Sudore: realtá o ossessione?

Buongiorno Dottori,
Sono una ragazza di 27 anni e da circa 3 anni sembro avere problemi con le mie sensazioni corporee. Nel senso che, anche d'inverno, quando tutti hanno freddo, io voglio tenere aperta la finestra per non sudare e non avere caldo. Devo sempre sentire "aria" sulla pelle perché se no ho paura che questo possa farmi sudare anche solo di poco e mi da l'idea di avere sempre la pelle calda, come se fosse una cosa interna.
Quando non posso avere una fonte d'aria naturale, tengo il ventilatore puntato verso di me e questo mi placa un po (non molto) il fastidio, ma appena sudo un po, vado subito a lavarmi in determinati punti (ascelle, schiena,piedi,,a volte pancia). Credo non meno di 10- 15 volte al giorno. Se non posso lavarmi o c'é la finestra chiusa, mi passo il corpo col le salviettine umidificate, sempre nei punti in cui avverto il sudore (specialmente i punti elencati prima).
Non ho la paura di puzzare, perché oggettivamente non sudo tanto ne puzzo, mi fa solo senso l'idea del sudore addosso e mi sento "sporca".
Mi da anche fastidio stare in una stanza in cui tutte le porte, finestre sono chiuse, ma per esempio non ho problemi a stare chiusa in ascensore perché so che non sará per molto e perché li non mi é mai capitato di avere caldo o di sudare, o comunque sentirmi troppo chiusa.
Sempre 3 anni fa, ho iniziato ad avere problemi nel mangiare. Nel senso che non ho una vera fame, potrei stare anche sempre senza mangiare tranquillamente senza essere affamata, il mio problema sono solo i "cravings" e non riuscirei mai invece a stare senza dolci. Ho anche una paura costante di ingrassare e cerco di mantenermi lontano dal mio "peso normale" per paura che potrei superarlo.
Ora mangio e sono sottopeso di 2-3 kg e cerco di non trattenermi dal cibo, ma ho ancora dei cibi "non sicuri" che cerco di evitare.
Non so cosa possa centrare con il sudore, questa cosa del caldo é nata un po in concomitanza..Anche se avevo avuto una cosa simili anche molti anni fa, quando l'alimentazione era normale, in cui un'estate al mare, io ero stata tutta l'estate con felpa e calze invernali perché morivo di freddo.
Gli esami del sangue, tiroide, cuore..tutto nella norma. Ho fatto mille esami e continuano a dirmi che sará per ansia.
Eppure io il caldo e il sudore li sento veramente e mi danno fastidio. Ho anche rischiato di ammalarmi e ne avevo paura, ma preferivo che mi venisse una polmonite piuttosto che sentire sempre quel caldo.
Sono comunque in psicoterapia da 3 anni e la mia vita va bene, non ho particolari ansie o preoccupazioni (non prendo farmaci), per cui non mi sembra possa essere per ansia.
A volte soffro di regurgiti (un po giá di mio, un po per i troppi dolci e l'alimentazione sregolata) e ho qualche problema di reflusso per cui prendo dei medicinali.
Ma questo problema del caldo c'é sempre, anche quando non ho problemi con la digestione.
Per cui inizio a pensare che magari hanno ragione e sono fissata io.
Cosa puó essere?
Grazie
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

come procede la sua psicoterapia?
Ha trovato dei miglioramenti?

Se non ci sono cause organiche tali da giustificare le sue sensazioni, mi sembra verosimile pensare che la sua preoccupazione per il sudore, possa essere un "sintomo" di natura psicogena così come i pensieri riferiti al cibo.

Ne ha parlato con la sua psicoterapeuta?
Che tipo di diagnosi è stata fatta?

>>non ho particolari ansie o preoccupazioni (non prendo farmaci), per cui non mi sembra possa essere per ansia<<
l'argomento del consulto, così come la sua richiesta sono già sintomi d'ansia.



Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
concordo con quanto afferma il mio collega, dr Del Signore. Nel momento in cui escludiamo cause organiche ci rimangono quelle psicologiche. La nostra mente è in grado di modificare le percezioni, anche di innalzare la temperatura corporea, come accade nel training autogeno.
Il fatto che lei vado in psicoterapia e allo stesso scelga di rivolgersi a specialisti on line, mi fa pensare che non sia troppo soddisfatta dell'andamento del percorso in questa fase.
Inoltre lei non fa alcuna menzione della sua vita relazionale (amici, partner, famiglia, lavoro); spesso le cause di problemi psichici sono legate a questi ambiti.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Sì, è probabile si tratti di ossessioni.

L'ansia si esprime in molti modi, uno dei quali è il bisogno di controllo, che può diventare eccessivo e che a sua volta può manifestarsi con manie di vario genere, anche controllo sull'alimentazione ecc.

