Come stare vicino a chi soffre d'ansisa

Vivo una storia di qualche mese con una ragazza più grande di me che dice di soffrire d'ansia.
Mi parla di attacchi di panico che le verrebbero in alcuni luoghi pubblici precisi (che a tal proposito non frequentiamo) e di ansia che in talune situazioni le rallenta i movimenti, tanto da farle allungare a dismisura i tempi necessari ad esempio per prepararsi ad uscire.
Ora lei per un trasferimento di sede ha dovuto cambiare città (amici,famiglia,io), e purtroppo in coincidenza di ciò abbiamo avuto un apparente piccolo diverbio ma che è stato vissuto veramente molto male da lei tanto dal non farsi praticamente più sentire e che comunque l'ha portata ad essere molto fredda da qualche settimana. (facendola cambiare totalmente da un giorno all'altro)
Abbiamo avuto altri piccoli diverbi, ma è sufficente che io indichi un mio malumore per mandarla in palla, ma il vedersi di persona,cosa non possibile adesso ha sempre risolto tutto quasi immediatamente.
Ora mi domando quale sia la giusta strada per starle accanto e per capire un problema che sinceramente ho difficoltà a comprendere e che data la distanza non conosco la misura.
Mi chiedo inoltre quale sia la strada migliore per stare accanto ad una persona che soffre ed allo stesso tempo non farsi fagocitare da questo sentimento, poichè non avere risposte,non capire, non riuscire ad applicare un modello razionale al problema porta inevitabilmente alla frustrazione e quindi all'ansia (nel senso di stress) anche da parte mia.

Non sò quali siano le cose giuste da fare, premettendo che è difficile incassare continuamente senza dire nulla, ed allo stesso tempo è pericoloso esternare le proprie,seppur fisiologiche ''lamentele'', poichè vengono vissute molto male dall'altro.

Ora lei mi ha chiesto tempo per stare tranquilla, ma non è tanto questo che mi preoccupa, anche se è incredibile visto che l'elemento scatenante è stato un mio ''sono arrabbiato'', mi chiedo come posso aiutarla senza opprimerla, senza farla innervosire, anche se ripeto è frustrante non poter chiarire situazioni apparentemente banali perchè ci si sente dire dall'altro che si provoca ''il mal di stomaco'', e mi chiedo se io stesso non necessiti di un consulto psicologico per evitare di finire dentro un vortice in cui apparentemente mi sta portando non potendo confrontarmi apertamente in modo maturo con l'altra persona.

Ovviamente non le posso consigliare un consulto psicologico poichè verrebbe fuori un grosso problema ed anche perchè non abbiamo un rapporto che dura da anni, sarebbe prematuro.

Mi sento tuttavia solo ad affrontare questo problema e talvolta la tentazione di dire basta razionalmente sorge, perchè si è portati all'esasperazione ed a un torto sistematico.

Grazie a chi vorrà rispondere.





[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

questa persona sembra incapace di tollerare e digerire anche le minime incomprensioni "fisiologiche" che si trovano in ogni relazione di coppia. Dovrebbe fare una valutazione psicologica ed eventualmente un trattamento specifico (psicoterapia).

Questa situazione a mio avviso la sta già condizionando, per il semplice motivo che è lei a chiedere un consulto e non la sua partner. Se lei tiene a particolarmente a questa persona, potrebbe essere utile parlarne apertamente. All'inizio non sarà facile, ma è il modo più semplice per superare lo stallo che state vivendo.



Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazzo,
concordando con il Collega in merito all'opportunità di una specifica valutazione di persona, allego la seguente lettura che potrà fornirle utili spunti di riflessione:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/963-aiutare-i-famigliari-dei-pazienti-con-un-disturbo-d-ansia-suggerimenti-e-strategie.html

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#3]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

credo che una situazione del genere sia difficile. Leggere il Suo racconto mi ha fatto immaginare di vederLa camminare sui cartoni di uova con il timore di rompere il tutto.

> Mi sento tuttavia solo ad affrontare questo problema e talvolta la tentazione di dire basta razionalmente sorge, perchè si è portati all'esasperazione ed a un torto sistematico.

Ma la *coppia* nel suo racconto dov'è?
Perchè è importante per Lei (che scrive) stare accanto a questa donna? Insomma, usa termini come *seguirla* starle accanto* *si è trasferita*, laddove l'altra immagine che mi viene in mente è quella di una donna un pò capricciosa che fa quello che vuole lei, e Lei che la insegue e le è accondiscendente.
Ad esempio non ci dice nulla se i luoghi evitati, invece a Lei piacciono e Lei vorrebbe andarci.

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

[#4]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Vi ringrazio per le risposte che sono per me degli ottimi spunti di riflessione oltre che dei punti d'appoggio.

Sì questa storia mi sta condizionando ed anche abbastanza pesantemente, per risponderle in realtà i luoghi pubblici che le danno fastidio sono pochi,e comunque abbiamo detto che con il tempo e la tranquillità li frequenteremo (uno di questi è il cinema ad esempio)

Al dottor Bellizzi dico che è esattamente come mi sento ora, un elefante in un negozio di cristalli, dove io abituato forse ad esternare subito i miei malumori mi trovo a dover mediare oltre (almeno a mio parere) il lecito.

La coppia dov'è? esatto dov'è, c'era, a parole ed in altri casi passati, ma ora credo che ora con la lontananza si sia trovata un'ottima via di fuga con la quale poter sviare il problema non rispondendo al telefono.

Mi chiede pazienza e tranquillità ma degrada ogni giorno, e stiamo rovinando un bel rapporto che seppure agli inizi prometteva bene prima di questi episodi.

Ora mi dice che mi incontrerà più avanti, ma a parte la vaghità temporale per me questa situazione sta diventando difficile da gestire in quanto vedo che basterebbe poco per chiarirsi, poichè poco è in realtà accaduto, e che tutte le altre condizioni necessarie ad un rapporto giovane sono presenti.

Obiettivamente dovrei avere il coraggio di tagliare ma mi sembra di buttare alle ortiche una cosa fondamentalmente bella ed in un certo modo di fare il suo gioco, poichè sembra quasi che mi stia spingendo all'esasperazione per vedere sino a dove posso arrivare.

