Ipocondria ed ansia generalizzata
Salve,
le mie generalità le potete leggere qui di fianco, inutile elencarvele.
Vi spiego un po la mia storia:
4 anni fa mi sono imbattuto per la prima volta in quello che i medici hanno definito un attacco di panico: ero al pc tranquillamente, e all'improvviso sento il cuore battere all'impazzata, insieme a senso di mancamento. Vado in ospedale e non c'è nulla di patologico. Di li a 4/5 mesi avrò altri episodi, sempre più sporadici con l'allontanarsi dal primo episodio, fino a scomparire, tra vari pronto soccorso e visite specialistiche.
Per 4 anni non ho avuti più di tale problemi ( fortunatamente ), conducendo una vita normale, fino a che un giorno ( inizio Aprile 2013) inizio ad accorgermi di una certa difficoltà a deglutire, ma non ci do tanto peso, in quanto penso sia una semplice infiammazione alla gola e che quindi passi col tempo. La notte tra il 24 e il 25 Aprile, mio padre ,che è un Cardiopatico, ha un attacco di cuore e viene portato in Ambulanza in ospedale, ed io, alla vista di mio padre in tale stato, accuso contemporaneamente un malore. Quello è l'episodio
che dà il via a tutta la situazione che ancora oggi è in atto.
In quattro mesi ho accusato ( non insieme, ma in episodi diversi):
-Vari sintomi fisici
-Palpitazioni, tremori, senso di soffocamento, nervosismo
-Paura improvvisa immotivata
-Difficoltà di concentrazione e attenzione
-Paura a rimanere solo
-Apprensione per la mia salute e per quella degli altri
-Episodi in cui mi sono sentito senza speranza, disperato
ecc. ecc.
Nel frattempo ho rieseguito:
-le analisi del sangue a fine Giugno, Esito negativo
-Screening Cardiaco Completo, inizio Maggio, Esito Negativo
-Gastroscopia, inizio Giugno, Esito: Ernia iatale da scivolamento con reflusso gastro esofageo ed esofago eroso ( alcuni sintomi simili a quelli dell'ansia)
- Analisi per la tiroide, esito negativo
- Rx al torace, Esito negativo
-Visita Neurologica, Esito Disturbo d'ansia
Ed ho effettuato alcune sedute, 7 per la precisione, con uno psicologo - psicoterapeuta.
Da inizio Agosto fino ad arrivare a qualche giorno fa, le cose erano migliorate.
Mi sentivo meglio, niente più sintomi fisici, niente più nervosismo, e pensavo di stare uscendo finalmente da questa bruttissima situazione, quando poi una notte ( 25 Agosto ) non riuscivo a dormire per oppressione toracica, nodo allo stomaco e forte sudorazione, a che sono riandato dal neurologo che mi ha prescritto alcune medicine alle erbe naturali. Da quel giorno ad oggi ho riscoperto altri sintomi ( opposti ai forti momenti di'agitazione che in precedenza avevo provato):
-Stanchezza cronica, spossateza
-capogiri, sbandamenti, perdita dell'attenzione
-affaticamento muscolare, crampi e tremolii
-presenza cronica di sonno ( anche se ho riposato), sbadigli continui
- rigidità ai muscoli facciali, e cefalea tensiva
Data la mia ipocondria, collegare tutti i sintomi sempre a malattie gravi, volevo chiedervi:
Sono sempre sintomi legati all'ansia? o dovrei fare altri accertamenti?
le mie generalità le potete leggere qui di fianco, inutile elencarvele.
Vi spiego un po la mia storia:
4 anni fa mi sono imbattuto per la prima volta in quello che i medici hanno definito un attacco di panico: ero al pc tranquillamente, e all'improvviso sento il cuore battere all'impazzata, insieme a senso di mancamento. Vado in ospedale e non c'è nulla di patologico. Di li a 4/5 mesi avrò altri episodi, sempre più sporadici con l'allontanarsi dal primo episodio, fino a scomparire, tra vari pronto soccorso e visite specialistiche.
