Crisi personale
Buongiorno,
Scrivo per la terza volta in poco tempo. Non ho la possibilità economica di consultare un professionista di persona, ma sono in una situazione di crisi in cui quasi mi sembra di impazzire.
Premetto che convivo da due anni con il mio ragazzo e che la nostra storia è sempre stata fantastica! Mai una crisi, mai una titubanza. La nostra storia è nata in modo naturale e si è sviluppata in modo naturale. Ogni decisione e ogni azione fatta insieme è sempre stata presa con coscienza, ma come se fosse una cosa normale. Cosí con la convivenza, cosí con il matrimonio... Poi il mio crollo! Attacchi di panico, ansia e desiderio di scappare prima di annunciare tutto ai miei genitori! Matrimonio rimandato per una forte opposizione dei miei. Io mon mi sono ancora ripresa. Non sono piú sicura di voler continuare la mia storia, ho iniziato ad avere dubbi sui miei sentimenti. Io non credo che tutto finisca da un giorno all'altro, soprattutto dopo la complicità e la naturalezza della nostra storia. La sensazione di avere la persona giusta accanto! È sempre atata questa la mia sensazione, l'emozione di creare un giorno la mia famiglia con lui, perchè siamo sempre stati sereni, sempre bene! Io so che lui è già la mia famiglia e non voglio distruggerla, la decisione di convivere è stata presa con consapevolezza. Io non voglio mollare tutto cosí, ma non capisco da dove derivi questa mia incapacità di provare qualsiasi cosa. Perchè è cosí che mi sento. Non provo nulla, nè rabbia, nè delusione, discuto con il mio ragazzo, ma è come se tutto mi acivoli addosso. Come se mi fossi chiusa in me stessa. Eppure fino ad un mese fa ero la persona piú felice del mondo, avevo finalmente tutto ció che ho sempre desiderato. Ora lo sto perdendo e non so come fare... Sono straconvinta di voler stare con lui, ma non sento piú tutto ció. Solo ansia, quando sono con lui, perchè sento che c'è qualcosa che mi blocca e non riesco ad essere piú la stessa di prima, nonostante lo vorrei tanto!!! Avrei bisogno di un parere, perchè ho il costante pensiero di voler abbandonare tutto e tutti, genitori compresi con cui si sta incrinando il rapporto, ma andar via significa scappare e non ne ho voglia! Voglio affrontare tutto e risolvere e ritrovare la serenità persa. Sento di stare per crollare!
Scrivo per la terza volta in poco tempo. Non ho la possibilità economica di consultare un professionista di persona, ma sono in una situazione di crisi in cui quasi mi sembra di impazzire.
Premetto che convivo da due anni con il mio ragazzo e che la nostra storia è sempre stata fantastica! Mai una crisi, mai una titubanza. La nostra storia è nata in modo naturale e si è sviluppata in modo naturale. Ogni decisione e ogni azione fatta insieme è sempre stata presa con coscienza, ma come se fosse una cosa normale. Cosí con la convivenza, cosí con il matrimonio... Poi il mio crollo! Attacchi di panico, ansia e desiderio di scappare prima di annunciare tutto ai miei genitori! Matrimonio rimandato per una forte opposizione dei miei. Io mon mi sono ancora ripresa. Non sono piú sicura di voler continuare la mia storia, ho iniziato ad avere dubbi sui miei sentimenti. Io non credo che tutto finisca da un giorno all'altro, soprattutto dopo la complicità e la naturalezza della nostra storia. La sensazione di avere la persona giusta accanto! È sempre atata questa la mia sensazione, l'emozione di creare un giorno la mia famiglia con lui, perchè siamo sempre stati sereni, sempre bene! Io so che lui è già la mia famiglia e non voglio distruggerla, la decisione di convivere è stata presa con consapevolezza. Io non voglio mollare tutto cosí, ma non capisco da dove derivi questa mia incapacità di provare qualsiasi cosa. Perchè è cosí che mi sento. Non provo nulla, nè rabbia, nè delusione, discuto con il mio ragazzo, ma è come se tutto mi acivoli addosso. Come se mi fossi chiusa in me stessa. Eppure fino ad un mese fa ero la persona piú felice del mondo, avevo finalmente tutto ció che ho sempre desiderato. Ora lo sto perdendo e non so come fare... Sono straconvinta di voler stare con lui, ma non sento piú tutto ció. Solo ansia, quando sono con lui, perchè sento che c'è qualcosa che mi blocca e non riesco ad essere piú la stessa di prima, nonostante lo vorrei tanto!!! Avrei bisogno di un parere, perchè ho il costante pensiero di voler abbandonare tutto e tutti, genitori compresi con cui si sta incrinando il rapporto, ma andar via significa scappare e non ne ho voglia! Voglio affrontare tutto e risolvere e ritrovare la serenità persa. Sento di stare per crollare!
