Prese in giro per aspetto fisico
Buongiorno dottori. 10 giorni fa sono stato in vacanza in un paese del sud-Italia di cui evito di fare il nome. Praticamente è successo che, passeggiando per il lungomare di questo paese, sono stato oggetto di una derisione (commenti negativi e risate) per il mio aspetto fisico, da parte di un gruppo di una decina di bulli (maschi e femmine) ventenni. Tali prese in giro riguardavano le mie gambe storte (ho un varismo alle ginocchia) e la mia schiena gobba (ho una cifosi dorsale). Non sono ancora riuscito a metabolizzare bene l'accaduto. Naturalmente non ho reagito e ho fatto finta di niente, per paura di litigare (10 contro 1). Trovo assurdo che a 39 anni possa ricevere ancora delle derisioni per il mio aspetto fisico, non sono più un bambino, dove fra bambini succedono spesso queste cose. E poi è l'oggetto della derisione che mi ha lasciato spiazzato, cioè l'aspetto fisico, nel senso che non me l'aspettavo: infatti, ho sempre sentito dire (nelle cronache dei giornali) che al giorno d'oggi si viene derisi e perseguitati perché si è omosessuali, oppure perché si ha un colore della pelle diverso, ma dersioni sull'aspetto fisico nel 2013 non ne ho mai sentite. Siamo nel 2013, non nel 1800, in cui c'erano giudizi negativi anche sull'aspetto fisico. Caspita. Voi come mi suggerite di reagire a tale evento? Vi ringrazio anticipatamente.
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Gentile Utente,
purtroppo di persone che si comportano in un certo modo e non solo per i temi che ha citato lei, ne esistono anche nel 2013.
Se è vero che possa essere spiacevole e offensivo essere oggetto di critiche, è vero anche che una certa sicurezza in sé e autostima, facciano si che vengano in qualche modo ridimensionate.
Viceversa, ci si potrebbe sentire preoccupati o oggetto di giudizi e critiche, magari anche quando gli altri nemmeno se lo sognano (non sto comunque mettendo in dubbio quanto mi dice).
Purtroppo la maleducazione è dura a morire, ma dare il giusto peso ed evitare di drammatizzare simili episodi, può aiutare.
Piuttosto pensa di avere una buona stima di sé?
Quanto si sentirebbe condizionato da cifosi e varismo? O altro?
purtroppo di persone che si comportano in un certo modo e non solo per i temi che ha citato lei, ne esistono anche nel 2013.
Se è vero che possa essere spiacevole e offensivo essere oggetto di critiche, è vero anche che una certa sicurezza in sé e autostima, facciano si che vengano in qualche modo ridimensionate.
Viceversa, ci si potrebbe sentire preoccupati o oggetto di giudizi e critiche, magari anche quando gli altri nemmeno se lo sognano (non sto comunque mettendo in dubbio quanto mi dice).
Purtroppo la maleducazione è dura a morire, ma dare il giusto peso ed evitare di drammatizzare simili episodi, può aiutare.
Piuttosto pensa di avere una buona stima di sé?
Quanto si sentirebbe condizionato da cifosi e varismo? O altro?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
"Siamo nel 2013, non nel 1800, in cui c'erano giudizi negativi anche sull'aspetto fisico. Caspita. Voi come mi suggerite di reagire a tale evento? "
Gentile Utente,
questi ragazzi che hanno fatto battutine sul Suo aspetto fisico probabilmente si stavano annoiando, oppure -spaventati, evento non così raro a verificarsi nell'adolescenza/tarda adolescenza- cercavano di modulare in quel modo le proprie emozioni di paura, ansia, rabbia, ecc... oppure ancora, molto più banalmente, si tratta di maleducazione... Altre volte i ragazzi si comportano così perchè sono competitivi tra loro, quindi il primo che "cede", che se la prende o che addirittura si mette a piangere è colui che ha perso e verrà etichettato come il debole o la "femminuccia"...
Però, per aiutarLa, vorrei capire che cosa c'entra tutto ciò con Lei, nel senso che Lei non riesce a prendere le distanze da un evento in sè banale e leggibile, ma pare un fatto che Le brucia parecchio.
In fondo di persone del genere è pieno il mondo: come mai a Lei, che non è certo nè un bambini nè un ragazzino, fanno questo effetto?
