Nostalgia
salve,mi chiamo marco, ho 18 anni , quest'anno mi trovo in cina ad affrontare l'anno all'estero con i programmi di scambio. Sin da quando sono arrivato (nemmeno una settimana fa) provo una profonda sensazione di nostalgia della mia vita precedente , in particolare nei confronti di mio padre, persona alla quale sono molto legato.Ciò fa si che trascorra distrattamente le mie giornate e alla sera non faccia altro che pensare al passato e a un futuro lontano di quando tornerò,influendo anche sul sonno, del quale finora ho usufruito di 8 ore in 2 giorni , anche probabilmente per il jet lag . Volevo chiedervi come uscire da questa situaziine , riprendere sonno econcentrazione e godermi le cose belle che ha da offrire.
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Gentile Utente,
ma la nostalgia si traduce in un qualche contatto con il padre? Cioè, comunicate tramite mail, skype o simili?
E' interessante che senta di parlare di una vita precedente, come se *niente sarà più come prima*... è corretta questa mia percezione o c'è altro?
Credo comunque che se Suo padre le abbia dato il permesso di andare in Cina, in un certo qual modo, approvi questo passo e lo ritenga importante per la Sua formazione e per la Sua crescita!
Immagino anche nei confronti di Suo padre sia motivo di orgoglio sapere che lei riesce a trarre profitto da questa esperienza, nonchè da questo investimento economico.
Cosa ha questo presente che genera insonnia?
Che ne pensa?
ma la nostalgia si traduce in un qualche contatto con il padre? Cioè, comunicate tramite mail, skype o simili?
E' interessante che senta di parlare di una vita precedente, come se *niente sarà più come prima*... è corretta questa mia percezione o c'è altro?
Credo comunque che se Suo padre le abbia dato il permesso di andare in Cina, in un certo qual modo, approvi questo passo e lo ritenga importante per la Sua formazione e per la Sua crescita!
Immagino anche nei confronti di Suo padre sia motivo di orgoglio sapere che lei riesce a trarre profitto da questa esperienza, nonchè da questo investimento economico.
Cosa ha questo presente che genera insonnia?
Che ne pensa?
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#2]
Gentile utente, si dia tempo per acclimatarsi un pò, intanto si guardi intorno e scriva delle mail a suo padre raccontandogli quel che vede e sente, questa può essere ed è un'esperienza bellissima , arricchente, poi finisce , quanto tempo pensa di restare in Cina ?Quando era a casa, si sentiva particolarmente rassicurato dalla presenza e dai consigli di suo padre ?Ha scelto lei questa esperienza o le è stata proposta?
Siamo qui , in ascolto..
Siamo qui , in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
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Utente
Grazie ad entrambi i dottori per la risposta.Durante il mio soggiorno qui ci teniamo in contatto o per mail o per skype , ma ad ogni modo qualcosa di così impercettibile che mi da solo più dispiacere.Ritengo senza ombra di dubbio che questa esperienza sia motivo di orgoglio sia per mio padre che per me , ma senz'altro assai difficile.La presenza di mio padre è sempre stata per me fonte di conforto e sicurezza e dal momento che rimarrò qui un anno , mi sento a tratti preso da un forte sensi di solitudine.L esperienza è stata scelta insieme , quasi esclusivamente per motivi di studio.
[#4]
Gentile Marco,
ancora è prestissimo per fare bilanci...si dia tempo per comprendere dove si trova e cosa prova.
Suo padre sarà comunque sempre accanto a lei, potrete comunicarvi emozioni, pensieri, mancanze...via email, sarà un modo per sentirlo ancora più vicino.
E' la sua prima esperienza lontano da casa?
ancora è prestissimo per fare bilanci...si dia tempo per comprendere dove si trova e cosa prova.
Suo padre sarà comunque sempre accanto a lei, potrete comunicarvi emozioni, pensieri, mancanze...via email, sarà un modo per sentirlo ancora più vicino.
E' la sua prima esperienza lontano da casa?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
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Utente
Probabilmente ha ragione lei , la miglior cosa è aspettare .Non si tratta della prima esperienza fuori , già fatte prima ma al massimo di 4 settimane , senza problemi , sapendo che sarei tornato dopo poco . Credo che il fattore che incida su di me sia proprio quello temporale , i 12 mesi che mi mancano e che mi fanno pensare a quello che ho lasciato e che rivedrò tra un' eternità.
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Utente
Innanzitutto la ringrazio.Che cosa intende per quello che *si porta dentro*?Io non penso possa succedere nulla durante questo anno fuori e sono intenzionato meno di 0 a un rientro anticipato , perchè sono convinto che bisogni andare fino in fondo alle proprie scelte anche se ci fanno star male . 12 serie da 4 settimane rimangono comunque 1 anno e per un ragazzo di 18 credo sia un tempo molto lungo che porta cambiamenti irreversibili , mi corregga se sbaglio.
[#8]
Gentile Utente,
certo che un anno in un ragazzo di 18 anni sono un tempo importante! Circa il 5% della sua vita!
Per quel che si porta dentro intendo il mondo degli affetti, il vissuto interiore, il ricordo dei luoghi cari e delle persone. Sapere che le vorranno sempre bene anche se non la vedono o non la toccano! :)
Non sbaglia, anche perchè ogni anno che ha vissuto ha già portato cambiamenti irreversibili, e possiamo solo viverli nel miglior modo possibile!
certo che un anno in un ragazzo di 18 anni sono un tempo importante! Circa il 5% della sua vita!
Per quel che si porta dentro intendo il mondo degli affetti, il vissuto interiore, il ricordo dei luoghi cari e delle persone. Sapere che le vorranno sempre bene anche se non la vedono o non la toccano! :)
Non sbaglia, anche perchè ogni anno che ha vissuto ha già portato cambiamenti irreversibili, e possiamo solo viverli nel miglior modo possibile!
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Utente
La ringrazio e allo stesso tempo mi scuso per non aver potuto rispondere prima.Non riesco ancora del tutto a convivere con il fatto che rimarrò qui un anno.Quando sono per strada ho la sensazione che tutto sia molto distaccato , come se a breve dovessi tornare ma invece poi quando non sono sovrappensiero mi ricordo che il periodo che passerò qui sarà tutt altro che breve e mi assale un senso di nostalgia che fa si che io pensi a tutto quello che ho lasciato in italia e che, come dice lei, sono per lo più affetti e ricordo delle dei luoghi cari e delle persone. Il sapere che mi vorrano bene comunque è confortante e segno di un sentimento infinito ma , percepire una persona fisicamente e solo sapere che c è , che puoi vederla quando vuoi , riderci , scherzarci , litigarci e discuterci è un altra . Sono tutte sensazioni che non avevo sperimentato prima e che non so in che modo affrontarle . Sono convinto che questa esperienza sia di grande incentivo alla mia formazione culturale , ma non trovo altre motivazioni che mi spingano a rimanere se non questa. Non potevo sapere come sarebbe stato affrontare un così lungo periodo solo con le mie forze e nonostante tutto l ho fatto , ora mi servirebbe quella svolta nel mio modo di pensare che mi rigeneri dallo sforzo fatto per arrivare qui e decidere di venirci.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.1k visite dal 06/09/2013.
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