Per 4 anni non ho avuti più di tale problemi ( fortunatamente ), conducendo una vita normale, fino a che un giorno ( inizio Aprile 2013) inizio ad accorgermi di una certa difficoltà a deglutire, ma non ci do tanto peso, in quanto penso sia una semplice infiammazione alla gola e che quindi passi col tempo. La notte tra il 24 e il 25 Aprile, mio padre ,che è un Cardiopatico, ha un attacco di cuore e viene portato in Ambulanza in ospedale, ed io, alla vista di mio padre in tale stato, accuso contemporaneamente un malore. Quello è l'episodio
che dà il via a tutta la situazione che ancora oggi è in atto.
In quattro mesi ho accusato ( non insieme, ma in episodi diversi):
-Vari sintomi fisici
-Palpitazioni, tremori, senso di soffocamento, nervosismo
-Paura improvvisa immotivata
-Difficoltà di concentrazione e attenzione
-Paura a rimanere solo
-Apprensione per la mia salute e per quella degli altri
-Episodi in cui mi sono sentito senza speranza, disperato
ecc. ecc.
Nel frattempo ho rieseguito:
-le analisi del sangue a fine Giugno, Esito negativo
-Screening Cardiaco Completo, inizio Maggio, Esito Negativo
-Gastroscopia, inizio Giugno, Esito: Ernia iatale da scivolamento con reflusso gastro esofageo ed esofago eroso ( alcuni sintomi simili a quelli dell'ansia)
- Analisi per la tiroide, esito negativo
- Rx al torace, Esito negativo
-Visita Neurologica, Esito Disturbo d'ansia
Ed ho effettuato alcune sedute, 7 per la precisione, con uno psicologo - psicoterapeuta.
Da inizio Agosto fino ad arrivare a qualche giorno fa, le cose erano migliorate.
Mi sentivo meglio, niente più sintomi fisici, niente più nervosismo, e pensavo di stare uscendo finalmente da questa bruttissima situazione, quando poi una notte ( 25 Agosto ) non riuscivo a dormire per oppressione toracica, nodo allo stomaco e forte sudorazione, a che sono riandato dal neurologo che mi ha prescritto alcune medicine alle erbe naturali. Da quel giorno ad oggi ho riscoperto altri sintomi ( opposti ai forti momenti di'agitazione che in precedenza avevo provato):
-Stanchezza cronica, spossateza
-capogiri, sbandamenti, perdita dell'attenzione
-affaticamento muscolare, crampi e tremolii
-presenza cronica di sonno ( anche se ho riposato), sbadigli continui
- rigidità ai muscoli facciali, e cefalea tensiva
Data la mia ipocondria, collegare tutti i sintomi sempre a malattie gravi, volevo chiedervi:
Sono sempre sintomi legati all'ansia? o dovrei fare altri accertamenti?
[#1]
Genitle Utente,
visto che è già seguito dal neurologo dovrebbe tornare da lui e raccontargli questi nuovi sintomi per valutare anche se la terapia chimica (le erbe naturali, sempre chimica sono) è adeguata o se bisogna cambiare i dosagi. Consideri inoltre che potrebbero trattarsi di effetti collaterali delle erbe.
Come mai ha deciso di consultare altri specialisti? Anche questo effetto dell'ansia?
visto che è già seguito dal neurologo dovrebbe tornare da lui e raccontargli questi nuovi sintomi per valutare anche se la terapia chimica (le erbe naturali, sempre chimica sono) è adeguata o se bisogna cambiare i dosagi. Consideri inoltre che potrebbero trattarsi di effetti collaterali delle erbe.
Come mai ha deciso di consultare altri specialisti? Anche questo effetto dell'ansia?
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#2]
Gentile Utente,
i sintomi di un attacco di panico sono molto precisi e quelli di un disturbo d'ansia sono numerosi e si esprimono in maniera intensa.
Ciò che Lei descrive potrebbe rientrare in un disturbo d'ansia, ma se ha già avuto una diagnosi, dovrebbe curare questo disturbo rivolgendosi ad uno psichiatra e anche ad uno psicologo psicoterapeuta.
Un cordiale saluto,
i sintomi di un attacco di panico sono molto precisi e quelli di un disturbo d'ansia sono numerosi e si esprimono in maniera intensa.
