Comportamento "sociopatico"?

Gentili dottori,

in agosto, durante un soggiorno in clinica, mi è stato diagnosticato un disturbo di instabilità emotiva del tipo "Borderline" e uno di personalità narcisistica.

Vorrei raccontarvi di un fatto che non riesco a spiegarmi, nella speranza che qualcuno riesca a dirmi se si tratta di un comportamento che ha a che fare con uno di questi 2 disturbi.

Spesso, quando sono in un'aula o in una stanza con varie persone, sento l'impulso di alzarmi di scatto e andarmene via. Un giorno in clinica, prima del "giro serale" dove l'infermiere chiede a tutti i pazienti riuniti in sala di raccontare 15 o 20 secondi come stanno e come hanno trascorso il giorno, mi sono alzato di scatto, dicendo che non stavo bene e chiedendo di poter abbandonare all'istante la stanza.

Tale comportamento mi è capitato di nuovo lo scorso mercoledì durante la riunione di un gruppo di autoaiuto (rivolto a persone che soffrono i problemi psichici e psicologici) a cui erano presenti altri partecipanti. Poco prima della fine della discussione in gruppo ho chiesto se potevo alzarmi per andarmene e lasciare subito la stanza. Le persone intorno a me, gli altri partecipanti, ma anche gli oggetti avevano assunto una sembianza strana - mi spiego meglio. Mi sembrava che tutto e tutti fossero diventati "di pietra", come statue. Tutto appariva confuso, soffuso e sfuocato e avevo come la sensazione di trovarmi in una sorta di stato di TRANCE.

Al tempo stesso avevo la sensazione che rimanere lì in presenza di altre persone sarebbe stato pesantissimo per me, di qui, appunto, lo stimolo ad alzarsi di scatto, all'improvviso, e fuggire via dalla porta.

Vi chiedo di fornirmi una spiegazione a questo comportamento..può avere a che fare con il problema borderline? con quello narcisistico? è una lieve manifestazione di "sociopatia", come mi ha riferito un conoscente?

Vi ringrazio molto dell'attenzione e per avermi letto, auguro a tutti una buona domenica.

Grazie
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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
il comportamento "sociopatico" è una vecchia dicitura psichiatrica che sta ad indicare la tendenza a non rispettare le norme sociali. Le persone con questa difficoltà sono in grado di commettere qualsiasi efferatezza senza però provare rimorso.
Forse il suo conoscente si riferiva alla difficoltà di stare a contatto con altre persone.
Sebbene io non ami etichettare gli individui sulla base di sintomi scritti in un libro, che poi con il tempo cambiano e ciò che prima era considerato malattia adesso non lo è più, sembra che la sua sia una situazione di sofferenza non trascurabile. I disturbi borderline e quelli narcisistici hanno la caratteristica di rendere difficoltose le relazioni sociali. Quindi potrebbero spiegare quanto accaduto.
A me è venuto anche in mente che la fuga improvvisa attiri l'attenzione degli altri, facendogli capire che lei sta più male, più male di loro e che si devono preoccupare per lei. Le ho offerto questo punto di vista ma lo prenda con le molle.... non la conosco, non conosco la sua situazione.
In ogni modo, sono felice di capire che è seguito da professionisti.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Utente
Utente
Gentile dott. Mori,

grazie mille della risposta. Probabilmente il mio conoscente ha voluto solo mettermi paura, probabilmente dovrei astenermi dal raccontare di certi miei problemi alle altre persone. Il problema è che per la maggior parte dei momenti ho bisogno di avvalermi delle opinioni altrui anche per la più piccola cosa, sia anche prendere la più piccola decisione.

In effetti, anche a me questa parola mi era sembrata eccessiva: "sociopatico". Non mi ci rispecchio affatto! E suona molto come allontanamento da qualsiasi forma di relazione umana o avversione totale, incondizionata alla presenza umana.

Lo spunto di riflessione che Lei mi dà invece è interessante..può darsi effettivamente che il motivo sia quello di attirare l'attenzione sugli altri, affinché gli altri si muovano e si preoccupino per me, a questo non avevo mai pensato, solo che non riesco a spiegarmi come mai la percezione della realtà cambia lì per lì..certo, non voglio con questo dire che la realtà mi appare COMPLETAMENTE distorta o che ho allucinazioni, per carità!! Non ho alcunissima allucinazione..ma ho come la sensazione di trovarmi in un ambiente surreale e irreale, come in un sogno dove ogni oggetto o persona perde i contorni, è difficile da spiegare..

E' una sensazione (o meglio, la consapevolezza di questa sensazione) che mi mette ansia.

Al momento non è che sia seguito molto da professionisti, però sto cercando di informarmi e di chiedere aiuto. I tempi di attesa, le liste ecc. per psicoterapie o terapie simili sono infinite qui.

In ogni caso, La ringrazio di tutto cuore della Sua interpretazione o spiegazione e di avermi risposto!

Le auguro buona domenica
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