Problemi di coppia, perche non mi sopporta quando piango
Buongiorno,
Mi rendo conto di porre una domanda troppo generica, ma spero possiate almeno darmi una linea guida che mi aiuti, mi fa sentire davvero sola e senza via di uscita.
Io e mio marito stiamo insieme da 10 anni, di cui uno di matrimonio. Siamo una coppia giovane, con una buona istruzione, e sono certa che ci vogliamo molto bene.
Tuttavia, e' da qualche mese che litighiamo continuamente per due motivi. Il primo e' il fatto che io non lavoro attualmente. Secondo la Mia versione e' Dovuto al fatto che viviamo da qualche hanno all' estero, abbiamo cambiato diversi paesi per il suo lavoro (in uno dei quali ho lavorato), e per me e' veramente difficile trovare. Secondo mio marito io non faccio abbastanza per trovarlo, o per studiare qualcosa almeno, se non trovo lavoro ( io fino a questo momento non ho voluto iscrivermii a nessun corso eccessivamente caro - visto che sono Gia' laureata - per risparmiare, visto che in questo momento abbiamo investito quasi tutti I risparmi in un master che sta facendo lui). Preciso che comunque non sono una persona che dorme tutto il giorno, al contrario, frequento corsi di lingua e partecipo a diverse attivita' culturali, oltre ad occuparmi di TUTTO cio' che riguarda la casa.
Il secondo e' che mio marito e' molto preciso su tutto ( ritirare sempre ricaricatore del cellulare, tenere sempre tutto perfettamente in ordine e dentro I cassetti, anche chiavi, giacche, penne, fogli, anche se si utilizzano varie volte al giorno,...) e molto esigente su certe cose ( mi fa costantemente notare se lo sveglio o lo disturbo aprendo una porta, muovendo una gamba,.....). Mi riprende tutti i giorni per qualcosa, piu' di una Volta al giorno, a volte con buoni e altre volte con brutti modi, e anche se io so che mi vuole bene Ed e' il suo carattere, a volte non ce la faccio e sbotto, accusandolo di essere un'ossesione e di togliere spazio ad altre cose (dialogo, spensieratezza, risate insieme,...). E' una bravissimo persona, ha solo un carattere duro Ed esigente, anche con se stesso.
Mi rendo conto che e' impossibile sapere "chi ha ragione", per cui, anche se mi piacerebbe sapere la vostra opinione, concentro la mia domanda su un punto specifico. durante le discussioni io piango, perche' realmente soffro, arrivano ad essere a volte molto forti. Lui dice che non lo sopporta, non sopportarti vedermi piangere e a volte se ne va. Prova un senso di fastidio. Io non lo faccio per manipolarlo, ne per avere la sua compassione, anzi, lui diventa ancora piu duro e io lo so..
Perche' prova tanto fastidio quando piango? Non voglio allontanarlo ulteriormente quando discutiamo, cerdo di trattenermi, ma non riesco, a volte le lacrime escono da sole, altre volte vado letteralmente in crisi.. Cosa scatta in lui quando mi vede piangere, cosa lo infastidisce? Non riesco a capirlo da lui. Ovviamente questo mi fa sentire molto sola.
Grazie per l ' attentione.
Saluti
Mi rendo conto di porre una domanda troppo generica, ma spero possiate almeno darmi una linea guida che mi aiuti, mi fa sentire davvero sola e senza via di uscita.
Io e mio marito stiamo insieme da 10 anni, di cui uno di matrimonio. Siamo una coppia giovane, con una buona istruzione, e sono certa che ci vogliamo molto bene.
