Un comportamento sessuale poco coinvolgente, nel senso che ella non mi vede mai perso mentalmente,
Egregi Specialisti,
sono un giovane 30enne con una strana situazione: a detta della mia partner, con la quale sto da quasi 3 anni, ho un comportamento sessuale poco coinvolgente, nel senso che Ella non mi vede mai perso mentalmente, e ciò rende l’atto sessuale quasi un automatismo.
Premesso che credo vi siano delle esagerazioni nella sua esposizione, in quanto è vero che alle volte sono abbastanza poco “fantasioso”, ma altre volte, quando c’è serenità mentale ed efficienza fisica riesco ad essere decisamente coinvolgente.
Altro aspetto, e questo lo noto io stesso, mi sento in una situazione di inferiorità, ossia ho come la paura continua di non essere all’altezza o di errare se ad esempio cambio posizione o mi muovo in un modo piuttosto che in un altro. O, ancora, se alle volte non sono molto “eccitato” per stress o stanchezza psico-fisica, mi creo ancor problemi che aumentano ancor di più la mia situazione di stress.
Infine, avrei davvero voglia di fare cose strane, per la testa me ne passano davvero molte, ma mi blocco prima ancora di iniziare. Perché?
Considerandomi un non malato, secondo voi come dovrei fare per essere meno razionale e più “perso” durante l’atto?
Ringrazio quanti potranno darmi utili consigli.
sono un giovane 30enne con una strana situazione: a detta della mia partner, con la quale sto da quasi 3 anni, ho un comportamento sessuale poco coinvolgente, nel senso che Ella non mi vede mai perso mentalmente, e ciò rende l’atto sessuale quasi un automatismo.
Premesso che credo vi siano delle esagerazioni nella sua esposizione, in quanto è vero che alle volte sono abbastanza poco “fantasioso”, ma altre volte, quando c’è serenità mentale ed efficienza fisica riesco ad essere decisamente coinvolgente.
Altro aspetto, e questo lo noto io stesso, mi sento in una situazione di inferiorità, ossia ho come la paura continua di non essere all’altezza o di errare se ad esempio cambio posizione o mi muovo in un modo piuttosto che in un altro. O, ancora, se alle volte non sono molto “eccitato” per stress o stanchezza psico-fisica, mi creo ancor problemi che aumentano ancor di più la mia situazione di stress.
Infine, avrei davvero voglia di fare cose strane, per la testa me ne passano davvero molte, ma mi blocco prima ancora di iniziare. Perché?
Considerandomi un non malato, secondo voi come dovrei fare per essere meno razionale e più “perso” durante l’atto?
Ringrazio quanti potranno darmi utili consigli.
[#1]
Gentile utente
Lei dice che le passano per la testa molte cose strane, che avrebbe voglia di fare. Ma se ci pensa un momento, non le fa più perché si sente in una posizione d'inferiorità e ha paura di sbagliare, oppure più perché magari non si sente sufficientemente eccitato e non ha voglia di provarle?
Cordiali saluti
Lei dice che le passano per la testa molte cose strane, che avrebbe voglia di fare. Ma se ci pensa un momento, non le fa più perché si sente in una posizione d'inferiorità e ha paura di sbagliare, oppure più perché magari non si sente sufficientemente eccitato e non ha voglia di provarle?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
Potrebbe anche essere che sono scarsamente eccitato, o meglio lo divento di conseguenza alla inibizione mentale. L'eccitamente è qualcosa che in prima istanza parte dalla mente, ed allora, se ho qualche complesso posso avere tutte le fantasia del mondo, ma che subito si inibiscono e fanno venir meno la voglia di fare...
La domanda comunque rimane: come superare questo mio status?
La domanda comunque rimane: come superare questo mio status?
[#3]
Gentile utente
Credo che la sua riflessione sia sensata, e che meriti attenzione.
D'altra parte tenga presente che l'eccitamento non necessariamente parte dalla mente, può partire anche dall'esterno. Ciò che vediamo può eccitarci, ma può anche lasciarci indifferente. Ed è anche possibile che una percezione di per sé eccitante veda modificarsi il suo potenziale eccitatorio in conseguenza del nostro atteggiamento.
Inoltre la parola "complesso" non è detto che sia appropriata al suo caso. Anzi, probabilmente non lo è. Invece leggendo la sua storia clinica relativa alla prostatite, sarei più incline a pensare che il suo problema di comportamento sessuale possa essere legato a questo.
Come ormai saprà, da qui non è possibile effettuare né diagnosi né interventi. Quindi credo che la scelta migliore per lei sia mantenere sotto controllo medico la sua infezione, e contemporaneamente cercare un aiuto psicologico o psicoterapeutico per risolvere il problema che sta riportando qui.
Cordiali saluti
Credo che la sua riflessione sia sensata, e che meriti attenzione.
D'altra parte tenga presente che l'eccitamento non necessariamente parte dalla mente, può partire anche dall'esterno. Ciò che vediamo può eccitarci, ma può anche lasciarci indifferente. Ed è anche possibile che una percezione di per sé eccitante veda modificarsi il suo potenziale eccitatorio in conseguenza del nostro atteggiamento.
Inoltre la parola "complesso" non è detto che sia appropriata al suo caso. Anzi, probabilmente non lo è. Invece leggendo la sua storia clinica relativa alla prostatite, sarei più incline a pensare che il suo problema di comportamento sessuale possa essere legato a questo.
Come ormai saprà, da qui non è possibile effettuare né diagnosi né interventi. Quindi credo che la scelta migliore per lei sia mantenere sotto controllo medico la sua infezione, e contemporaneamente cercare un aiuto psicologico o psicoterapeutico per risolvere il problema che sta riportando qui.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.5k visite dal 09/06/2008.
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