Dopo tradimento non vuole che ritorni all' università

Salve,
sono una ragazza di 24 anni, Quest'anno dovrò finire l'ultimo anno di laurea magistrale.
Il problema è che ho tradito il mio ragazzo con un compagno di corso e, messa alle strette, gliel'ho confessato.
Lui mi ha perdonata ma mi ha chiesto di non tornare più in quell' università, che si trova in un'altra città e di rinunciare alla borsa erasmus.
Io ho provato a vedere altri corsi in altre università ma essendo la mia specialistica un pò particolare, in lingua inglese, perderei la metà degli esami.
Quindi mi trovo abbastanza depressa perchè avrei dovuto cominciare a seguire i corsi a fine settembre, mentre ora dovrò studiare da sola a casa, tutti i giorni, senza gruppo di studio, senza poter andare al ricevimento dai prof, facendo gli esami sotto scorta.
Forse devo solo abituarmi all'idea, devo cercare un lavoretto part time e il pomeriggio studiare. Devo reinventarmi.
Non sò se è questo che mi fa paura o il fatto che stare all' università, coi miei amici, lontanta da casa, seguendo le lezioni, mi faceva stare bene.
E il fatto di non poterlo fare, non per scelta mia, mi rattrista tanto.
Sono andata da uno psicologo qualche giorno fa, il quale mi ha semplicemente detto :" Se tu non torni all'università, trovati un altro psicologo, perché è inutile che vieni qui per dirmi che stai male, che ti senti morta dentro e poi dovrò arrivare a darti gli psicofarmaci".
Di sicuro però, se torno all università il mio ragazzo me lo dovrò scordare.
Io ci tengo tantissimo a lui, non sò proprio cosa fare.
Vorrei fare chiarezza dentro di me, perchè un giorno penso una cosa e il giorno dopo il contrario.
Grazie per le Vostre risposte.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Cara Ragazza,
perché rinunciare all'università, oltretutto quasi al termine e con un Erasmus, per seguire la volontà del suo ragazzo?

Come mai si fa tenere in pugno in questo modo?
Nessuno e per nessuna ragione, ha il diritto di decidere al posto nostro.

Si domandi semmai per quali motivi si è interessata ad un altro, se per caso qualcosa le mancava nel rapporto con il suo ragazzo che ora, di fronte ad una difficoltà, mette in luce le sue pecche.

Non mi reinventerei per seguire dettami irragionevoli da parte del suo ragazzo, ma mi interrogherei sul suo modo di stare in questo rapporto e se davvero le convenga continuarlo.

Timore di essere lasciata dal suo ragazzo?

Ha mai pensato che se oggi le proibisce di proseguire un percorso fondamentale per i suoi progetti di vita con un ricatto affettivo, domani, di fronte ad un'altra difficoltà cosa le potrebbe chiedere?

Non giustificherei le sue richieste, ma cercherei di capire di più su lei, sul suo ragazzo, sulla vostra coppia e sul suo modo di funzionare.

Quanto agli studi, non avrei dubbi sul continuarli sul modo che LEI e SOLO LEI desidera.
Ha fatto bene a rivolgersi a uno psicologo, le suggerirei di continuare.

Cari auguri e se crede ci faccia sapere

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
concordo con quanto scrive la dott.ssa Rinella. Le rinunce all'interno di un rapporto ("faccio questo per te!") sono come "i bachi nella mela", prima o poi rispuntano fuori. Si interroghi dunque sul suo rapporto con lui, su cosa significa per lei continuare in questo modo.
Inoltre cercherei di fare un pensiero anche sul motivo che la ha indotta alla "confessione". Talvolta aver attenzione di nascondere un tradimento è anche avere cura del rapporto. In questo modo lo ha ferito. Voleva farlo?
Anche questo temo sarà un "baco" nel vostro rapporto che salterà fuori in altre circostanze.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Utente
Utente
Gentili Dottori,
Vi ringrazio per le Vostre risposte.
Il mio ragazzo afferma che per lui posso iscrivermi in qualsiasi università ed andare anche a lavorare all'estero, l'importante è che non torni in quella, perchè il solo pensiero che io possa incrociare quella persona lo fa impazzire. Ed anche se ci dovessimo lasciare, io non ci devo tornare perché sennò va in paronia e poi potrebbe fare cavolate.
Io ci tengo troppo a lui, anche perchè se così non fosse avrei già preso la mia decisione.
Se torno lì lo perderò per sempre. Lui starebbe malissimo, mi odierà, penserà "non solo l'ho perdonata e lei così mi ha ripagato?". Non si fiderebbe di nessuno.
Ora stiamo un pò in crisi, ogni tanto io mi assento, mi perdo tra i miei pensieri.
Però stranamente lui si comporta molto meglio rispetto a prima.
Ho avuto una crisi proprio perchè lui veniva a prendermi poco per uscire. Preferiva stare a casa o con gli amici rispetto che con me. Mi ha dato molto per scontata tant'è che sia alla mia laurea sia al mio compleanno non mi ha fatto un regalo. Insomma non si preoccupava troppo di dedicarsi a me.
Però ha un bellissimo carattere. Lui è dolcissimo, sensibile e molto buono. Non mi ha mai imposto nulla, se non a causa di questo mio errore.
Settimana prossima dovrò tornare dallo psicologo, il quale molto apertamente mi ha detto che il nostro sarà un percorso destinato alla mia partenza (verso la città in cui frequento l'università).
Credete che questo metodo sia troppo estremo o dettato dalle credenze personali del mio dottore?

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Non credo abbia bisogno del permesso de suo ragazzo per "potersi" iscrivere, nè ripeto, tantomeno per poter continuare il suo percorso, come sarebbe corretto da parte sua fare.

Il vostro rapporto mi sembra sbilanciato, mancherebbe la reciprocità, i suoi bisogni non considerati.

<Ed anche se ci dovessimo lasciare, io non ci devo tornare perché sennò va in paronia e poi potrebbe fare cavolate. >
Questo è un ricatto bello e buono, se il suo ragazzo ha problemi personali sono semplicemente fatti suoi e dovrebbe semmai pensare a risolverli. Ma non controllando lei o esercitando un potere nei suoi confronti.

Continui con il suo psicologo, ne vale la pena.

Un caro saluto