Fobia bambino mostri
Gentilissimi Dottori,
Sono mamma di un bambino di tre anni ed ho bisogno di un consiglio per la situazione chesta vivendo il mio piccolo.
Circa un mese fa e' accaduto purtroppo un evento che ha spaventato molto il bambino.
durante una gitaad un parco divertimenti, mio marito,sopravvalutando la razionalita' di nostro figlio a soli 3 anni, lo ha portato nella giostra "casa dei fantasmi" che prevede un percorso a bordo di una macchinina al buio tra rumori per me inquietanti e vari personaggi di paura.Se ho ben capito alla fine di questo percorso di pochissimi minuti esce una figura di pagliaccio dal viso spaventoso come effetto sorpresa.Naturalmente mio figlio ne e' uscito terrorizzato e disorientato.
Nei giorni a seguire ha manifestato paura per ogni cosa, rumori, buio, inventa di lupi e streghe in ogni occasione.
Potrete ben immaginare la mia frustrazione dinanzi a qualcosa che gli abbiamo provocato noi genitori ( includo anche me perche' avrei dovuto impedirlo con tutta me stessa).
Inoltre in piu' occasioni al buio o in zone poco illuminate chiude gli occhi per paura di guardare, dice " i miei occhi non possono vedere" manifestando palesemente il terrore che qualcosa di spaventoso si riveli a lui.
Ecco io a questo punto vi chiedo se e come potremmo aiutarlo a superare cio' o se e' il caso di ricorrere ad uno Specialista.
Vi prego di rispondermi al piu' presto, perche' non riposo piu' in pace.
Cari saluti.
Moira
Sono mamma di un bambino di tre anni ed ho bisogno di un consiglio per la situazione chesta vivendo il mio piccolo.
Circa un mese fa e' accaduto purtroppo un evento che ha spaventato molto il bambino.
durante una gitaad un parco divertimenti, mio marito,sopravvalutando la razionalita' di nostro figlio a soli 3 anni, lo ha portato nella giostra "casa dei fantasmi" che prevede un percorso a bordo di una macchinina al buio tra rumori per me inquietanti e vari personaggi di paura.Se ho ben capito alla fine di questo percorso di pochissimi minuti esce una figura di pagliaccio dal viso spaventoso come effetto sorpresa.Naturalmente mio figlio ne e' uscito terrorizzato e disorientato.
Nei giorni a seguire ha manifestato paura per ogni cosa, rumori, buio, inventa di lupi e streghe in ogni occasione.
Potrete ben immaginare la mia frustrazione dinanzi a qualcosa che gli abbiamo provocato noi genitori ( includo anche me perche' avrei dovuto impedirlo con tutta me stessa).
Inoltre in piu' occasioni al buio o in zone poco illuminate chiude gli occhi per paura di guardare, dice " i miei occhi non possono vedere" manifestando palesemente il terrore che qualcosa di spaventoso si riveli a lui.
Ecco io a questo punto vi chiedo se e come potremmo aiutarlo a superare cio' o se e' il caso di ricorrere ad uno Specialista.
Vi prego di rispondermi al piu' presto, perche' non riposo piu' in pace.
Cari saluti.
Moira
[#1]
Cara Moira,
è evidente, ma questo lo sa anche lei, che non è stata una scelta molto azzeccata quella di far vivere l'esperienza della "casa dei fantasmi" a vostro figlio.
Ora, si tratta di stargli vicino e di aiutarlo a superare queste paure, facendogli sentire il vostro appoggio, proponendovi come "base sicura" quando lo richiederà e cercando di fargli comprendere che si trattava di un gioco e non di qualcosa di reale.
Fategli prendere confidenza con il buio, con i rumori e con le sue paure in modo progressivo, facendogli sentire la sicurezza della vostra vicinanza fisica ed emotiva.
Ci vorrà un po' di tempo ma, personalmente, non ricorrerei al consulto di uno specialista in questo momento, salvo che le complicazioni non divengano invalidanti nel suo quotidiano.
Con chi passa le sue giornate il bambino?
Va al nido?
Un caro saluto
è evidente, ma questo lo sa anche lei, che non è stata una scelta molto azzeccata quella di far vivere l'esperienza della "casa dei fantasmi" a vostro figlio.
