Come combattere la mia obesità

Gentili medici, sono una ragazza di 30 anni, laureata ma senza un lavoro, fidanzata da molti anni con un ragazzo che ama molto ma che non riesce a sposare perchè non ha a sua volta un lavoro. Il mio problema è che sono parecchio in sovrappeso sin dalle elementari.Ho seguito molte diete ipocaloriche nella mia vita, di cui 4 prescritte da nutrizionisti ed endocrinologi,ma nonostante i risultati soddisfacenti(nel 2007 sono riuscita a perdere 33 kg,poi in 2 anni ne ho ripresi quasi 20)non sono mai riuscita a mantenere il peso acquisito,a causa dei miei irrefrenabili impulsi a mangiare.
In passato riuscivo a seguire le le mie diete per mesi, anche per un anno consecutivo, senza "sgarrare" quasi mai, ma da quando ho smesso di fumare il mio pacchetto al giorno non riesco più a fare neanche questo; ad aprile di quest'anno sono tornata dalla nutrizionista che mi aveva aiutata a perdere i 33 kg di cui parlavo prima, con la speranza di dimagrire serenamente, come era successo allora, ma ciò non sta accadendo, ho perso 10 chili in 3 mesi ma ora il cibo mi sta di nuovo possedendo, sta scegliendo al posto mio, come è sempre stato...La mattina mi sveglio convintissima che ce la farò a portare avanti la mia giornata di dieta (che tra l'altro non è una dieta ferrea, sono 1600 calorie),ma poi senza che io lo decida inizio a mangiare snack dolci e salati anche senza avere fame e non mi fermo più fino a sera, non riesco a fermarmi ad un biscotto, devo finirli tutti e via dicendo con tutti gli altri alimenti...Penso al cibo anche quando sono fuori col mio ragazzo, perchè se ho deciso che quella giornata deve essere "giornata libera", niente deve impedirmi di mangiare, devo sfruttare ogni momento per gustare tante cose buone e poco importa se sto scoppiando, c'è sempre spazio per un'intera tavoletta di cioccolato! Il problema è che di quelle giornate libere di cui parlo ultimamente ce ne sono troppe.... Una volta che sgarro mi sento autorizzata a farlo per tutto il giorno, perchè nella mia mente ormai ho fatto danno,tanto vale che continui!
Se poi nella mia noiosa ed insoddisfacente vita arriva un evento negativo che colpisce uno dei miei cari, la situazione peggiora ulteriormente, la prima cosa che mi viene da fare è rimpinzarmi di cibo, come se volessi punirmi per quello che è successo. Nella mia vita c'è tanto disordine e niente è sotto il mio controllo, ho come obiettivo quello di sposarmi e lavorare, ma non posso perseguirlo, perchè mi mancano i mezzi...Vorrei almeno essere padrona del mio corpo e delle mie azioni col cibo,ma non posso fare neanche quello,non ci riesco...
Io vorrei sapere da voi dottori se il mio disagio è una malattia,che nome ha e cosa devo fare per guarire.Vorrei sapere perchè, nonostante io sia una ragazza vanitosa e amante delle cose belle, non riesca ad impegnarmi per essere io stessa una cosa bella ai miei occhi Quando ero dimagrita tanto mi piacevo, mi sentivo bene, ma questo non mi è bastato a non rovinare tutto...
Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>Io vorrei sapere da voi dottori se il mio disagio è una malattia,che nome ha e cosa devo fare per guarire.<<
non possiamo saperlo da questa postazione, non si possono fare le diagnosi on-line.
Credo sia comunque importante per lei fare una valutazione psicologica e seguire un trattamento specifico per i disturbi dell'alimentazione (psicoterapia).

>>Vorrei almeno essere padrona del mio corpo e delle mie azioni col cibo,ma non posso fare neanche quello,non ci riesco...<<
bisognerebbe prima di tutto essere "padroni" delle proprie emozioni, ossia comprenderle senza sentire il bisogno di anestetizzarle usando appunto il cibo.




Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

i disturbi del comportamento alimentare hanno precise caratteristiche psicologiche: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html
e quindi la cura, se parliamo di questo, non prevede solo la dieta e il calcolo delle calorie, ma un lavoro psicoterapico.

Immagino che Lei abbia comunque già escluso col medico eventuali patologie della nutrizione, dico bene?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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