Ipocondria esagerata e disturbi psicosomatici

Egregi medici, scrivo in questa sezione poiché credo proprio di avere una fortissima ipocondria che mi sta condizionando la vita. Nel 2000 stavo bene, pesavo 54 kg, ed avevo un marito. In seguito abbiamo divorziato, ci sono stati diversi traslochi di mezzo, ho avuto una relazione dalla quale è nato un figlio, che oggi ha 8 anni. In questi anni ho perso molti kg oggi peso solo 44 kg ! Soffro di colon irritabile, ho poi scoperto un'intolleranza genetica al lattosio (mi manca il gene che me lo fa digerire). Ho cambiato modi di mangiare diverse volte, ho tolto molti alimenti perché mi facevano male, cioè mi creavano feci molli, meteorismo, crampetti all'addome e tutto questo mi creava molta ansia. Soffro di attacchi di panico, ansia generalizzata e ho la pressione bassa (90 su 50). Insomma sto somatizzando tutto sul corpo. Poi più medici consulto più aumenta la confusione, chi dice che ho solo il colon irritabile, io però ho fatto alcuni esami di mia testa (complice la continua consultazione in internet) e ho avuto test di calprotectina positivi e uno negativo, che indicherebbero anche malattie come il chron o la rcu o i tumori ! Insomma qui panico a mille. Ho fatto esami normali del sangue e eco addome, tutto nella norma. Il medico di base dice che non posso avere una malattia infiammatoria e avere tutti i parametri perfetti. In fondo dovrei credergli visto che è un medico. E invece cosa faccio ? Continuo a fare ricerche, esami di testa mia e poi con i risultati non so cosa farci e mi aumenta lo stress.
Dalla mia dieta so di dover eliminare solo il lattosio, invece io ho eliminato anche il grano (non sono celiaca ho fatto gli esami anche quelli genetici, visto che mio cugino invece è realmente celiaco), ho tolto la frutta e quasi tutte le verdure, in questi mesi ho tolto anche i dolci e molti zuccheri perché ho letto che fanno male e chi ha il colon irritabile.
Per farla breve mi sento debole, impaurita e mi gira spesso la testa. Inoltre da luglio non ho più le mestruazioni e ho consultato il gine settimana scorsa e ha trovato una ciste ovarica, per quello non ho il ciclo. Adesso dovrei prendere il progesterone ma ho paura degli effetti collaterali e così non lo prendo e giro in tondo a cercare di capire se è lo stress di questi mesi in particolare che ha sballato gli ormoni mestruali.
Come medicamenti prendo la valeriana, poi i fermenti lattici e il diosmectal per le feci.
Come fare per smettere di consultare internet su malattie e cercare di mangiare di nuovo meglio, mettere su qualche chilo e vivere meglio ? Sono anche sola cioè non ho un compagno questo non aiuta a farmi sentire meglio. Non voglio psicofarmaci aggressivi che portano solo a dipendenza ed effetti collaterali, mi serve una dritta per cambiare la mia testa in maniera da stare meglio; in fondo se avessi una grave malattia non starei benino, ma decisamente peggio giusto ?
Grazie.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Se non riesce da sola a regolare l'alimentazione secondo quanto indicato dai curanti, se si sente sempre in pericolo e preoccupata per i suoi sintomi, dovrebbe cercare uno psicologo psicoterapeuta, meglio se esperto in un approccio focalizzato e attivo come il breve strategico o il comportamentale.

I problemi fisici sembrano coesistere con una forte ansia di fondo, in modo tale che i due potrebbero alimentarsi a vicenda.

Legga qui per informarsi:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
concordo con quanto scritto dal dr Santocito.
Non ci sono "dritte che aggiustino la testa" ma la possibilità di effettuare un consulto di persona nel quale attraverso il tempo e la fatica possa vedere qualche miglioramento. Sembra inoltre che anche la sua vita relazionale, oltre che il regime alimentare e lo status sintomatologico, sia in subbuglio. Questo conferma la necessità di rivolgersi ad uno psicologo in un rapporto vis a vis.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gemtile Signora,
Di concerto con i Colleghi, la soluzione definitiva al suo disagio è un approccio psicologico mirato alla sua storia clinica, più che effettuare ricerche sugli organi compromessi....