Gentile Utente,
questi ragazzi che hanno fatto battutine sul Suo aspetto fisico probabilmente si stavano annoiando, oppure -spaventati, evento non così raro a verificarsi nell'adolescenza/tarda adolescenza- cercavano di modulare in quel modo le proprie emozioni di paura, ansia, rabbia, ecc... oppure ancora, molto più banalmente, si tratta di maleducazione... Altre volte i ragazzi si comportano così perchè sono competitivi tra loro, quindi il primo che "cede", che se la prende o che addirittura si mette a piangere è colui che ha perso e verrà etichettato come il debole o la "femminuccia"...
Però, per aiutarLa, vorrei capire che cosa c'entra tutto ciò con Lei, nel senso che Lei non riesce a prendere le distanze da un evento in sè banale e leggibile, ma pare un fatto che Le brucia parecchio.
In fondo di persone del genere è pieno il mondo: come mai a Lei, che non è certo nè un bambini nè un ragazzino, fanno questo effetto?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
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Ex utente
Vi ringrazio dottoresse. Mi brucia perché è l'evento in sè, con le sue caratteristiche, che mi ha lasciato spiazzato. Le caratteristiche che mi hanno lasciato spiazzato sono le seguenti tre: 1) mi sarei più aspettato di essere deriso per dei motivi che si sentono raccontare spesso nelle cronache giornalistiche, cioè, ripeto, per il colore della pelle diverso oppure per il fatto di essere omosessuale, ma non mi sarei mai aspettato di essere deriso per delle malformazioni fisiche; 2) il prendersi in giro per le malformazioni fisiche lo vedo come un fenomeno che accade fra i bambini, e quindi non mi sarei mai aspettato di ricevere una derisione di questo tipo all'età di 39 anni, da dei bulli che hanno 20 anni (nel senso che nessuno è bambino, nè io nè loro); 3) e poi, se vogliamo, in linea generale, mi dà anche fastidio il fatto che dei giovani di 20 anni abbiano deriso una persona di 39 anni, più anziana di loro, e questo mi porta a chiedermi: ma il famoso rispetto che dev'essere portato per le persone più grandi e anziane, nei giovani di oggi, dov'è andato a finire? Vi ringrazio per i vostri consigli, e mi rassicurano le vostre parole quando parlate di un fenomeno abbastanza diffuso, di cui è pieno il mondo, che può capitare di dover subire. E vi ringrazio anche per la solidarietà quando definite maleducati (io li definirei str..zi) dei ragazzi che si comportano così. Vi ringrazio per il vostro suggerimento di recuperare facendo affidamento sulla mia autostima. Sicuramente la mia autostima è sempre stata a un buon livello, e ha sempre tenuto conto della valutazione della mia persona interamente, cioè una autovalutazione comprensiva di cifosi dorsale e di ginocchia con varismo. E quindi questa mia buona autostima prima o poi mi consentirà di uscire fuori anche da questa "bruciatura". Una cosa, però, volevo chiedervi: come mai, come suggerimento per recuperare da questo evento, mi avete consigliato solo di fare affidamento alla mia autostima (cioè alle mie risorse), e non mi avete consigliato anche di fare riferimento a delle persone che mi vogliono bene e che mi apprezzano? Ad esempio ai miei amici, che sicuramente parlano bene di me e che possono risollevarmi con il loro apprezzamenti? Grazie, buonasera.
[#4]
Gentile Utente,
schiena e ginocchia, fanno parte della persona, ma "non sono" la persona...
Essere derisi per il proprio aspetto estetico, non è sicuramente un bel sentire, ma l'elaborazione dell'accaduto è sicuramente possibile...
Sposti la sua attenzione da fuori a dentro e ci dica qualcosa di bello della sua psiche, anima....vita...
schiena e ginocchia, fanno parte della persona, ma "non sono" la persona...
Essere derisi per il proprio aspetto estetico, non è sicuramente un bel sentire, ma l'elaborazione dell'accaduto è sicuramente possibile...
Sposti la sua attenzione da fuori a dentro e ci dica qualcosa di bello della sua psiche, anima....vita...