Non occorre "sentirsi" ansiosi per soffrire d'ansia, anche le preoccupazioni costanti per vari aspetti della propria vita, uniti all'altrettanto costante tentativo di tenerli sotto controllo significano ansia.

Che tipo di terapia sta facendo?

Sta ricevendo compiti pratici da mettere in atto?

Che cosa le dice il terapeuta in merito ai suoi sintomi?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#4]
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Inanzitutto vi ringrazio per le vostre risposte,
Dottor. Del Giuseppe, la mia psicoterapia procede molto bene e sono piuttosto soddisfatta dei cambiamenti che ho ottenuto nella mia vita: ragiono molto meno sulle cose (nel senso che sono sempre stata una persona che cerca sempre di capire e analizzare tutto quello che le capita, ero molto ipocondrica e avevo paura di avere sempre malattie anche se razionalmente sapevo che era stupido), ora piano piano mi sto aprendo anche alle emozioni, sto "lasciando andare un po il controllo che sentivo di avere su me stessa" e i sento molto piú libera di vivere le emozioni come ad esprimerle.
Prima esprimevo tutto dicendo " Mi fa male questo.." o andando dal medico perché convinta che avere un dolore fosse perché avevo qualche malattia, ora in terapia mi sto esprimendo molto di piú, anche se mi fa paura.
La diagnosi, non so, non é stata fatto un nome particolare nel senso che sono andata li perché pensavo di avere problemi relazionali che peró poi hanno rivelato altre mie attitudini verso la vita.
Peró appunto, non c'é stata una "diagnosi" tranne il mettere in luce il mio carattere un po apprensivo, la mia paura della perdita di controllo nella mia vita e qualche difficoltá con il cibo.

Dott. Mori,
no no io sono soddisfatta del mio percorso e con la mia psicoterapeuta mi trovo benissimo, solo che in casa e con gli amici ricevo lamentele perché faccio morire tutti di freddo e la gente inizia ad essere stufa e io inizio a rendermi conto che le mie fisse creano problemi.
In casa é un continuo litigio per via del caldo, i miei genitori mi chiamano "malata" e a me da fastidio. Oltre al fatto che mi soffocano con il cibo, ora mi stanno addosso anche per questa cosa del caldo dicendomi che "é impossibile sudare d'inverno".
Peró non so come spiegargli che ho bisogno di aria se no questo mi fa stare male e peggiora tutto.
Non lo capiscono proprio continuando a basarsi sulla razionalitá , dicendo ma se tutti hanno freddo non é vero che tu hai caldo.
Sarei una bugiarda? O devo avere lo stesso corpo che hanno gli altri? Tutto questo mi fa solo arrabbiare.
La mia vita relazionale beh, sono felicemente fidanzata e ho delle amicizie buone, ma forse non "profonde".
O meglio, sono una che fa fatica a sentirsi capita e molto spesso preferisco starmene da sola, bermi il mio caffé al mattino da sola, fare ginnastica per conto mio..faccio fatica a condividere con qualcuno gli spazi di ogni giorno.
Ora sto per finire l'universitá e poi dovrei iniziare a cercare lavoro, cosa di cui non ho molta voglia perché mi sono abituata ai ritmi e alla mia vita di ora e lasciare tutto sarebbe un po un cambiamento per me.
Cioé lo voglio, ma non so a volte ho un po paura di iniziare una nuova vita.
[#5]
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Inanzitutto vi ringrazio per le vostre risposte,
Dottor. Del Giuseppe, la mia psicoterapia procede molto bene e sono piuttosto soddisfatta dei cambiamenti che ho ottenuto nella mia vita: ragiono molto meno sulle cose (nel senso che sono sempre stata una persona che cerca sempre di capire e analizzare tutto quello che le capita, ero molto ipocondrica e avevo paura di avere sempre malattie anche se razionalmente sapevo che era stupido), ora piano piano mi sto aprendo anche alle emozioni, sto "lasciando andare un po il controllo che sentivo di avere su me stessa" e i sento molto piú libera di vivere le emozioni come ad esprimerle.
Prima esprimevo tutto dicendo " Mi fa male questo.." o andando dal medico perché convinta che avere un dolore fosse perché avevo qualche malattia, ora in terapia mi sto esprimendo molto di piú, anche se mi fa paura.
La diagnosi, non so, non é stata fatto un nome particolare nel senso che sono andata li perché pensavo di avere problemi relazionali che peró poi hanno rivelato altre mie attitudini verso la vita.
Peró appunto, non c'é stata una "diagnosi" tranne il mettere in luce il mio carattere un po apprensivo, la mia paura della perdita di controllo nella mia vita e qualche difficoltá con il cibo.