Tuttavia, e' da qualche mese che litighiamo continuamente per due motivi. Il primo e' il fatto che io non lavoro attualmente. Secondo la Mia versione e' Dovuto al fatto che viviamo da qualche hanno all' estero, abbiamo cambiato diversi paesi per il suo lavoro (in uno dei quali ho lavorato), e per me e' veramente difficile trovare. Secondo mio marito io non faccio abbastanza per trovarlo, o per studiare qualcosa almeno, se non trovo lavoro ( io fino a questo momento non ho voluto iscrivermii a nessun corso eccessivamente caro - visto che sono Gia' laureata - per risparmiare, visto che in questo momento abbiamo investito quasi tutti I risparmi in un master che sta facendo lui). Preciso che comunque non sono una persona che dorme tutto il giorno, al contrario, frequento corsi di lingua e partecipo a diverse attivita' culturali, oltre ad occuparmi di TUTTO cio' che riguarda la casa.
Il secondo e' che mio marito e' molto preciso su tutto ( ritirare sempre ricaricatore del cellulare, tenere sempre tutto perfettamente in ordine e dentro I cassetti, anche chiavi, giacche, penne, fogli, anche se si utilizzano varie volte al giorno,...) e molto esigente su certe cose ( mi fa costantemente notare se lo sveglio o lo disturbo aprendo una porta, muovendo una gamba,.....). Mi riprende tutti i giorni per qualcosa, piu' di una Volta al giorno, a volte con buoni e altre volte con brutti modi, e anche se io so che mi vuole bene Ed e' il suo carattere, a volte non ce la faccio e sbotto, accusandolo di essere un'ossesione e di togliere spazio ad altre cose (dialogo, spensieratezza, risate insieme,...). E' una bravissimo persona, ha solo un carattere duro Ed esigente, anche con se stesso.
Mi rendo conto che e' impossibile sapere "chi ha ragione", per cui, anche se mi piacerebbe sapere la vostra opinione, concentro la mia domanda su un punto specifico. durante le discussioni io piango, perche' realmente soffro, arrivano ad essere a volte molto forti. Lui dice che non lo sopporta, non sopportarti vedermi piangere e a volte se ne va. Prova un senso di fastidio. Io non lo faccio per manipolarlo, ne per avere la sua compassione, anzi, lui diventa ancora piu duro e io lo so..
Perche' prova tanto fastidio quando piango? Non voglio allontanarlo ulteriormente quando discutiamo, cerdo di trattenermi, ma non riesco, a volte le lacrime escono da sole, altre volte vado letteralmente in crisi.. Cosa scatta in lui quando mi vede piangere, cosa lo infastidisce? Non riesco a capirlo da lui. Ovviamente questo mi fa sentire molto sola.
Grazie per l ' attentione.
Saluti
[#1]
Gentile utente,
concentrandosi sulla questione specifica che ha posto provo a fare un'ipotesi. Credo che il pianto sia il prodotto di un escalation dentro un litigio. Ovvero lei chiede attenzione, oppure lui la rimprovera, questo innesca una serie di aspettative deluse, recriminazioni, tensioni, che sfociano nel pianto di lei (non perché è più debole, mi viene in mente che il pianto come espressione di disagio emozionale è più socialmente accettato nelle donne; purtroppo gli uomini "non devono piangere"). Ora la tensione che il pianto innesca può essere difficilmente gestibile determinando una fuga. So che lei desidererebbe essere consolata in quel momento ma credo che ciò che è successo prima (non mi riferisco solo alla contingenza ma anche ai conflitti dei giorni/mesi precedenti) lo renda difficile.
Certamente il suo non avere un lavoro non aiuta.
Forse suo marito non riesce a coglierne la frustrazione.
E' come se lei chiedesse più libertà, una vita più sua che non graviti solo nel matrimonio e nelle attività del tempo libero.
Sebbene credo sia difficile parlare di colpe, forse questo suo marito dovrebbe capirlo.
Restiamo in ascolto
concentrandosi sulla questione specifica che ha posto provo a fare un'ipotesi. Credo che il pianto sia il prodotto di un escalation dentro un litigio. Ovvero lei chiede attenzione, oppure lui la rimprovera, questo innesca una serie di aspettative deluse, recriminazioni, tensioni, che sfociano nel pianto di lei (non perché è più debole, mi viene in mente che il pianto come espressione di disagio emozionale è più socialmente accettato nelle donne; purtroppo gli uomini "non devono piangere"). Ora la tensione che il pianto innesca può essere difficilmente gestibile determinando una fuga. So che lei desidererebbe essere consolata in quel momento ma credo che ciò che è successo prima (non mi riferisco solo alla contingenza ma anche ai conflitti dei giorni/mesi precedenti) lo renda difficile.
