Disturbo narcisistico di personalità e disturbo di instabilità emotiva (tipo borderline)
Gentili dottori,
alla fine di luglio mi sono sentito poco bene: avevo accettato da poco un posto di lavoro poco bello e ho avuto una sorta di "attacco di panico": quando il telefono ha squillato, il mio cuore ha iniziato a battere all'improvviso e forte, ho iniziato a sudare freddo e, una volta terminata la conversazione, mi sono guardato intorno e non capivo più niente, vedevo tutto sfuocato e muoversi, come se mi trovassi in uno stato di "trance". Il mio corpo, inoltre, ha iniziato a tremare.
Qualche giorno dopo mi sono fatto ricoverare presso la clinica (o il reparto) per psichiatria e psicoterapia presso un ospedale di Amburgo e sono stato inserito nel gruppo di coloro che hanno "disturbi di personalità".
Sono rimasto in questa clinica per 5 settimane, durante le quali mi sono state offerte varie terapie (ergoterapia, training di competenze sociale, training metacognitivo, gruppo di rilassamento) e in cui sono stato sottoposto a vari tipi di test, condotti per mezzo di questionari valutati successivamente dagli psicologi del reparto. L'incontro con lo psicoterapeuta o psicologo principale responsabile del mio caso era organizzato poi su base settimanale, ossia una volta a settimana avevo il colloquio con il mio psicoterapeuta.
Sono stato dimesso dalla clinica con una diagnosi di "grave disturbo narcisistico di personalità", mentre i vari test scritti e questionari hanno evidenziato segni di quello che in Germania viene chiamato "emotionale instabile Störung" (tradotto alla lettera "disturbo di instabilità emotiva") del tipo "Borderline".
Sulla lettera di dimissioni si legge poi anche "grave episodio depressivo senza sintomi psicotici", in riferimento all'evento che ha scatenato il malessere che mi ha portato poi a rivolgermi alla clinica.
Per quanto riguarda la terapia, mi è stato consigliato contro l'insonnia un farmaco specifico dal nome "Trazodone" (al posto del "Tavor", che mi era stato somministrato la prima settimana e poi è stato sospeso) che non rende dipendenti, da usare soprattutto nel periodo invernale o in fasi di insonnia acute. Altrimenti, mi è stata raccomandata una psicoterapia a lungo termine (della durata minima di 2-3 anni, secondo la psicoterapeuta della clinica) e un percorso psicoterapico presso un Istituto di Ricerca Sessuale e Psichiatria Forense per curare la disfunzione sessuale di cui soffro ormai da tempo (in realtà sono due, la "pornodipendenza" e "l'incapacità di compiere o realizzare un atto sessuale").
Vorrei chiedervi:
Quali sono i punti di contatto tra questi due disturbi che mi sono stati diagnosticati? In che misura il disturbo di tipo "narcisistico" si può sovrapporre al disturbo "borderline"? Dov'è che i due problemi iniziano a differenziarsi?
Inoltre: secondo voi, è corretta la cura che mi è stata prescritta (psicoterapia)? Poiché So che esistono vari tipi di terapia, quale mi consigliereste di affrontare?
Un grazie a chi mi risponde!
Cordiali saluti
alla fine di luglio mi sono sentito poco bene: avevo accettato da poco un posto di lavoro poco bello e ho avuto una sorta di "attacco di panico": quando il telefono ha squillato, il mio cuore ha iniziato a battere all'improvviso e forte, ho iniziato a sudare freddo e, una volta terminata la conversazione, mi sono guardato intorno e non capivo più niente, vedevo tutto sfuocato e muoversi, come se mi trovassi in uno stato di "trance". Il mio corpo, inoltre, ha iniziato a tremare.
Qualche giorno dopo mi sono fatto ricoverare presso la clinica (o il reparto) per psichiatria e psicoterapia presso un ospedale di Amburgo e sono stato inserito nel gruppo di coloro che hanno "disturbi di personalità".