[#1]
Gentile utente,
Per quale motivo i suoi genitori sono contrari? Ne ha parlato con loro? Cosa temono nel suo rapporto con lui? Pensa che con il tempo, potrebbero comvincersi? Ad ogni modo, sembra piuttosto evidente che lei tenga molto alla loro approvazione, al punto da mettere in crisi una decisione già presa. Comprendo le sue difficoltà a rivolgersi a uno specialista, ma sarebbe importante contattare uno psicologo, magari alla Asl, o fare un piccolo sacrificio per una valutazione de visu.
Cordialmente
Per quale motivo i suoi genitori sono contrari? Ne ha parlato con loro? Cosa temono nel suo rapporto con lui? Pensa che con il tempo, potrebbero comvincersi? Ad ogni modo, sembra piuttosto evidente che lei tenga molto alla loro approvazione, al punto da mettere in crisi una decisione già presa. Comprendo le sue difficoltà a rivolgersi a uno specialista, ma sarebbe importante contattare uno psicologo, magari alla Asl, o fare un piccolo sacrificio per una valutazione de visu.
Cordialmente
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale
[#2]
Ex utente
Gent'le dott. Ssa innanzitutto grazie per la risposta.
Per quanto riguarda il matrimonio i miei pensano sia troppo presto, mi sono laureata un mese fa, ho 24 anni e per loro sposarsi ora significa rinunciare alla carriera, nonostante io abbia cercato di parlare con loro e spiegare che sono due progetti che possono serenamente svilupparsi in parallelo. La verità è che abbiamo semprw avuto difgicoltà a comunicare e nonostante abbia provato a parlare con loro continuano a dire che sono contenti della decisione ma sposarsi il prossimo anno (come avremmo voluto noi) è troppo presto.
Io comprendo le preoccupazioni dei genitori in merito, ma sono capace di prendere decisioni da sola, il problema che il loro appoggio per me era fondamentale. Con la convivenza mi sono imposta, ma il matrimonio è tutt'altro. In tutto questo io peró sto rovinando la mia vita e quello che ho costruito fino ad oggi. Il rapporto con il mio ragazzo si incrina ogni giorno di piú ed io non so come fare per reagire a tutto ció. Continuo costantemente a pensare, sento il cervello che non si ferma e sono alla costante ricerca di passate emozioni, che prima provavo in compagnia del mio ragazzo e che ora non sento piú.
Non credo che i sentimenti svaniscano da un giorno all'altro per questo mi oppongo a tutto ció che sento in questo momento. Se il rapporto tra noi è sempre stato felice e appagante, non posso da un giorno all'altro non provare piú nulla! Ma non so come abbandonare i miei pensieri negativi... E tronare alla mia vita di prima!
Per quanto riguarda il matrimonio i miei pensano sia troppo presto, mi sono laureata un mese fa, ho 24 anni e per loro sposarsi ora significa rinunciare alla carriera, nonostante io abbia cercato di parlare con loro e spiegare che sono due progetti che possono serenamente svilupparsi in parallelo. La verità è che abbiamo semprw avuto difgicoltà a comunicare e nonostante abbia provato a parlare con loro continuano a dire che sono contenti della decisione ma sposarsi il prossimo anno (come avremmo voluto noi) è troppo presto.
Io comprendo le preoccupazioni dei genitori in merito, ma sono capace di prendere decisioni da sola, il problema che il loro appoggio per me era fondamentale. Con la convivenza mi sono imposta, ma il matrimonio è tutt'altro. In tutto questo io peró sto rovinando la mia vita e quello che ho costruito fino ad oggi. Il rapporto con il mio ragazzo si incrina ogni giorno di piú ed io non so come fare per reagire a tutto ció. Continuo costantemente a pensare, sento il cervello che non si ferma e sono alla costante ricerca di passate emozioni, che prima provavo in compagnia del mio ragazzo e che ora non sento piú.
Non credo che i sentimenti svaniscano da un giorno all'altro per questo mi oppongo a tutto ció che sento in questo momento. Se il rapporto tra noi è sempre stato felice e appagante, non posso da un giorno all'altro non provare piú nulla! Ma non so come abbandonare i miei pensieri negativi... E tronare alla mia vita di prima!
[#3]
Cara Ragazza,
da qui possiamo solo fornirle alcuni spunti di riflessione, come fatto in passato, e orientarla verso la strada da percorrere, ma non possiamo fare interventi diretti, come invece servirebbe nel suo caso, data la condizione di malessere riferita che si sta riverberando in modo consistente sul suo rapporto di coppia.