Certamente il suo non avere un lavoro non aiuta.
Forse suo marito non riesce a coglierne la frustrazione.
E' come se lei chiedesse più libertà, una vita più sua che non graviti solo nel matrimonio e nelle attività del tempo libero.
Sebbene credo sia difficile parlare di colpe, forse questo suo marito dovrebbe capirlo.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#2]
Gentile Signora,
come andava la vostra relazione prima del matrimonio?
E prima del trasferimento?
Vivevate già insieme?
Anche in precedenza suo marito aveva questi atteggiamenti con lei?
Oltre a piangere lei come affronta la situazione?
Ha provato a dialogare con suo marito esprimendogli il suo sentire?
Il matrimonio è un cambiamento importante nella coppia, richiede nuovi adattamenti reciproci e la ricerca di un nuovo possibile equilibrio. Può anche mettere maggiormente in evidenza eventuali criticità nella relazione.
Sembra che la mancanza di lavoro sia un punto importante intorno al quale ruotano rimproveri e discussioni che non riuscite ad affrontare in modo proprio, lasciando il problema in sospeso.
Davanti agli atteggiamenti di insofferenza e critica di suo marito sembra lei non riesca a reagire se non con il pianto.
Dunque il problema è quello di riuscire ad affrontare le vostre questioni in modo diverso, aprendo un dialogo e confronto pacato, per riuscire a smontare queste dinamiche interattive che continuate a rinforzare con i vostri reciproci comportamenti e feedback, che continuano a ripetersi nello stesso modo e ostacolano la soluzione delle vostre problematiche.
Ci faccia sapere se crede.
Cordialità
come andava la vostra relazione prima del matrimonio?
E prima del trasferimento?
Vivevate già insieme?
Anche in precedenza suo marito aveva questi atteggiamenti con lei?
Oltre a piangere lei come affronta la situazione?
Ha provato a dialogare con suo marito esprimendogli il suo sentire?
Il matrimonio è un cambiamento importante nella coppia, richiede nuovi adattamenti reciproci e la ricerca di un nuovo possibile equilibrio. Può anche mettere maggiormente in evidenza eventuali criticità nella relazione.
Sembra che la mancanza di lavoro sia un punto importante intorno al quale ruotano rimproveri e discussioni che non riuscite ad affrontare in modo proprio, lasciando il problema in sospeso.
Davanti agli atteggiamenti di insofferenza e critica di suo marito sembra lei non riesca a reagire se non con il pianto.
Dunque il problema è quello di riuscire ad affrontare le vostre questioni in modo diverso, aprendo un dialogo e confronto pacato, per riuscire a smontare queste dinamiche interattive che continuate a rinforzare con i vostri reciproci comportamenti e feedback, che continuano a ripetersi nello stesso modo e ostacolano la soluzione delle vostre problematiche.
Ci faccia sapere se crede.
Cordialità
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Gentile Signora,
deve essere veramente complesso e faticoso, vivere accanto ad un uomo così "perfetto", esigente, presente a se stesso e richiedente.....
Sembra che nella vostra coppia non ci spazio per la sofferenza, il disagio, ma soprattutto la condivisione emozionale........
lei piange e lui va fuori casa, non deve essere un bel sentire......non crede?
Lei ha degli hobby, piaceri, amicizie, altro...di suo?
deve essere veramente complesso e faticoso, vivere accanto ad un uomo così "perfetto", esigente, presente a se stesso e richiedente.....
Sembra che nella vostra coppia non ci spazio per la sofferenza, il disagio, ma soprattutto la condivisione emozionale........
lei piange e lui va fuori casa, non deve essere un bel sentire......non crede?