Lei mi parla di fiducia venuta a mancare nei miei confronti, ma sinceramente non riesco a racapezzarmi.
Tuttavia vedo come il sentirmi la mette effettivamente in ansia, ma ancora una volta per me risulta un comportamento incomprensibile.
[#5]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

delle volte non siamo del tutto resposnsabili di ciò che succede nell'altro, ma anzi siamo vittime o attori inconsapevoli di un copione già scritto, e di cui non sappiamo molto.

> non riesco a racapezzarmi.

Forse perchè state giocando ad un gioco con istruzioni diverse.

> Tuttavia vedo come il sentirmi la mette effettivamente in ansia, ma ancora una volta per me risulta un comportamento incomprensibile.

Delle volte succede che ad uno dei due manchi qualche indizio e qualche informazione e che quindi le situazioni che si creano sono il frutto di cose non dette o celate, che sono importanti e che hanno un ruolo determinante.

Può anche essere che la ragazza attui comportamenti incomprensibili, e se non c'è in lei volontà di cambiare o di gestire diversamente la cosa, Lei (scrivente) può solo accettare la cosa così come è, consapevole che se la ragazza è ansiosa di suo, qualunque cosa Lei faccia genererà una risposta ansiosa.

O la accetta per quello che è, oppure deve chiudere una storia che ha esaurito la parte bella e divertente. Capita anche questo.
Si è condiviso quel che si poteva condividere, ed ora non c'è rimasto molto.

Buona riflessione!
[#6]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Vi aggiorno, giusto per completezza...
Pensavo fosse amore ed invece era un calesse, alla fine mi ha lasciato lei dicendo che l'ho troppo pressata e che principalmente avendola fatta arrabbiare in momenti per lei ''determinanti'' è venuta a mancare la fiducia e non si sente/non ha la forza per proseguire.
Il suo cambio di lavoro/città a mio modo di vedere è stato determinante.

Mi spiace moltissimo inquanto prima di farla arrabbiare le cose sembravano andare molto bene quando eravamo assieme,ed ora mi sento come se non avessi più la terra sotto i piedi.

Mi sento molto in colpa, anche se alla fine non riesco proprio a capire che cosa ho fatto o meglio come questo possa essere stato così determinante.

Dice che potremo vederci/parlarci anche da ex, io ora non sò cosa sia meglio per me e comunque nemmeno se la sua sia una intenzione vera.

E' paradossale, le storie dovrebbero finire con altre motivazioni, e non credo che le ''arrabbiature'' possano far calare i sentimenti (come ha affermato lei),magari è stato solo un pretesto, ma le sue reazioni quando la facevo arrabbiare erano effettivamente non equilibrate ed a mio modo di vedere avevo bisogno di più tempo per adattarmi a certe sue reazioni/attenzioni di cui necessitava.

Ora mi sento smarrito,in colpa, e con un retrogusto di fondo che mi dice che sarà difficile trovare qualcuno come lei.

Sono i primi giorni, speriamo passi.
[#7]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

> Mi sento molto in colpa, anche se alla fine non riesco proprio a capire che cosa ho fatto o meglio come questo possa essere stato così determinante.

Quando si è in due diventa difficile arrivare a distinguere ciò di cui siamo responsabili da ciò che è responsabilità dell'altro.
Diventa anche difficile se avevamo tutte le informazioni necessarie e se effettivamente eravamo alla pari nel rapporto.
Una storia a due è un compromesso tra le parti che richiede sincerità e consapevolezza da entrambi, ma non sempre è detto che questi elementi ci siano, ma soprattutto non è detto che tutti siano consapevoli di quel che succede.


> Ora mi sento smarrito,in colpa, e con un retrogusto di fondo che mi dice che sarà difficile trovare qualcuno come lei.

...e solo il tempo potrà farle dire "come sono sfrotunato" o "meno male!".
Sul sentirsi in colpa può essere cosa Sua [quando scrivo con la maiuscola mi riferisco a Lei scrivente, quando minuscola a lei, altra], ed allora forse potrebbe voler scoprire come mai la colpa è un sentimento in Lei frequente, o potrebbe essere stata molto brava lei a costruirle un mondo in cui Lei si sente in colpa, senza motivo reale, ma per suggestione.

Perchè sentirsi tanto in colpa, dato che lo scrive ben due volte? E' uan sensazione nuova nei rapporti affettivi o è una reazione abituale?
[#8]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Mi sento in colpa perchè lei prima che la facessi arrabbiare era stra dolce nei miei confronti e perchè mi ha accusato più volte e come dice lei avvisato con ''mi fai stare male''. (purtroppo le nuove tecnologie permettono di tenere traccia di tutto e di ripercorrere tutte le fasi a posteriori).

La mia sensazione,magari sbagliata, ma tale è al momento,è di aver maldestramente trovato l'attimo perfetto per spostare un ingranaggio che sembrava ingranare ed aver rovinato tutto.
Questa non è solo una mia suggestione, ma è in parte ciò di cui sono ''accusato'' direttamente e tra le righe.

Anche in seguito, lei chiedeva tempo, ed io invece le ho scritto più volte ma solo per cercare di capire, ottenendo reazioni smisurate.

Ora dice di ''volermi bene'' ma di non avere la forza ed i sentimenti per riprovare. In tre settimane mi sembra un domino così irrazionale, ma forse non dovrei stupirmi, dato che di sentimenti stiamo parlando.

Avevamo preso la cosa seriamente forse troppo visti i pochi mesi di conoscenza.
Tuttavia mi pare così strano che in un giorno cambi tutto ed in qualche settimana si arrivi a mollarsi. (almeno che non parliamo di una storia tra ragazzini).

In genere prendo le mie responsabilità,sinceramente questa volta parlo di ''colpa'' perchè mi sento, a questo punto non sò se a ragione o torto, la persona che doveva tenere l'equilibrio nella coppia, almeno in questo momento di forte cambiamento nella sua vita. (ma lei,lo dimenticava, anche mia vita) ed invece non sono stato abbastanza ''freddo'' da tenere la barra del timone nella giusta direzione.