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Gentile Utente,
personalmente non Le ho suggerito di fare affidamento su altri, perchè in questi momenti -cioè quando era deriso e poi arrabbiato- è su se stesso che deve contare, grazie all'immagine di sè che ha costruito.
In un certo senso non c'è bisogno, se una persona ha una buona stima di sè, di rassicurazioni: c'è gente che viene presa in giro per molto meno, come avere pochi capelli o un piccolo difetto quasi impercettibile.
Lei ha spiegato bene che cosa ha significato per Lei l'evento (anche mancanza di rispetto), ma è qui che io La invito a prendere le distanze per affrontare bene la situazione: quei ragazzi mica ce l'hanno con Lei; probabilmente è il loro modo di trascorrere il tempo (forse un modo un po' triste... chissà), di spezzare la noia, ecc... evidentemente sono dei bambini, nonostante i 20 aa di età, però la cosa che qui interessa è la risonanza che ha avuto in Lei tutto ciò.
Cioè, come mai non riesce a distanziarsi da quel fatto, ma appunto fa male?
Lei come ha vissuto a 20 anni questo difetto? E come lo vive oggi?
Le capita che qualcuno possa sottolinearlo in alcune circostanze?
personalmente non Le ho suggerito di fare affidamento su altri, perchè in questi momenti -cioè quando era deriso e poi arrabbiato- è su se stesso che deve contare, grazie all'immagine di sè che ha costruito.
In un certo senso non c'è bisogno, se una persona ha una buona stima di sè, di rassicurazioni: c'è gente che viene presa in giro per molto meno, come avere pochi capelli o un piccolo difetto quasi impercettibile.
Lei ha spiegato bene che cosa ha significato per Lei l'evento (anche mancanza di rispetto), ma è qui che io La invito a prendere le distanze per affrontare bene la situazione: quei ragazzi mica ce l'hanno con Lei; probabilmente è il loro modo di trascorrere il tempo (forse un modo un po' triste... chissà), di spezzare la noia, ecc... evidentemente sono dei bambini, nonostante i 20 aa di età, però la cosa che qui interessa è la risonanza che ha avuto in Lei tutto ciò.
Cioè, come mai non riesce a distanziarsi da quel fatto, ma appunto fa male?
Lei come ha vissuto a 20 anni questo difetto? E come lo vive oggi?
Le capita che qualcuno possa sottolinearlo in alcune circostanze?
[#6]
Ex utente
Dottoressa Randone la ringrazio, condivido totalmente le sue parole: oltre il corpo, c'è l'anima, la psiche. Dottoressa Pileci, grazie anche a lei. Concordo anch'io sul fatto che è la mia autostima può risollevarmi da questo evento. Ma non ho capito se lei pretenda che io non ne fossi stato per niente scalfito fin dal primo giorno in cui questo fatto è successo, oppure se ammetta anche lei che la mia autostima abbia potuto impiegare alcuni giorni per farmi riprendere dall'evento. Una totale mia indifferenza fin dal momento in cui questo fatto è successo, senza nessuna ripercussione sulla mia autostima, nè rielaborazione (con rabbia) nei giorni successivi, secondo me è impossibile. I difetti fisici che ho, me ne rendo conto anche io che la maggior parte della popolazione non li ha. E quindi sono conscio di essere diverso. Anche se gli altri non mi prendono in giro, riesco a vederlo da me che le mie gambe non sono dritte come quelle della quasi totalità delle persone. Se poi mi si prende anche in giro, le difficoltà aumentano, e la cosa punge di più. Occorrono una-due settimane, alla psiche, per rielaborare e recuperare da un evento come questo. Riuscire a essere indifferenti fin dall'inizio, secondo me è impossibile. Anzi, per fortuna che io sono io, e cioè che sono riuscito a restare calmo e a non reagire, perché se una cosa del genere fosse capitata ad esempio a un pugile irascibile, credo che avrebbe picchiato quei giovani maleducati: un po' quello che viene rappresentato nei film di Bud Spencer, quando lui, provocato da qualcuno, la fa finire sempre a cazzottoni. Per quanto mi riguarda, a distanza di così tanti giorni è ormai diventata acqua passata. Vi ringrazio.
[#8]
Gentile Utente,
nessuno di noi si emoziona a comando, quindi se Lei ha provato quelle emozioni, non posso certo dire che sia giusto o sbagliato.
