Ansia per affrontare un cancro ovarico
Gentili dottori,
ho 59 anni, due settimane fa mi è stato ricontrato un cancro ovarico, la prossima settimana dovrò subire un intervento per l'asportazione totale delle ovaie e utero. Siccome non si sa a che stadio il tumore si presenta, la mia angoscia è diventata insopportabile a tal punto che penso di non farcela. Questo mi porta ad avere paura anche solo di entrare in ospedale, di parlare col medico, di sentire cosa mi dirà. In questi giorni non riesco più a dormire, mangio poco, la mia mente è sempre immersa in quel problema, le mie giornate sono un incubo così come le notti.
Il mio medico della mutua mi ha dato dello Xanax che prendo regolarmente prima di dormire da circa tre giorni, tuttavia la mia angoscia permane. Ho paura perché non riesco a lottare, vorrei sapere cosa fare per essere più sollevata mentalmente. Le persone che ho contattato, che hanno avuto questa malattia erano ad uno stadio iniziale del tumore, ma io ho paura di essere in uno stadio più avanzato. La mia paura è dovuta al fatto che il ginecologo, durante la visita ginecologica ha detto che gli sembrava molto brutta, pur non specificandomi lo stadio perchè si vedrà dopo l'operazione.
Grazie per l'attenzione,
Elena
ho 59 anni, due settimane fa mi è stato ricontrato un cancro ovarico, la prossima settimana dovrò subire un intervento per l'asportazione totale delle ovaie e utero. Siccome non si sa a che stadio il tumore si presenta, la mia angoscia è diventata insopportabile a tal punto che penso di non farcela. Questo mi porta ad avere paura anche solo di entrare in ospedale, di parlare col medico, di sentire cosa mi dirà. In questi giorni non riesco più a dormire, mangio poco, la mia mente è sempre immersa in quel problema, le mie giornate sono un incubo così come le notti.
Il mio medico della mutua mi ha dato dello Xanax che prendo regolarmente prima di dormire da circa tre giorni, tuttavia la mia angoscia permane. Ho paura perché non riesco a lottare, vorrei sapere cosa fare per essere più sollevata mentalmente. Le persone che ho contattato, che hanno avuto questa malattia erano ad uno stadio iniziale del tumore, ma io ho paura di essere in uno stadio più avanzato. La mia paura è dovuta al fatto che il ginecologo, durante la visita ginecologica ha detto che gli sembrava molto brutta, pur non specificandomi lo stadio perchè si vedrà dopo l'operazione.
Grazie per l'attenzione,
Elena
[#1]
Gentile Signora,
la comprendo, la malattia oncologica suscita paure, fantasmi, angosce, sofferenza psichica...il trauma relativo alla notizia, l'incertezza sulla precisa gravità della malattia, l'attesa dell'intervento che saprà dare una risposta maggiormente specifica, rendono le sue giornate un incubo, le sue notte insonni...
Un sostegno psicologico la aiuterebbe a gestire le sue angosce e la potrebbe accompagnare nell'iter pre e post operatorio.
Non ho ben compreso se sia seguita a livello pubblico o privato, se presso l'ospedale presso il quale verrà operata è previsto un servizio di sostegno psicologico specifico per le malattie oncologiche, riservato sia alle persone assistite che ai loro familiari.
Le suggerirei di informarsi e se non fosse disponibile presso la struttura che la seguirà, tenga presente che ci sono psicologi specificamente formati in questo ambito (psiconcologia)
C'è qualcuno che le sta vicino in questo periodo?
Familiari, amici?
Restiamo in ascolto
la comprendo, la malattia oncologica suscita paure, fantasmi, angosce, sofferenza psichica...il trauma relativo alla notizia, l'incertezza sulla precisa gravità della malattia, l'attesa dell'intervento che saprà dare una risposta maggiormente specifica, rendono le sue giornate un incubo, le sue notte insonni...
Un sostegno psicologico la aiuterebbe a gestire le sue angosce e la potrebbe accompagnare nell'iter pre e post operatorio.
Non ho ben compreso se sia seguita a livello pubblico o privato, se presso l'ospedale presso il quale verrà operata è previsto un servizio di sostegno psicologico specifico per le malattie oncologiche, riservato sia alle persone assistite che ai loro familiari.
Le suggerirei di informarsi e se non fosse disponibile presso la struttura che la seguirà, tenga presente che ci sono psicologi specificamente formati in questo ambito (psiconcologia)
C'è qualcuno che le sta vicino in questo periodo?
Familiari, amici?
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Gentile dottoressa,
la ringrazio per la risposta, a tutt'oggi non ho avuto ancora l'aiuto di uno psicologo, oggi mi sono informata presso la struttura dove verrò operata. Gli psicologi mi hanno fissato un appuntamento per domani mattina e saprò più dirle di preciso dopo il colloquio. Ci sono mio marito però logicamente sono scioccati quanto me.
Spero comunque di ricevere un po' di sollievo da questo colloquio di domani.
La ringrazio nuovamente per l'attenzione.
A risentirci.
Elena
la ringrazio per la risposta, a tutt'oggi non ho avuto ancora l'aiuto di uno psicologo, oggi mi sono informata presso la struttura dove verrò operata. Gli psicologi mi hanno fissato un appuntamento per domani mattina e saprò più dirle di preciso dopo il colloquio. Ci sono mio marito però logicamente sono scioccati quanto me.
Spero comunque di ricevere un po' di sollievo da questo colloquio di domani.
La ringrazio nuovamente per l'attenzione.
A risentirci.
Elena
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.6k visite dal 10/09/2013.
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