Lei ha degli hobby, piaceri, amicizie, altro...di suo?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Utente
Gentili Dottori,
Innanzitutto grazie per la risposta, non mi aspettavo Tanta attenzione. Provo a rispondere alle domande, ma per farlo devo dare qualche informazione in piu. Lui non e' italiano, ci siamo conosciuti mentre studiava in Italia in Erasmus, quando mi sono laureata sono andata da lui e ho cercato lavoro li. Un lavoro- stage che purtroppo non mi dava un buon stipendio. Da allora viviamo insieme, 5 anni di convivenza, 1 di matrimonio. Dopo un anno e mezzo l' azienda per cui lavorava gli ha proposto un trasferimento all estero per due anni in un paese del terzo mondo. Buona situazione economica, non avevamo la necessita'' di un secondo stipendio, ma io ho cercato di trovare un lavoro per soddisfazione mia prima di tutto e perche' so che per lui e' importante, giustamente dice che in futuro e' meglio poter contare su due stipendi stabili e quindi devo continuare a fare esperienza in questi anni che ci spostiamo. Dopo 8 mesi finalmente ce l ho fatta e ho lavorato per un anno e mezzo, buon posto e buono risultati. Poi lui ha deciso di fare un master di due anni in America, quindi abbiamo lasciato tutto e ora siamo qui. Un mese prima di partire, l' anno scorso, mi hanno diagnosticato in Italia una malattia abbastanza grave,ma tra le piu curabili. io non sono piu potuta partire perche' ho Dovuto fare 4 cicli di chemioterapia, lui pur soffrendo per non potermi stare vicino e' partito per iniziare il master, che non poteva essere rimandato, nell attesa di vedere come andavano le prime cure. Mi telefonva 20 volte al giorno,e' stato molto presente anche nella distanza, e' Venuto a trovarmi quando ha potuto e fortunatamente gli esami andavano sempre meglio.
Finalmentea a febbraio ho potato raggiungerlo qui. A maggio dovevamo tornare in Europa per 3 mesi perche il suo master prevedeva uno stage Durante l estate. Ecco, lui mi rimprovera anche di non aver cercato seriamente lavoro Gia da febbraio, ma io dopo mesi di chemioterapia, in cui euro stata a letto la maggior parte del tempo, non ho potato frequentare molte persone, ecc....sono arrivata qui un po frastoranta...non mi sono Mai lamentata del tumore, sono stata sempre molto razionale e append atterrata ho cercato di iniziare una vita normale, ma forse ero un po "moscia" , lo riconosco..in piu sono anche un po timida,la lingua non aiuta, e non ho quell aggressivita' necessaria in un paese competitivo come questo.
In piu mi rimprovera di aver passato in questi anni troppo tempo in Italia, siccome non avevo un lavoro stabile torrnavo in Italia anche abbastanza spesso,una Volta Durante l estate sono stata due mesi per aiutare I miei genitori con l attivita di famiglia visto che non stati molto bene Ed io ero libera...
Su certe cose ha ragione, per esempio ha insistito tutta l estate che cercassi un master o un corso per me ora che a settembre tornavamo in America e io un po l ho fatto, ma troppo tardi e ora UNO che rappresenta a una buona possibilita' per me e' Gia' iniziato e mi e' " scappato"... Per queste cose si Arabbia e ha completamente ragione, non sono come lui, sono distratta, piu pasticciona e lui sta facendo molti sacrifici per il nostro futuro..
Un ultimo esempio di motivo di scontro.. Vorremmo fare un viaggio in Asia a Natale/ gennaio, io gli ho detto che vorrei che passassimo il 24 almeno con le Nostra famiglie,( anche perche tanto io il 20. Diciembre devo essere in Italia per gli esami di controllo,) ma che sono aperta a partire prima di Natale se I voli sono piu convenienti. Lui mi risponde che per questo viaggio bisogna partire append possibile, quindi prima di Natale e Punto, che e' talmente obiettivo che se non lo capisco lui non renuncia a qualche giorno,che lui parte, con o senza di me...e io piango per questo suoi modi cosi duri e categorici, e lui si infastidisce e cosi via. Ancora non abbiamo neanche guardato I voli!!
