Psicoterapia dinamica di breve per ansia generalizzata e disturbi personalità
buona sera,
sono in terapia da 3 sedute con un dottore psiconalista e psichiatra per i disturbi in oggetto che negli ultimi mesi sono peggiorati parecchio.
Ho preferito in accordo con il terapeuta di non usare faramci oltre a un sonnifero che assumo da 4 anni ( songar), ultimamente ammetto di abusarne un po (circa 3/4 volte le dosi massime consigliate).
La mia perprlessità consiste nella qualità delle sedute,,, la prima ho descritto brevemente parte dei miei problemi, e fin qui tutto bene; una volza iniziata la terapia in entrambe le sedute non si è parlato altro delle emozioni che provo verso di lui in questo momento.
Il risultato è scena muta e non mi viene data la possibilità di esprimere i miei problemi relativi alla vita quotidiana.
Mi chiedo se secondo il parere di altri professionisti possa essere una cura idonea o se varrebbe la pena provare a intraprenderne una diversa.
Cordali saluti
sono in terapia da 3 sedute con un dottore psiconalista e psichiatra per i disturbi in oggetto che negli ultimi mesi sono peggiorati parecchio.
Ho preferito in accordo con il terapeuta di non usare faramci oltre a un sonnifero che assumo da 4 anni ( songar), ultimamente ammetto di abusarne un po (circa 3/4 volte le dosi massime consigliate).
La mia perprlessità consiste nella qualità delle sedute,,, la prima ho descritto brevemente parte dei miei problemi, e fin qui tutto bene; una volza iniziata la terapia in entrambe le sedute non si è parlato altro delle emozioni che provo verso di lui in questo momento.
Il risultato è scena muta e non mi viene data la possibilità di esprimere i miei problemi relativi alla vita quotidiana.
Mi chiedo se secondo il parere di altri professionisti possa essere una cura idonea o se varrebbe la pena provare a intraprenderne una diversa.
Cordali saluti
[#1]
Gentile Utente,
Non posso entrare nel merito della sua scelta, considerati gli scarsi elementi di conoscenza ma quello che penso che sia importante in ogni terapia e' manifestare le proprie perplessità al terapeuta nel contesto della seduta. Se lei ha dubbi, non è' convinto, ha perplessità ecc. Si senta libero di parlarne con il suo psicoanalista e di elaborare il tutto nel contesto terapeutico. Credo che, qualunque sia la scelta che farà, ovvero proseguire o cambiare tipo di terapia, sarà frutto di una scelta sua e consapevole.
Un cordiale saluto
Non posso entrare nel merito della sua scelta, considerati gli scarsi elementi di conoscenza ma quello che penso che sia importante in ogni terapia e' manifestare le proprie perplessità al terapeuta nel contesto della seduta. Se lei ha dubbi, non è' convinto, ha perplessità ecc. Si senta libero di parlarne con il suo psicoanalista e di elaborare il tutto nel contesto terapeutico. Credo che, qualunque sia la scelta che farà, ovvero proseguire o cambiare tipo di terapia, sarà frutto di una scelta sua e consapevole.
Un cordiale saluto
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale
[#2]
Gentile Utente,
come si svolgono i colloqui? Lei inizia a parlare di ciò che ritiene prioritario in quella seduta, oppure è il terapeuta che propone un tema?
Oltre all'ansia generalizzata, posso chiederLe quando è stata posta diagnosi di disturbo della personalità? A quale disturbo, nello specifico, si riferisce?
come si svolgono i colloqui? Lei inizia a parlare di ciò che ritiene prioritario in quella seduta, oppure è il terapeuta che propone un tema?
Oltre all'ansia generalizzata, posso chiederLe quando è stata posta diagnosi di disturbo della personalità? A quale disturbo, nello specifico, si riferisce?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Gentile utente,
concordo con quanto sostiene la dott.ssa Scolomacchia. Se ha delle perplessità è necessario che ne parli direttamente con il suo terapeuta.
Se si tratta di approccio psicoanalitico è probabile che il percorso possa essere lungo, che i frutti del duro lavoro nella stanza di terapia li veda con il tempo.
Restiamo in ascolto
concordo con quanto sostiene la dott.ssa Scolomacchia. Se ha delle perplessità è necessario che ne parli direttamente con il suo terapeuta.
Se si tratta di approccio psicoanalitico è probabile che il percorso possa essere lungo, che i frutti del duro lavoro nella stanza di terapia li veda con il tempo.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#4]
gentile utente le consiglio queste letture
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/2106-ansia-quale-psicoanalisi-un-libro-per-capire.html
potrà meglio comprendere se l'approccio intrapreso è indicato o meno
saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/2106-ansia-quale-psicoanalisi-un-libro-per-capire.html
potrà meglio comprendere se l'approccio intrapreso è indicato o meno
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 18/09/2013.
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Approfondimento su Ansia
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