Dott. Mori,
no no io sono soddisfatta del mio percorso e con la mia psicoterapeuta mi trovo benissimo, solo che in casa e con gli amici ricevo lamentele perché faccio morire tutti di freddo e la gente inizia ad essere stufa e io inizio a rendermi conto che le mie fisse creano problemi.
In casa é un continuo litigio per via del caldo, i miei genitori mi chiamano "malata" e a me da fastidio. Oltre al fatto che mi soffocano con il cibo, ora mi stanno addosso anche per questa cosa del caldo dicendomi che "é impossibile sudare d'inverno".
Peró non so come spiegargli che ho bisogno di aria se no questo mi fa stare male e peggiora tutto.
Non lo capiscono proprio continuando a basarsi sulla razionalitá , dicendo ma se tutti hanno freddo non é vero che tu hai caldo.
Sarei una bugiarda? O devo avere lo stesso corpo che hanno gli altri? Tutto questo mi fa solo arrabbiare.
La mia vita relazionale beh, sono felicemente fidanzata e ho delle amicizie buone, ma forse non "profonde".
O meglio, sono una che fa fatica a sentirsi capita e molto spesso preferisco starmene da sola, bermi il mio caffé al mattino da sola, fare ginnastica per conto mio..faccio fatica a condividere con qualcuno gli spazi di ogni giorno.
Ora sto per finire l'universitá e poi dovrei iniziare a cercare lavoro, cosa di cui non ho molta voglia perché mi sono abituata ai ritmi e alla mia vita di ora e lasciare tutto sarebbe un po un cambiamento per me.
Cioé lo voglio, ma non so a volte ho un po paura di iniziare una nuova vita.
[#6]
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Dott. Santonocito,
Grazie per aver risposto.
Ora sto facendo una psicoterapia psicanalitica peró senza compiti "pratici"o cose cosi da fare.
Diciamo il lavoro é svolto durante le sedute in cui entro e "parlo liberamente".
Ultimamente non é che abbiamo "parlato dei sintomi", o meglio lei mi invita a parlare delle mie sensazioni e mi chiede cosa ne penso io a riguardo e io le dico tutto quello che mi sento e come vanno le cose in casa, a scuola e nella mia vita in generale.
A volte parlo solo del cibo e le dico che mi sento un po fissata e le parlo di come mia madre insiste e cose cosi, o di come pur mangiando normale, a volte mi sembra che faccio fatica a resistere al cibo, e per questo sto piú tranquilla se sto a dieta. Perché appena mangio una cosa, mangio tutto.
Per questa cosa del caldo mi ha chiesto se pensavo che gli altri avessero ragione che era per ansia e io le ho detto di no, che non mi sento nessuna ansia addosso, e che continuo ad avere caldo e mi da fastidio sudare.
L'unico posto in cui non ci faccio caso é nel suo studio, li non sento questa cosa, mentre in casa mia si.
O per dire, non mi importa sudare mentre faccio la cyclette, perché so che durante lo sport si suda.
Peró se mi capita in altre situazioni in cui non c'é il sole o non sto facendo ginnastica, mi da fastidio.
[#7]
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Tra l'altro Dott. Mori, le diró che io quando ho una paura devo subito cercare informazioni o comunque devo agire subito. Credo che quando non posso contattare la mia psicoterapeuta, l'unico modo sia cercare informazioni sui sintomi io o, se non so che sintomo cercare, chiedere a qualcuno che lo sappia.
Mi sento contenta anche di questa fase, anzi é proprio quella che sta andando meglio e credo che stiamo raggiungendo i "punti focali" (questa é la mia sensazione). Per questo sono felice, anche se mi crea un po d'ansia il fatto che magari avverranno dei cambiamenti e io non li sapró prevedere. Diciamo che io voglio aiuto ma a volte ho paura e allora mi impunto sulla difensiva, perché ho paura di stare meglio e che questo mi fará mangiare normalmente o cose di questo tipo..

