Anginofobia
Gentili dottori,
sono una ragazza di 20 anni e da numerosi anni soffro di ansia. Ho frequentato diversi psicologi e fatto analizzare dal punto di vista medico con adeguate visite i miei problemi, con il responso di "ansia". Ho sofferto di vertigini, insonnia, attacchi di panico. La mia ansia si presenta a periodi, talvolta assente del tutto, talvolta presente e veramente problematica per me. In questo primo anno di Università il problema dominante oltre all'attacco di panico,è stata la paura di soffocare. Da piccola ho rischiato di soffocare a causa di una brutta bronchite, durante il sonno. Ora faccio molta fatica a mangiare, specialmente la carne. Mi sforzo di mangiare tutto, ma il pasto è per me un problema. Adoro mangiare, ho sempre mangiato tanto e non intendo rinunciare a questo piacere per la mia testa. Frequento una bravissima psicologa che mi sta aiutando molto, grazie a lei il problema stava scemando. Poi, poco meno di un mese fa ho scoperto di essere incinta. Pur amando il mio bambino tantissimo, non ho potuto tenerlo per motivi famigliari e di studio. Sto soffrendo molto per questo. Durante le settimane di gravidanza il problema era sparito. Ora, che sono molto triste per la perdita del mio bambino, oltre ad uno stato di parziale apatia, anche il problema del soffocamento è tornato. Prima sentivo che era necessario mangiare soprattutto per lui ed ero tornata a farlo con piacere. Ora è di nuovo un dramma, ma mi sento in dovere di superarlo. Ma mi chiedo se la terapia puramente psicologica sia sufficiente ad uscire da una situazione così difficile. Vedo la mia psicologa una volta a settimana. Secondo il vostro parere sarebbe meglio una terapia più mirata e più intensiva? Posso farcela ad uscirne senza l'uso dei farmaci? Il dolore per l'ivg può essere causa del ritorno di questo problema? Dal punto di vista psicologico è un problema inusuale o comune?Lavorandoci, se ne può uscire? Vi ringrazio di cuore per l'aiuto, cordiali saluti.
sono una ragazza di 20 anni e da numerosi anni soffro di ansia. Ho frequentato diversi psicologi e fatto analizzare dal punto di vista medico con adeguate visite i miei problemi, con il responso di "ansia". Ho sofferto di vertigini, insonnia, attacchi di panico. La mia ansia si presenta a periodi, talvolta assente del tutto, talvolta presente e veramente problematica per me. In questo primo anno di Università il problema dominante oltre all'attacco di panico,è stata la paura di soffocare. Da piccola ho rischiato di soffocare a causa di una brutta bronchite, durante il sonno. Ora faccio molta fatica a mangiare, specialmente la carne. Mi sforzo di mangiare tutto, ma il pasto è per me un problema. Adoro mangiare, ho sempre mangiato tanto e non intendo rinunciare a questo piacere per la mia testa. Frequento una bravissima psicologa che mi sta aiutando molto, grazie a lei il problema stava scemando. Poi, poco meno di un mese fa ho scoperto di essere incinta. Pur amando il mio bambino tantissimo, non ho potuto tenerlo per motivi famigliari e di studio. Sto soffrendo molto per questo. Durante le settimane di gravidanza il problema era sparito. Ora, che sono molto triste per la perdita del mio bambino, oltre ad uno stato di parziale apatia, anche il problema del soffocamento è tornato. Prima sentivo che era necessario mangiare soprattutto per lui ed ero tornata a farlo con piacere. Ora è di nuovo un dramma, ma mi sento in dovere di superarlo. Ma mi chiedo se la terapia puramente psicologica sia sufficiente ad uscire da una situazione così difficile. Vedo la mia psicologa una volta a settimana. Secondo il vostro parere sarebbe meglio una terapia più mirata e più intensiva? Posso farcela ad uscirne senza l'uso dei farmaci? Il dolore per l'ivg può essere causa del ritorno di questo problema? Dal punto di vista psicologico è un problema inusuale o comune?Lavorandoci, se ne può uscire? Vi ringrazio di cuore per l'aiuto, cordiali saluti.
[#1]
Gentile Utente,
una ivg è qualcosa di molto complesso e deve essere elaborato con la Sua psicologa. Questo Suo messaggio nasce dall'ansia o da altro?