[#9]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

esiste anche la probabilità che
> visti i pochi mesi di conoscenza

Lei abbia idealizzato questo rapporto (per l'entusiasmo del nuovo rapporto, per il fatto che si tratta di una più grande, etc etc)

> l'attimo perfetto per spostare un ingranaggio che sembrava ingranare

e non essersi reso conto che era un ingranaggio delicato, nel senso non di estremamente pregiato, ma deboluccio, fragile...

> ed aver rovinato tutto.

...o forse di aver rapidamente fatto emergere i limiti e la *bassa qualità* del prodotto.

Anche se le sto cambiando la percezione degli eventi con l'intento di farLe vedere altro (come emerge dal Suo racconto), avrei da chiederLe una cosa:

> ed invece non sono stato abbastanza ''freddo'' da tenere la barra del timone nella giusta direzione.

Ma Lei come fa asapere che la giusta direzione sarebbe stata raggiunta?
Per restare in tema nautico ed in celebrazione del giorno dell'inizio delle operazioni di recupero della Costa Concordia, qui non è che abbiamo una rotta stabilita ed un fuori rotta che spiega il naufragio.

Sinceramente, a me sembra, che ci sia stato un uso un pò strumentale del proprio disagio da parte della viaggiante donzella, laddove Lei viene colpevolizzato per la non corretta gestione della relazione con soggetto ansioso: Lei mica è psichiatra o psicologo che *deve* sapere gestire una persona ansiosa...

Si rilegga la Sua prima risposta in cui descrive le violenze subite dal povero elefante nel negozio di cristalli...
Ma se la proprietaria del negozio di cristalli (la donzella viaggiante) fa entrare un elefante nel proprio negozio, chi è responsabile se l'elefante rompe i cristalli?

Ma che differenza c'è di età con la donna?
[#10]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Le darò una possibile interpretazione che non le piacerà, ma sulla quale dovrebbe comunque riflettere.

Potrebbe essere stato lasciato *proprio* per il suo essersi preso troppo a cuore le ansie di questa ragazza. Ha dimostrato di lasciarsene condizionare oltremodo e questo può aver fatto suonare in lei un campanello di allarme. Deve aver pensato: "Se è ansioso quanto e più di me, partiamo già con il piede sbagliato".

Non deve essere lei a fare da terapeuta alla sua ragazza. Tutto ciò che può (poteva) fare è consigliarle di farsi aiutare. E di fronte a un rifiuto avrebbe dovuto trarne le dovute conseguenze:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3520-equilibrio-psichico-ed-equilibrio-in-amore-vanno-di-pari-passo.html

A proposito, evitare i luoghi che spaventano l'ansioso è proprio il modo migliore per farla aumentare, l'ansia:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/125-l-evitamento-nei-disturbi-d-ansia-e-nelle-fobie.html

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#11]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Al dottor Belizzi, l'età della donzella è praticamente l'unico dato che ho modificato per dare un po'di ''genericità'' al racconto, in realtà è poco più giovane di me.

Sì è vero sta emergendo tutta la ''fragilità'' del rapporto, questo nei fatti,ma le assicuro che fino al giorno prima lei sembrava molto coinvolta e pure io, al punto che sono i miei amici ora a chiedermi come è possibile.

La ragazza mi aveva raccontato che quando era poco più che maggiorenne aveva allontanato uno spasimante ''solo'' perchè le mandava troppi messaggi (giustificato da lei come errore di gioventù), e questo all'epoca, in un contesto apparentemente sano mi aveva tuttavia fatto accendere una ''spia'' di allarme

A scanso di equivoci io ho scritto a questo forum per cercare di capire dove fosse il problema,non per tentare di psicanalizzare la ragazza, anzi , pensavo che fosse una forma così ''lieve'' di ansia da non dovermene preoccupare troppo.

A tuttoggi non sò se sia l'ansia che l'abbia fatta scappare,nei fatti, in poche ore, o il cambio di città, non posso credere che per un mio ''sono arrabbiato'' o altre PER ME piccole cose si possa buttare all'aria un rapporto.

Magari è stata solo una scusa, e l'ansia non centra nulla.

Al dottor Santonocito, è sempre un bene leggere interpretazioni che non piacciono, perchè in genere, non si sà come mai si dimostrano essere quelle giuste, tuttavia mi sento di dirle che dal mio punto di vista non sia questo il caso.

Le do ragione in parte,qualcosa che ho fatto l'ha fatta scappare come un fagiano alla vista del cacciatore, o se vuole come un goloso dalla sagra del verzottino.

Non mi sono lasciato condizionare, dalla sua ansia anzi, sono alla fine ricaduto sempre negli stessi errori, ed alla fine (forse addirittura troppo tardi) quando ho visto che c'era qualcosa che non andava ed ho misurato certe sue reazioni mi sono chiesto se fosse quello il problema, ma io di ansia non conoscevo nulla,anzi quando me ne parlò la prima volta avevo totalmente sottovalutato il problema riducendo il fatto ad ''è un po' apprensiva''.

Nessuno mette in dubbio che debbano essere gli psicologi a trattare questo tipo di problemi, ma lei comprenderà bene che essendo io l'ultimo arrivato probabilmente potevo cercare di comprenderla ed ascoltarla di più riguardo ai suoi problemi, non potevo certamente consigliarle un consulto psicologico sarebbe stato quantomeno prematuro.
Ed a quanto sò altri in famiglia hanno dei problemi correlati.

Io ho cercato di fare il fidanzato, con i miei limiti e con le mie difficoltà di comprensione di un problema a me sconosciuto.

Qualcosa certamente è scattato, ma sinceramente non capisco cosa, lei parla di mia ansia, ma si metta nei miei panni, ho perso una ragazza praticamente in un giorno,(periodo di silenzio e rottura),con cui teoricamente stavo bene e con cui si iniziava a pianificare,piccole cose se vuole, ma sembrava un rapporto ''serio''.

Purtroppo penso che questa è stata una fine prematura ed in qualche modo comandata, mi spiace moltissimo, e per quanto sia convinto di aver fatto il possibile, i dubbi sorgono sempre.

Credo che se di ansia si sia trattata veramente, tirate le somme tornerà indietro, (intendiamoci sò bene sia poco probabile), altrimenti si sarà purtroppo chiuso un capitolo.