Sono rimasto in questa clinica per 5 settimane, durante le quali mi sono state offerte varie terapie (ergoterapia, training di competenze sociale, training metacognitivo, gruppo di rilassamento) e in cui sono stato sottoposto a vari tipi di test, condotti per mezzo di questionari valutati successivamente dagli psicologi del reparto. L'incontro con lo psicoterapeuta o psicologo principale responsabile del mio caso era organizzato poi su base settimanale, ossia una volta a settimana avevo il colloquio con il mio psicoterapeuta.
Sono stato dimesso dalla clinica con una diagnosi di "grave disturbo narcisistico di personalità", mentre i vari test scritti e questionari hanno evidenziato segni di quello che in Germania viene chiamato "emotionale instabile Störung" (tradotto alla lettera "disturbo di instabilità emotiva") del tipo "Borderline".
Sulla lettera di dimissioni si legge poi anche "grave episodio depressivo senza sintomi psicotici", in riferimento all'evento che ha scatenato il malessere che mi ha portato poi a rivolgermi alla clinica.
Per quanto riguarda la terapia, mi è stato consigliato contro l'insonnia un farmaco specifico dal nome "Trazodone" (al posto del "Tavor", che mi era stato somministrato la prima settimana e poi è stato sospeso) che non rende dipendenti, da usare soprattutto nel periodo invernale o in fasi di insonnia acute. Altrimenti, mi è stata raccomandata una psicoterapia a lungo termine (della durata minima di 2-3 anni, secondo la psicoterapeuta della clinica) e un percorso psicoterapico presso un Istituto di Ricerca Sessuale e Psichiatria Forense per curare la disfunzione sessuale di cui soffro ormai da tempo (in realtà sono due, la "pornodipendenza" e "l'incapacità di compiere o realizzare un atto sessuale").
Vorrei chiedervi:
Quali sono i punti di contatto tra questi due disturbi che mi sono stati diagnosticati? In che misura il disturbo di tipo "narcisistico" si può sovrapporre al disturbo "borderline"? Dov'è che i due problemi iniziano a differenziarsi?
Inoltre: secondo voi, è corretta la cura che mi è stata prescritta (psicoterapia)? Poiché So che esistono vari tipi di terapia, quale mi consigliereste di affrontare?
Un grazie a chi mi risponde!
Cordiali saluti
[#1]
Gentile Signore,
Se la diagnosi è disturbo di personalità narcisistico borderline lei ha bisogno di mettersi in terapia continuativa. Credo che il tempo prognosticato sia corretto.
Borderline nel suo caso forse sta ad indicare il livello del disturbo di personalità: nonostante sia stato indicato come grave è a un livello di gravità intermedio. Per questo le sarà sufficiente una buona psicoterapia.
Le formulo i migliori auguri.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazzo,
i quesiti che lei pone sono leciti quanto di difficile risposta.
Da un punto di vista tecnico posso dirle che Disturbo Narcisistico e Disturbo Borderline si collocano lungo un continuum.
Le differenze per alcuni aspetti sono sfumate, in quanto i due disturbi si incontrano appunto lungo questo continuum, e hanno delle similitudini, come ad esempio rispetto al limite tra sè e gli altri che in entrambi i casi è carente e indefinito.
Mentre per altri aspetti si differenziano, principalmente l'una (disturbo Borderline) per la prevalenza degli aspetti dell'impulsività (ovvero una scarica emotiva immediata) l'altro (disturbo Narcisistico) per l'importanza paradossale rivestita dall'"Altro" (ovvero dalle altre persone), da una parte gli altri risultano essere indispensabili per tenere coeso il senso di identità di chi ne soffre, ciò sott'intende, allo stesso tempo, che gli altri non sono altro che uno strumento che il Narcisista "usa" per esistere.
Sino a qui siamo sulle teorie e sulle descrizioni da manuale.
L'esortazione che le faccio io è quella di trovare un bravo psicoterapeuta che possa farsi carico della sua situazione reale, di ciò che lei vive ogni giorno, ciò che la fa soffrire e di quelle che sono le sue difficoltà.
Le diagnosi sono un utile strumento per la comunicazione tra noi professionisti. Ma spesso confondono i nostri pazienti, li spaventano o addirittura li stigmatizzano.