Come mai sente di dover condividere con altri questi suoi pensieri?
una ivg è qualcosa di molto complesso e deve essere elaborato con la Sua psicologa. Questo Suo messaggio nasce dall'ansia o da altro?
Come mai sente di dover condividere con altri questi suoi pensieri?
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#2]
Gentile ragazza,
che tipo di trattamento psicologico stai facendo?
Con la psicologa hai avuto modo di trattare questo argomento e cercare di elaborarlo? Prima dell'intervento hai avuto modo di confrontarti con la psicologa e il ginecologo? Come hai maturato questa decisione?
Il tuo ragazzo è stato reso partecipe?
Diciamo che è possibile che il disturbo d'ansia non sia stato trattato completamente ma anche che questo forte stress relativo all'ivg abbia spostato un po' l'equilibrio che stavi raggiungendo.
Saluti,
che tipo di trattamento psicologico stai facendo?
Con la psicologa hai avuto modo di trattare questo argomento e cercare di elaborarlo? Prima dell'intervento hai avuto modo di confrontarti con la psicologa e il ginecologo? Come hai maturato questa decisione?
Il tuo ragazzo è stato reso partecipe?
Diciamo che è possibile che il disturbo d'ansia non sia stato trattato completamente ma anche che questo forte stress relativo all'ivg abbia spostato un po' l'equilibrio che stavi raggiungendo.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Cara Ragazza,
L' aborto è un evento fortemente destabilizzante, anche se voluto e dovuto attuare, è sempre carico d' ansia, sensi di colpa, paure, rimorsi.....e non dalla facile elaborazione.
Se, da quanto leggo di lei, era già in trattamento per un disturbo d'ansia, l' IVG avrà fatto precipitare i risultati raggiunti.
Ne parli con la sua psicologa, vedrà che troverete insieme strategie adattive al fine di superare questo momento di disagio psicologico
L' aborto è un evento fortemente destabilizzante, anche se voluto e dovuto attuare, è sempre carico d' ansia, sensi di colpa, paure, rimorsi.....e non dalla facile elaborazione.
Se, da quanto leggo di lei, era già in trattamento per un disturbo d'ansia, l' IVG avrà fatto precipitare i risultati raggiunti.
Ne parli con la sua psicologa, vedrà che troverete insieme strategie adattive al fine di superare questo momento di disagio psicologico
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Utente
Gentili dottori,
innanzi tutto grazie mille per le risposte. Il mio ragazzo mi è stato molto vicino in questo frangente, mi ha accompagnata alle visite e all'operazione. Lui lo voleva, ma io ho maturato la decisione, seppur molto sofferta, dopo un colloquio con la famiglia. Stiamo affrontando il momento insieme e lo sento molto vicino, ma nello stesso tempo sento che è una situazione che devo affrontare da sola e ho paura di non farcela e che questo evento non mi permetta di ritrovare l'equilibrio che stavo raggiungendo già prima della gravidanza. Devo andare avanti, ma credo che questo ritorno dei disturbi ansiogeni sia degenerato proprio per questo avvenimento e non so come fare. Posso combattere l'apatia e sconfiggerla,ma il disturbo di soffocamento certe volte mi sconfigge. Penso ancora all'ivg e alle mie scelte, ma vorrei riuscire prima a sconfiggere panico ed ansia e poi superare l'avvenimento in se. Grazie di cuore per i consigli e per le risposte.
innanzi tutto grazie mille per le risposte. Il mio ragazzo mi è stato molto vicino in questo frangente, mi ha accompagnata alle visite e all'operazione. Lui lo voleva, ma io ho maturato la decisione, seppur molto sofferta, dopo un colloquio con la famiglia. Stiamo affrontando il momento insieme e lo sento molto vicino, ma nello stesso tempo sento che è una situazione che devo affrontare da sola e ho paura di non farcela e che questo evento non mi permetta di ritrovare l'equilibrio che stavo raggiungendo già prima della gravidanza. Devo andare avanti, ma credo che questo ritorno dei disturbi ansiogeni sia degenerato proprio per questo avvenimento e non so come fare. Posso combattere l'apatia e sconfiggerla,ma il disturbo di soffocamento certe volte mi sconfigge. Penso ancora all'ivg e alle mie scelte, ma vorrei riuscire prima a sconfiggere panico ed ansia e poi superare l'avvenimento in se. Grazie di cuore per i consigli e per le risposte.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.1k visite dal 04/09/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.