Crisi di ansia e attacchi di panico

Buongiorno,
Sono una ragazza di 23 anni che ha avuto il suo primo attacco di panico nel Maggio 2012. Esso è stato causato dall'assunzione di un farmaco antidolorifico che non ero sicura di poter prendere, per via delle mie innumerevoli allergie ai medicinali, ma di cui non potevo fare a meno per via di un ascesso al dente.
Qualche giorno dopo tale episodio, mentre ero all'Università, mi sono accorta di un prurito sotto al seno ed in bagno ho visto delle chiazze rosse, a quel punto pensavo di avere una reazione allergica (avevo anche iniziato a prendere l'antibiotico) e sono corsa a casa nel panico più totale per potermi far vedere da un Dott.
Ho scoperto che per il troppo dolore dell'ascesso al dente ed in conseguente stress fisico avevo preso il Fuoco di Sant'Antonio (HERPES ZOSTER).
Da quei giorni non mi sono più ripresa: ho sempre paura che mi possa succedere qualcosa, non riesco a rimanere sola ne tanto meno ad andare all'Università o in giro da sola. I pensieri sono sempre rivolti a qualche malattia, sopratutto all'attacco di cuore perché ho spesso la tachicardia e informicolamento alle mani per via dell'ansia. Appena rimango sola mi viene un "magone" alla pancia e giramenti di testa, come se non potessi fermarmi e stare in un posto ho sempre bisogno di movimento. e' una sensazione strana che percepisco nel mio corpo.
Cosa devo fare? Le terapie costano troppo, come posso uscire da questo limbo?
Grazie mille!
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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
nel momento in cui non riusciamo a gestire le nostre emozioni, a contattarle, dandogli un senso, queste possono far emergere disturbi somatici, tipo appunto il fuoco di sant'Antonio.
Esso rientra tra le patologie che si definiscono psicosomatiche, cioè dove c'è una componente stressogena che si ripercuote nel fisico.
E' necessario quindi che prenda in mano la cosa, dato che gli attacchi di panico possono cronicizzarsi, proprio attraverso la "paura di averne".
Spesso infatti la paura anticipatoria "Se esco mi verrà un attacco", produce isolamento e bisogno che qualcuno sia vicino, limitando di fatto la qualità della vita.
Non ci ha detto niente della sua vita relazionale?
Le cause dell'ansia spesso si annidano la.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Cara ragazza,

credo sia opportuno affrontare il suo disagio incontrando uno specialista di persona, psicologo/psicoterapeuta in questo caso. Si tratta di fare una valutazione psicologica dopo la quale mettere in atto un trattamento specifico per i disturbi d'ansia.

Se ritiene di avere difficoltà economiche, può rivolgersi comunque ad un Consultorio Familiare.




Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"Da quei giorni non mi sono più ripresa: ho sempre paura che mi possa succedere qualcosa, non riesco a rimanere sola ne tanto meno ad andare all'Università o in giro da sola."

Gentile Utente,

è proprio questo meccanismo che tiene in piedi il disturbo e quindi deve essere spezzato. Se il problema è di tipo economico, può rivolgersi alle strutture pubbliche oppure a specialisti che efettuano terapie specifiche per l'ansia e che hanno durata contenuta, come ad es. la cognitivo-comportamentale.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
Utente
Utente
Dr. F. M. buongiorno,
con le malattie psicosomatiche sono entrata in contatto già diversi anni fa in quando ho la psoriasi, l'esame di Maturità ne è stato la causa. Sono cosciente di essere una persona più sensibile delle altre e che non riesce a gestire lo stress ma mai e poi mai avrei pensato di diventare così paurosa e paranoica in quanto ero una bambina/adolescente/ragazza sempre solare, molto indipendente e con un carattere molto forte.
Per quanto riguarda la vita relazionale ho un compagno fantastico che mi sta molto vicino ma che a volte non capisce e si sente in colpa della mia situazione. Finché siamo abbastanza vicini a casa mi sento protetta con lui ma appena andiamo in vacanza mi sento andare in crisi nonostante lui sia Dottore. Adesso dobbiamo andare a convivere e anche questo mi fa un po paura.
Con i miei genitori ho un bel rapporto, sopratutto con mia madre della quale sono completamente dipendente.
Le amicizie vanno bene, mi sento ben integrata nel gruppo.

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Utente
Utente
Per quanto riguarda la questione economica non mi va' di chiedere i soldi ai miei genitori, in quanto non stanno passando una situazione semplice e tra la convivenza e l'iscrizione alla Magistrale ho già chiesto anche troppo.
I consultori si trovano a una trentina di KM da casa mia e io ad andarci da sola ho paura.
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