[#12]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> qualcosa che ho fatto l'ha fatta scappare come un fagiano alla vista del cacciatore
>>>

Come vede, dà per scontato che qualcosa che avrebbe fatto lei l'avrebbe fatta scappare.

Intendevo questo parlando di sua ansia (di lei che ci scrive). Si preoccupa di qualcosa per la quale non dovrebbe essere preoccupato (il che non vuol dire che non si possa soffrire per essere stati lasciati, ci mancherebbe; ma sono cose diverse).

>>> per quanto sia convinto di aver fatto il possibile, i dubbi sorgono sempre
>>>

Anche il dubbio e le sensazioni di non aver fatto abbastanza, con tormento annesso, possono essere sintomi d'ansia.

Se però questa è una ragazza problematica e se nemmeno in famiglia se la passano troppo bene, le cause della vostra separazione potrebbero essere da attribuire al carico di sofferenza emotiva che questa persona si porta dietro, più che a lei (che ci scrive).

>>> comprenderà bene che essendo io l'ultimo arrivato probabilmente potevo cercare di comprenderla ed ascoltarla di più riguardo ai suoi problemi, non potevo certamente consigliarle un consulto psicologico sarebbe stato quantomeno prematuro
>>>

"Prematuro" è relativo.

Quando si tiene a una persona si può riuscire a trovare il modo di suggerirle, con tatto e senza invadenze, di lasciarsi aiutare. Certo, non dopo un solo mese di conoscenza.

Anche qui, il non averlo fatto può aver denotato un certo timore da parte sua, il timore delle conseguenze di cosa potrebbe essere successo se gliel'avesse proposto. In sostanza la mia impressione rimane la stessa, e cioè che per paura di rovinare il vostro rapporto lei abbia preso così tante precauzioni da aver contribuito, in qualche modo, a che le cose andassero proprio così. Ma la causa principale potrebbe restare l'instabilità emotiva della ragazza.

È solo un'ipotesi, naturalmente.
[#13]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

non è che si cerca di psicanalizzare la ragazza, ma comprenderà che anche lo stato mentale o le caratteristiche della personalità dell'altro hanno un ruolo comunque nella coppia.

Poi la ragazza la possiamo solo *psicanalizzare* sul base del Suo racconto, quindi tecnicamente non sto analizzando la ragazza ma l'immagine che Lei porta della ragazza. ;)

> Magari è stata solo una scusa, e l'ansia non centra nulla.

O magari l'ansia è il minore dei problemi ed è lo specchietto delle allodole utilizzato dalla ragazza per evitare che si veda altro.

L'ansia è sintomo comune a molte strutture di personalità ed a molti disagi mentali più complessi e patologici o al limite della patologia.
E l'ansia è un sintomo comune e socialmente accettabile.

Immagini questa situazione. Bella ragazza che parla con Lei, suda ed è agitata. Lei chiede: "Sei agitata?"
2 risposte possibile
A) - si scusa, sono in ansia, sai, tutte queste emozioni
B) - si sono agitata per quel gigantesco coniglio rosa con motosega che è accanto a te (vaga citazione di Donnie Darko)

Credo che una risposta B) genererebbe fuga, una risposta A) accudimento [in un non-professionista-della-mente].
Forse la risposta vera è B), ma ha imparato a rispondere A).

Poi certo, se Lei si sente irresistibilmente attratto dall'ipotesi che sia stato Lei a rovinare tutto, e se questo si verifica anche nella prossima storia, (magari come è successo nella precedente) allora credo che un consulto con uno psicologo potrà aiutarLa!
[#14]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Per il dottor Santonocito, la mia ''ansia'' è subentrata poi, quando ho visto che per una cosa per me futile si stava cominciando una deriva,sempre in onore della concordia,e mi sentivo in dovere di radrizzare la cosa in quanto per me si stava andando chiaramente in una direzione sbagliata, d'altra parte non fosse così avrei detto una bugia dicendo che per me era una cosa importante ed anche per lei.

Do' per scontato di aver fatto qualcosa di sbagliato perchè di questo sono accusato, poi possiamo discutere se sia giusto che io accolga questo o se debba rigettarlo perchè non sta nè in cielo nè in terra.

Per suggerirle il consulto, non avevo mai avuto segnali ''importanti'' se non cose riportate dalla ragazza (ed a cui non davo sinceramente molto peso) di ''ansia che le rallentava i movimenti'' in occasioni che non saprei definire , in quanto al lavoro, che è molto impegnativo, non sembrava soffrirne, con me di persona non aveva mai avuto reazioni strane, in fin dei conti le accadeva solo a casa e negli ultimi periodi quando l'ho fatta arrabbiare via telefono. Ma a quel punto si parla di due/tre giorni ed in ogni caso non avevo ormai più alcuna voce in capitolo.

Al dottor Bellizzi, finalmente dopo due settimane sto facendo posto anche alla sua tesi e capisco qual'è il dubbio su cui sta tentando di farmi soffermare. (Per me l'esempio del coniglio è stato esemplificativo, che strano, elefanti, conigli, forse devo iniziare a preoccuparmi sul serio).

>> Poi la ragazza la possiamo solo *psicanalizzare* sul base del Suo racconto, quindi tecnicamente non sto analizzando la ragazza ma l'immagine che Lei porta della ragazza. ;)

Non mi riferivo a lei, ma a me stesso, temevo ci fosse ambiguità sul fatto che io stessi tentando di psicanalizzare la ragazza, in realtà stavo cercando di capirla e di capire cosa stava accadendo, forse in parte lo comprende, ma l'intento era ed è puramente cercare di capire una cosa che non mi è mai accaduta prima. (E che tuttora mi sembra così strana).

Io ho cercato di essere il più obiettivo possibile proprio per cercare di portare l'immagine più veritiera possibile, ma mi rendo conto di come questo sia difficile ed in ogni caso sempre incompleto, ognuno di noi inconsapevolmente dà pesi e misure diversi agli avvenimenti e questo fa la differenza.