Psiche e soma sono un tutt' uno, quando si ammala l' uno, si ammala l' altro e viceversa.....
Il suo corpo si sta esprimendo con la sintomatologia, che oltre ad essere tacitata, dovrà essere ascoltata e resa meno gravosa per il suo equilibrio psichico

L' approccio non dovrà essere miope e focalizzato al corpo, ma tenere presente le dinamiche psichiche che hanno causato e mantenuto la sintomatologia ansiosa

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
Attivo dal 2008 al 2015
Ex utente
Grazie delle vostre risposte le apprezzo molto.
Sono d'accordo credo dovrei cercare uno psicologo che mi aiuti e la psicoterapia breve la trovo interessante. Non voglio appunto psicofarmaci,cosa che vorrebbe darmi il mio medico di base, ma devo trovare la strada per uscire dal circolo vizioso dell'Asia, somatizzazioni, ansia.

In questi anni mi sono concentrata sui miei disturbi senza coltivare vita sociale o interessi fuori dalla vita famigliare. Ho toccato fondo e vorrei risalire.
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

nessun medico fin qui Le ha mai suggerito una psicoterapia per i Suoi disturbi?
Un problema che riscontrano le persone che hanno disturbi d'ansia è l'incapacità di riconoscimento delle emozioni e quindi tutto ciò che sentono non viene verbalizzato, ma percepito sul corpo come un sintomo.
Imparare a riconsocere tutto ciò può essere il primo step, in modo da togliere una certa dose d'ansia.

Che cosa Le impedisce di prenotare al più presto un colloquio psicologico di valutazione?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
La sua richiesta non è una semplice richiesta di informazioni, è quella che tecnicamente è definita la richiesta di rassicurazioni dell'ansioso.

Lei è ancora presa, sembra, nello stadio in cui tenta di risolversi il problema "da sola" chiedendo rassicurazioni. Non si rende conto che il solo fatto di chiederle alimenta e istituzionalizza, per così dire, la sua ansia. Infatti richiedendo rassicurazioni conferma a se stessa che lei è un'ansiosa, di fatto autorelegandosi in questo ruolo.

Senza contare che quando si tenta di risolversi il problema da sé con l'aiuto degli altri, si cade in un paradosso:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html

Si affidi a uno psicologo psicoterapeuta se vuole uscirne in tempi brevi.
[#7]
Attivo dal 2008 al 2015
Ex utente
E' vero io cerco rassicurazioni scrivendo qui... rassicurazioni del tipo che non ho nulla fisicamente, nonostante dei parametri sballati, visto che su internet si trovano molte info anche drammatiche.... riconosco il tratto ossessivo... infatti negli ultimi anni e mesi ho navigato molto in internet per trovare spiegazioni 'rassicuranti' sui miei sintomi.... perdendo di vista il mondo reale che mi circondava. I miei parenti non vogliono più ascoltarmi, dicono che non ho nulla e che i miei sono problemi appunto ipocondriaci.

Spero di trovare nella Svizzera italiana uno psicologo specializzato in 'psicoterapia breve strategica'.
[#8]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Infatti, il primo passo è smettere di cercare su internet e poi smettere di cercare rassicurazioni, sia con i parenti, sia dai professionisti, ANCHE se sente il forte bisogno di farlo. Anzi, proprio per questo.

È il primo compito che le verrà prescritto in una terapia strategica.
[#9]
Attivo dal 2008 al 2015
Ex utente
Grazie mille a tutti voi !!
Celiachia

Cos'è la celiachia e come si manifesta? Caratteristiche della malattia celiaca in adulti e bambini, esami da fare e consigli di alimentazione senza glutine.

Leggi tutto