazia in diversi ambiti della sua vita.
Tenga presente che in media ogni psicologo si prende 2 o 3 colloqui di valutazione per poter avere un quadro complessivo della situazione del paziente ed eventualmente fare una diagnosi. Se non si è trovata bene con il Collega (come a volte può succedere) sarebbe il caso di trovarne un'altro, come suggerisce la Collega poco sopra.
>>mi ha fatto raccontare tutta la mia vita senza concentrarsi sul motivo reale per cui io ero andata li.<<
questa si chiama anamnesi ed è parte integrante di ogni colloquio clinico. Si tratta di una raccolta di dati relativa al paziente che chiaramente spazia in diversi ambiti della sua vita.
Tenga presente che in media ogni psicologo si prende 2 o 3 colloqui di valutazione per poter avere un quadro complessivo della situazione del paziente ed eventualmente fare una diagnosi. Se non si è trovata bene con il Collega (come a volte può succedere) sarebbe il caso di trovarne un'altro, come suggerisce la Collega poco sopra.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#3]
Ex utente
Vi ringrazio molto per le vostre risposte.
Cercherò sicuramente un altro specialista quando ritroverò "lo slancio" per rifarlo, perchè quest'esperienza non è stata delle migliori, sono andata 5 volte e oltre a non risolvere nulla, forse, mi sono fatta un'idea sbagliata di quello che realmente è lo psicologo, ogni volta che andavo non capivo realmente il motivo per cui andavo, o meglio io lo capivo benissimo ma non capivo quando sarebbe arrivata una svolta al solo andare li e raccontare cose che non centravano nulla. Mi metteva troppo in soggezione e in 5 volte oltre a dirmi di firmare la carta per la privacy e a raccontargli "qualcosa di me" per poi continuare la volta dopo riprendendo il discorso, non mi ha detto nulla...gli ho raccontato appunto qualcosa di me per 5 ore in tutto e poi ho deciso di non andare più... forse ho sbagliato anche io a non dire nulla però ho avuto la sensazione che stesse cercando di "allungare" le cose, per altro dopo 5 volte io non ho avuto una diagnosi ... mi ripeteva ogni volta che mi avrebbe fatto fare un test ... non so di cosa si trattava voi lo saprete sicuramente meglio di me.
Insomma troverò qualcuno di più preparato sperando di riuscire a risolvere questo problema.
Nel frattempo vi ringrazio nuovamente molto per le risposte e vi saluto.
Cercherò sicuramente un altro specialista quando ritroverò "lo slancio" per rifarlo, perchè quest'esperienza non è stata delle migliori, sono andata 5 volte e oltre a non risolvere nulla, forse, mi sono fatta un'idea sbagliata di quello che realmente è lo psicologo, ogni volta che andavo non capivo realmente il motivo per cui andavo, o meglio io lo capivo benissimo ma non capivo quando sarebbe arrivata una svolta al solo andare li e raccontare cose che non centravano nulla. Mi metteva troppo in soggezione e in 5 volte oltre a dirmi di firmare la carta per la privacy e a raccontargli "qualcosa di me" per poi continuare la volta dopo riprendendo il discorso, non mi ha detto nulla...gli ho raccontato appunto qualcosa di me per 5 ore in tutto e poi ho deciso di non andare più... forse ho sbagliato anche io a non dire nulla però ho avuto la sensazione che stesse cercando di "allungare" le cose, per altro dopo 5 volte io non ho avuto una diagnosi ... mi ripeteva ogni volta che mi avrebbe fatto fare un test ... non so di cosa si trattava voi lo saprete sicuramente meglio di me.
Insomma troverò qualcuno di più preparato sperando di riuscire a risolvere questo problema.
Nel frattempo vi ringrazio nuovamente molto per le risposte e vi saluto.
[#4]
Cara ragazza,
>>mi sono fatta un'idea sbagliata di quello che realmente è lo psicologo<<
credo proprio di si.
Per risolvere la sua problematica ha bisogno di un numero ragionevole di sedute. Quante? Questo non possiamo saperlo, talvolta bastano 10 sedute altre volte si parla di mesi.
Credo che la cosa più importante ora è quella di non andare prevenuta o con l'idea un Collega voglia appunto, come diceva lei "allungare il brodo". Le dico questo perché se rimane in questa ottica, molto probabilmente non si sentirà soddisfatta neanche del prossimo professionista.
Deve innanzi tutto trovare la giusta motivazione al cambiamento e sapere bene che parlare "solo" della sua emetofobia potrebbe non servire a nulla. L'emetofobia è semplicemente un sintomo, un'etichetta anche abbastanza inutile, proprio perché alla base c'è un disturbo d'ansia (sempre diagnosi permettendo).
>>mi sono fatta un'idea sbagliata di quello che realmente è lo psicologo<<
credo proprio di si.
Per risolvere la sua problematica ha bisogno di un numero ragionevole di sedute. Quante? Questo non possiamo saperlo, talvolta bastano 10 sedute altre volte si parla di mesi.
Credo che la cosa più importante ora è quella di non andare prevenuta o con l'idea un Collega voglia appunto, come diceva lei "allungare il brodo". Le dico questo perché se rimane in questa ottica, molto probabilmente non si sentirà soddisfatta neanche del prossimo professionista.
Deve innanzi tutto trovare la giusta motivazione al cambiamento e sapere bene che parlare "solo" della sua emetofobia potrebbe non servire a nulla. L'emetofobia è semplicemente un sintomo, un'etichetta anche abbastanza inutile, proprio perché alla base c'è un disturbo d'ansia (sempre diagnosi permettendo).
[#5]
Ex utente
Certamente. Capisco benissimo che andare dallo psicologo non è come andare dal dottore quando si ha l'influenza, con una pastiglia passa tutto, capisco anche il lavoro difficile che uno psicologo deve fare per capire una persona. Forse ho semplicemente trovato la persona sbagliata come succede poi anche con altri dottori. Non tutti siamo uguali (fortunatamente) e di conseguenza non tutti ci troviamo bene con le stesse persone. Per questo non metto assolutamente in dubbio la preparazione di questa persona, forse semplicemente non era adatta a me.
Cercherò la persona con cui mi troverò meglio e mi impegnerò un pò di più anche io ad avere un pò più di pazienza e a non partire già prevenuta sperando di ottenere dei risultati.
La ringrazio molto.
Buona giornata.
Cercherò la persona con cui mi troverò meglio e mi impegnerò un pò di più anche io ad avere un pò più di pazienza e a non partire già prevenuta sperando di ottenere dei risultati.
La ringrazio molto.
Buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2k visite dal 25/09/2013.
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