A parte questi punti e' un ragazzo speciale, intelligente, simpatico, solare, riconosco che vuole passare sempre il suo tempo libero con me, tutto quello che fa lo fa pensando al nostro futuro, forse e' vero che io da quel lato li non faccio abbastanza, non ho la stessa ambizione e sana " aggressivita", mi scappano le scadenze delle cose, non sono abbastanza "lanciata"....
Si, dottoressa, e' da qualche anno ache litighiamo sempre negli stessi termini per il lavoro e I miei viaggi in Italia..lui dice che discutere gli fa male e per questo a volte quando io voglio parlare lui se ne va, mi dice "se inizi a discutere, cambio stanza" , e se io riesco a lasciare perdere lui dopo un po torna normale, anche affettuoso, ma io a volte non riesco, vado avanti, mi lamento dei suoi modi secchi, e li degeneriamo... Secondo lui io ho il 90 per cento delle colpe.
Si, dott. Mori,come dice Lei, lui dice che dopo tutto quello che ci rimproveriamo e io piango, non riesce a fare nessun passi verso di me...
Scusate la lunghezza, ma mi sa che erano importanti questi elementi. Si ho amicizie, ma con quelle italiano non parlo perche non lo vedono molto a lui e non voglio che si facciano una cattiva Idea di lui solo per I miei sfoghi...e con quelle nuovo nei paesi in cui stiamo neanche, perche sono amicizie troppo fresche per raccontare cose private e non voglio si facciano una cattiva idea di lui.
A parte trovando urgentemente un lavoro ( che risolverebbe il 50% dei problemi) , come posso uscire da questa situazione? Vorrei non rimanere Cosi male se mi dice per esempio che in Asia lui va e Punto, con o senza di me, e se mi riprende continuamente perche' non tengo le cose perfette.
Grazie ancora. Buona giornata.
Innanzitutto grazie per la risposta, non mi aspettavo Tanta attenzione. Provo a rispondere alle domande, ma per farlo devo dare qualche informazione in piu. Lui non e' italiano, ci siamo conosciuti mentre studiava in Italia in Erasmus, quando mi sono laureata sono andata da lui e ho cercato lavoro li. Un lavoro- stage che purtroppo non mi dava un buon stipendio. Da allora viviamo insieme, 5 anni di convivenza, 1 di matrimonio. Dopo un anno e mezzo l' azienda per cui lavorava gli ha proposto un trasferimento all estero per due anni in un paese del terzo mondo. Buona situazione economica, non avevamo la necessita'' di un secondo stipendio, ma io ho cercato di trovare un lavoro per soddisfazione mia prima di tutto e perche' so che per lui e' importante, giustamente dice che in futuro e' meglio poter contare su due stipendi stabili e quindi devo continuare a fare esperienza in questi anni che ci spostiamo. Dopo 8 mesi finalmente ce l ho fatta e ho lavorato per un anno e mezzo, buon posto e buono risultati. Poi lui ha deciso di fare un master di due anni in America, quindi abbiamo lasciato tutto e ora siamo qui. Un mese prima di partire, l' anno scorso, mi hanno diagnosticato in Italia una malattia abbastanza grave,ma tra le piu curabili. io non sono piu potuta partire perche' ho Dovuto fare 4 cicli di chemioterapia, lui pur soffrendo per non potermi stare vicino e' partito per iniziare il master, che non poteva essere rimandato, nell attesa di vedere come andavano le prime cure. Mi telefonva 20 volte al giorno,e' stato molto presente anche nella distanza, e' Venuto a trovarmi quando ha potuto e fortunatamente gli esami andavano sempre meglio.