Non sò se sia definibile, ma in via astratta, a me persona qualunque, la frase a cui non ho mai dato peso ma che ora mi fa pensare è ''ansia che rallenta i movimenti'', e le chiedo quando si arriva a rallentare la propria azione, per motivi apparentemente futili (tipo l'attesa per avere il conto di qualcosa comprato assieme), si può beninteso sempre genericamente parlare, di un'ansia non comune diversa ad esempio da quella che può avere una persona che attende che venga tirato l'ultimo rigore ai mondiali?

Per quanto riguarda i miei sensi di colpa, nelle storie passate sono stato ''male'' ma non in colpa, qui è diverso perchè l'apparente causa effetto (sottolineo apparente) e l'accusa iniziale è stata che le ho fatto perdere la fiducia per via di queste mie ''esternazioni'', lei capisce che a questo punto quando stravedi per una ragazza sei portato ad autoflagellarti, almeno in un primo momento.

Certo dovesse ricapitarmi più che un giretto dallo psicologo, che si può sempre fare, darei la priorità ad un giretto a Lourdes.
Almeno inizialmente....






[#15]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,


> lei capisce che a questo punto quando stravedi per una ragazza sei portato ad autoflagellarti, almeno in un primo momento.

in effetti l'innamoramento è un momento che sconvolge ed altera, con tutti quegli ormoni e quel turbinio di emozioni, nonchè di implicazioni personali. Ci sono alcuni autori che lo paragonano ad uno stato psicotico delirante per quanto si arrivi a perdere il senso della realtà e del'identità di sé. Siam fatti così.

> una cosa che non mi è mai accaduta prima.

A maggior ragione sia comprensivo con sé stesso e si dia tempo per fare esperienza e conoscere altri tipi di femmine! :)
C'è di tutto là fuori.
E, se alcune\i maturano con l'età, altre\i si arroccano nei propri schemi strutturali di personalità e si accentuano i comportamenti, sia quelli disfunzionali che quelli funzionali!

Ho un amico che ultimamente sta conoscendo femmine molto emotivamente instabili, per cui siamo giunti all'accordo che finito l'innamoramento e la fase passionale fornisce loro il mio bigliettino da visita! ;)
[#16]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Al dottor Bellizzi
>> Ho un amico che ultimamente sta conoscendo femmine molto emotivamente instabili, per cui siamo giunti all'accordo che finito l'innamoramento e la fase passionale fornisce loro il mio bigliettino da visita! ;)

Mi perdoni la battuta, questo significa portarsi il lavoro a casa :-)

Ha glissato,non sò se intenzionalmente o per svista,(nel caso sarebberò più che giustificate entrambe le opzioni, visto quanto ho ''abusato'' della sua pazienza), su una domanda, che le ripropongo:

>>" le chiedo quando si arriva a rallentare la propria azione, per motivi apparentemente futili (tipo l'attesa per avere il conto di qualcosa comprato assieme), si può beninteso sempre genericamente parlare, di un'ansia non comune diversa ad esempio da quella che può avere una persona che attende che venga tirato l'ultimo rigore ai mondiali?">>
E per rincarare ne aggiungo una seconda, esiste una ''scala di ansia'' mi passi il paragone, ma è a puro titolo esemplificativo, tipo la mercalli per i terremoti?

Attenderò qualche settimana di ''decompressione'' poi cercherò di parlare con la ragazza in questione,visto che non abbiamo deciso di tagliare i ponti.

Vi aggiornerò sugli sviluppi, mi sento di ringraziare veramente tutti perchè mi siete stati di sincero (e devo dire inaspettato) aiuto.



[#17]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

> E per rincarare ne aggiungo una seconda, esiste una ''scala di ansia'' mi passi il paragone, ma è a puro titolo esemplificativo, tipo la mercalli per i terremoti?

Ci sono stati ansiosi che generano una marcata attivazione corporea, tipo sudorazione, palpitazioni, agitazione generale etc etc e che sono legati alle normali (per il soggetto) reazioni di paura.

Ma lo stato ansioso può essere anche semplicemente il martellare ripetutamente il dito, o l'attivazione di un tic, senza che ciò sia indice della gravità dello stato.

Un giovane al primo appuntamento può stare in ansia per quel brufoletto tanto quanto lo può essere un adulto al pronto soccorso in attesa di sapere come sta la persona cara.

E' più la auto percezione e la descrizione dello stato ad essere indice della gravità, e soprattutto, è molto soggettiva la cosa.

Paura, ansia e panico sono in linea di massima la linea sono un continuum per indicare la gravità dello stato, ma è molto soggettiva. Alcune persone riferiscono attacchi non percepiti/poco percepiti da chi sta loro intorno.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3811-attacchi-di-panico-e-depressione.html
[#18]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
quindi, anche il rallentamento dei movimenti è compatibile con uno stato di ansia?
E perchè l'ansia viene spesso accostata alla depressione? Potrebbero essere correlate?
(perchè cosí fosse temo di aver fatto una gaffe abbastanza rilevante)

La ringrazio per la sua infinita pazienza. (che spero non sia finita)
[#19]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

il rallentamento dei movimenti di per sè può essere una delle reazioni della paura, ma cosa intende esattamente per rallentamento dei movimenti?

Su ansia e depressione c'è correlazione e perchè spesso sintomi ansiosi compaiono in comorbilità con altri disturbi.

L'ansia è una reazione comune, che può essere sia a sè stante, ma anche come sintomo di altre patologie.
[#20]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Per rallentamento dei movimenti intendo il muoversi lentamente, o lo stare fermi rimandando per esempio azioni semplici come il prepararsi per uscire, che portano ad allungare a dismisura i tempi. (anche di un'ora).


Non vorrei allungarle la minestra, ma se mi riferisco alla ragazza di cui parlavo,mi parlava di ''ansia che mi rallenta i movimenti'' ma parlerei di minuti (decine?) più che attimi,non sò se sia indicativo ma una persona in famiglia soffre di depressione, un'altra ha sofferto di problemi di peso. (credo sempre per motivazioni conseguenti alla persona che soffre di depressione).

Sinceramente non mi ero soffermato a ''collegare'' tutti questi elementi, certo non è detto che siano collegati tra loro, ma sono indizi che mi fanno pensare.