Ora, si tratta di stargli vicino e di aiutarlo a superare queste paure, facendogli sentire il vostro appoggio, proponendovi come "base sicura" quando lo richiederà e cercando di fargli comprendere che si trattava di un gioco e non di qualcosa di reale.
Fategli prendere confidenza con il buio, con i rumori e con le sue paure in modo progressivo, facendogli sentire la sicurezza della vostra vicinanza fisica ed emotiva.
Ci vorrà un po' di tempo ma, personalmente, non ricorrerei al consulto di uno specialista in questo momento, salvo che le complicazioni non divengano invalidanti nel suo quotidiano.
Con chi passa le sue giornate il bambino?
Va al nido?
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#2]
Gentile signora,
pur comprendendo il Suo smarrimento e disappunto, ciò che maggiormente può aiutare il bimbo è proprio il Suo attegiamento sereno e da "base sicura" come ha già detto il Collega.
Lei scrive: "Potrete ben immaginare la mia frustrazione dinanzi a qualcosa che gli abbiamo provocato noi genitori ( includo anche me perche' avrei dovuto impedirlo con tutta me stessa)."
Se un bimbo (ma talvolta anche gli adulti) quando è spaventato trova accanto a sè una figura di accudimento forte e ferma che lo tranquillizza e gli fa capire che "non è niente di spaventoso", modulando bene anche la voce per calmarlo (esattamente come quando un bimbo si sbuccia un ginocchio e piangendo si precipita dalla mamma che lo rassicura), allora sperimenterà e memorizzerà che l'evento è davvero sotto controllo perchè si è rivolto ad un adulto significativo forte e saggio in grado di aiutarlo e proteggerlo.
Al contrario, se Lei mostra frustrazione e forse senso di colpa o comunque tutta una serie di emozioni che possono in qualche modo turbare il piccolog, egli ne uscirà ancor più spaventato e c'è pure il rischio per voi genitori che possa apprendere delle strategie relazionali per tenervi in pugno, sapendo che ci sono alcune suoi comportamenti che vi fanno preoccupare...
Quindi direi di mostrarsi molto fermi e accudenti, ma di NON rafforzare la cosa in alcun modo.
Cordiali saluti,
pur comprendendo il Suo smarrimento e disappunto, ciò che maggiormente può aiutare il bimbo è proprio il Suo attegiamento sereno e da "base sicura" come ha già detto il Collega.
Lei scrive: "Potrete ben immaginare la mia frustrazione dinanzi a qualcosa che gli abbiamo provocato noi genitori ( includo anche me perche' avrei dovuto impedirlo con tutta me stessa)."
Se un bimbo (ma talvolta anche gli adulti) quando è spaventato trova accanto a sè una figura di accudimento forte e ferma che lo tranquillizza e gli fa capire che "non è niente di spaventoso", modulando bene anche la voce per calmarlo (esattamente come quando un bimbo si sbuccia un ginocchio e piangendo si precipita dalla mamma che lo rassicura), allora sperimenterà e memorizzerà che l'evento è davvero sotto controllo perchè si è rivolto ad un adulto significativo forte e saggio in grado di aiutarlo e proteggerlo.
Al contrario, se Lei mostra frustrazione e forse senso di colpa o comunque tutta una serie di emozioni che possono in qualche modo turbare il piccolog, egli ne uscirà ancor più spaventato e c'è pure il rischio per voi genitori che possa apprendere delle strategie relazionali per tenervi in pugno, sapendo che ci sono alcune suoi comportamenti che vi fanno preoccupare...
Quindi direi di mostrarsi molto fermi e accudenti, ma di NON rafforzare la cosa in alcun modo.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Gentili Dottori,
ringrazio entrambi per la celerità con cui avete risposto.Stiamo gia' agendo come Voi ci proponete e fin da subito abbiamo spiegato al bambino che avevamo commesso un errore in quanto quello era solo un gioco ma semplicemente non adatto alla sua eta'.Gli abbiamo spiegato che i soggetti sono dei pupazzi e che i bambini piu' grandi si divertono alla loro vista mentre i piccoli ancora no.
Credo abbia riflettuto su questo aspetto perche' nei giorni a venire mi chiedeva ad esempio di prendergli un oggetto,specificando "adatto al mio peso" ma era evidente si riferisse al nostro discorso.