E' importante tenere presente che ogni persona è diversa dagli altri. Ogni persona porta con sè una storia ricca, che se ripercorsa, nella maggior parte dei casi ci spiega quelle che oggi sono le difficoltà che l'individuo vive.
Ripeto le consiglio un bravo psicoterapeuta che possibilmente si occupi di problematiche sessuali dato i due sintomi che riporta alla fine della sua lettera.
Il mio approccio è quello dell'Analisi Transazionale, le consiglio di trovare qualcuno che la pratica.
In genere il nostro metodo mira a riattivare le risorse che l'individuo possiede e che per vari motivi o percorsi di vita al momento non sono attive.
Spero di esserle stata utile e le faccio tanti auguri per il percorso che intenderà intraprendere.
Saluti
i quesiti che lei pone sono leciti quanto di difficile risposta.
Da un punto di vista tecnico posso dirle che Disturbo Narcisistico e Disturbo Borderline si collocano lungo un continuum.
Le differenze per alcuni aspetti sono sfumate, in quanto i due disturbi si incontrano appunto lungo questo continuum, e hanno delle similitudini, come ad esempio rispetto al limite tra sè e gli altri che in entrambi i casi è carente e indefinito.
Mentre per altri aspetti si differenziano, principalmente l'una (disturbo Borderline) per la prevalenza degli aspetti dell'impulsività (ovvero una scarica emotiva immediata) l'altro (disturbo Narcisistico) per l'importanza paradossale rivestita dall'"Altro" (ovvero dalle altre persone), da una parte gli altri risultano essere indispensabili per tenere coeso il senso di identità di chi ne soffre, ciò sott'intende, allo stesso tempo, che gli altri non sono altro che uno strumento che il Narcisista "usa" per esistere.
Sino a qui siamo sulle teorie e sulle descrizioni da manuale.
L'esortazione che le faccio io è quella di trovare un bravo psicoterapeuta che possa farsi carico della sua situazione reale, di ciò che lei vive ogni giorno, ciò che la fa soffrire e di quelle che sono le sue difficoltà.
Le diagnosi sono un utile strumento per la comunicazione tra noi professionisti. Ma spesso confondono i nostri pazienti, li spaventano o addirittura li stigmatizzano.
E' importante tenere presente che ogni persona è diversa dagli altri. Ogni persona porta con sè una storia ricca, che se ripercorsa, nella maggior parte dei casi ci spiega quelle che oggi sono le difficoltà che l'individuo vive.
Ripeto le consiglio un bravo psicoterapeuta che possibilmente si occupi di problematiche sessuali dato i due sintomi che riporta alla fine della sua lettera.
Il mio approccio è quello dell'Analisi Transazionale, le consiglio di trovare qualcuno che la pratica.
In genere il nostro metodo mira a riattivare le risorse che l'individuo possiede e che per vari motivi o percorsi di vita al momento non sono attive.
Spero di esserle stata utile e le faccio tanti auguri per il percorso che intenderà intraprendere.
Saluti
[#3]
Utente
Gentile dott.ssa Esposito,
in effetti non capisco molto perché nella mia lettera di dimissioni questo disturbo di narcisismo sia stato indicato come "grave". Nessuno psicologo o psicoterapeuta della clinica presso cui mi trovavo mi aveva mai fatto capire di avere un problema di entità grave. In ogni caso, la ringrazio molto per avermi risposto e per gli auguri che mi ha formulato.
Gentile dott.ssa Abbate,
La ringrazio moltissimo per la descrizione dettagliata delle differenze tra questi due disturbi. Ho posto questa domanda perché durante i colloqui terapeutici non mi sono state fornite indicazioni MOLTO precise riguardo alle differenze tra questi due problemi (nonostante io lo avessi richiesto), se non che il problema dei borderline riguarda più che altro gli sbalzi di umore che un soggetto può avere e l'impulsività.
Lei purtroppo saprà meglio di me che non è facile trovare un buon psicoterapeuta che possa farsi carico del mio problema. Addirittura a me è stato consigliato di trovare un terapeuta per i miei problemi di carattere più "generale", un altro per la mia "disfunzione sessuale" ed eventualmente, poi, uno psichiatra QUALORA avessi bisogno di qualche medicinale - cosa che però i medici della clinica mi hanno sconsigliato e di cui, per il momento, hanno escluso la necessità.