(E non sapendo nulla di tutto ciò agli inizi,in un contesto diverso, le dissi di non capire molto chi soffre di depressione,è stato un errore aver detto questa cosa, non nei confronti della ragazza ma proprio in generale di superficialità,tuttavia quante volte sul momento si dicono...str..ate) ,lei in un'altra occasione mi chiese se fossi ''bipolare'' perchè diceva di vedere in me ''sbalzi di umore'' ma non ho mai capito se scherzasse o se era per il coniglio rosa, Ora non la voglio influenzare con questo racconto, ma mi è venuto in mente, e sarebbe stata una omissione, ometterlo.
[#21]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

conta il significato del sintomo e come lo interpreta la persona [funzione normale, che è propria degli esseri umani, sia sani che meno sani, sia normali che originali].

Nei manuali sinceramente non mi pare di aver trovato il rallentamento dei movimenti come segnale di ansia.

Potrei dirLe che il *rallentamento dei movimenti* è una funzione difensiva quando si ha paura e si è in presenza di *predatori* che reagiscono al movimento (serprenti ad esempio, o se vuole una citazione filmografica, Jurassik Park e le tecniche per evitare di essere mangiati dal VelociRaptor). Visto che la paura è la base dell'ansia, potrebbe starci.

Più realisticamente, Le direi che questa interpretazione dell'ansia sembra più indice di qualche disagio più profondo o di una particolare struttura di personalità che richiede abilità particolari nella gestione.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3811-attacchi-di-panico-e-depressione.html
[#22]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Mi ero ripromesso di riscrivervi una volta riacquistata obiettività e calma su questa situazione, purtroppo a distanza di poco più di un mese non è ancora così, tuttavia vorrei fare alcune riflessioni.

Io non sò se sono stato mollato per pretesto o veramente per problemi più profondi, di certo non è stata una rottura ''normale'' sempre che una rottura possa essere definita come normale o meno.

Dopo qualche settimana ho provato a scriverle in modo fermo ma tuttavia pacato che ''mi sembrava avesse tenuto un comportamento non molto ''equilibrato'' ed alcune altre cose di minor rilievo,(facendo attenzione a criticare i comportamenti e non ''la persona'') ne scaturì nessuna risposta ed un ''blocco'' che permane tuttoggi. (e che mi fà un po' arrabbiare perchè non lo trovo molto ''giusto'').

Amicizie comuni mi dicono che si trova molto bene nella sua nuova città, ed in pratica io non sono in alcun suo pensiero. (il che dovrebbe razionalmente farmi archiviare questa storia....ma come vedete...)

Tuttavia mi sento di dare alcuni consigli a chi si dovesse imbattere in un soggetto ''complicato'' in futuro, e sempre che ne valga la pena, ma che sia vero o no per voi ne vale la pena altrimenti non ve lo chiedereste, quello che ho tratto dai miei ''errori'' è questo:

- Fatevi vedere sempre sicuri, non mettete dubbi o insicurezze (in genere) e sulla vostra relazione (prima di tutto) poichè quella che per voi può sembrare una stupidaggine per l'altro è una gran invito alla costruzione di seghe mentali.

- Non mettete pressioni di alcun genere, keep calm, anche qui, spronare/reagire in modo forte non fa ottenere nulla, anzi, fa chiudere l'altra persona in se stessa.

-Quando l'altro si allontana,ancora una volta state calmi, non date peso.

-Ascoltate l'altro, non ribattete subito, ascoltate.

-Infine, fate quello che vi sentite, infischiandovi di quello che ho scritto nei punti precedenti, siate coerenti, seguite la vostra ragione e quello che sentite, nel rispetto dell'altro ma anche di voi stessi.

Al dottor Bellizzi, in un manuale di volo (quindi non sò quanto attendibile dal punto di vista psicologico) ho letto che tra le reazioni dovute allo stress ed in particolare a chi ''interiorizza lo stress'' parla di ''rallentamento dei movimenti'' ma tuttavia non viene spiegato in quali termini.

[#23]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

il manuale di volo non credo sia replicabile al 100% nella vita quotidiana. Stress vuol dire stanchezza ed insicurezza, elementi che non giovano il controllo dell'aereomobile, specialmente quando si tratta di manovrare un veicolo che viaggia ad oltre 100kn\h, almeno, e dall'esito della manovra dipende sia la vita del pilota che l'integrità dell'aeromobile?
[#24]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Sì in effetti ha ragione, tanto più che se non erro se ne parlava in un capitolo dedicato alle emergenze, dove lo stress di fondo è che il pilota sà già che qualsiasi saranno le sue azioni l'aeromobile comunque a terra andrà (piccola differenza il come).

Mi aveva colpito, dopo aver cercato in libri/internet ( e non aver trovato nulla se non correlato ad altre patologie) trovare casualmente le stesse parole ovvero ''rallentamento dei movimenti'' legate allo stress dove non me lo sarei mai aspettato.


La ringrazio ancora una volta, come vede non sono ancora riuscito ad archiviare sta storia, sebbene talvolta mi sembra di vedere le cose dalla giusta prospettiva qualcosa mi riporta indietro, e di fondo sono ancora convinto che non sia stata una ''morte naturale'' e per fortuna sono ugualmente convinto che non appena riuscirò a vedere il tutto con la giusta obiettività il mio cuore sarà molto più leggero.

Perchè vorrei fidarmi la prossima volta che dovesse riaccadere, cosa che per come sono andate le cose ora mi sembra così difficile.








[#25]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

per potersi fidare nella prossima storia è necessario verificare se la persoan è degna di fiducia.
Fidarsi sulla base di propri riferimenti è buttarsi.
La fiducia va concessa a chi la merita e la sa gestire.

La Sua storia molto probabilmente non è morta di *morte naturale*, ma quel che è altrettanto molto probabile è che il killer non è stato Lei.
Delle volte le storie muoiono, anche se noi in prima persona ci siamo comportati secondo le regole ed abbiamo seguito tutte le procedure del manuale del volo.
[#26]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Ma il come verificare se la fiducia è ben riposta resta il problema,io credevo di essere stato relativamente cauto, e si figuri che pochi giorni prima dell'inizio dei problemi venivo accusato io di darle poca fiducia.

Con il senno di poi fa sorridere l'affermazione che mi fece in tale occasione:"tu di me ti dovresti fidare ciecamente" ,epperfortuna, mi mancava solo che mi consigliasse jack mani di forbice per barbiere.

Chi ci interessa e ci ricambia può farci sentire la persona piú importante del mondo ma quando le cose cambiano anche il piû inutile dei cialtroni.

Talvolta si sbaglia, e talvolta alcune persone dovrebbero girare con un bella etichetta con la scritta ''materiale pericoloso''.

La ringrazio ancora una volta,sia a lei che al coniglio rosa che mi ha fatto guardare le cose anche da un'altra prospettiva e che per me resta un gran bell'esempio.(che descriva effettivamente il caso o meno)
[#27]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

un detto latino recita "excusatio non petita, accusatio manifesta" [scusa non richiesta, accusa evidente]; a noi è arrivato il "c'hai la coda di paglia"; la psicanalisi ha scoperto il meccanismo della formazione reattiva: dire l'opposto di quel che si pensa.

Quando ci dicono qualcosa che per noi non ha senso, dobbiamo partire dal presupposto che per l'altro un senso lo ha eccome! :)

E bisogna esere consapevoli che quando l'ormone prende il sopravvento, ahimè, dobbiam pserare che non faccia troppo male! :)

Saluti ed in bocca al lupo per la prossima storia! :)
[#28]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Crepi il lupo e possibilmente si mangi pure il coniglio.

Grazie mille per avermi sopportato, è un dispiacere non infastidirla oltre.

Saluti
[#29]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
a ridosso del pranzo di natale, sono a chiedervi un consiglio,dato che qui cìè tutta la cronistoria è interessante il decorso degli eventi.
Ho rivisto la ragazza di tutta questa pappardella per un evento a cui eravamo invitati entrambi (in particolare però lei perchè era supposta essere la mia ragazza al tempo), lei cmq è venuta lostesso, non mi ha fatto piacere ma amen. (avrei potuto volendo non farla invitare ma non lo ritenevo corretto)

Ora per capodanno è stata invitata anche lei, io ovviamente ho già prenotato e questi sono fondamentalmente i miei amici, per interposta persona le ho fatto sapere che vorrei che lei non ci fosse ma essa niente da fare ,viene lostesso.
Corollario, dice ingiro che sono una specie di stalker (per la cronaca le ho scritto un giorno solo da quando mi ha lasciato, che è la stessa occasione che avevo riportato messaggi fà e da quella volta,due mesi buoni fa, mi ha messo un umiliante blocco tralaltro )
Sono originale come stalker, chiedo di essere lasciato in pace!

Allo stesso tempo,sempre riportato da altri, dice di non avere problemi con me. abbiamo provato e non è andata.


Ora, io non sò se disdire (perdendo un 200 euro + dover ripensare a che fare, quindi nuova spesa), insultarla per non farla venire, far finta di niente(attuabile?).
Non mi lascia indifferente vederla, anche se direi che il sentimento di fondo sia "rabbia", e temo che un elemento come si sta rivelando essere (ahimè anche i ricordi mi sta a distrugge') possa riservarmi molte sorprese (tipo fare il filo a qualche invitato...o bò chissà qui potete andare di fantasia che non si sbaglia).

Ammesso che soffra d'ansia....a me non torna niente di come si muove e si è mossa in passato ed o sono troppo sensibile io, o mi scusino il termine, è fuori come un balcone...

Buon Natale a tutti!
[#30]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile,

questa è una decisione che spetta a Lei il da farsi a Capodanno.

Può sempre affidarsi alla monetina e poi decidere se accettare o meno la risposta della monetina.

Buona decisione...

Chissà se una sana lettua possa aiutare?
M.E. Thomas - Confessioni di una sociopatica
Viaggio nella mente di una manipolatrice
[#31]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
In effetti è, e deve essere una decisione solo mia.

Ho cominciato a leggere il libro che mi ha indicato, ho in effetti bisogno di queste cose perchè leggere mi aiuta ad avere punti di vista diversi ed un po' distaccati.
Da un lato perchè aiutano a crescere ed anche perchè vorrei preparami a fregarmene al prossimo incontro (controsenso?). (fregarmene nel senso di non farmi condizionare nemmeno inconsciamente)

A tal proposito avevo cercato anche libri riguardanti l'ansia&co ma ho trovato solo dei manuali e nulla di interessante...se lei avesse consigli sarebbero bene accetti.

Per il resto la ringrazio come sempre.



[#32]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

sul libro in questione c'è una piccola polemica in corso: non è chiaro se sia veramente il diario di una sociopatica o se si tratti di un'opera "di fantasia" che comunque ha per oggetto la sociopatia.

> perchè vorrei preparami a fregarmene al prossimo incontro (controsenso?)

Esperienza! Preparazione. Formazione.
Si tratta di allenarsi ed acquisire delle abilità che prima non si avevano.
Alle prime esperienze siamo tutti "dilettanti allo sbaraglio".
Poi impariamo. Apprendiamo dalla condivisione e dallo scambio d'idee.

Sull'ansia non mi pare ci sia qualche diario. Il che si potrebbe spiegare con il fatto che il sociopatico ha comunque come oggetto "gli altri", cioè deve influenzare gli altri, e quindi scrive di sè con orgoglio. L'ansioso essendo dominato dalla paura, forse ha paura di scrivere un libro... :) [pensiero del momento]

Saluti!
[#33]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
" sul libro in questione c'è una piccola polemica in corso: non è chiaro se sia veramente il diario di una sociopatica o se si tratti di un'opera "di fantasia" che comunque ha per oggetto la sociopatia."

Io al momento ho letto una ventina di pagine,lo trovo interessante. lei lo trova realistico?

Per ora non ci trovo molto della mia viaggiante donzella, ma è comunque di insegnamento riguardo a modi di pensare particolari.

> perchè vorrei preparami a fregarmene al prossimo incontro (controsenso?)

qui intendevo non genericamente ma proprio riguardo al prossimo incontro con essa, mi è dispiaciuto vederla e vederla così fredda, non mi sentivo a mio agio ed evitavo di incontrare il suo sguardo, vorrei non passare un'altra serata così, il tentativo è non subire condizionamenti nella prossima occasione e sò già che non sarà semplice in quanto lei in questo momento è sicuramente in una posizione ''di forza''.

Mi passi ancora il parallelo aviatorio ( mi diletto con macchine molto molto molto meno sofisicate dell'esempio ma me la dia buona ugualmente), io sono formato per viaggiare con donzelle che operano in ''normal law'', l'ultima incontrata mascherava questa condizione ed invece era in ''alternate law'' , ed è forse la situazione peggiore perchè si ragiona pensando di essere in normal ed invece.....
Tuttavia se necessario bisogna essere pronti ad ogni condizione,questo idealmente.


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le rendo almeno un po' comprensibile l'esempio
da wikipedia

"A reduction of electronic flight control can be caused by the failure of a computational device, such as the flight control computer or an information providing device."
Norml Law= Normal operating configuration of the system. Failure of any single computer does not affect normal law.
Covers 3-axis control, flight envelope protection, and load alleviation"

In pratica
Se i dati provenienti da più sensori sono contradittori o ritenuti inaffidabili dal sistema questo perde delle ''protezioni'' e degrada in alternate law, (come primo livello poi degrada sino al controllo diretto) in pratica, non capisce e se ne lava le mani.
E non smorza più gli impulsi (istinti?) che potrebbero essere dannosi, cosa che farebbe in normal law. (in pratica perde le inibizioni ;-)
Non solo ci sono dati inaffidabili ma cambia anche il modo in cui reagisce agli impulsi.

Perdoni la deviazione, ma almeno nella mia testolina il parallelo mi rendeva l'idea.
Io stesso quando l'ho incontrata sono passato in alternate law....



[#34]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

> Io al momento ho letto una ventina di pagine,lo trovo interessante. lei lo trova realistico?

Direi che potrebbe... Le ricordo Donnie Darko ed il coniglio.

Se vuole una biografia reale, con il confronto tra "il come mi vedo" ed "il come mi vedono gli altri", allora Le suggerisco anche "Steve Jobs" di Isaacson.

> ma è comunque di insegnamento riguardo a modi di pensare particolari.

E facendo questo lavoro incontro tanti modi di pensare particolari, e se la persona è ben disposta a scoprire di sè, s'incontrano modi di pensare che spesso non vengono condivisi con altri; s'incontrano quei "dietro le quinte" che neanche la persona stessa sapeva di avere.

=====

Non avevo capito, in effetti.

> posizione ''di forza''

E quale è la "forza" di lei?
Nelle battaglie bisogna cercare di portare il nemico non dove lui è forte, ma dove è debole. E se lo scontro diretto è inevitabile, allora più che scontro frontale, bisogna lasciar passare la forza facendosi solo sfiorare.
Un pò come il torero: non si scontra direttamente con il toro, ma si fa sfiorare. Quando lo scontro è diretto, vince sempre il toro! ;)
[#35]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
>> "Steve Jobs" di Isaacson.
Seguirò il consiglio generalmente mi interessano le biografie con annessi e connessi.


>>E quale è la "forza" di lei?

La forza di lei è non provare più alcun interesse nei miei confronti ed essere riuscita a ''spegnere'' la mia casella dall'oggi al domani.
L'indifferenza è sempre l'arma più efficace.
La mia autostima non ringrazia.

Io non ho rancore per essere stato lasciato, ma perchè mi ha fatto credere di essere affidabile, di volere stare con me,di provare qualcosa, salvo lasciarmi in pochi giorni con una reazione che ancora non riesco a capire.

Mi ha fatto sentire sostituibile con uno schiocco di dita ed infondo ha dato un valore molto basso alla nostra relazione. Punti di vista.

Ora vorrei incontrarla e dirle che non me ne frega niente, ma sarebbe appunto scontrarsi di faccia contro il Toro.

Sapendo questo le faccio sapere di non volerla incontrare, e lei viene lostesso "perchè non ha problemi".
A sto punto non posso fuggire. combatterò e difenderò con dignità.(le ultime parole famose :-)
[#36]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

Sulla guerra
Manuale del Guerriero della Luce, di Paolo Coelho,
oppure l'Arte della Guerra di Sun Tzu.


> La mia autostima non ringrazia.

Alleni anche la Sua autostima.
Come vedere la faccenda (il famoso bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto) in modo che la Sua Autostima ringrazi? ;)
[#37]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
>> Manuale del Guerriero della Luce, di Paolo Coelho,
oppure l'Arte della Guerra di Sun Tzu.

Ho fatto una sosta con la sociopatica (infondo può attendere ;) e letto entrambi, parere non richiesto, meglio Coelho.

> La mia autostima non ringrazia.

Devo lavorare su questo. Altra cosa su cui riflettevo è che alla fine sono sempre le ragazze a fare il primo passo, tendo a non scoprirmi, anche se le inc.... arrivano lostesso.

La ringrazio, se ci saranno novità la aggiornerò.

Spero che nel menù di capodanno ci sia coniglio...




[#38]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

si aiuti nell'autostima, nel empowering personale, nella profezia autoavverante, nella visualizzazione positiva proiettata al futuro.
O se vuole essere biblico "chiedete ed otterrete".

> Spero che nel menù di capodanno ci sia coniglio...

Cosa vuol dire dopo i puntini sospensivi?

Muore il coniglio e nasce cosa?
Lasciamo il vecchio per fare spazio al nuovo!

Il coniglio come sacrificio agli dei, in cambio di cosa?

In ottica animista, nel menù, ci dovrebbe essere il leone, perchè attraverso la sua carne mangiamo forza e coraggio.
("Il mago di Oz").

Auguri!
[#39]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
--Cosa vuol dire dopo i puntini sospensivi?
Che spero di essere io a papparmi il coniglio e non il contario.
(e che quindi non sia io nel suo menú, (elefante?!)

Non spero in nessun revival, non le avrei chiesto di stare alla larga, oltre che ci sono diverse cose subite che ritengo umilianti e su cui non intendo soprassedere.

Maestro Yoda ( me la passi anche questa,é natale siamo tutti piû buoni), seguirò la forza, intanto le auguro buon anno.

Che la forza sia con lei.

(al dilá delle battute il suo aiuto è stato concreto, non scambi leggerezza per poca importanza)

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