* Mi scusi nella prima mia risposta ho sbagliato a scrivere volevo dire Dott. Del Signore
[#8]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
In tal caso è bene che sappia che la terapia psicoanalitica potrebbe non essere la più adatta. Per curare efficacemente le ossessioni è necessario ricevere istruzioni dettagliate su come modificare i comportamenti e l'atteggiamento da tenere nei confronti del disturbo, altrimenti si rischia di parlare e scavare all'infinito e restare fermi al punto di partenza. S'impara tutto sul funzionamento del disturbo senza fare reali progressi.
[#9]
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Ho letto che molti psicoterapeuti usano anche vari tipi di "tecniche psicologiche" (diciamo derivanti da tipi di indirizzi di psicoterapia diversi) a seconda delle fasi del disturbo.
Non so se una persona che é psicoterapeuta possa avere conoscenze di vari tipi di psicoterapie. Non mi risulta che sia specializzata solo in una , ma non so.
Essendo non un servizio privato, non sono bene a conoscenza di queste informazioni, nel senso che non ho scelto io un professionista specializzato in psicoterapia X piuttosto che Y, per cui non ho idea nemmeno il che tipo di strumenti vengano usati per curarmi, al di la del colloquio.
Non mi é mai stata comunicata una specifica diagnosi. Non so se possa esserci senza venire comunicata al paziente. Nel senso che per esempio alcuni dicono di non comunicarla per non "far fissare il paziente in un'etichetta" che manterrebbe il problema.
Questa del sudore é una cosa "relativamente recente" nel senso che prima parlavo di altre cose che per me erano un problema maggiore, quindi non so se possa, in un certo senso essere passato in secondo piano..
Il mio problema deriva solo dal fatto che gli altri se ne lamentano e che a furia di lavarmi ho dei pruriti a volte e ho paura che questo fara si che dovró cercare di non usare cosi tanto saponi e deodoranti per evitare che mi vengano delle dermatiti.
Peró in un certo senso, sto parlando di queste lamentele solo di recente, quando le persone intorno a me iniziano a dirmi che é una fissa.
Dice che dovrei chiederle "istruzioni"?
Io piú che altro non so come comportarmi con gli altri. Nel senso dovrei chiudere la finestra?Smettere di lavarmi?Semplicemente "provare ad accettare il sudore" per il bene degli altri? Ho provato anche a "fare delle prove" in cui stavo al chiuso ma non ce la facevo.
Ho iniziato a farmi problemi perché alcune persone si sono prese il raffreddore e alla fine, mi é dispiaciuto e mi dispiace di sembrare egoista facendo prendere freddo a tutti.
[#10]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

può leggere qui per avere informazioni più dettagliate sul disturbo e sulle terapie più efficaci:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#11]
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Grazie Dr. Pileci,
in effetti mi ritrovo piuttosto nella metafora dello studente alle prese con l'equazione matematica.
La ringrazio per le informazioni.
[#12]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Allora credo sia il caso di farsi aiutare. Come già detto non tutte le psicoterapie sono adeguate a trattare i disurbi d'ansia e ossessivi: quelle attive e focalizzate come la cognitivo-comportamentale ad es. sono da considerare d'elezione per la cura di tali disturbi.

Le prescrizioni specifiche per un disturbo del genere potrebbero risolvere il problema in tempi piuttosto ragionevoli.

Cordiali saluti,
[#13]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Non so se una persona che é psicoterapeuta possa avere conoscenze di vari tipi di psicoterapie
>>>

A volte capita, ma di solito no. Oppure ne ha conoscenza, ma non le usa.

Chi sceglie di specializzarsi in psicoterapia psicodinamica spesso lo fa proprio perché tendenzialmente contrario alle "tecniche". La convinzione è che il cambiamento debba venire dall'interno, per insight. Al contrario, chi sceglie di specializzarsi in una forma di terapia attiva e focalizzata è convinto che prima si debba spegnere l'incendio e poi, se serve, scoprire come mai è scoppiato. Per arrivare in profondità non si può che passare dalla superficie. Il sintomo viene usato come un manico per accedere a ciò che occorre cambiare.

>>> alcuni dicono di non comunicarla per non "far fissare il paziente in un'etichetta" che manterrebbe il problema
>>>

È vero, ma a volte può essere invece opportuno comunicarla, per fornire uno sprone al paziente. La valutazione da caso a caso spetta sempre allo psicoterapeuta.

>>> Dice che dovrei chiederle "istruzioni"?
>>>

Può provarci, ma non credo che ne otterrebbe. Piuttosto le sto dicendo una cosa diversa, cioè di valutare se la sua attuale terapia la stia portando da qualche parte e se non possa essere opportuno valutare di cambiarla con una di altro tipo.

>>> Io piú che altro non so come comportarmi con gli altri. Nel senso dovrei chiudere la finestra?Smettere di lavarmi?Semplicemente "provare ad accettare il sudore" per il bene degli altri? Ho provato anche a "fare delle prove" in cui stavo al chiuso ma non ce la facevo.
>>>

Se la sua motivazione al cambiamento è ancora esterna, cioè se sente di dover cambiare solo per non dar fastidio agli altri, e non perché lo vuole veramente lei, è possibile che non sia sufficiente. Se ancora è convinta che il problema siano le esalazioni del suo corpo e non la fissazione ossessiva, probabilmente le manca da fare il passo successivo.

Comunque può leggere cui per informarsi sulle varie terapie:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Alimentazione

Mangiare in modo sano e corretto, alimenti, bevande e calorie, vitamine, integratori e valori nutrizionali: tutto quello che c'è da sapere sull'alimentazione.

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