Finalmentea a febbraio ho potato raggiungerlo qui. A maggio dovevamo tornare in Europa per 3 mesi perche il suo master prevedeva uno stage Durante l estate. Ecco, lui mi rimprovera anche di non aver cercato seriamente lavoro Gia da febbraio, ma io dopo mesi di chemioterapia, in cui euro stata a letto la maggior parte del tempo, non ho potato frequentare molte persone, ecc....sono arrivata qui un po frastoranta...non mi sono Mai lamentata del tumore, sono stata sempre molto razionale e append atterrata ho cercato di iniziare una vita normale, ma forse ero un po "moscia" , lo riconosco..in piu sono anche un po timida,la lingua non aiuta, e non ho quell aggressivita' necessaria in un paese competitivo come questo.
In piu mi rimprovera di aver passato in questi anni troppo tempo in Italia, siccome non avevo un lavoro stabile torrnavo in Italia anche abbastanza spesso,una Volta Durante l estate sono stata due mesi per aiutare I miei genitori con l attivita di famiglia visto che non stati molto bene Ed io ero libera...
Su certe cose ha ragione, per esempio ha insistito tutta l estate che cercassi un master o un corso per me ora che a settembre tornavamo in America e io un po l ho fatto, ma troppo tardi e ora UNO che rappresenta a una buona possibilita' per me e' Gia' iniziato e mi e' " scappato"... Per queste cose si Arabbia e ha completamente ragione, non sono come lui, sono distratta, piu pasticciona e lui sta facendo molti sacrifici per il nostro futuro..
Un ultimo esempio di motivo di scontro.. Vorremmo fare un viaggio in Asia a Natale/ gennaio, io gli ho detto che vorrei che passassimo il 24 almeno con le Nostra famiglie,( anche perche tanto io il 20. Diciembre devo essere in Italia per gli esami di controllo,) ma che sono aperta a partire prima di Natale se I voli sono piu convenienti. Lui mi risponde che per questo viaggio bisogna partire append possibile, quindi prima di Natale e Punto, che e' talmente obiettivo che se non lo capisco lui non renuncia a qualche giorno,che lui parte, con o senza di me...e io piango per questo suoi modi cosi duri e categorici, e lui si infastidisce e cosi via. Ancora non abbiamo neanche guardato I voli!!
A parte questi punti e' un ragazzo speciale, intelligente, simpatico, solare, riconosco che vuole passare sempre il suo tempo libero con me, tutto quello che fa lo fa pensando al nostro futuro, forse e' vero che io da quel lato li non faccio abbastanza, non ho la stessa ambizione e sana " aggressivita", mi scappano le scadenze delle cose, non sono abbastanza "lanciata"....
Si, dottoressa, e' da qualche anno ache litighiamo sempre negli stessi termini per il lavoro e I miei viaggi in Italia..lui dice che discutere gli fa male e per questo a volte quando io voglio parlare lui se ne va, mi dice "se inizi a discutere, cambio stanza" , e se io riesco a lasciare perdere lui dopo un po torna normale, anche affettuoso, ma io a volte non riesco, vado avanti, mi lamento dei suoi modi secchi, e li degeneriamo... Secondo lui io ho il 90 per cento delle colpe.
Si, dott. Mori,come dice Lei, lui dice che dopo tutto quello che ci rimproveriamo e io piango, non riesce a fare nessun passi verso di me...
Scusate la lunghezza, ma mi sa che erano importanti questi elementi. Si ho amicizie, ma con quelle italiano non parlo perche non lo vedono molto a lui e non voglio che si facciano una cattiva Idea di lui solo per I miei sfoghi...e con quelle nuovo nei paesi in cui stiamo neanche, perche sono amicizie troppo fresche per raccontare cose private e non voglio si facciano una cattiva idea di lui.
A parte trovando urgentemente un lavoro ( che risolverebbe il 50% dei problemi) , come posso uscire da questa situazione? Vorrei non rimanere Cosi male se mi dice per esempio che in Asia lui va e Punto, con o senza di me, e se mi riprende continuamente perche' non tengo le cose perfette.
Grazie ancora. Buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 35.1k visite dal 16/09/2013.
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