Mal di vivere
Mi chiedo cosa mi stia succedendo e soprattutto perché. Perché? Non riesco a capirlo.
Prima ero serena, stavo bene, avevo un mio equilibrio. Adesso invece non c'è più nulla.
Non sto bene, questa è la realtà. Non sto più bene.
Ci sono giorni in cui ritrovo una discreta serenità, altri invece in cui non riesco a fare nulla.
Dovrei chiedere aiuto, ma mi guardo attorno e non vedo nessuno in grado di darmene.
A chi chiedere? Alla mia famiglia che di certo non me lo negherebbe, ma che al primo momento no di mio padre, sicuramente mi rinfaccerebbe qualcosa.
Alle amiche? Quali amiche? Solo conoscenze e rapporti superficiali.Una volta a casa, ognuno pensa alla sua vita.
A lui? Che in questo momento ne ha più bisogno di me?
Ad un terapeuta? Si, dovrei ma non riesco.
Ecco, ovunque guardi mi trovo sola.
Eppure mi basterebbe poco. Avrei solo bisogno di un punto di riferimento stabile, sincero e che mi voglia bene.
Ma non c'è, non c'è più.
Mi sembra di essere sprofondata in un incubo e mi chiedo perché, perché non posso tornare a stare bene come prima? Perché mi succede questo? Che cosa ho fatto?
Ci sono giorni in cui penso seriamente di buttarmi giù dal balcone, in cui vedo nulla più davanti a me, in cui non trovo senso in nulla; poi ritrovo la speranza e poi, ancora, sto di nuovo così.
Voglio essere lasciata in pace ed aiutata nello stesso tempo e questo non ha senso.
Sono quattro mesi.
Dov'è finita la mia vita?
Prima ero serena, stavo bene, avevo un mio equilibrio. Adesso invece non c'è più nulla.
Non sto bene, questa è la realtà. Non sto più bene.
Ci sono giorni in cui ritrovo una discreta serenità, altri invece in cui non riesco a fare nulla.
Dovrei chiedere aiuto, ma mi guardo attorno e non vedo nessuno in grado di darmene.
A chi chiedere? Alla mia famiglia che di certo non me lo negherebbe, ma che al primo momento no di mio padre, sicuramente mi rinfaccerebbe qualcosa.
Alle amiche? Quali amiche? Solo conoscenze e rapporti superficiali.Una volta a casa, ognuno pensa alla sua vita.
A lui? Che in questo momento ne ha più bisogno di me?
Ad un terapeuta? Si, dovrei ma non riesco.
Ecco, ovunque guardi mi trovo sola.
Eppure mi basterebbe poco. Avrei solo bisogno di un punto di riferimento stabile, sincero e che mi voglia bene.
Ma non c'è, non c'è più.
Mi sembra di essere sprofondata in un incubo e mi chiedo perché, perché non posso tornare a stare bene come prima? Perché mi succede questo? Che cosa ho fatto?
Ci sono giorni in cui penso seriamente di buttarmi giù dal balcone, in cui vedo nulla più davanti a me, in cui non trovo senso in nulla; poi ritrovo la speranza e poi, ancora, sto di nuovo così.
Voglio essere lasciata in pace ed aiutata nello stesso tempo e questo non ha senso.
Sono quattro mesi.
Dov'è finita la mia vita?
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
è sicuramente molto confusa come stato d'animo; certo se volesse essere più chiara nell'esporre il Suo quesito ci aiuterebbe molto a rispondeLe.
Per esempio, precisando a chi si riferisce dicendo <<Avrei solo bisogno di un punto di riferimento stabile, sincero e che mi voglia bene. Ma non c'è, non c'è più.>>.
Provi a fornirci maggiori dettagli così da permetterci di capire meglio la situazione.
è sicuramente molto confusa come stato d'animo; certo se volesse essere più chiara nell'esporre il Suo quesito ci aiuterebbe molto a rispondeLe.
Per esempio, precisando a chi si riferisce dicendo <<Avrei solo bisogno di un punto di riferimento stabile, sincero e che mi voglia bene. Ma non c'è, non c'è più.>>.
Provi a fornirci maggiori dettagli così da permetterci di capire meglio la situazione.
[#2]
Gentile utente,
concordo con quanto scrive il dr Repici.
Il suo sembra uno sfogo, una necessità di "buttare fuori", chiedere aiuto in un momento in cui si sente sola e confusa.
Sembra che sia stata recentemente lasciata. E' così?
Sembra inoltre che non si possa confidare con la sua famiglia. E' così?
Forse, oltre a fornirci informazioni più dettagliate, un messaggio meno emotivo e più razionale (forse è questo il suo attuale problema, non riuscire ad arginare le emozioni?) che ci permetta di essere più efficaci, dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di un consulto di persona.
Le emozioni sono segnali, vanno ascoltate, non soltanto "buttate fuori".
Restiamo in ascolto
concordo con quanto scrive il dr Repici.
Il suo sembra uno sfogo, una necessità di "buttare fuori", chiedere aiuto in un momento in cui si sente sola e confusa.
Sembra che sia stata recentemente lasciata. E' così?
Sembra inoltre che non si possa confidare con la sua famiglia. E' così?
Forse, oltre a fornirci informazioni più dettagliate, un messaggio meno emotivo e più razionale (forse è questo il suo attuale problema, non riuscire ad arginare le emozioni?) che ci permetta di essere più efficaci, dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di un consulto di persona.
Le emozioni sono segnali, vanno ascoltate, non soltanto "buttate fuori".
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 05/09/2013.
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