Ciò che Lei descrive potrebbe rientrare in un disturbo d'ansia, ma se ha già avuto una diagnosi, dovrebbe curare questo disturbo rivolgendosi ad uno psichiatra e anche ad uno psicologo psicoterapeuta.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Grazie per le risposte immediate.
La visita neurologica è stata fatta presso Un Ospedale e non presso uno specialista privato che mi segue. Le medicine sono Seleneplus e Vagorelax, più che medicine sono integratori alimentari, anche se questi nuovi sintomi sono comparsi proprio con l'inizio di questa terapia. Quindi come le ha detto potrebbe essere anche un effetto collaterale dovuto a tale terapia?
La visita neurologica è stata fatta presso Un Ospedale e non presso uno specialista privato che mi segue. Le medicine sono Seleneplus e Vagorelax, più che medicine sono integratori alimentari, anche se questi nuovi sintomi sono comparsi proprio con l'inizio di questa terapia. Quindi come le ha detto potrebbe essere anche un effetto collaterale dovuto a tale terapia?
[#4]
Per questo dovrebbe chiedere al medico che La segue: lo psicologo non è un medico e quindi non si occupa di farmaci e neppure di preparati omeopatici.
Piuttosto potrebbe essere utile, come Le ho detto, sentire lo psichiatra e lo psicologo psicoterapeuta.
Dal momento che la situazione va avanti da mesi, è importante risolvere il problema perchè i disturbi d'ansia tendono a cronicizzarsi.
Saluti,
Piuttosto potrebbe essere utile, come Le ho detto, sentire lo psichiatra e lo psicologo psicoterapeuta.
Dal momento che la situazione va avanti da mesi, è importante risolvere il problema perchè i disturbi d'ansia tendono a cronicizzarsi.
Saluti,
[#5]
Utente
Ho capito.
Io facendo un auto-analisi penso di essere diventato ipocondriaco in seguito alla seria condizione patologica di mio padre. Infatti l'organo che più controllo di cui più ho "paura" è proprio il cuore. In tal caso la psicoterapia può essermi d'aiuto?
Ps. La domanda inerente agli effetti collaterali di quelle medicine è più inerente alla sezione psichiatria o neurologia?
Grazie ancorA.
Io facendo un auto-analisi penso di essere diventato ipocondriaco in seguito alla seria condizione patologica di mio padre. Infatti l'organo che più controllo di cui più ho "paura" è proprio il cuore. In tal caso la psicoterapia può essermi d'aiuto?
Ps. La domanda inerente agli effetti collaterali di quelle medicine è più inerente alla sezione psichiatria o neurologia?
Grazie ancorA.
[#6]
Chieda allo psichiatra.
Per quanto riguarda l'auto-analisi in realtà non fa altro che amplificare la sintomatologia, dedicando molta attenzione al cuore.
Questo è tipico della persona ansiosa che si focalizza moltissimo su tutti i movimenti e doloretti del proprio corpo, mentre chi non è ansioso non ci fa neppure caso. Chi soffre d'ansia è inoltre poco capace di leggere i propri stati interni (alessitimia) e quindi il disagio si amplifica, pensando di avere un infarto, quando si tratta di una semplice tachicardia ad es., che è un tipico sintomo d'ansia.
Io Le suggerisco davvero di chiedere aiuto ad uno psicologo psicoterapeuta, perchè indugiare e fare auto-analisi non è produttivo.
Saluti,
Per quanto riguarda l'auto-analisi in realtà non fa altro che amplificare la sintomatologia, dedicando molta attenzione al cuore.
Questo è tipico della persona ansiosa che si focalizza moltissimo su tutti i movimenti e doloretti del proprio corpo, mentre chi non è ansioso non ci fa neppure caso. Chi soffre d'ansia è inoltre poco capace di leggere i propri stati interni (alessitimia) e quindi il disagio si amplifica, pensando di avere un infarto, quando si tratta di una semplice tachicardia ad es., che è un tipico sintomo d'ansia.
Io Le suggerisco davvero di chiedere aiuto ad uno psicologo psicoterapeuta, perchè indugiare e fare auto-analisi non è produttivo.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 8.3k visite dal 04/09/2013.
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