E' semplicemente ciò che ha sentito Lei, ma le emozioni sono indicatori di qualcosa che accade dentro di noi o fuori. In questo caso fastidio per la maleducazione di questi ragazzi o altro?
Perchè nessuno pretende l'indifferenza: noi siamo vivi e quindi ci emozioniamo e non esistono emozioni "positive" e "negative".
Quindi ciò che ha sentito è legittimo.
Lei ha chiesto a noi come reagire, ma questo è un discorso da affrontare solo in seconda battuta perchè per prima cosa secondo me bisognerebbe capire cosa significa per Lei avere questo difetto fisico.
Tenga presente che gli eventi che affrontiamo ogni giorno sono influenzati anche dal nostro stato d'animo, dalla situazione che stiamo vivendo, dal contesto sociale e dai significati che riusciamo ad attribuire.
Buona giornata,
nessuno di noi si emoziona a comando, quindi se Lei ha provato quelle emozioni, non posso certo dire che sia giusto o sbagliato.
E' semplicemente ciò che ha sentito Lei, ma le emozioni sono indicatori di qualcosa che accade dentro di noi o fuori. In questo caso fastidio per la maleducazione di questi ragazzi o altro?
Perchè nessuno pretende l'indifferenza: noi siamo vivi e quindi ci emozioniamo e non esistono emozioni "positive" e "negative".
Quindi ciò che ha sentito è legittimo.
Lei ha chiesto a noi come reagire, ma questo è un discorso da affrontare solo in seconda battuta perchè per prima cosa secondo me bisognerebbe capire cosa significa per Lei avere questo difetto fisico.
Tenga presente che gli eventi che affrontiamo ogni giorno sono influenzati anche dal nostro stato d'animo, dalla situazione che stiamo vivendo, dal contesto sociale e dai significati che riusciamo ad attribuire.
Buona giornata,
[#9]
Ex utente
La ringrazio molto dottoressa Randone. Bè però ora non esageriamo. Andare da uno psicologo per risolvere questo disagio non è necessario. Ripeto che un evento come questo (aver ricevuto derisioni per l'aspetto fisico da altri adulti), per fortuna, càpita molto raramente. Nel mio caso, era da quando avevo 10 anni che nessuno mi prendeva in giro in modo così pesante per il mio aspetto fisico. Considerando, quindi, questa notevolissima rarità dell'evento, e considerando che io quando sto da solo sto bene con me, mi accetto e mi piaccio nella mia diversità (o meglio, particolarità), ho buona autostima di me, e considerando inoltre che sono circondato da persone amiche che mi apprezzano e che non mi deridono per la mia schiena o per le mie gambe, direi che non è necessario parlarne con uno psicologo. Per fortuna, tranne questo rarissimo caso, in 29 anni la gente che mi ha incontrato per strada (o in altri luoghi pubblici) non ha mi ha mai deriso. Ecco spiegato uno dei perché sono rimasto così colpito da questo fatto, proprio perché inateso, inaspettato, da 29 anni che non accadeva. Diverso sarebbe, invece, se fossi ad esempio un omosessuale, perché gli omosessuali solitamente vengono derisi con molta maggiore frequenza, e quindi hanno moltissimi più problemi di me. Comunque vi ringrazio per l'empatia. Ah, dimenticavo: questa discussione con voi su questo argomento, mi ha fatto sorgere una domanda che vi vorrei chiedere, che è una considerazione su alcune cose da voi dette. Posso, quindi, chiedervi?
[#11]
Ex utente
Grazie dottoressa. In una precedente risposta ha detto che, quando una persona ha già una buona stima di sè, non occorrono le rassicurazioni degli altri. A tal proposito, mi viene in mente la situazione fra me e la mia fidanzata. Lei è consapevole di essere carina di aspetto. Io, però, le faccio sempre i complimenti dicendole che è bella. Quindi, poichè lei sa già di essere una ragazza carina, è praticamente inutile che io le dica sempre che è bella? Io glielo dico per farle piacere, ma anche in modo che aumenti ancora di più la sua autostima. Lei dottoressa che ne pensa?
[#12]
Consideri che fare un complimento, così come ringraziare per un complimento ricevuto, è un abilità sociale:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 18.9k visite dal 07/09/2013.
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