Chiarimenti

Durante il periodo dell'adolescenza ho frequentato molti gruppi, soprattutto composti da maschi, in quanto "maschiaccio" io stessa. Con questi ragazzi instauro rapporti d'amicizia, quasi fossimo dello stesso sesso. Ma mi è capitato più volte di avere una storia con un membro del gruppo; poi, una volta lasciato, con un altro membro dello stesso gruppo. Mi è successo 3 volte nello stesso gruppo, Cosi facendo ho creato attriti tra loro, e non giustificati dall'innamoramento improvviso da parte mia per la seconda persona (anche se molte volte lo credevo davvero, avendo all'epoca 20 anni), ma semplicemente perchè in quel momento era ciò che mi attirava più sia psicologicamente che fisicamente. C'è una spiegazione psicologica per tutto questo, o è solo un approccio molto infantile che ho a livello sentimentale? Grazie mille
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Utente,

perchè possimo risponderle è necessario che si spieghi meglio e che ci dica qualcosa di più.
Ad esempio: come si sentiva in quei momenti?
I ragazzi con i quali è stata erano particolarmente amici e lei si è "messa in mezzo" facendoli litigare e allontanare?

Nel dire che gli attriti che si creavano erano "non giustificati dall'innamoramento improvviso da parte mia per la seconda persona ma semplicemente perchè in quel momento era ciò che mi attirava più sia psicologicamente che fisicamente" cosa intende di preciso?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
da come ha raccontato l'evento sembra che abbia fatto tutto da sola. Probabilmente non solo lei ha attirato ma anche gli altri hanno fatto lo stesso. E' difficile attribuire le responsabilità psicologiche di ciò che accade in un gruppo solo ad un suo membro. Ognuno in questi casi mette un pezzo. Certo credo che se tutti litigano per lei forse non le dispiace.... un po' di narcisismo può essere sano. Un po'...
In ogni caso è pieno il mondo di uomini che litigano per le donna. La guerra più famosa della storia umana è stata combattuta per una donna, Elena.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Rispondo alla Dottoressa Flavia:
in quei momenti mi sentivo in colpa nei confronti della persona lasciata poco tempo prima, e non mi piaceva assolutamente (almeno a livello conscio) che loro litigassero per me. Ho sempre anzi cercato un dialogo con la persona lasciata, e mi sono battuta fino all'ultimo per il mio diritto di vivere una nuova storia, e per il loro diritto di "rimanerci male". Il gruppo in questione è un gruppo di quasi 30 elementi, non tutti legati a tal punto da vedersi tutti i giorni o da condividere gli stessi luoghi quando si usciva o le stesse passioni o interessi. Quindi in questo senso non mi sono messa in mezzo a migliori amici. Ma la cosa a distanza di tempo continua a suonarmi strana, e provo tutt'ora un forte senso di imbarazzo quando se ne parla.
Il senso dell'ultima frase è che a volte, lasciando l'altra persona per motivi giustificati (nel tal caso soffrivo di una crisi depressiva abbastanza potente), dimenticavo completamente quello che c'era stato fino ad un giorno prima con l'altro, e cercavo conforto e il "vero amore" col secondo tipo. A volte facendo "illudere" anche quest'ultimo. Dico illudere adesso, a distanza di tempo, che ci ho riflettuto sopra.
Ma in generale, c'è una qualche legge che regola i rapporti relazionali delle ragazze inserite in grandi gruppi di "maschi"?

Grazie mille al Dr. Mori. E' vero che un pò di narcisismo non guasta, ma non vorrei appunto "peccare" in questo senso.

Vi ringrazio in anticipo per le risposte
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
In linea di massima quando una ragazza è inserita in un gruppo di maschi o si identifica con loro - ed è da loro considerata come un altro maschio, cosa che a volte esclude la possibilità che si creino legami sentimentali - o teme il confronto con le altre ragazze e ama fare l'"ape regina" che si confronta con un gruppo di maschi senza la presenza di concorrenti.

Se il gruppo che frequenta è così ampio forse lei si sta creando un problema inesistente, perché un conto è cambiare partner in una cerchi di 5-6 amici, un altro in un giro di 30 persone.
Nel caso in cui poi vivesse in una paese, dove le persone sono sempre le stesse, il problema non sarebbe davvero tale, perché probabilmente non avrebbe molte alternative.

Altro discorso è il fatto che nelle relazioni tende ad avere comportamenti impulsivi e ad illudere (e illudersi), ma se ci parla di condotte relative ad un'età tardo-adolescenziale si può trattare di comportamenti giustificati da un modo di vivere le relazioni ancora immaturo.