Ora trascorre le giornate alla materna,con la baby sitter e noi genitori al rientro da lavoro.Naturalmente ho informato la maestra che stava vivendo un momento di ansia e fobie.Vi assicuro che nei suoi confronti non ci mostriamo ansiosi,gli spieghiamo senza sminuire....ho solo paura di avergli causato un trauma.
Ad ogni modo avro' pazienza nel vedere il risultato del nostro lavoro in qualita' di " base sicura".
Cari saluti,
Moira
ringrazio entrambi per la celerità con cui avete risposto.Stiamo gia' agendo come Voi ci proponete e fin da subito abbiamo spiegato al bambino che avevamo commesso un errore in quanto quello era solo un gioco ma semplicemente non adatto alla sua eta'.Gli abbiamo spiegato che i soggetti sono dei pupazzi e che i bambini piu' grandi si divertono alla loro vista mentre i piccoli ancora no.
Credo abbia riflettuto su questo aspetto perche' nei giorni a venire mi chiedeva ad esempio di prendergli un oggetto,specificando "adatto al mio peso" ma era evidente si riferisse al nostro discorso.
Ora trascorre le giornate alla materna,con la baby sitter e noi genitori al rientro da lavoro.Naturalmente ho informato la maestra che stava vivendo un momento di ansia e fobie.Vi assicuro che nei suoi confronti non ci mostriamo ansiosi,gli spieghiamo senza sminuire....ho solo paura di avergli causato un trauma.
Ad ogni modo avro' pazienza nel vedere il risultato del nostro lavoro in qualita' di " base sicura".
Cari saluti,
Moira
[#4]
Gentile signora,
stia serena perchè questi episodi non generano traumi al bimbo e poichè, come sta confermando, la cosa è stata affrontata subito, bene e senza ansia, è molto probabile che il bimbo possa dimenticarla al più presto.
Sono invece le esperienze non elaborate che creano qualche problema, non di traumi, ma semplicemente il bimbo può apprendere la paura in alcune circostanze ed evitare luoghi, persone, ecc...
Tenga anche presente che la stessa circostanza poteva capitare accidentalmente, intendo anche senza portarlo alle giostre: i bimbi hanno delle paure e noi adulti dobbiamo aiutarli a sciogliere.
E' normale.
Chiaramente i bimbi vanno protetti e anche i giochi devono essere scelti in base alla loro età e capacità, ma direi che può stare serena ed aiutarlo a superare questo piccolo "incidente", anche nell'ottica di non sviluppare una fobia. L'unico apprendimento che potrebbe generare qualche problema, se la paura e l'ansia non vengono gestiti, è proprio quello della paura e dell'evitamento dei luoghi che al piccolo possono sembrare spaventosi.
Se vuole, c'è un libro che può fare al caso Suo:
"Aiutare i bambini...che hanno paura" di M. Sunderland, ed. Erickson.
Oppure, sebbene sia un po' datato è ugualmente molto utile: "Gli anni magici" di S. Fraiberg.
Cordiali saluti,
stia serena perchè questi episodi non generano traumi al bimbo e poichè, come sta confermando, la cosa è stata affrontata subito, bene e senza ansia, è molto probabile che il bimbo possa dimenticarla al più presto.
Sono invece le esperienze non elaborate che creano qualche problema, non di traumi, ma semplicemente il bimbo può apprendere la paura in alcune circostanze ed evitare luoghi, persone, ecc...
Tenga anche presente che la stessa circostanza poteva capitare accidentalmente, intendo anche senza portarlo alle giostre: i bimbi hanno delle paure e noi adulti dobbiamo aiutarli a sciogliere.
E' normale.
Chiaramente i bimbi vanno protetti e anche i giochi devono essere scelti in base alla loro età e capacità, ma direi che può stare serena ed aiutarlo a superare questo piccolo "incidente", anche nell'ottica di non sviluppare una fobia. L'unico apprendimento che potrebbe generare qualche problema, se la paura e l'ansia non vengono gestiti, è proprio quello della paura e dell'evitamento dei luoghi che al piccolo possono sembrare spaventosi.
Se vuole, c'è un libro che può fare al caso Suo:
"Aiutare i bambini...che hanno paura" di M. Sunderland, ed. Erickson.
Oppure, sebbene sia un po' datato è ugualmente molto utile: "Gli anni magici" di S. Fraiberg.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.5k visite dal 18/09/2013.
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