Bisessualità

salve, volevo avere delle spiegazioni riguardo alla mia bisessualità che non so' se realmente esista. Ho 19 anni e praticamente da bambino un compagno d'asilo mi portava con lui e mi faceva fare delle porcherie, questa cosa è cresciuta con noi fino all'età di 18 anni quando ho deciso di chiudere. da bambino sono cresciuto in una famiglia di femmine più grandi di me e mio padre era molto chiuso e parlava poco con me. mi sentivo attratto da mondo femminile e volevo essere una femmina. a 13 anni ho fatto per la prima volta sesso con una femmina e ho capito quel giorno che io ero etero, ma dopo qualche mese la mia mente andava sempre negli uomini anche se iniziai ad adottare atteggiamenti molto più maschili. Sono un bisessuale attivo e ho fatto sesso con delle femmine, mi è piaciuto molto di più che stare con un uomo. ma la cosa non dura molto appena non ho la presenza di una femmina accanto. il fatto sta che faccio sesso con degli sconosciuti che conosco via chat e poi ci abbandoniamo dopo la prima sera. non mi piacciono le parti intime dell'uomo ma quelle della donna ma sono molto attratto dal fisico maschile; gambe, occhi, labbra, corpo in generale. sono molto attratto pure dal seso femminile ma quando bacio una femmina non sento le stesse cose che sento quando bacio un uomo la stranezza che quando faccio sesso con una donna mi piace molto di più. ho avuto più amiche femmine che maschi e il fatto che i ragazzi ''volevano'' loro e non me mi faceva un po' stare male. ero molto timido, timidezza che sono riuscito a sconfiggere con il passare dell'adolescenza. Ho avuto molte frustrazioni da bambino non mi sentivo accettato a scuola. nessuno mi volevo accanto ero un po' il puzzone della classe ho vissuto le elementari come gli anni più brutte della mia vita non so' se questo influenza la sessualità mia ma volevo essere più dettagliato possibile. da bambino non guardavo cartoni maschili ma solo cartoni animati femminili ho in un certo senso adottato mascolinità nella mia adolescenza e oggi a 19 anni il mio orientamento sessuale si è modificato molto ( non credevo che sarei riuscito a diventare un bisessuale e che potevo provare attrazione per le femmine da bambino ) mi piace molto soddisfare gli altri e quando sto con un uomo credo che lo soddisfri più di come io soddisfi una donna ( anche se relativamente perchè a volte mi è capitato di sentirmi soddisfatto anche quando ho soddisfatto le ragazze ) ho sempre avuto una bassa autostima che è salita lentamente nel tempo mi sono sempre sentito poco accettato dalla società e dalla famiglia. all'inizio quando andavo con un uomo piu' grande di me mi sentivo me stesso ( a 18 anni ) tanto che tatuai una donna sul mio corpo che rappresenta la mia parte nascosta. mi capita di fare delle fantasie sessuali con delle femmine ma quando faccio fantasie con degli uomini mi sento molto piu' attratto anche se poi nell'atto sessuale mi piace molto piu la donna.
grazie in anticipo
ps: scusate la volgarità e la grammatica
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
La sua descrizione della sua sessualita' e' molto dettagliata e esprime accettazione di questi due aspetti compresenti.
Si e' dato anche delle spiegazioni del contesto familiare e amicale e quindi anche delle origini di questa sessualita.
Cosa le crea disagio? Vorrebbe essere piu' defiito?
Forse qualche colloquo di persona con uno psicoterapeuta perfezionato in sessuologia le consentirebbero di avere delle veriche personali, se e' cio' che lei desidera. E' giovanissimo e ne trarrebbe una maggiore sicurezza di se'.
Ci scriva di nuovo se vuole.
Cordiali saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo,

durante l'adolescenza è possibile fare delle esperienze che possono essere importanti per meglio comprendere se stessi e contribuire a definire la propria identità.

Mi pare però che alcune esperienze, vissuti, emozioni abbiano contribuito a generare della confusione che a mio avviso è bene eliminare per mettere un po' d'ordine per essere più sereno.

