Non ce la faccio più
Salve, scrivo quì in attesa di tornare in Italia e iniziare una terapia. Adesso sono ossessionata dal non essere mai stata innamorata di lui. All'inizio di questa frequentazione nata come molto frivola e senza impegno, io percepivo emozioni ma non saprei dire se mi sentissi innamorata(non intense come quella della mia precedente storia) ma ero stra convinta che lui mi piacesse. Con farsi seria sono iniziati i dubbi di ogni genere, e ho perso la spontaneità e la spensieratezza da lì in poi ho smesso di provare emozioni, o solo in qualche tratto mi sembrava di provare qualcosa di molto flebile. Adesso io non so perchè dentro di me una parte vuole rimanere iniseme ma non sa darsi una spiegazione di questa volontà, mentra l'altra mi porta a percepire e a volermi allontanare. La cosa assurda che quando sto insieme a lui e gli dico "ti amo" lo sento veramente ma se qualcuno mi chiedesse se io mi senta o meno innamorata risponderei no.
Adesso anche il fatto di non percepire l'ansia ma solo pensieri negativi alimenta questo dubbio, o qualsiasi altro, ma io continuo ad arrovellarmi a cercare conferme anche se poi non sono convinta che sia quello che voglio, ma non riuscirei mai a lasciarlo, preferendo questa realtà ad un'altra. Sono convinta di non aver paura di rimanere sola che non mi spinge a non lasciarlo ma la volontà di dare una speranza a questa storia, senza questi pensieri costanti. Tante volte anh mi sembra di stare un po' meglio che i pensieri sono più tenui non riesco totalmente a lasciarmi andare e provare emozioni, e forse anche questa rigidità non mi auta. Anche i paraganoi con la precedente storia non mi aiutano,tipo:" perchè non riesco ad essere gelosa?? o forse non riesco a sentirlo" perchè non mi arrabbio più per determinate cose forse non me importa abbastanza."
Adesso anche il fatto di non percepire l'ansia ma solo pensieri negativi alimenta questo dubbio, o qualsiasi altro, ma io continuo ad arrovellarmi a cercare conferme anche se poi non sono convinta che sia quello che voglio, ma non riuscirei mai a lasciarlo, preferendo questa realtà ad un'altra. Sono convinta di non aver paura di rimanere sola che non mi spinge a non lasciarlo ma la volontà di dare una speranza a questa storia, senza questi pensieri costanti. Tante volte anh mi sembra di stare un po' meglio che i pensieri sono più tenui non riesco totalmente a lasciarmi andare e provare emozioni, e forse anche questa rigidità non mi auta. Anche i paraganoi con la precedente storia non mi aiutano,tipo:" perchè non riesco ad essere gelosa?? o forse non riesco a sentirlo" perchè non mi arrabbio più per determinate cose forse non me importa abbastanza."
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Gentile utente, secondo me, anche il fatto di essere lontana da casa e dalle sue sicurezze ha il suo peso," continuo ad arrovellarmi a cercare conferme anche se non sono convinta che sia quello che voglio", non è paura di star sola ci dice, ma secondo me, nel suo sentire c'è un bisogno di attaccamento , che in qualche modo lui colma.
Si dia un pò di tempo, per riflettere con calma, senza analizzarsi continuamente..
Ogni relazione è diversa e non confrontabile, perchè il partner, le modalità comunicative sono diverse.
Sappiamo poco di lei e della sua storia, vivere l'amore drammaticamente potrebbe anche essere un comportamento appreso nel passato e poi superato..
Si dia un pò di tempo, per riflettere con calma, senza analizzarsi continuamente..
Ogni relazione è diversa e non confrontabile, perchè il partner, le modalità comunicative sono diverse.
Sappiamo poco di lei e della sua storia, vivere l'amore drammaticamente potrebbe anche essere un comportamento appreso nel passato e poi superato..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
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Cara Utente,
vedo che in questi giorni ci ha scritto più volte, ma la risposta da parte nostra non può cambiare: per stare meglio deve affrontare il problema e intraprendere una terapia per risolvere il suo problema di ansia e ossessività.
Quando rientrerà in Italia?
vedo che in questi giorni ci ha scritto più volte, ma la risposta da parte nostra non può cambiare: per stare meglio deve affrontare il problema e intraprendere una terapia per risolvere il suo problema di ansia e ossessività.
Quando rientrerà in Italia?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
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Utente
Fra 6 mesi, dovevo rientrare tra 9 mesi però ho valutato che non riesco a stare bene così. Al solo leggere deve prendersi un po' di tempo per riflettere e vagliare se questa storia è ciò che voglio mi fa venire da piangere io non voglio lasciarlo. Non credo sia questione di attccamento perchè sono una persona indipendente e non mi ha mai spaventato essere lontano dai i miei affetti non so.perchè penso così e ho rimosso tutti i ricordi felici di questa storia che secondo me non ho ancora avuto modo di goderne a pieno.
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Utente
Secondo lei la mancanza da casa, mi fa rimanere legata a lui anche se non è ciò che voglio?? Sono così contrastata una parte di me dice no rimani insieme a lui l' altra no non è vero ma sei tu che non lo vuoi ammettere. Io non riesco a riflettere serenamente perchè in caso di pensieri negativi io nonnmi arrendo a tali e cerco sempre giustificazioni che li compensino ma a vokte mi trovo a piamgere perchè stare con lui ma allo stesso tempo no...
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Le sue domande sono un chiaro segno d'ansia divenuta incontenibile e comprendo la sua sofferenza, ma noi non possiamo darle delle risposte senza conoscerla: sta cercando certezze e rassicurazioni che possono derivarle solo da un lavoro psicoterapeutico e non da nostre eventuali opinioni.
Se non ha la possibilità di tornare prima le suggerisco di rivolgersi in loco ad un medico psichiatra che possa valutare la situazione e prescriverle un farmaco che la aiuti, a meno che non si trovi in un Paese dove si parla una lingua che lei padroneggia molto bene e si senta quindi in grado di intraprendere lì una psicoterapia.
Se non ha la possibilità di tornare prima le suggerisco di rivolgersi in loco ad un medico psichiatra che possa valutare la situazione e prescriverle un farmaco che la aiuti, a meno che non si trovi in un Paese dove si parla una lingua che lei padroneggia molto bene e si senta quindi in grado di intraprendere lì una psicoterapia.
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Utente
Io sono in Ungheria, quindi quì l'inglese non è molto diffuso. A parte crisi di pianto e pensieri sto molto meglio di quando ero in Italia che abevo ogni mattino l'ansia io non riesco a stare così non so più che fare mi sono talmente abituata alla situazione da esserne assuefatta?? Più penso a voler star con lui più sento l'istinto di lasciarlo. Lei mi consiglia di iniziare una terapia prima di prendere decisioni?
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2k visite dal 25/09/2013.
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