Ossession della morte

Gentilissimi ...Buongiorno.....Premetto che da agosto 2012 sono in cura da uno psichiatra psicoterapeuta,nonchè docente universitario di psicologia per la mia paura ossessione della morte. In pratica il pensiero che un giorno moriremo aveva fatto scattare in me una sorta di angoscia, paura , terrore e apatia. Lo psichiatra mi ha fatto assumere gocce di seropram partendo da poche gocce e arrivando a luglio di questo anno alla dose ritenuta terapeutica x il doc cioè a 20 gocce ossia 40 mg..
Devo dire di stare molto molto meglio , diciamo che rispetto a prima sono rinata..Anche le compulsioni sono sparite quasi del tutto...
Ciò nonostante a volte l'ossessione la paura della morte ritorna..Insomma ancora non ho raggiunto stabilità..
Magari un giorno mi sento apatica e dico "Eccola è la paura"....
Da poco ho letto due libri del prof Nardone in cui si parla di terapia breve strategica...
Ne sono rimasta molto affascinata anche perché ho già parlato via mail con una una collaboratrice e mi ha detto che quseta paura della morte viene trattata con risultati buoni con la terapia breve strategica...
Vorrei sapere in base alla vostra esperienza che cosa mi potete consigliare...
Vorrei ritornare a pensare alla morte con indifferenza come tutti..Magari facendoci un sorriso su..
L'ho già avuta circa 17 anni fa in occasione della morte di mia suocera e ne uscii brillantemente!
Grazie grazie

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Utente,

la cura che sta seguendo è solo farmacologica o include anche la psicoterapia?
In questo secondo caso, sa dirci di che tipo di psicoterapia si tratta?

Se è arrivata alla conclusione che fosse il caso di consultarsi con noi significa che i risultati ce sta avendo dal trattamento attuale non la soddisfano e che - se ho capito bene - di fondo ha anche a preoccupazione di non poter contare sulla solidità del cambiamento, escludendo la possibilità di future ricadute.

La TBS sulla quale si è informata è una valida psicoterapia e se la sente consona ai suoi obiettivi e alla sua sensibilità può sicuramente intraprenderla con fiducia.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Gentilissima,
Se e' interessata alla terapia breve strategica, su questo sito può trovare specialisti esperti.
Basta cercare nei loro curriculum e vedere se sono non troppo lontani da dove lei vive.
Sulla paura della morte...beh, credo che siano in molti ad averla, anche perché e' l'unico elemento che noi, esseri umani, non possiamo controllare e, successivamente, perché perdiamo persone a noi care, e non sappiamo proprio che cosa ci aspetta dopo. L'unica differenza, tuttavia, e' che, pur pensandoci, non ci sentiamo limitati da questo pensiero, anzi per alcuni può essere un ulteriore incentivo a vivere completamente le esperienze e gli eventi di tutti i giorni. Pertanto, quando il pensiero diventa una ossessione, può esserci, dietro, la paura di vivere in modo autentico e spontaneo la vita di tutti i giorni. Queste sono riflessioni molto generali, ovviamente, e possono non applicarsi al suo caso. Quello che voglio chiederle e' se il suo psichiatra fa anche psicoterapia con lei o la segue solo farmacologicamente.
Un cordiale saluto

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

[#3]
Utente
Utente
Dallo psichiatra vado una volta al mese ..Non faccio psicoterapia con lui...Cioè magari lui mi dice che il fatto di essere credente mi dovrebbe aiutare ...Cose cosi insomma...
Invece ho letto della terapia breve strategica che aiuta a guardare in faccia la paura , a creare sitauzione che la aumentano cosicche si porta il paziente a estirparla...
Ho già preso contatto con una psicoterapeuta nella mia città della scuola di nardone, voglio però parlarne con il mio psichiatra di cui ho molta fiducia...
Volevo chiedervi una delucidazione...In base alla vostra esperienza con la tbs si riesce a dominare la paura? Cioè si riesce a ritornare alla situaizione di partenza ? Grazie
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
La tbs e' una terapia efficace e mirata a raggiungere obiettivi in tempi piuttosto brevi. Credo, però', che ritornare allo stato di partenza non sia neanche auspicabile, nel senso che il cambiamento che avviene in psicoterapia non solo mira a risolvere o gestire il problema che il paziente presenta ma va al di la' di questo, in quanto allarga il campo della consapevolezza e fornisce strumenti utilizzabili nelle situazioni quotidiane, soprattutto quelle potenzialmente stressanti. Se per 'situazione di partenza' intende l'eliminazione o la riduzione del sintomo, e' evidente che la psicoterapia ha come scopo primario proprio questo. In più, stimola ad allargare il campo delle opzioni praticabili. E molto, molto di più.
Cordialmente
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Concordo sicuramente con la Collega: il suo obiettivo dovrebbe essere quello di diventare diverso da prima e non uguale a prima, perchè il modo in cui lei era prima è ciò che l'ha portata a sviluppare il disagio che la sta colpendo.

Consulti il suo psichiatra, ma non è detto che sia informato sui vari tipi di psicoterapia disponibili: ciò che conta è che lei si sia già attivato per incontrare di persona uno psicologo e lavorare quindi da un altro punto di vista sul problema.

Le faccio tanti auguri,