Difficoltà relazionale
La mia nipotina di mesi 18 vive in un contesto familiare sereno, sorride sempre, non è mai capricciosa e da ha un ottimo rapporto relazionale con gli adulti, conoscenti ed estranei. Quando si trova a contatto con i bambini ha paura, ricerca la mamma e non vuole giocare con i suoi coetani. Quali sono i possibili motivi di tale comportamento? Quale metodo possiamo usare per integrarla con gli altri bambini? In attesa di una risposta, ringrazio per la disponibilità. Cordialmente.
[#1]
Gentile Utente,
presumo che la piccola non frequenti un asilo nido e, da quanto scrive, mi pare che anche in ambito familiare non abbia grandi occasioni di incontrare e frequentare abitualmente e con regolarità cuginetti che abbiano più o meno la sua età. Le cose stanno così?
In quali occasioni capita che si trovi con altri bimbi?
Secondo Lei di cosa avrebbe paura la bambina quando si trova tra i suoi coetanei?
Saluti.
presumo che la piccola non frequenti un asilo nido e, da quanto scrive, mi pare che anche in ambito familiare non abbia grandi occasioni di incontrare e frequentare abitualmente e con regolarità cuginetti che abbiano più o meno la sua età. Le cose stanno così?
In quali occasioni capita che si trovi con altri bimbi?
Secondo Lei di cosa avrebbe paura la bambina quando si trova tra i suoi coetanei?
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Gentile utente,
concordo con quanto sostiene la dott.ssa Scalco. Può essere un fatto legato all'abitudine. Inoltre fino ai due anni di età la presenza dei coetanei può essere vissuta come fonte di ansia, senza per questo essere anomala per la fase di sviluppo che il bambino attraversa. Se la difficoltà dovesse continuare anche dopo (3/4 anni) nonostante una serie di tentativi di integrazione, allora potreste prendere in considerazione un consulto.
Restiamo in ascolto
concordo con quanto sostiene la dott.ssa Scalco. Può essere un fatto legato all'abitudine. Inoltre fino ai due anni di età la presenza dei coetanei può essere vissuta come fonte di ansia, senza per questo essere anomala per la fase di sviluppo che il bambino attraversa. Se la difficoltà dovesse continuare anche dopo (3/4 anni) nonostante una serie di tentativi di integrazione, allora potreste prendere in considerazione un consulto.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#3]
Gentile Signora,
come detto dai Colleghi è veramente prematuro parlare di difficoltà,...
La bambina è piccola e probabilmente necessita di tempo per socializzare, ogni bambino ha i propri tempi, soggettivi ed unici per affrontare determinate tappe, incluse quelle che correlano con la socializzazione...
sarebbe meglio evitare ansie e pressioni, vedrà che da sola, quando ne avrà voglia o quando andrà all'asilo, sarà in grado di giocare con i coetanei
come detto dai Colleghi è veramente prematuro parlare di difficoltà,...
La bambina è piccola e probabilmente necessita di tempo per socializzare, ogni bambino ha i propri tempi, soggettivi ed unici per affrontare determinate tappe, incluse quelle che correlano con la socializzazione...
sarebbe meglio evitare ansie e pressioni, vedrà che da sola, quando ne avrà voglia o quando andrà all'asilo, sarà in grado di giocare con i coetanei
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 06/09/2013.
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