Dott.ssa Abbate, Lei mi parla di Analisi Transazionale, purtroppo non conosco ancora in cosa consista questo percorso, so soltanto che in clinica mi sono state consigliate: 1) terapia cognitivo-comportamentale 2) quella che in Germania chiamano "tiefenpsychologisch fundierte Therapie", una sorta di "terapia psicologica profonda" o "in profondità", mentre di "psicoanalisi" non ha parlato nessuno.
Al momento mi sto chiedendo come mi sarà possibile sostenere 2 o 3 anni di psicoterapia con lo STESSO medico, dato che le casse mutua in Germania sono disposte a pagare non oltre le 50 o 60 ore di terapia, ma vabbè...magari deciderò di tornare in Italia e farmi curare da un bravo psicoterapeuta in Italia, nel mio paese d'origine. Questi sono problemi su cui solo io posso decidere.
Ringrazio entrambe i medici che mi hanno risposto, per il tempo che mi hanno concesso e vi auguro buona giornata.
Cordiali saluti
in effetti non capisco molto perché nella mia lettera di dimissioni questo disturbo di narcisismo sia stato indicato come "grave". Nessuno psicologo o psicoterapeuta della clinica presso cui mi trovavo mi aveva mai fatto capire di avere un problema di entità grave. In ogni caso, la ringrazio molto per avermi risposto e per gli auguri che mi ha formulato.
Gentile dott.ssa Abbate,
La ringrazio moltissimo per la descrizione dettagliata delle differenze tra questi due disturbi. Ho posto questa domanda perché durante i colloqui terapeutici non mi sono state fornite indicazioni MOLTO precise riguardo alle differenze tra questi due problemi (nonostante io lo avessi richiesto), se non che il problema dei borderline riguarda più che altro gli sbalzi di umore che un soggetto può avere e l'impulsività.
Lei purtroppo saprà meglio di me che non è facile trovare un buon psicoterapeuta che possa farsi carico del mio problema. Addirittura a me è stato consigliato di trovare un terapeuta per i miei problemi di carattere più "generale", un altro per la mia "disfunzione sessuale" ed eventualmente, poi, uno psichiatra QUALORA avessi bisogno di qualche medicinale - cosa che però i medici della clinica mi hanno sconsigliato e di cui, per il momento, hanno escluso la necessità.
Dott.ssa Abbate, Lei mi parla di Analisi Transazionale, purtroppo non conosco ancora in cosa consista questo percorso, so soltanto che in clinica mi sono state consigliate: 1) terapia cognitivo-comportamentale 2) quella che in Germania chiamano "tiefenpsychologisch fundierte Therapie", una sorta di "terapia psicologica profonda" o "in profondità", mentre di "psicoanalisi" non ha parlato nessuno.
Al momento mi sto chiedendo come mi sarà possibile sostenere 2 o 3 anni di psicoterapia con lo STESSO medico, dato che le casse mutua in Germania sono disposte a pagare non oltre le 50 o 60 ore di terapia, ma vabbè...magari deciderò di tornare in Italia e farmi curare da un bravo psicoterapeuta in Italia, nel mio paese d'origine. Questi sono problemi su cui solo io posso decidere.
Ringrazio entrambe i medici che mi hanno risposto, per il tempo che mi hanno concesso e vi auguro buona giornata.
Cordiali saluti
[#4]
Gentile Signore,
I due approcci che le hanno consogliato sono quelli canonici con cui si affrontano i disturbi di personalita'.
Per terapia del profondo si intende la psicodinamica e la psicoanalitica.
Inizi intanto in Germania la terapia. Servira' ad inquadrare meglio la situazione e darle strumenti.
Cordiali saluti
I due approcci che le hanno consogliato sono quelli canonici con cui si affrontano i disturbi di personalita'.
Per terapia del profondo si intende la psicodinamica e la psicoanalitica.
Inizi intanto in Germania la terapia. Servira' ad inquadrare meglio la situazione e darle strumenti.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.3k visite dal 12/09/2013.
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