Enorme difficoltà di integrazione sociale

Salve.
Sono un ragazzo di 23 anni. Dentro di me cè il caos più totale. Sono seriamente provato dagli sbalzi d'umore. Nell'arco della stessa giornata potrei sentirmi euforico e depresso a livelli altissimi.
Quando ad esempio sto facendo una cosa che mi fa stare bene, come ad esempio guardare un film o chattare, ricevo la telefonata di mia madre che mi mette pressione affinchè trovi un lavoro. Passo immediatamente da uno stato euforico ad uno stato di depressione intenso. Mi sento proprio come se mi fosse caduto il mondo addosso.
Non mi è mai piaciuta l'idea di dover lavorare, però nell'ultimo periodo mi sono convinto a provare ad adattarmi. Il problema è che mia madre vorrebbe che io trovassi qualsiasi tipo di lavoro, e io ad esempio non riuscirei a fare il cameriere. Farei anche le pulizie, però non potrei mai fare un lavoro troppo faticoso. Mi viene l'ansia e lo stress.
Ho fatto il cameriere per 6 mesi, e ho vissuto malissimo questa esperienza. Non si può stare fermi un attimo, bisogna sempre fare qualcosa. Che ansia e che stress. Ogni volta che tornavo a casa mi sentivo annullato, come se la mia volontà fosse stata annullata. Infatti non cercavo neanche di scappare da quella situazione, subivo e basta.
Ho provato a far capire a mia madre che starei male se tornassi a fare un lavoro del genere, ma lei non mi capisce. Pensa che dovrei adattarmi a fare qualsiasi lavoro perchè non ho scelta.
Addirittura è arrivata a dirmi che forse dovrei andare all'estero, imparare l'inglese e lavorare lì come cameriere. Non riesco a descrivere l'ansia, anzi il PANICO che provo al solo pensiero. Mi sembra di essere senza vie d'uscita.

Ho provato a sfogarmi nella speranza di essere capito. Per me tutto questo è insostenibile. Tutti questi pensieri e responsabilità mi mandano nel panico.
Vi prego, cercate di capirmi.
Tutti pensano che sia un fannullone e che non voglia lavorare, nessuno capisce il mio disagio interiore.
[#1]
Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
sembra che il problema sia legato non soltanto al panico e allo stress ma anche alla "qualità" del rapporto con sua madre. Sembra che voglia dirci: "Capitemi voi perché i miei genitori non mi capiscono". Beh forse adesso non ha poi tutto questo bisogno di essere compreso dai suoi genitori. Durante l'infanzia la comprensione, l'accettazione (quasi) incondizionata delle figure genitoriali è importante, essenziale. Nell'età adulta diviene decisamente più importante cercare di capire cosa ci piace, cercare di sviluppare le proprie competenze e attitudini.
Non esiste solo il lavoro di cameriere.
Credo che un consulto di persona sia opportuno, per aiutarla ad uscire dalla palude in cui si trova.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#2]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
"Beh forse adesso non ha poi tutto questo bisogno di essere compreso dai suoi genitori."
"Nell'età adulta diviene decisamente più importante cercare di capire cosa ci piace, cercare di sviluppare le proprie competenze e attitudini."

Io mi sento quasi costretto a fare come dice mia madre, perchè è lei che mi mantiene e se le andassi contro rischierei di ritrovarmi in mezzo ad una strada. A quel punto sarebbe davvero la fine.
Io avevo intenzione di diventare un attore hard fin da quando avevo 15 anni. Poi a 18 anni mi sono in contatto con un regista ed ero pronto per intraprendere questa strada.
Ingenuamente ho rivelato le mie intenzioni alla mia famiglia. Dopo la loro reazione non me la sono sentita di andare per la mia strada. Comunque il settore è anche in crisi e non sarei riuscito a mantenermi facendo questo lavoro.
Bisogna tenere presente che io sono da sempre dipendente dalla pornografia e quindi forse era per questo che volevo fare quel mestiere.
Comunque quando ho realizzato che non avrei potuto realizzare il mio sogno, mi è caduto il mondo addosso. Non ho più avuto voglia di studiare e sono stato bocciato proprio l'ultimo anno di scuola.

Ho perso la mia ambizione e la voglia di realizzarmi. Non ho più voglia di fare nulla e mi sento in ansia perchè ho paura che la mia famiglia possa abbandonarmi se non faccio come dicono loro.

Ero così pieno di energia quando avevo 18 anni, ero sicuro che avrei realizzato il mio sogno e sarei stato felice. Adesso però ho perso quella energia, e mi sento come se mi fossi rassegnato ad una vita infelice.
[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Ha aperto due consulti contemporaneamente

https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/373665-frustrazione-e-depressione-a-causa-delle-donne.html

Le abbiamo già risposto ed a lungo non credo che le sue richieste di consulenza siano scisse, ma andrebbero affrontate da un nostro Collega de visu

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Dr. Valeria Randone
"Ha aperto due consulti contemporaneamente"

I consulti non sono stati aperti contemporaneamente, bensì in giorni diversi.

"Le abbiamo già risposto ed a lungo..."

Ho chiesto due consulti completamente differenti tra loro.


Ringrazio Lei e i suoi colleghi per la disponibilità dimostrata. Mi ritengo soddisfatto e, per il momento, non ho bisogno di altri chiarimenti. Se dovessi aver bisogno di chiedere un altro consulto in futuro, aprirò la rischiesta nella sezione "psichiatria" al fine di evitare equivoci.
Grazie ancora. Arrivederci
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto