Rapporti con i compagni d'università

Salve.

Scrivo per raccontare la mia esperienza e avere consigli.

Quello che sto per iniziare prossimamente non è il mio primo anno accademico. Avendo però per ragioni varie perso tempo negli studi causa lavoro, trasferimento università e città, difficoltà soggettive in alcuni esami ( 2anni circa dove però non ho smesso di studiare del tutto) oggi sono preoccupato su come affrontare i rapporti con i nuovi compagni di corsi. Ovviamente sono cosciente che nella vita ci sarà sempre una categorie di persone che ti guarderanno con diffidenza, ma mi piacerebbe tanto sapere se ci sono modalità di comportamento tali da poter conquistare la stima e la fiducia della maggior parte dei propri colleghi di corso nonostante gli anni d'università persi e gli esami da recuperare.
Buona giornata.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazzo,
mi spiega per quale motivo i compagni di corso dovrebbero guardarla con diffidenza? Perché dovrebbe faticare per avere la loro stima e la loro fiducia?
Ai miei tempi i corsi universitari erano frequentati da persone di età molto varie, delle più disparate estrazioni sociali e provenienze geografiche: ora non è più così?
Lei starebbe alla larga da un suo "compagno" di corso cinquantenne?
In altri ambiti ha avuto esperienze di rapporti negativi con le persone con cui si è trovato a contatto?

Cordialità,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Caro Ragazzo,
come mai si preoccupa così?
In passato ha avuto esperienze difficili con i compagni?
Si sente poco sicuro di sè e delle sue possibilità?

In genere l'ambiente universitario è aperto, informale, non è affatto raro instaurarvi amicizie, anche durature. E nemmeno organizzarsi per studiare insieme e approfondire la conoscenza.

Frequentando i corsi, oltre alla facoltà, si possono conoscere tante nuove persone.
Magari non possono piacere tutte e altrettanto a tutte non possiamo piacere, ma perché partire con questi presupposti?

Sente difficoltà nel relazionarsi con le altre persone, è spaventato dall'ambiente nuovo, città, facoltà, dal tipo di studi?

Nel percorso passato, ha incontrato difficoltà con i pari?

Perdoni le molte domande, ma sono utili per poterle dare una risposta maggiormente compiuta, pur nei limiti di un consulto on line.

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente

In passato ci sono state esperienze positive con molti compagni di corso fin quando gli esami andavano bene, poi è prevalsa la freddezza e il distacco da parte loro quando ho cominciato ad arrancare.
Premetto che è già un anno che ho fatto la scelta di trasferirimi e so bene che il percorso di studi che ho scelto è impegnativo ( studio medicina), tuttavia alcuni esami importanti andati male e l'eccessiva competitività nell'ambiente di questa facoltà in passato mi hanno lasciato un pò rammaricato e penso mi abbiano fatto perdere un pò di fiducia nelle mie possibilità.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<se ci sono modalità di comportamento tali da poter conquistare la stima e la fiducia della maggior parte dei propri colleghi di corso>

Dovrebbe partire da sé, non dagli altri. Conquistare una migliore stima di sé, avere fiducia nelle proprie capacità, volersi bene, accettarsi.

Il resto verrà da sé. E se a qualcuno non andiamo a genio, saremo in grado di accettarlo senza farne un dramma, se crediamo in noi stessi.

Rispetto agli studi in senso stretto, pensa di avere un buon metodo nell'applicarsi? Quali difficoltà ha finora incontrato nello studio, oltre a quanto ci ha detto? In che modo si approccia allo studio? Con animo sereno o preoccupato?