<Io comprendo le preoccupazioni dei genitori in merito, ma sono capace di prendere decisioni da sola, il problema che il loro appoggio per me era fondamentale>
Di quale appoggio parla? Emotivo o anche economico?
Cosa la frena dal rivolgersi a uno specialista di persona?
da qui possiamo solo fornirle alcuni spunti di riflessione, come fatto in passato, e orientarla verso la strada da percorrere, ma non possiamo fare interventi diretti, come invece servirebbe nel suo caso, data la condizione di malessere riferita che si sta riverberando in modo consistente sul suo rapporto di coppia.
<Io comprendo le preoccupazioni dei genitori in merito, ma sono capace di prendere decisioni da sola, il problema che il loro appoggio per me era fondamentale>
Di quale appoggio parla? Emotivo o anche economico?
Cosa la frena dal rivolgersi a uno specialista di persona?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#4]
Ex utente
Parlo di appoggio emotivo! Per una volta volevo vederli felici di una decisone che prendevo. Volevo che fossero davvero felici per me e per la strada che sto prendendo perchè mi rende felice. Invece è stato l'esatto opposto.
Purtroppo economicamente non riesco a mantenermi da sola e non posso rivolgermi ad uno specialista di persona. Ho provato a contattare un consultorio, ma non potrei portare avanti gli incontri qualora fossero necessari perchè, a parte la prima seduta, le altre sono a pagamento.
Capisco di non poter chiedere altro che un semplice parere, ma almeno cerco di capire da dove possano derivare tutti questi dubbi che prima non avevo.
Grazie mille per la risposta comunque!
Purtroppo economicamente non riesco a mantenermi da sola e non posso rivolgermi ad uno specialista di persona. Ho provato a contattare un consultorio, ma non potrei portare avanti gli incontri qualora fossero necessari perchè, a parte la prima seduta, le altre sono a pagamento.
Capisco di non poter chiedere altro che un semplice parere, ma almeno cerco di capire da dove possano derivare tutti questi dubbi che prima non avevo.
Grazie mille per la risposta comunque!
[#5]
<Parlo di appoggio emotivo!>
Si lo immaginavo, le ho chiesto perché a volte gli aiuti economici dei genitori creano ulteriori pressioni.
Sembra che , nonostante la convivenza, non abbia ancora raggiunto quel necessario svincolo emotivo dai suoi genitori consono alla sua età adulta, che le consentirebbe di prendere decisioni del tutto autonome per la sua vita.
Questo non significa non amare i genitori, anzi, ma raggiungere quella giusta distanza emotiva che permette di mantenere il legame affettivo con loro ma con confini diversi, tali da consentire il perseguimento dei propri progetti di vita in autonomia.
Lei ha rimandato il matrimonio per compiacere i suoi genitori che, credo in buona fede, hanno pensato che fosse meglio così per lei, non rendendosi conto forse che la sua felicità sarebbe stata quella di sposarsi. Così ha lasciato indietro se stessa e i suoi desideri...
Sono solo alcuni spunti di riflessione, peraltro da qui che non la conosciamo dunque con tutti i limiti del caso.
Solo un nostro collega direttamente la potrebbe aiutare a superare questo difficile momento, a gestire il rapporto con i suoi genitori in modo migliore, a conquistare una migliore autonomia emotiva.
Si è informata anche presso altre strutture?
Si lo immaginavo, le ho chiesto perché a volte gli aiuti economici dei genitori creano ulteriori pressioni.
Sembra che , nonostante la convivenza, non abbia ancora raggiunto quel necessario svincolo emotivo dai suoi genitori consono alla sua età adulta, che le consentirebbe di prendere decisioni del tutto autonome per la sua vita.
Questo non significa non amare i genitori, anzi, ma raggiungere quella giusta distanza emotiva che permette di mantenere il legame affettivo con loro ma con confini diversi, tali da consentire il perseguimento dei propri progetti di vita in autonomia.
Lei ha rimandato il matrimonio per compiacere i suoi genitori che, credo in buona fede, hanno pensato che fosse meglio così per lei, non rendendosi conto forse che la sua felicità sarebbe stata quella di sposarsi. Così ha lasciato indietro se stessa e i suoi desideri...
Sono solo alcuni spunti di riflessione, peraltro da qui che non la conosciamo dunque con tutti i limiti del caso.
Solo un nostro collega direttamente la potrebbe aiutare a superare questo difficile momento, a gestire il rapporto con i suoi genitori in modo migliore, a conquistare una migliore autonomia emotiva.
Si è informata anche presso altre strutture?
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.5k visite dal 05/09/2013.
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