Hai mai pensato di rivolgerti al consultorio della tua zona per parlare direttamente con uno psicologo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Ho subito in passato una specie di schok che mi portò quasi alla follia. Delle persone sataniche mi portano con loro a mia insaputa di ciò che volevano fare. allora io non riuscendo a superare le immagini di quel giorno decisi di parlarne con i miei genitori dicendogli che volevo parlare con un psicologo, la loro reazione non fu delle migliori non volevano assolutamente che io andavo da un psicologo, allora mi comprai dei libri di psicoloogia che parlavano di suggestioni e miracoli per mezzo della fede, quindi, fra le mie varie letture e la voglia di riprendermi riuscì da solo a superare ciò che mi era successo. Allora, come posso dire ai meii genitori che vorrei parlare con un sessuologo? loro non accettano il fatto che il figlio vada da un psicologo, e io, sinceramente non me la sento di andarci di nascosto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
E' una tua scelta questa: perchè non te la senti di rivolgerti ad uno psicologo senza coinvolgere i tuoi genitori?
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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
non lo so' può darsi che mi vergogni della cosa.. comunque sia mi sento a disagio ad andarci da solo. Molte volte, nel sociale, quando mi trovo con gente di cultura, provo un senso di inferiorità e non riesco ad aprire neanche un dialogo
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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Io ero una persona molto timida, non riuscivo a socializzare con le persone, con nessuno!! poi una mia amica mi fece presente che era ora di cambiare e essere me stesso anche difronte alla gente.. così scavai dentro me e ho capito cosa mi faceva arrossire e riuscì a superare. Ma ancora oggi, non mi sentirei al mio agio ad andare da un psicologo e parlare di me e sopratutto della mia sessualità che è una cosa che mi vergogna molto, anche se vorrei, ho bisogno di qualcuno che proprio mi accompagni e mi sproni
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo,

capisco che ci sono alcuni temi come la sessualità che sono più delicati da trattare e più privati di altri, però il professionista che si occupa anche di questi aspetti è preparato per aiutarti, facilitare l'apertura e rispettare i tuoi tempi.

Soltanto rifletti sulla vergogna che ti impedisce di poter chiarire e stare meglio.

Quanto alle interazioni sociali e al tuo cambiamento, come hai potuto notare, è bastato uno sforzo da parte tua per modificare la situazione; non credi sia possibile anche per il timore di rivolgersi allo psicologo?
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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Si, lo credo fortemente! ma è il primo passo quello più difficile secondo me.. non è sicuramente come parlare nel virtuale. Grazie mille
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Sarebbe una posizione sbagliata che la porterebbe ad assumere un ruolo passivo. E' invece importante che l'azione di rivolgersi ad uno psicologo sia solo sua e la viva come la ricerca di una consulenza che l'aiuti a raccontarsi e a capirsi.
Gli psicologi non giudicano quello che viene detto in terapia, non gli interessa farlo . Il loro compito e' aiutare la persona che hanno in terapia a comprendersi.
Ci pensi! Da soli non si puo' fare quas nulla!
Cordiali saluti
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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
gentilissimi! grazie mille
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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
le chat, quelle dove incotro gente per fare sesso ( che di norma non si ci vede più di una sera) sono diventate per me come una specie di dipendenza
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Anche questo non aiuta, perchè hai detto di aver avuto problemi a relazionarti con gli altri e anche a rivolgerti di persona ad un collega: a maggior ragione ritengo sia importante sentire uno psicologo di persona.

Pensaci
Saluti,
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
la sessualità è un essere, non un fare!

lei scrive delle sue esperienze come se fossero scisse da un sentire profondo, parla di gambe, seni, e così via...di parti del corpo altrui...ma la sfera dell'intimità/affettivitè/sessualità corre su un continuum che comprende tutte le sfaccettature del sentire e volere sessuale.

Le allego una lettura sulla tematica da lei richiesta, i libri e la fede in questi casi non aiutano...se nona posticipare la risoluzione del disagio ancora avanti nel tempo

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/129-bisessualita-esiste-davvero.html

Si rivolga con fiducia ad un nostro Collega, la vergogna passerà, vedrà che sarà accolto, ascoltato e facilitato nella verbalizzazione delle sue difficoltà, cari auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
se dobbiam parlare per intero mi piace avere un uomo accanto, ma in un atto sessuale la donna mi soddisfa di più.